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PICCOLO FOTOVOLTAICO PER POCHE CENTINAIA DI WATTS


morris

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Buon giorno a tutti. Sono Maurizio, elettrotecnico di Como. Sottopongo dei quesiti in questa sezione perchè a casa mia mi trovo a dovere risolvere una questione con potenziali risvolti pericolosi lasciata in eredità dai vecchi governi.....ehm, scusate, volevo dire dai vecchi proprietari! Allora, nell' orto, che dista una cinquantina di metri da casa mia, per alimentare luce e presa per utensili tipo tagliaerba in un capanno di ricovero attrezzi era stato tirato un cavo di alimentazione dalla rete di casa.  Non vi dico come è stato fatto il lavoro, pur riconoscendo che parliamo di impianti fatti almeno 30 anni fa e l' uso saltuario: Cavo normale - non certo FG7 - 4 x 1,5, nemmeno 2,5 , inguainato in tubo corrugato uso da traccia nel muro, scatole di derivazione di plastica interrate nelle aiuole, nessuna protezione differenziale, filo terra preso non dalla rete ma da qualche paletto nel terreno; sopratutto passaggio negli spazi comuni interrato appena appena.....morale, io l' ho già disabilitato da tempo. Però adesso mi trovo nella situazione che dovrei in prima persona usare quella presa per usi molto saltuari, diciamo 5 - 6 volte l' anno proprio per alimentare un tagliabordi erba a filo (Bosch, 350/ 400 W). Credendo di potere rifare più decentemente l' impianto, sono partito dalla distribuzione inserendo protezione differenziale 30 mA e automatico bipolare 6A, però poi mi sono reso conto che la parte interrata così come è non la posso nè mantenere nè rifare, nemmeno affidandomi a  installatore e muratore senza dovere buttare per aria nè giardino mio, nè muri divisori,  nè tantomeno spazi comuni (il che forse sarà anche proibito???). Tutto questo preambolo per dire che ho bisogno di una alternativa, e avevo pensato a un mini impianto fotovoltaico, visto che casa mia d' estate, (purtroppo!)  prende una grande insolazione . Però volevo fare le cose a step: primo passo, prendo una batteria e un inverter e la carico con normale caricabatterie da auto se va bene, altrimenti con qualcosa di dedicato; naturalmente l' operazione di carica la farei a casa, prendendomi tutto il tempo che serve, e poi una volta carica la porterei su nel capanno collegandola all' inverter il quale a sua volta darà la 230 V alla presa esistente. Secondo passo, magari nella primavera prossima, aggiungo un pannello solare orientato a dovere e con tutto quello che serve (centralina? Protezioni?) lo collegherei permanentemente alla batteria. Quindi da subito mi si pone il problema di avere già una batteria ed un inverter affidabili anche per un uso con fotovoltaico. Veniamo alle potenze: come detto, l' unica cosa è il tagliaerba, di targa 400W (però io in funzione con amperometro a pinza non ho rilevato più di 1A). Poi c' è un tubo fluorescente 36W ma non serve che vadano insieme. Comunque per stare dalla parte della ragione, avevo pensato ad un inverter 600W, tra l' altro mi pare che allo spunto erogano già il doppio, che ne pensate, basterebbe? Ma sopratutto, per comandare un motore monofase, immagino a spazzole, dovrà essere sinusoidale puro o basta onda quadra modificata? Perchè la differenza di prezzo sarebbe notevole: ho visto in un negozio specializzato (non parliamo di online per ora), che con quelle potenze i costi sarebbero rispettivamente >500 euro e 150 euro; però non ricordo la marca. Poi, la batteria: secondo voi, sempre tenendo presente il futuro allacciamento al fotovoltaico, potrebbe essere una normale tipo auto, oppure occorre un tipo particolare? E per  la taglia, facciamo due conti: 400 W assorbiti se lavoro a 12 volts richiedono 35 / 40  A forse anche qualcuno in più, considerando magari anche i rendimenti; da cui deriva che una 45 Ah / 50 Ah mi darebbe autonomia per un ora circa, che direi tutto sommato sufficiente. Però forse, mettendone una a 24V dimezzando l' assorbimento il sistema sarebbe  meglio gestibile (parlo anche di sezione cavi, eventuali interruttori da inserire sulla bassa). Si trovano inverters da 600 W che  accettano i  24V dc all' ingresso? E sopratutto, sempre ragionando in termini futuri, il pannello solare potrebbe caricare anche il 24 V? Scusate tutta la serie di domande, magari anche stupide, però, pur essendo "relativamente" del mestiere - sono manutentore elettrico / automazione in fabbrica - il mondo del fotovoltaico mi è del tutto sconosciuto, e  l' inverter che conosco io ......è quello che varia la frequenza di comando dei motori trifase! Grazie a tutti per i consigli ed eventuali critiche....e scusate se mi sono dilungato!

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Ciao, e da parte mia, Benvenuto!

l'ironia della sorte vuole che mi trovai nella tua stessa situazione nell'ormai lontana estate del 2008; ti racconto brevemente come ho risolto, aiutandomi con qualche foto:

inizialente avevo acquistato del cavo FG7OR 3x2,5mmq che stendevo allegramente per la strada (parcheggio accanto a casa) per portare alimentazione una volta al mese e tagliare l'erba, tutto bene finchè dei vicini non hanno chiamato i vigli....

ho così realizzato un piccolo impianto fotovoltaico:

pannello da 100W preso su e-bay a 120€, oggi sicuramente costano meno

103_0110.jpg

a cui ho collegato:

un regolatore di carica da 6A (poi cambiato con uno da 10 perchè d'estate andava in allarme)

un sezionatore portafusibili 4P (collegati in serie 2 a 2)con fusibili da 20A tra regolatore e batterie

2 portafusibili con fusibili 10A per la distribuzione 12v

2 batterie bragamoro per uso stazionario (UPS) da 100AH ciascuna collegate in parallelo

piccolo inverter da 500W ad onda modificata

103_0112.jpg

103_0111.jpg

 

la distribuzione è a 12Vdc, usando prese Magic anti inversione da 10A e cavo da 2,5mmq l'illuminazione con lampade a led da 10W

e.... il tagliabordi, con motore a spazzole, ho scoperto, quasi casualmente, funziona ANCHE IN CONTINUA a 12V!

quindi l'inverter praticamente non si usa mai...

 

in generale le batterie da auto non vanno bene per l'uso fotovoltaico, bisogna usare batterie per uso stazionario a scarica profonda, preferibilmente al gel

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Allora, cominciamo col ringraziare chi ha risposto. Per sx3me, certo lo so. Però dato lo scarso utilizzo che ne farei (c' è già una persona che viene a fare il "grosso" sicuramente dotata di attrezzi  a motore a scoppio), penso che mi creerebbe problemi tutte le volte all' avviamento, senza contare il tenere taniche di benzina e l' attrezzo stesso, sicuramente ben più ingombrante. Poi tra l' altro, è un attrezzo che ho ricomprato da poco, in sostituzione di uno usurato, e se ci avessi pensato subito, lo avrei comperato direttamente a batteria, anche se costava più del doppio. E' chiaro che fatti due conti, anche se lo buttassi via nuovo e ricomprassi adesso quello a batteria spenderei certamente meno che ristrutturare l' impianto anche in modo minimale: l' inverter da solo mi costa almeno quanto il tagliaerba nuovo: se poi ci mettiamo batterie specifiche, pannello solare, elettronica varia......andrò a spendere almeno 5 volte tanto, questo è evidente. Ma a questo punto era per non rinunciare del tutto ad un "servizio" che c' era già, ma senza rischiare incidenti da corrente con vicini e magari, animaletti di passaggio!

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Per MeM. Molte grazie per la risposta e complimenti per l' applicazione! Però mi sorgono delle domande: 1) l' apparecchietto a marca Deca o simile, di fianco ai fusibili, è la famosa "centralina" del pannello solare? Cioè regolazione della carica e protezione da sovraccarichi e cortocircuiti?

2) la capacità totale della tua installazione è 200 Ah, cioè circa 4 volte quanto preventivato da me......sono stato troppo tirato pensando a 50 Ah? forse occorre considerare il fatto che se derivo per esempio 35 A per l' inverter a 12V da una batteria simile, è vero che ho corrente per un ora e mezza, - per me sufficiente - però la batteria stessa la scarico completamente e poi la devo buttare? E' per questo che hai usato batterie non da auto, o per il discorso carica da pannello?

3) Se ho ben capito, una volta immagazzinato i 12 V nelle batterie, li hai usati così come sono per la illuminazione a led, mentre per il motore, pur avendo installato l' inverter ti sei accorto che era superfluo? Qui non ho capito bene......pensandoci bene e rivangando ai ricordi scolastici di decenni fa, è vero che il motore a collettore a lamelle, derivato e pensato per le dinamo, è chiamato anche motore universale perchè funzionerebbe sia in DC che in AC, però a che velocità e con che coppia può girare a 12 V anzichè 230? Siamo quasi 20 volte meno: anche ammettendo che fosse a magneti permanenti, e quindi campo costante, (il che non è) la velocità sarebbe 20 volte minore e la coppia chissà quanto meno....e in realtà non siamo a campo costante, perchè gli avvolgimenti induttori saranno in serie o parallelo ai principali, e quindi ridotto anche il flusso di 20 volte: secondo me si avvia ma lo fermi anche solo col pensiero! Ma forse ho interpretato male io il tuo scritto?

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Lascia stare il fotovoltaico per alimentare un tagliaerba!!!

Il fotovoltaico può andar bene per una lampada..anche se io la metterei a batteria se non  vai più di una volta a settimana nel capanno di sera!!!

Per farti una idea dell'energia che ti serve da accumulare basta pensare che con un motore da 1500 watt stai assorbendo alla batteria circa 150Amp quindi vien da se pensare che una batteria che ti permetta l'utilizzo dell'attrezzo per una mezz'ora deve essere almeno di 250Amp/h.

Insomma l'impresa vale la spesa? 

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1) l' apparecchietto a marca Deca o simile, di fianco ai fusibili, è la famosa "centralina" del pannello solare? Cioè regolazione della carica e protezione da sovraccarichi e cortocircuiti?

sì, a quella si collegano le batterie (tramite i fusibili) il pannello (spina Magic bianca) e l'impianto (spina magic nera), anche se la protezione in teoria dovrebbe farla lui nel manuale è consigliato mettere dei fusibili per questo li ho messi

 

2) la capacità totale della tua installazione è 200 Ah, cioè circa 4 volte quanto preventivato da me......sono stato troppo tirato pensando a 50 Ah?

 sì, 50Ah sono pochi, sopratutto se usi un inverter, dovresti stare sui 70-100, considera che il sole non è costante, le batterie non hanno un comportamento lineare e la temperatura influisce pesantemente sulle prestazioni

E' per questo che hai usato batterie non da auto, o per il discorso carica da pannello?

 le ragioni sono molteplici, prima tra tutte che le ho avute gratis...

in ogni caso prima di quelle batterie usavo quelle da macchina che però duravano poco

3) Se ho ben capito, una volta immagazzinato i 12 V nelle batterie, li hai usati così come sono per la illuminazione a led, mentre per il motore, pur avendo installato l' inverter ti sei accorto che era superfluo? Qui non ho capito bene......pensandoci bene e rivangando ai ricordi scolastici di decenni fa, è vero che il motore a collettore a lamelle, derivato e pensato per le dinamo, è chiamato anche motore universale perchè funzionerebbe sia in DC che in AC, però a che velocità e con che coppia può girare a 12 V anzichè 230? Siamo quasi 20 volte meno: anche ammettendo che fosse a magneti permanenti, e quindi campo costante, (il che non è) la velocità sarebbe 20 volte minore e la coppia chissà quanto meno....e in realtà non siamo a campo costante, perchè gli avvolgimenti induttori saranno in serie o parallelo ai principali, e quindi ridotto anche il flusso di 20 volte: secondo me si avvia ma lo fermi anche solo col pensiero! Ma forse ho interpretato male io il tuo scritto?

dato che la distribuzione è fatta con le prese magic (nate per il 230v) ho provato a collegarci il tagliaerba con un adattatore ed ho scoperto che funzionava lo stesso, non ho fatto calcoli, teorie o deduzioni, teoricamente potresti avere ragione, però ti dico che funziona, prova, tanto a mettere l'iverter fai sempre in tempo

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Grazie delle spiegazioni, MeM. Certo, sono curioso di provare ad alimentare un utensile a 230 V con bassa tensione. Anzi, non aspetto di provare a casa col tagliaerba, stanotte vado al lavoro, e tempo permettendo, provo con qualcosa di simile, magari un trapano portatile, a patto di trovarne uno vecchio stile cioè senza regolatori di velocità. Ho su l' alimentatore regolabile fino a 30 V DC / 5A, così mi faccio una idea anche dell' assorbimento

Modificato: da morris
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Volevo rispondere anche  a Omaccio ma non so come fare per selezionare le singole risposte.....OK, sono d' accordo con te, ma io per tagliaerba intendo un piccolo motore (400 W appunto) che mette in rotazione un rocchetto con filo di nylon: sono quelli che si chiamano tagliabordi e servono per lavori un pò di rifinitura; siamo lontani dai 1500 W, possiamo dividere per tre? supponiamo 500 W,  allora dividiamo anche la capacità della tua batteria da 250 Ah, e rientriamo nei limiti indicati da MeM-93. Si d' accordo, sempre il doppio di quanto pensavo io, 45 / 50, però insomma, ancora gestibili. Il problema semmai sarebbe il costo se occorrono batterie particolari al gel, e qui mi rimetto alla vs. esperienza e conoscenza.

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Livio Migliaresi

Volevo rispondere anche  a Omaccio ma non so come fare per selezionare le singole risposte....

come inserire una citazione nel forum
quando vuoi inserire una citazione, basta copiare e incollare la frase che ti interessa,
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[xxx]frase che hai copiato e incollato[/xxx]
xxx=quote

 

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sono rumorosi e puzzolenti e costano svariate volte di più di quelli elettrici

eh... ma non è che creare tutto l'impianto solare costi nulla...

 

Poi tra l' altro, è un attrezzo che ho ricomprato da poco, in sostituzione di uno usurato, e se ci avessi pensato subito, lo avrei comperato direttamente a batteria, anche se costava più del doppio. E' chiaro che fatti due conti, anche se lo buttassi via nuovo e ricomprassi adesso quello a batteria spenderei certamente meno

esattamente... e comunque non so quanto devi tagliare, non vorrei che un tagliabordi sia comunque sottodimensionato!

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Il problema semmai sarebbe il costo se occorrono batterie particolari al gel, e qui mi rimetto alla vs. esperienza e conoscenza.

 le batterie puoi anche metterle al piombo-acido con rabbocco, costano meno ma devi ricordarti una volta alla settimana di controllare i livelli  ed in più se si dovessero rovesciare possono fare grossi danni, vedi tu...

PS1: qui ho comprato le batterie per trazione elettrica, non ho trovato (2 anni fa) siti più economici: http://www.elebatt.com/shop2007/

PS2: qui ci sono esempi di impianti FV realizzati da appassionati, mi hanno dato parecchi consigli quando l'ho fatto io: http://www.wutel.net/

eh... ma non è che creare tutto l'impianto solare costi nulla...

nel 2008 ero al 3° anno di elettrotecnica, è stato un interessante progetto ai fini di studio e sperimentzione

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 le batterie puoi anche metterle al piombo-acido con rabbocco, costano meno ma devi ricordarti una volta alla settimana di controllare i livelli  ed in più se si dovessero rovesciare possono fare grossi danni, vedi tu...

PS1: qui ho comprato le batterie per trazione elettrica, non ho trovato (2 anni fa) siti più economici: http://www.elebatt.com/shop2007/

 

OK grazie per le dritte. Però, rinfrescatemi un attimo la conoscenza: le normali batterie da automobile, quelle dei nostri giorni, sigillate e senza manutenzione, sono piombo acido?

Quindi se ho ben capito, la differenza tra batterie dedicate e batterie normali sarebbe nel controllo periodico da fare, non nella predisposizione a cicli di carica / scarica più stressanti? Perchè ho letto parecchie volte su queste pagine del forum la frase " a scarica profonda" come requisito fondamentale. Cerco di spiegarmi meglio: la batteria dell' auto funziona bene fino a che la corrente richiesta per lo spunto dell' avviamento, per le luci e tutto il resto, viene da subito compensata dalla ricarica; difatti quando la batteria è vecchia e / o fa molto freddo e / o vengono dimenticate le luci accese per ore, poi sono guai a farla riprendere. Mentre nel nostro caso si avrebbero problemi perchè non c' è certezza di una ricarica continua e da subito, perchè magari il soleggiamento è irrisorio quel giorno? Oppure, se uno non ha ancora il pannello e pensa di ricaricarla dalla rete, perchè ha atteso troppo scaricandola esageratamente? le batterie al gel sopporterebbero meglio queste "distrazioni" o limitazioni? 

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le normali batterie da automobile, quelle dei nostri giorni, sigillate e senza manutenzione, sono piombo acido?

sì, infatti sotto al coperchio "sigillato" (che spesso si può rimuovere con un cacciavite) ci sono i fori dove mettere l'acqua 

 

a differenza tra batterie dedicate e batterie normali sarebbe nel controllo periodico da fare, non nella predisposizione a cicli di carica / scarica più stressanti? 

no, sono entrambe le cose, sopratutto il fatto di funzionare per scarica profonda

 la batteria dell' auto funziona bene fino a che la corrente richiesta per lo spunto dell' avviamento, per le luci e tutto il resto, viene da subito compensata dalla ricarica; difatti quando la batteria è vecchia e / o fa molto freddo e / o vengono dimenticate le luci accese per ore, poi sono guai a farla riprendere. Mentre nel nostro caso si avrebbero problemi perchè non c' è certezza di una ricarica continua e da subito, perchè magari il soleggiamento è irrisorio quel giorno?

 esatto, è proprio questo il punto, una batteria per uso stazionario invece deve poter essere scaricata fino all'80% della sua capacità, lasciata scarica ed in seguito ricaricata (quando torna il sole) quella da macchina invece deve fornire corrente per un piccolo tempo e poi rimanete praticamente sempre in carica, diciamo che la differenza sta nei tempi, una batteria d'avviamento viene "scaricata " solo per pochi minuti e poi tenuta sempre in carica, una per uso fotovoltaico è il contraio, scaricata quasi sempre e ricaricata saltuariamente per brevi periodi di irraggiamento, non so se mi sono spiegato

 

le batterie al gel sopporterebbero meglio queste "distrazioni" o limitazioni? 

tra piombo acido e piombo gel non cambia molto se non il fatto che quelle al gel sono più sicure e non richiedono manutenzione, in compenso costano e pesano di più 

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esatto, è proprio questo il punto, una batteria per uso stazionario invece deve poter essere scaricata fino all'80% della sua capacità, lasciata scarica ed in seguito ricaricata (quando torna il sole) quella da macchina invece deve fornire corrente per un piccolo tempo e poi rimanete praticamente sempre in carica, diciamo che la differenza sta nei tempi, una batteria d'avviamento viene "scaricata " solo per pochi minuti e poi tenuta sempre in carica, una per uso fotovoltaico è il contraio, scaricata quasi sempre e ricaricata saltuariamente per brevi periodi di irraggiamento, non so se mi sono spiegato

Si, direi che ti sei spiegato perfettamente! Le batterie comuni non sono progettate per quei cicli. Quello che risparmi all' acquisto - e probabilmente non sarà poco - viene poi "dilapidato " da una sostituzione di batterie troppo ravvicinata. Ultimissima domanda sulle batterie: ma allora neppure quelle piombo gel che hai indicato sono a adatte, se non per un discorso di sicurezza?

Per esempio, mi vengono in mente le bici elettriche, e veicoli simili, lì le batterie verranno sfruttate al massimo prima della ricarica, noi avremmo bisogno di una tecnologia simile, peso a parte?

Modificato: da morris
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elettrofonico

Un idea che va controcorrente.. Ma semplicemente rifare le giunzioni/scatole, controllate che il cavo non sia logorato in qualche punto  e a monte munirlo di una spina da collegare solo quando ti serve la presa? Tutto sto casino per usare saltuariamente una presa mi sembra sprecato.. Alla fine diventerebbe come una prolunga.. Che colleghi solo quando ti serve e accertandoti che nel frattempo non siano stati fatti scavi o altro.. 

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elettrofonico

O un bel trasformatore di isolamento da 1kw a monte.. Insomma la corrente c'è.. Perché vuoi fare un costoso impianto fv che necessita ci un costosa manutenzione?

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Un idea che va controcorrente.. Ma semplicemente rifare le giunzioni/scatole, controllate che il cavo non sia logorato in qualche punto  e a monte munirlo di una spina da collegare solo quando ti serve la presa? Tutto sto casino per usare saltuariamente una presa mi sembra sprecato.. Alla fine diventerebbe come una prolunga.. Che colleghi solo quando ti serve e accertandoti che nel frattempo non siano stati fatti scavi o altro.. 

Infatti è quello che avevo pensato di fare in prima battuta: tutto partiva da un obsoleto interruttore valvolato in locale caldaia / lavatrice, che faceva lavatrice stessa più tutto l' esterno; per esterno intendo luci sulla parete casa, tenda parasole elettrica, altri faretti in giardino e il famigerato cavo che va nell' orto; a valle, ognuna di queste utenze era sotto normale interruttore ticino non automatico, a parte la tenda che aveva un doppio interruttore  su / giu. La prima cosa fatta da me, già anni fa è stata eliminare definitivamente i faretti con relativo comando, che non ci servivano ed erano conciati male,  e temporaneamente le luci neon sulla facciata e la tenda causa rifacimento intonaco. Adesso ho ricomprato e riinstallato neon sulla facciata, rifatto collegamenti tenda e sopratutto installato a monte una centralina 12 moduli con interruttore automatico bipolare 2 x 10 A e differenziale accoppiato Schneider classe A solo per lavatrice; poi uguale coppia differenziale  e automatico  classe AC per tutte le utenze esterne, con a valle ancora tre automatici fase + neutro 6 A: uno per le tende, uno per le luci facciata e uno per l' orto. Quindi già ognuna di queste viene alimentata solo al bisogno; sotto ognuno di questi automatici , per luci e tenda, rispettivamente gli interruttori ON / OFF e SU / OFF / GIU di comando.  Pensavo che fosse un buon passo  avanti. Però mi sono poi accorto che il vero problema sono le parti interrate: cavo che passa nella proprietà del vicino e poi negli spazi comuni, la prima scatola interrata l' ho aperta e visto che conciata male anche per presenza acqua; le altre....introvabili o inaccessibili perchè nei decenni probabilmente ci sono cresciute attorno edera e vegetazione varia. E cosa non secondaria, nel cavo che partiva dall' interruttore originario per fare l' esterno, il giallo verde era usato per fare una fase, con gli altri fili tutti già impegnati; quindi manca la terra diretta da rete casa a orto, anche se in realtà lassù un potenziale terra arriva, ma probabilmente da qualche staffa interrata.  Infatti la seconda idea che mi era venuta, era cablare una presa di corrente adeguata sul muro esterno dalla casa, nel punto più lontano ( e di conseguenza però più vicino poi all' orto, che dista decine di metri) arrivandoci con tubi rigidi e quindi bypassando tutta la prima parte sotterranea zona casa - giardino. Poi da lì, arrivare all' orto bypassando la tratta più lunga (quella appunto che salta al di là del muro divisorio e di cui ho perso quasi le tracce), con una prolunga da stendere al bisogno. Infatti, ho già comperato tubi, presa, scatola di protezione, cavo  3x 2,5; così avrei collegato anche il filo terra ed eliminato le scatole interrate. Poi però in cerca di idee alternative, parlandone al lavoro, mi era stata prospettata la soluzione di eliminare qualunque installazione fissa  di cui non c' è certezza delle buone condizioni, caricare una batteria e portarla su al bisogno, collegandoci un inverter per avere la 230V AC. Il naturale passo successivo, se praticabile a costi ragionevoli, installare in loco il caricamento batteria con pannelli solari. Da qui la discussione......

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O un bel trasformatore di isolamento da 1kw a monte. 

 

Beh, a questo onestamente non avevo pensato.....dovrei inserirlo a questo punto a monte delle varie utenze esterne. Il filo di terra sarebbe inutile allora? O è meglio mantenerlo comunque nelle prese? E il differenziale nel caso andrebbe  a monte o a valle del trafo?

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Insomma la corrente c'è.. Perché vuoi fare un costoso impianto fv che necessita ci un costosa manutenzione?

 
Probabilmente chi sconsiglia ha ragioni da vendere.....mi sto accorgendo che potrebbe andare come esperienza tecnica da fare, ma forse economicamente viene troppo penalizzante per l' uso che se ne farebbe
 
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elettrofonico

Se non puoi sostituire l'intera linea, parti da casa con MT 10 A A protezione di un trafo 230-230 di isolamento, a valle del trafo metti un MTD di portata adeguata per il trafo e sensibilità 30mA.  Da questo parti con un cavo fg7 2x4 fino dove riesci ad arrivare, e ti congiugi con la vecchia linea mettendo in parallelo i cavi per avere una sezione più grossa (se ad esempio hai 4 cavi da 1,5 li metti in parallelo 2 a 2 e ottieni una sezione di 3mmq, fregandotene del colore, però nastra le anime del colore giusto).  A fine linea, dove puoi, riparti con l'fg7 2x4 ed arrivi ad una nuova presa con grado IP adeguato.  Sulla presa ponticelli uno dei 2 cavi (che sono 2 fasi)  con il morsetto di terra della presa. L'unica cosa contestabile di questo lavoro è la parte di linea vecchia, ma essendo un sistema isolato da terra e usato saltuariamente non vedo problemi, ovviamente rifacendo le giunzioni ove possibile. 

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credo che a questo punto sia opportuno fare ordine; morris devi decidere cosa fare;

è economicamente conveniente, più ragionevole ed adeguato alle tue necessità quello che che ti è stato proposto, ovvero adeguare la linea esistente rifacendo tutto il possibile.

potrebbe andare come esperienza tecnica da fare per curiosità/sperimentazione l'impianto fotovoltaico (che per altro sono i motivi principali che hanno spinto me); è evidente che questa ultima soluzione ti costerà qualche centinaio d'euro.

 

sta a te decidere, a mio parere ti sono già stati dati ottimi consigli

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Se non puoi sostituire l'intera linea, parti da casa con MT 10 A A protezione di un trafo 230-230 di isolamento, a valle del trafo metti un MTD di portata adeguata per il trafo e sensibilità 30mA.  Da questo parti con un cavo fg7 2x4 fino dove riesci ad arrivare, e ti congiugi con la vecchia linea mettendo in parallelo i cavi per avere una sezione più grossa (se ad esempio hai 4 cavi da 1,5 li metti in parallelo 2 a 2 e ottieni una sezione di 3mmq, fregandotene del colore, però nastra le anime del colore giusto).  A fine linea, dove puoi, riparti con l'fg7 2x4 ed arrivi ad una nuova presa con grado IP adeguato.  Sulla presa ponticelli uno dei 2 cavi (che sono 2 fasi)  con il morsetto di terra della presa. L'unica cosa contestabile di questo lavoro è la parte di linea vecchia, ma essendo un sistema isolato da terra e usato saltuariamente non vedo problemi, ovviamente rifacendo le giunzioni ove possibile. 

 
Ti ringrazio di nuovo. Chiedo solo ancora un paio di chiarimenti. Onestamente sono cose che dopo anni di esperienza dovrei sapere, ma è tantissimo che non mi occupo più di impiantistica , bensì di automazione e manutenzione sistemi. Perchè 4 mmq addirittura? Va bene che siamo lontanucci, forse una 40ina di metri, ma la potenza in transito sarebbe comunque bassa. A me alla fine servono meno di 500 W. Anche ammettendo di usare un trafo da 1000 VA 230 / 230 V , se  all' uscita del trafo, assieme al differenziale come suggerisci,   metto un automatico diciamo da 6A,, nel caso anche di corto circuito lontano, la linea da 2,5 non sarebbe protetta? Anche perchè la tratta esistente, che sarebbe comunque la più lunga e  dovrei mantenere e giuntare alla nuova, è fatta da 3x 1,5, quindi non potrei neppure raddoppiare come suggerisci: alla fine mi troverei con forse 15 mt a 2,5 / 4 mmq e 25 mt. a 1,5.......
Seconda cosa: con un trafo isolamento io ho a disposizione due fasi  isolate da terra; se una delle due le mettessi a massa subito dopo il trafo (come si fa nei quadri con trafo 230 / 24 per garantire l' intervento delle protezioni), probabilmente azzererei i vantaggi della scelta......ma perchè tenere tutto isolato alla partenza e poi mettere assieme i due poli centrale e una fase sulla presa? se tutto è isolato dalla terra di rete, l' unico risultato sarebbe suddividere una delle due fasi su due poli. Anche perchè gli utensili che adopererei là saranno penso tutti a doppio isolamento senza terzo spinotto (tagliaerba, eventuale lampada portatile, al caso un trapanino....). Cosa c' è di errato nel mio ragionamento? Poi prendo una decisione e non rompo più.......
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