Vai al contenuto
PLC Forum


Salvamotore Per Stufa A Pellet - problema inceppamento coclea


Messaggi consigliati

Inserito:

Ciao a tutti, sono appena arrivato. Complimenti, splendido! (skip)

Dunque sto lavorando al superamento del principale e forse unico problema delle stufe a pellet ormai sempre più diffuse. Si tratta dell'inceppamento della coclea (tramoggia meccanica a salire per il rifornimento del fornello): dato che il pellet è composto da pastiglie di legno macinato non sempre omogenee nè perfettamente dimensionate, succede che qualche pezzo più duro o più grosso si incastra fra il tubo e la vite senza fine bloccando il meccanismo. Risultato motore bruciato o rottura del riduttore e tutti al freddo.

I motorini sono di potenza +- 50 W. per cui un salvamotore in commercio tipo 0,16-0,25A dovrebbe andar bene (poi misuro esattamente).

Ma chiedo: il pellet viene rifornito a seconda dell'impostazione termostatica dalle due alle tre volte ogni 2 minuti per una durata di 7-10 secondi. Significa che il motore riparte 60-90 volte all'ora. E' indicato un salvamotore comune per un impiego di questo tipo?

Inizialmente pensavo al congegno che ferma il vetro dell'automobile quando ti rimane il gomito in mezzo... :blink: , ma non scherzo, solo che in AC non so come trovare quel congegno.

Grazie per la pazienza, ciao a tutti ancora,

Giovanni.


Inserita:

Con quelle potenze i protettori ad immagine termica servono a poco, anzi niente (solo a far guadagnare chi li vende :lol: ).

Una protezione discretamente efficace può essere un clixon sul motore, se posizionato correttamente; anche se, idealmente, sarebbe più corretto avere un relè amperometrico, però non ricordo se ne esistono per taglie così piccole.

Inserita:

Grazie Livio per la risposta velocissima.

Forse non ci capisco io, ma se i salvamotori partono da 0,1A che in monofase sono 23W? Evidentemente non ho capito come si dimensiona il salvamotore. Comunque adesso mi informo su clixon e relè.

Ciao, Giovanni

Inserita:

Ciao a tutti, io pensavo che potresti utilizzare questo:

http://www.lovatoelectric.com/download/I23IGBED03_05.pdf

Si potrebbe anche pensare che, se scattasse potrebbe fare un tentativo di, se possibile, inversione per un determinato tempo della vite senza fine e resettarsi; ripetere il tentativo per N volte e poi fermarsi definitivamente se non si sblocca, ma........... vedi tu <_<

Ciao,

Virginio

Inserita:
Forse non ci capisco io, ma se i salvamotori partono da 0,1A ....

Non è questione di taglia o dimensionamento, è questione che per potenze così basse l'immagine termica del motore è estremamente inaffidabile! In pratica l'incremento di corrente, da funzionamento normale a rotore bloccato, è così infimo che quando interviene il salvamotore il motore ha già fumato :( . Il salvamotore protegge solo i fili.

Il relè proposto da scavir andrebbe bene, sola nota negativa è il costo! Anche la piccola automazione proposta è interessante, solo che la coclea potrebbe essere bloccata nei due sensi :(

Inserita:

Grazie Livio e Virginio,

se quel relè va bene il costo poi per una fornitura più importante forse si abbatte. Sempre meno costoso e fastidioso del riscaldamento fermo e del motore da far sostituire.

L'idea di farlo andare avanti e indietro la pensavo anch'io, ma la coclea pesca a raso e tornando indietro si incastrerebbe un po' come il passaverdura quando lo giri al contrario.

Poco male: se non brucio più i motori questo è importante, poi accoppio la cicalina di allarme, tanto i riscaldamenti vanno quando le persone sono in casa o tutt'al più, se tornando a casa si trova la stufa ferma, è tale il potere calorifico del pellet che in pochi minuti c'è caldo di nuovo.

Se ci sono altri strumenti da indicare ringrazio anticipatamente.

riciao,

Giovanni

Paolo Cattani
Inserita:

Io preferirei montare il motore su di un supporto oscillante con ritorno a molla.... quando si blocca, tocca un micro e segnala il blocco

Inserita:
un supporto oscillante con ritorno a molla....

Ciao Paolo,

comprendo anche se non capisco come possa essere costruito il congegno: forse un "blocco rotazione motore" che a sforzi eccessivi sull'asse piega un meccanismo a molla.

Sicuramente un'idea, anche se la taratura di un congegno meccanico può non essere così semplice visti anche gli sbalzi di temperatura in una stufa.

Inoltre credo sia difficile se non impossibile in questo modo scavalcare spunti o sovraccarichi momentanei dato che 99 su cento la coclea riesce a frantumare il pellet. L'incidenza di blocco coclea per un funzionamento normale in una stufa di qualità è di 1/2 volte a stagione. Per il resto sforza-frantuma-prosegue.

Comunque ci penso, grazie,

Giovanni

Paolo Cattani
Inserita: (modificato)
comprendo anche se non capisco come possa essere costruito il congegno: forse un "blocco rotazione motore" che a sforzi eccessivi sull'asse piega un meccanismo a molla.

qualcosa del genere.... Il motore non è fissato direttamente al supporto, ma sospeso con due o tre molle tarate. Un eccessivo sforzo di torsione, dovuto al bloccaggio dell'albero, obbliga il motore a spingere sulle molle.... insomma, gira lui invece dell'albero.

Se sul motore hai una sporgenza che tocca un microinterruttore, puoi sfuttare questo fenomeno per inviare un segnale che possa sganciare il relais che lo comanda (sia direttamente che tramite un temporizzatore che ti "filtra" i falsi allarmi)

Questo sistema è comunemente usato come finecorsa nelle servovalvole per acqua calda, ad esempio.

Modificato: da Paolo Cattani
Inserita:

Realizzi una soglia dinamometrica; una volta tarato il sistema credo sia più affidabile e ripetibile del relè di corrente, almeno per queste correnti.

Inserita:
Questo sistema è comunemente usato come finecorsa nelle servovalvole per acqua calda, ad esempio

Usato anche in automazione per "salvare" il prodotto dalla meccanica del movimento , in ditta ne usiamo di 2 tipi ( con riaggancio in fase o no ) e li chiamamo digiuntori .

ciao

Luca

Inserita:

Ciao Pacorg,

mi intrufolo nella questione:

prima di perire il motore va in ebollizione?

In tal caso con un sensore di temperatura nello statore potresti bloccarlo e segnalarne la faccenda (o eseguire tutte le operazioni possibili/necessarie al rirpistino).

Se poi l'idea dovesse funzionare (puoi fare delle prove anche con aggeggi comperi (leggi termostati, PLC, ecc.ecc.)) potresti cercare qualcuno (leggi ditta di costruzioni elettroniche) che ti realizzi una piccola centralina (magari a microprocessore) personalizzata e a basso costo che ti gestisca tutta la faccenda.

Se l'ambiente è particolarmente surriscaldato, un microprocessore potrebbe distinguere un lento riscaldamento operativo da un veloce surriscaldamento anomalo.

Sicuramente, se ci fossero i quantitativi, il costo sarebbe contenuto.

Ciao, Roberto.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...