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PLC Forum


Domotica fai da te al costo adeguato


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Inserito:

Buon giorno a tutti,

è la prima volta che posto sul forum. Mi piacerebbe sostituire l'impianto elettrico tradizionale di casa mia con un impianto domotico. Premetto che ho buona padronanza delle tecnologie in generale e della programmazione a livello applicativo in vari linguaggi, quindi mi piacerebbe essere padrone di casa mia e non dover interpellare un esperto ogni volta che devo fare una modifica. Con l'attuale impianto elettrico le modifiche le faccio io grazie agli insegnamenti di mio padre, di qualche amico elettricista ed anche internet mi aiuta.

Per l'impianto domotico sono arrivato a valutare sistemi basati su KNX e sistemi HomePLC. In entrambi i casi i costi per partire mi sembrano elevati. Nel caso KNX il set di dispositivi più la licenza ETS professional verrebbe a costare più di 2000€. Non considero la licenza ETS gratuita perchè con 2 dispositivi non si riuscirebbe a fare una valutazione completa. Nel caso HomePLC i costi per avere a disposizione un set di dispositivi più la licenza LadderHome sarebbero simili. In quest'ultimo caso ho avuto più difficoltà a valutare i prezzi.

Tra i due avrei preferenza verso i sistemi KNX perchè si tratta solo di configurarli e lo sforzo sarebbe minimo con un ottimo risultato, però pagare 1000euro di licenza di software proprietario per usare un protocollo "open" mi dà fastidio. Se lo facessi di professione non mi porrei lo stesso problema.

Ho sbagliato qualcosa nella valutazione dei costi sopra descritti?

Ci sono soluzioni OpenSource per la domotica che utilizzino bus di comunicazione e non solo dispositivi wireless?

Una riflessione che mi è venuta dopo le mie ricerche è: finchè i costi saranno così alti la domotica non si potrà mai diffondere, se non nelle modalità wireless che si stanno sviluppando, vedi SmartThings.

Trovate che il mio pensiero sia totalmente sbagliato?


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Inserita: (modificato)

Hai tralasciato la versione linux di HomePLC.

Programmabile in Java, C/C++, PHP, ... e nessun costo di licenza LadderHome.

Ovviamente ti devi sporcare le mani e programmarlo nel linguaggio che preferisci.

C'è anche una versione di openHAB già pronta da installare con la quale

potresti integrare il tuo sistema HomePLC con altre tecnologie di altri

produttori (ovviamente supportati da openHAB) e smartThings.

Potresti creare anche del software di integrazione per hardware 

ancora non supportato purchè tu abbia accesso a delle API 

ben fatte.

openHAB è opensource e non è altro che un software di integrazione 

che è stato leggermente modificato per girare direttamente sull'HomePLC.Linux

quindi non avresti nemmeno bisogno di altro hardware per far girare il

software di supervisione.

Oppure, se hai tempo, ti crei un sistema software tutto tuo.

 

Modificato: da smoothhands
Inserita:

Ciao,

ti dico la mia, e la premessa che faccio è che nel settore sono un signor "nessuno" nel senso che non sono un installatore e parlo solo come "appassionato".

Però è da parecchi anni (15/20)  che seguo il settore visto che da sempre sono legato al mondo dell'elettronica e dell'informatica.

La faccio breve: per anni ho sempre spostato in avanti la scelta visto che non mi convinceva pienamente nessuno dei due "sistemi" di cui qui si discute maggiormente (knx e homeplc, inutile nascondere i nomi) e alla fine ho scelto - da poco - di investire in knx.

Motivo?

Leggi qualche discussione sui pro/contro dei due sistemi, e il contro di homeplc mi ha pesantemente condizionato (poche case che lo adottano). Naturalmente la tua scelta potrà essere diversa, sono già stati scritti fiumi di parole e non aggiungo nulla di mio.

 

Ti dico perché ho scelto knx. Dal punto di vista tecnico, è indiscutibile che knx sia enormemente inferiore a hplc. La velocità del bus fa inorridire, e via così su altri punti (es. la famosa "non programmabilità").

Ma..... io alla fine ho scelto knx perché mi sono convinto che sia solo uno strato - diciamo quello di basso livello - dell'infrastruttura che verrà.

Mi riferisco ovviamente al livello applicativo, che nella mia testa NON può essere una programmazione fatta in ladder e simili, ma che potrebbe essere l'openhab che citi  (esiste infatti un gateway anche per knx, immagino lo saprai).

Ma soprattutto..... io "spero"  in qualcosa di più. Cioè non vorrei nemmeno lavorare con openhab ma con qualcosa che potrebbe arrivare a breve. Hai visto che ormai il tema domotica interessa anche ai giganti dell'informatica: Samsung (citi SmartThings), Apple (annuncio che dovrebbe fare proprio oggi), e poi soprattutto.... Google. Che già 2-3 anni fa aveva annunciato qualcosa (poi abortita o rimandata), ma che all'ultimo I/O della scorsa primavera ha annunciato la coppia weave/brillo. Googla per maggiori dettagli anche se per ora trovi quasi nulla.

Si sa ancora poco di questi ma dovrebbe uscire una prima versione proprio a brevissimo, dicevano 3° QT 2015 (quindi ci siamo).

So che sembra ingenuo porre speranze in qualcosa che ancora non c'è, ma delle capacità tecnologiche di google penso ci sia poco da discutere, soprattutto quando riguarda un mercato che CHIUNQUE ha stimato essere multimiliardario per i prossimi anni. Figurati se google se lo lascia scappare..... guarda cosa ha fatto con android, settore nel quale è sbarcata con anni di ritardo rispetto ad apple.

Da quel che ho capito dovrebbero definire anche una piattaforma hw, e questo potrebbe mettere un po' fuori gioco l'hardware esistente (leggi knx). Ma secondo me.... un be gateway ce lo faranno....:whistling:

A quel punto si userebbe (ed è ciò cui punto io) hardware knx e brillo/weave per la supervisione. Il vantaggio rispetto ad un sistema come l'hplc attuale? immagino (e ovviamente è solo una mia ipotesi) che sia molto ma molto ma molto più facile da programmare   (nota che lo dico da programmatore professionista, per dire che non mi spaventa imparare un nuovo linguaggio né ho mai avuto difficoltà nel farlo).

 

Comunque queste sono solo ipotesi: te le cito perché magari varrebbe la pena aspettare qualche mese prima di fare l'investimento.

 

Ciao,

Andrea

p.s. per knx sai vero che esiste la licenza lite che ti permette di programmare 20 device ? non è un numero piccolo per una casa.... e costa 60 € + ... chiavetta se non ricordo male  (una volta fatto l'ecampus che è ridicolo)

Inserita: (modificato)

Tu avevi chiesto se c'erano soluzioni opensource e allora ho tirato fuori

openHAB che in questa particolare versione gira direttamente su HomePLC.Linux.

Poi hai parlato di 1000 euro di licenza software e allora ho scritto che se sceglievi

questa strada nessuno ti obbligava ad acquistare LadderHome.

Non sono qui a dire quale dei due sistemi sia il migliore, anzi, i due si possono

integrare perfettamente e proficuamente tra loro tramite un gateway hdw.

Si, per openHAB esiste un binding per interfacciarsi con un gateway knx

ma in quel caso openHAB deve girare per forza su un dispositivo differente

(che può essere anche un raspberry).

Con HomePLC.Linux è tutto li.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro ma ho uno strano presentimento con 

queste "nuove" tecnologie di samsung, google, apple, etc. per la IoT...

...che alla fine ti permetteranno di interfacciare solo dispositivi loro compatibili.

Mi sbaglierò... lo spero... ma non ho molto fiducia su questi "grossi nomi".

Il rischio è che si creino così detti silos tecnologici che la IoT è nata proprio per

contrastare favorendo invece quello che la domotica punterebbe ad ottenere:

una integrazione tra tecnologie differenti.

Se knx ti crea un gateway con la tecnologia di google, ad esempio, e tu vuoi 

integrare qualcosa che è compatibile invece con apple che fai?

Sei costretto ancora a salire di livello e cadere in una soluzione tipo openHAB,

come dicono loro, technology agnostic.

 

Modificato: da smoothhands
Inserita:

Ogni grosso nome se ne è uscito con il proprio protocollo proprietario.

Poi magari, se sei fortunato, ti rilascia delle API utilizzabili.

Ma se sei veramente interessato a creare un prodotto aperto mi 

utilizzi anche dei protocolli open altrimenti vuoi solo far cassa.

E siccome ormai qua dentro e, soprattutto, fuori siamo tutti 

uomini di mondo... questi si stanno preparando il campo per 

il loro bel business futuro.

E la torta se la spartiranno solo quelli che arriveranno per primi.

Vedremo da qui al 2020 che succede.

Inserita:

Ciao, Gewiss oltre alla linea system mode i cui dispositivi di devono programmare con ETS offre una soluzione più limitata basata sempre su knx che è gratuita. Il software Easy è scaricabile dal sito web di Gewiss e serve per programmare i dispositivi della linea Easy mode. Questi dispositivi, rispetto ai fratelli maggiori della linea system mode, hanno un costo più basso ed hanno meno funzioni programmabili ma più che sufficienti per quello a cui devono servire. Possono comunque essere programmati con ETS, ma ovviamente la limitazione delle funzioni rispetto ai system mode rimane. Nel caso che venisse introdotto nel bus un dispositivo knx system mode di Geviss o un dispositivo knx di altra marca, la programmazione deve essere fatta con ETS. Puoi programmare con Easy solo se tutti i dispositivi sono Easy mode. Spero di essere stato chiaro e di esserti utile per quel poco che ancora conosco solo in via teorica e che spero di apprendere con l'aiuto di questo forum....Saluti

Inserita: (modificato)

Il vantaggio rispetto ad un sistema come l'hplc attuale? immagino (e ovviamente è solo una mia ipotesi) che sia molto ma molto ma molto più facile da programmare   (nota che lo dico da programmatore professionista, per dire che non mi spaventa imparare un nuovo linguaggio né ho mai avuto difficoltà nel farlo).

è un argomento corretto anche se fino a un certo punto....

non voglio certo paragonare Google con altre aziende che al confronto sono irrisorie come investimenti ecc..

ma tecnologicamente parlando... non penso si tratti solo di investimenti...

già molte aziende hanno speso fortune per cercare d'imporsi sul mercato e alcune non penso abbiano avuto i risultati sperati anzi...

in alcuni casi il progetto è stato chiuso...

se analizziamo l'oggi... vediamo un azienda come Google che spende milioni di dollari per comprare un termostato Smart chiaramente WI-FI con la sua APP...:whistling:

in questa manovra analizzata qui in Europa ci sono due errori fondamentali... primo questo tipo di approccio non segue le normative in fatto di efficienza..

secondo..in Italia oggi esistono tecnologie di termoregolazione (e perfettamente a norma) già più avanzate di quel giocattolo da banco...;) 

 

Comunque queste sono solo ipotesi

esatto mentre le queste mie considerazioni sono già effettive!

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

@smoothhands

Guarda che hai risposto a me credendo che fossi io ad aver aperto il post.  Non è così, controlla sopra...:thumb_yello:

In relazione a quel che scrivi:

Se knx ti crea un gateway con la tecnologia di google, ad esempio, e tu vuoi integrare qualcosa che è compatibile invece con apple che fai?

Ognuno porta l'acqua al suo mulino, lo fanno tutti e lo fa/farà anche Google.

Non è questo il punto secondo me, anche perché secondo questo ragionamento non si dovrebbe scegliere nessun costruttore. Il punto è: pur accettando il compromesso che citi (cioè che qualcuno possa tendere a "chiudere" il proprio sistema), è meglio lavorare con un costruttore "piccolo"  (il virgolettato è da intendersi confrontando l'azienda con Google)  o uno grosso ?

Io non ho dubbi, e per mille motivi. E ripeto: pur con la consapevolezza che anche il grosso curerà (ovviamente) il proprio interesse.

Del resto torno all'esempio che facevo per gli smartphone: quando quel mercato è nato Google non c'era. Ha deciso di entrarci e nell'arco di due/tre anni ha saputo "imporre" un s.o.  che ora ha quote di mercato che non devo commentare. Nel frattempo aziende che avevano già un proprio s.o. ben avviato o apprezzato (dico così visto che android quando è nato non è che fosse proprio stabilissimo) sono sparite. Pensa a Nokia, Motorola, eccetera che da PRIMA di Google erano già in QUEL mercato.

Oggi ci si lamenta di android? direi proprio di no, salvo che uno lo faccia per crociate ideologiche.

 

Altro argomento:

Sei costretto ancora a salire di livello e cadere in una soluzione tipo openHAB, come dicono loro, technology agnostic.

Hai dato un'occhiata a quel che ho scritto su Brillo e Weave ?  al di là dei nomi ridicoli (per noi italiani) da quel che ho capito Brillo dovrebbe proprio fare ciò che oggi fa openhab. Ma in modo più strutturato ed estensivo.

Per questo secondo me anche openhab sarà destinato a.....

 

 

 

@Aleandro2008

se analizziamo l'oggi... vediamo un azienda come Google che spende milioni di dollari per comprare un termostato Smart chiaramente WI-FI con la sua APP

Attenzione: Google non ha speso milioni di dollari per comperare Nest. Ha speso miliardi di dollari. Mi sembra 3.8 mld se non ricordo male.

Traduci questo importo in euro, e dimmi se con la stessa cifra non sarebbe riuscita a comperare tutte e 6 le aziende che lavorano intorno a hplc.....:wacko:

Voglio dire: quello è stato ovviamente un investimento strategico, non tattico. E non credo proprio l'abbiano fatto senza averci pensato bene.....

Conosco il famoso termostato (sono stato tentato anch'io) e ne ho compreso il principale difetto, ma sono anche evidenti le potenzialità che ha. Non del termostato in sé - ovvio - ma quelle del sistema.

Nota che nel giro di pochi mesi Google ha anche acquistato altre due aziendine che fanno oggetti simili e le ha fuse in Nest. Anche questo è casuale ?

esatto mentre le queste mie considerazioni sono già effettive!

Certo, ma a che prezzo?  per utilizzare le tecnologie che citi c'è bisogno di un installatore, un system integrator, probabilmente anche un programmatore (se vuoi fare certe cose). Quante persone pensi che possano/vogliano pagare questi tre attori solo per non dover accendere la luce quando la notte si alzano per andare in bagno ?   (scusa l'esempio, ma so che lo prenderai come tale)

 

Concludo: non sono qui per difendere a spada tratta Google, tant'è che come dicevo prima ho fatto il mio investimento in knx.  Sto piuttosto dicendo (a chi ha aperto il post): occhio che quel che conosciamo oggi, le "certezze" che abbiamo oggi, cambieranno a breve.

Poi se non sarà Google sarà Apple, ma di sicuro non sistemi che richiedano competenze così specifiche come quelli di cui stiamo parlando.

 

Ciao

Inserita:

Signori permettetemi...

Il discorso iniziato da Ricki84,interessa pure me.Ma,cortesemente,ritornate su livelli umanamente comprensibili e,pacificatamente accettate il fatto che non tutti,come me,hanno cognizione di causa...

Grazie e cordialità.

Inserita: (modificato)

Guarda che hai risposto a me credendo che fossi io ad aver aperto il post.  Non è così, controlla sopra...

Urca!!!... hai ragione è stata una svista :P

Dal sito del Project Brillo...

The Weave program will drive interoperability and quality through a certification program that device makers must adhere to. 

E Brillo molto probabilmente farà affidamento su questo bel protocollo. Se così sarà c'è una sostanziale differenza con openHAB:

ovvero che accetterà dispositivi che adottano tale protocollo di comunicazione (cosa che avrà dei costi per i produttori di hardware).

Poi ti do ragione che probabilmente Brillo sarà più accattivante di openHAB ma ti rammento che quest'ultimo è gratuito e permette di integrare

hardware (e non solo) differenti proprio come chiedeva Ricky84Ed è disponibile già da ora, anche se non è mia intenzione indicarla come

soluzione adatta a tutte le situazioni. Era un esempio.

Poi sul fatto che Google è "grossa" e ha forza da mettere in campo anche openHAB è passato nelle mani della Eclipse Foundation.

Ovvero openHAB non è altro che una implementazione di un framework chiamato proprio SmartHome facente parte di una suite

di strumenti open source resi disponibili da Eclipse IoT Community.

Citando il sito di Eclipse...

...standards, services and frameworks that enable an Open Internet of Things.

Ricky84 scriveva di costi troppo alti per la domotica e quello che ho fatto è stato semplicemente fornire

una possibile strada per potersi realizzare il proprio sistema a basso costo.

Tornando al post iniziale

però pagare 1000euro di licenza di software proprietario per usare un protocollo "open" mi dà fastidio.

Il protocollo knx sarà anche opensource ma per poterlo utilizzare nei propri prodotti i costruttori

devono pagare delle royalties... guarda un pò stesso concetto di Google Weave.

Da wikipedia...

KNX è il primo standard di building automation aperto, coperto da royalty ed indipendente dalla piattaforma

Sarà anche indipendente dalla piattaforma ma le royalties poi devo comunque pagarle...

quindi tutto ciò che gira attorno a questo sistema/protocollo non può essere a costo zero.

Come diceva il principe... e io pago.

Modificato: da smoothhands
Inserita:

E non credo proprio l'abbiano fatto senza averci pensato bene.....

sicuramente... ma non è detto che il ragionamento sia lo stesso che fai tu...

una grossa azienda deve vendere prodotti proprio come un cellulare... ovvero con assistenza minimale altrimenti è invendibile e addio al Business...

questo concetto è l'esatto contrario dell'integrazione, dove servono aziende specializzate e che si fanno ben pagare i loro servizi..

e questo non si cambia.. anzi nel futuro questo settore sarà sempre più complesso.. e i prodotti generici da banco sono quelli meno utilizzabili in questi casi...

Inserita:

E' solo questione di tempo, poi una grande azienda o un cosorzio di grandi aziende, imporrà uno standard.

Attualmente è meglio stare alla finestra ed osservare bene in quale direzione evolve il mercato.;)

Inserita:

Consentitemi, dissento su un paio di punti importanti:

 

Il protocollo knx sarà anche opensource ma per poterlo utilizzare nei propri prodotti i costruttori devono pagare delle royalties... guarda un pò stesso concetto di Google Weave.

Adesso non abbiamo elementi per dirlo, e potrebbe NON essere così.

Per knx sai bene che c'è la famosa associazione che va pagata, perché essa stessa ha una struttura (personale, costi diretti/indiretti)  che va pagata. Da qui la necessità di pagare le royalties (e ETS...).

Per Google non è mica detto che sia così perché Google fino ad oggi ha sempre venduto servizi, non "oggetti" materiali. Saprai bene che il suo maggior ricavo deriva dal fatto che ti da servizi gratis (motore di ricerca, gmail, android, calendar, traduttore, e compagnia cantante) senza chiederti un euro: tu li usi, e dopo qualche giorno guarda caso ti arriva la pubblicità personalizzata.... Google vive di quello.

Potrebbe farlo anche con brillo?  perché no? in fondo con android - ripeto - lo usiamo tutti e nessuno paga un euro di royalties. Nemmeno chi ti vende il telefonino.

E' semplicemente un modello di business diverso da quello della knx association o di chi ti vende hplc.

 

una grossa azienda deve vendere prodotti proprio come un cellulare... ovvero con assistenza minimale altrimenti è invendibile e addio al Business...

Vale quanto detto sopra. Chi produrrà l'hw ti darà assistenza (come succede oggi quando compri un ragnetto), chi ti venderà il sw o la piattaforma di supervisione no. Del resto quando hai un problema con il telefonino Samsung, ti rivolgi all'assistenza Samsung o a quella Google ? (che ha scritto il s.o. che trovi sul telefono) E' la stessa cosa.....

 

E' solo questione di tempo, poi una grande azienda o un cosorzio di grandi aziende, imporrà uno standard.

Attualmente è meglio stare alla finestra ed osservare bene in quale direzione evolve il mercato.;)

 Una sola no, ne nasceranno un po' e poi ne rimarranno 2 o 3. Come in ogni settore.....

Certo che non si può nemmeno aspettare all'infinito: io è da 10 anni che mi dico sta cosa, adesso finalmente mi sono deciso e sto iniziando con knx. La mia speranza è di poter riutilizzare comunque l'hw con un nuovo strato sw (supervisione)  che (ne sono certo) da qui a 2-3 anni si imporrà.

Inserita: (modificato)

[Google]... ti da servizi gratis (motore di ricerca, gmail, android, calendar, traduttore, e compagnia cantante) senza chiederti un euro

La gratuità di GMail e altri servizi varrebbe solo per i privati e per un utilizzo non professionale.

 in fondo con android - ripeto - lo usiamo tutti e nessuno paga un euro di royalties

Perchè le pagano chi commercializza un prodotto che poi ricarica sul costo del dispositivo.

Da internet...

Stando a quello riportato recentemente dal sito The GuardianGoogle avrebbe fatto pagare la licenza del suo Sistema Operativo Mobile ad alcuni produttori. Però la società ha prontamente risposto, dichiarando che nessuno paga licenze per Android. Però, se analizziamo alcune cose, in effetti i produttori qualcosa la pagano.

Android è un software open-source, però ogni singola società che lo monta sui propri dispositivi ne crea una versione differente dall’originale. Fino a qua nulla di strano, tranne che per il fatto delle “suite” di Google. Come sappiamo, la società offre molti servizi ( Gmail, Maps, ecc.) che per essere pre-installati su una versione modificata di Android necessitano di alcuni “requisiti”. Questi requisiti consistono in una tassa, di ben 75.000$ per ogni 100.000 dispositivi prodotti. In poche parole, molti produttori preferiscono i servizi Google a quelli propri, ma tutto ha un costo.
Modificato: da smoothhands
Inserita:

quindi tu parli di uno strato più alto del campo... mi pareva che alludessi al termostato WI-FI e oggettini simili che verranno venduti e prodotti da un solo attore...

se pur grande... non è mai una soluzione a lungo termine... e penso che sia anni luce lontano dalle loro intenzioni che lo sia..

il concetto è lo stesso di sempre versione 1 poi esce la due e cosi via e ogni volta devi spendere..

quindi in due o tre anni prende mercato e dopo due o tre anni lo perde esattamente come ogni oggetto di quel tipo.. è il mercato!

 

Inserita:

La gratuità di GMail e altri servizi varrebbe solo per i privati e per un utilizzo non professionale.

E quanti pensi che siano in percentuale privati e non ?

 

Perchè le pagano chi commercializza un prodotto che poi ricarica sul costo del dispositivo.

 Non mi risulta proprio.

Fonte ?

Inserita: (modificato)

Fonte ?

Da repubblica.it... 

...tuttavia non significa che qualsiasi cosa del mondo Android sia "open", libera. Il marchio stesso "Android" è concesso su licenza commerciale e molte delle app che si trovano preinstallate nei dispositivi, anche quelle create da Google specificamente per Android, non sono open source: ne sono un esempio i Google Play Services, il pacchetto di servizi che operano in sfondo e che permettono alle applicazioni installate di aver accesso ai dati raccolti dal dispositivo (tra i Google Play Services ci sono i servizi per l'accesso ai dati raccolti dal GPS, l'integrazione con Google Maps, con Google Drive, con il servizio di pagamento Google Wallet e così via).

Modificato: da smoothhands
Inserita: (modificato)

quindi tu parli di uno strato più alto del campo... mi pareva che alludessi al termostato WI-FI e oggettini simili che verranno venduti e prodotti da un solo attore...

No Aleandro, non mi riferivo al termostato. Quello è un bel gadget, ma come ho scritto aveva un "problemino" evidente.....

Mi riferivo invece proprio alla sovrastruttura che verrà, il supervisore o come intenderanno chiamarlo. E vuoi che non creino un gateway verso le principali piattaforme oggi esistenti ?

 

@smoothhands

da quel che riporti Google ha smentito, no ?  e se anche fosse vero quel che scrivi ste famose royalties quanto varrebbero? 0.75 € a dispositivo ?  beh insomma.....   tra l'altro SOLO SE  (da quel che leggo) il produttore avesse voluto includere i servizi Google. Cosa che nessuno è obbligato a fare.

Ho comunque dubbi sulla fonte che riporti (perdonami) perché si legge sempre del contrario (android senza costi):

link

.....comunque credo che nessuno possa portare prove sul fatto paga/non paga visto che l'accordo è segreto. E mi sa che stiamo andando ot.....

Modificato: da aatt
Inserita:

E mi sa che stiamo andando ot.....

Parzialmente d'accordo... il discorso era partito comunque da sistemi domotici open source

e dalle rispettive aziende che hanno intenzione di produrli. Tra cui i futuri prodotti Google.

Mi sta bene comunque interrompere questo botta e risposta inutile ;)

Inserita: (modificato)

Mi riferivo invece proprio alla sovrastruttura che verrà, il supervisore o come intenderanno chiamarlo. E vuoi che non creino un gateway verso le principali piattaforme oggi esistenti ?

Per me è un approccio sbagliato. Lo so che probabilmente finirà così

ma preferirei hardware con interfacce e protocolli standard e open piuttosto

che il produttore realizzi il proprio gateway verso il sistema di maggior successo attuale.

Se un produttore non realizza quel gateway resta tagliato fuori e non si può integrare.

Soprattutto dal punto di vista di un utilizzatore in quanto preferirei sentirmi libero di

adottare l'infrastruttura di integrazione che mi piace di più anche solo per testarne 

la bontà e per poterle valutare.

Con un hardware dotato di interfacce open/standard sarei comunque libero di

cambiare dispositivo con uno migliore dotato anch'esso di interfacce/protocolli

open/standard, il sistema di integrazione potrebbe connetterlo facilmente e io utente

sarei contento perchè il mio sistema domotico crescerebbe secondo le mie

necessità e non in base a quello che l'infrastruttura di moda mi rende disponibile.

 

Pensa poi agli investimenti che un produttore è costretto a sostenere per potersi

rendere visibile al mercato. 

Io come utilizzatore voglio poter acquistare sia l'hardware che il sistema di integrazione

che più mi ispira fiducia.

 

Modificato: da smoothhands
Inserita:

Da quel che ho capito proporranno infatti uno standard anche per l'hw, non so se open o no....

Ma in aggiunta penso che creeranno anche qualche gateway almeno verso i protocolli più diffusi. E nel mercato europeo non puoi non farlo per knx....

Sono convinto che faranno dei gw per due motivi:

1) il fatto che gli consentirebbe di partire sfruttando un installato preesistente non indifferente (meglio che partire da zero)

2) il fatto che facendo gw per i protocolli più diffusi consenti una "migrazione" dall'eventuale hw "diverso" a quello standard della nuova piattaforma, migrazione che così l'utente potrebbe fare poco per volta senza dover investire grosse somme in un colpo solo.

 

Mi viene in mente per es. il grosso successo che sta avendo in questi ultimi anni (due?)  un accrocchio come z-wave, che di per sé non ha nulla di "serio" però sta avendo un successo enorme......

Inserita:

 

No Aleandro, non mi riferivo al termostato. Quello è un bel gadget, ma come ho scritto aveva un "problemino" evidente.....

succede quando si hanno tanti soldi ma non si ha esperienza in termoregolazione...bastava chiedere nel forum....:roflmao:

Mi riferivo invece proprio alla sovrastruttura che verrà, il supervisore o come intenderanno chiamarlo. E vuoi che non creino un gateway verso le principali piattaforme oggi esistenti ?

questo è pacifico... nessuno dice il contrario... ma vedrai che assomiglierà molto alle APP che già si scaricano da quei siti..

salvo l'etica... nulla di nuovo e comunque come dice smoothhands

a quel punto tanto vale usare un ambiente già collaudato e veramente open source come quello di OpenHab..

 

 

Inserita:

Mi viene in mente per es. il grosso successo che sta avendo in questi ultimi anni (due?)  un accrocchio come z-wave, che di per sé non ha nulla di "serio" però sta avendo un successo enorme......

qualche azienda che lo aveva spinto non la pensa più cosi...:wacko:

non vorrei che la potenza apparente dovuta al fattore pubblicitario... giochi un brutto scherzo a molti..

la tecnologia non si inventa in poco tempo... in poco tempo puoi copiare altri sistemi ma sempre con risultati scadenti...

al confronto! :smile:

Inserita: (modificato)

la tecnologia non si inventa in poco tempo... in poco tempo puoi copiare altri sistemi ma sempre con risultati scadenti...

 

Soprattutto oggi richiedono principalmente investimenti importanti in uomini, mezzi e tempo, che solo aziende di una certa dimensione e capitalizzazione possono permettersi.

Venti anni fa ancora, un'azienda di medie dimensioni e media capitalizzazione poteva sviluppare e produrre prodotti ad alta tecnologia innovativa.

Oggi questo spazio è chiuso.

Ai piccoli è concesso solo innovare nelle applicazioni software e anche in questo campo con alcune limitazioni, perchè se le applicazioni sono complesse, la parte di "debug" diventa molto lunga, difficile e costosa.

Una sola no, ne nasceranno un po' e poi ne rimarranno 2 o 3. Come in ogni settore.....

Non è proprio così. Osservando bene, se ci sono due o tre standard de facto, non si rivolgono allo stesso settore ma a settori leggermente differenti, ognuno specializzato in un settore specifico con alcune ricoperture nei settori "border line".

Tipico è il caso dei bus di campo industriali, dove profibus/profinet è praticamente lo standard per l'automazione, modbus è più rivolto verso la strumentazione e la sensoristica e CAN, oltre all'autonica, si rivolge principalmente alla fluidica ed ad una parte specifica di sensoristica.

Poi esistono ancora bus di campo di nicchia come SERCOS e DeviceNet, ma con nuove applicazioni in continuo calo. Anche chi usava bus proprietari ha dovuto affiancare la possiiblità di un bus standard.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

Google con la politica del te lo do gratis ha demolito l'industria europea dell'IT (tanto per dirne una NOKIA)

Vi ricordate quando Nokia offriva servizio gps e mappe sul telefonino poi è arrivato Google e ha dato tutto gratis con il risultato che sappiamo.

Google ormai è talmente grossa che riesce a sopportare flop colossali come i google glass (io non ne sento più parlare) Se entra nel mercato domotico mi auguro che sia il suo prossimo flop.

Mi chiedo come mai apple e google, con le loro disponibilità giganteseche, non sono mai entrate nel mercato dell'automazione industriale certamente più ricco non in quantità ma in qualità ? Prechè non esiste l'I-PLC ? 

Smoothhands io i dispositivi con protocollo standard e open lo farei volentieri ma purtroppo i sistemi pensati e calati dall'alto da google e compagnia ovviamente non potranno mai funzionare con meno di 32MB di flash e 32MB di ram, vero che ormai costano nulla, ma francamente sono un insulto per leggere una temperatura o accendere una lampada!

Mia esperienza: anni fa per leggere una temperatura e traasferirla al PC bastavano 1 analogica e una porta seriale quale Kbyte di codice scritto in un giorno o anche due. Adesso per fare la stessa cosa con gli standard del momento ti serve un processore con porta ethernet (1700pagine di User manual non devi leggerle tutte però...) su cui installare lo stack sw e scriverti tutto il protocollo che manca. Devi conoscere strumenti di debug su rete imaprare linguaggi per scrivere codice su pagine web Risultato o ci lavori in tre o ci vuole almeno un mese per leggere una temperatura e avere un risultato appena appnea soddisfacente.

(Rileggendo mi viene da ridere perchè quando ho iniziato a lavorare in una grossa azienda di automazione c'era un vecchietto prossimo alla pensione che spesso ricordava i tempi in cui facevano tutto con logiche a relè.  ...piano piano sto diventando come quel vecchietto..)

 

 

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