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Condensatore su motore bifase


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Inserito:

Buongiorno,

sono in possesso di un motore alimentato a 230V. Tale motore fà girare una coclea per il trasporto granaglie.

Sono presenti quattro fili che escono dallo statore. Ovvero l'avvolgimento è bifase.

Ora il problema è nell'avviamento, sono presenti due condensatori cilindrici collegati in parallelo diametro 60 mm e lunghi rispettivamente 70 e 140 mm.

Non vi sono targhette ne sui condensatori e ne sul motore, visto che si tratta di un motore anni 80.

Quando viene alimentato, il motore emette un sibilio; per avviare il motore bisogna applicare una coppia esterna.

Sono consapevole che bisogna sostituire il condensatore.

 

Ho fatto una misura con wattmetro lidl, lo strumento ha misurato uno spunto di 1800 W e a regime circa 400 W quando la coclea è scarica.

Se considero la potenza di spunto otterrei una capacità di 110 microFarad.

Se sovradimensiono il condensatore c'è il rischio di danneggiare l'avvolgimento ?

 

saluti e grazie in anticipo.

 

 


Inserita:

110µF per un motore da circa 300 W meccanici è una cosa enorme.

Io ne ho uno simile per la coclea di caricamento pellets ed il condensatore è da 20µF.

Sovradimensionare il condensatore porta a surriscaldare il motore.

Il fatto che sian stati usati 2 condensatori potrebbe anche essere dovuto all'aggiunta di un condensatore ausiliario per lo spunto. Questa capacità viene disconnessa una volta avviato il motore. Si usano differenti metodi per l'inserimento temporaneo: temporizzatore, relè di corrente o relè centrifugo.

Verifica che il motore non sia dotato di un relè di questo tipo. Al limite puoi acquistare un condensatore giaà provvisto di disinseritore elettronico.

Inserita:

Sono collegati in parallelo per aumentare la capacità. Evidentemente hanno prima installato un condensatore, poi, visti gli scarsi risultati hanno aggiunto un secondo condensatore. Il collegamente è molto atrigianale, è presente solo l'interruttore di alimentazione che disconnette fase e neutro. Il resto è un cablaggio fisso, senza relè e circuiti ausiliari.

Il problema è che quando carica, la coclea sicuramente richiederà maggiore potenza meccanica. Siamo parlando di un coclea lunga 6 metri e inclinata a 45°, quindi l'elevazione sarà di 4.2 metri, colcea diametro 90 mm.

Il motore sembra che sia un 4 poli, ovvero circa 1400 rpm, il rapporto alla puleggie è di riduzione 1:3. Quindi i giri finale della vite sono all'incirca 470 rpm.

Ho trovato una formula empirica della potenza meccanica

N= ( K * Qp * L )/200

ove K=1,5 per i cereali
Qp è la portata massica in t/h
L è la lunghezza in metri della coclea


N= (1.5 * 4 * 6)/200 = 0.18 CV

 

Ora per sicurezza potrei pensare che sia sufficientei un condensatore da 20 microFarad.

 

Inserita: (modificato)

La maggiore capacità aumenta la coppia di spunto in quanto alimenta il secondo avvolgimento con una tensione maggiore. E' utile quando il motore trova una grande resisttenza all'avviamento per inerzie elevate e/o per elevati attriti di primo distacco.

Deve essere riportata ai valori normali ad avviamento avvenuto per evitare assorbimenti anomali che danneggiano il motore.

Se durante il funzionamento normale il motore tende a stallare, ovvero si ferma, è necessario usare un motore avente maggior coppia o, se possibile, aumentare il rapporto di riduzione.

Per sicurezza e tranquillità tua sui limiti di capacità consulta i cataloghi di qualche costruttore e verifica i valori di capacità per motori di potenza analoga.

Il fatto che tu misuri 400 W assorbiti a vuoto, mentre dai tuoi conti risultino necessari solo meno di 150 W meccanici significa o che il tuo motore ha un rendimento miserevole (< 0.375) o che non hai considerato qualche cosa come, ad esempio, gli attriti meccanici. Potrebbe anche essere che la coclea abbia problemi ai cuscinetti o ci siano sfregamenti tra vite e contenitore.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

La vite è libera di muoversi all'interno del tubo. L'unico vincolo è il sistema puleggia e cuscinetto nei pressi dello scarico.

L'unica soluzione è fare una misura con la coclea carica e vedere quando assorbe. E da li scegliere il condensatore.

 

Inserita: (modificato)

E da li scegliere il condensatore.

NO. Non si dovrebbe scegliere il condensatore, ma il motore.

Ma il motore non ha alcuna targa, scritta o altro che indichi almeno tensione e correnti nominali? Anche negli anni 80 era obbligatorio mettere la targa sui motori.

Per curiosità come l'hai misurata la potenza?

Modificato: da Livio Orsini
  • 5 weeks later...
Inserita:

Ho utilizzato il macchinaio. Praticamente la misura con il wattmetro da supermercato è di 850 W.

Quindi posso ipotizzare che sia sufficiente un condensatore da 60 micro Farad.

Inserita:

Quindi posso ipotizzare che sia sufficiente un condensatore da 60 micro Farad.

Per rovinare il motore è più che sufficiente!

Inserita:

metti qualche foto del motore, sicuramente il condensatore piu grande dei due serve solo per lo spunto e poi si disinserisce, i modi per farlo sono sostanzialmente due per quei tipi di motore, o con interruttore rotativo con scatto su avviamento e ritorno con molla, oppure un centrifugo all interno del motore che si apre e stacca il secondo condensatore una volta che ha superato lo spunto.

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