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PLC Forum


Magnetotermico Tra Inverter E Motore - è realmente necessario?


Cesare Nicola

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Mi sono imbattuto per la prima volta in uno schema elettrico in cui, a valle dell'inverter (un normale V/F) è montato un interruttore magnetotermico. Ma è realmente necessario? Personalmente non l'ho mai utilizzato quando un motore è sotto inverter, pensavo che fosse l'inverter stesso a fornire tutte le protezioni necessarie. Si tratta forse di un eccesso di zelo da parte del progettista? Mi sembra anche potenzialmente pericoloso per l'inverter perché se dovesse interrompersi il magnetotermico mentre l'inverter sta fornendo tensione al motore, si potrebbe danneggiare lo stadio di uscita dell'inverter stesso. O no? O sempre saputo che sarebbe più corretto disabilitare prima l'inverter e, poco dopo, aprire un eventuale teleruttore o altro posto a monte del motore, per esempio per ragioni di sicurezza.

Grazie

Ciao

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Un interruttore magnetotermico sull'uscita inverter e' inutile e potenzialmente dannoso per l'inverter.

Se si vuole aggiungere una ulteriore protezione per il motore e per i cavi, esistono soluzioni piu' valide.

Ciao

Mario

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Al limite potrebbe avere senso se si è trattato di un "arrangiamento". Magari l'inverter è difettoso e non funzionano bene le protezioni e, dopo aver bruciato qualche motore, è stato inserito questo magnetotermico?

In ogni caso non è una situazione "normale".

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Quoto in toto Mario Maggi, lo sto ripetendo da quando scrivo su questo forum: niente magnetotermici a valle degli inverter.

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lo sto ripetendo da quando scrivo su questo forum: niente magnetotermici a valle degli inverter

In caso di più motori sotto lo stesso inverter cosa consigliate per la protezione ?

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Il magneto-termico tra inverter e motore è una follia, al massimo un sezionatore esclusivamente per la manutenzione.

Ma come cavolo collegate più motori ad un inverter??

Non mi risulta scusa. Un inverter--> un motore.

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Certo che si puo mettere più motori sotto lo steso inverter, basta che siano uguali e la somma delle potenze non superi la potenza fornibile dall' inverter. Vedi i motori di un carroponte, però bisogna avere motori con sonda termica per la singola protezione di ognuno.

Ciao

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Noi solitamete utiliziamo un inverter e più motori sopratutto per le vie a rulli per esempio inverter da 5,5 Kw e N° 8 motori da 0.37 Kw 1400 giri poi montiamo dei magnetotermici siemens serie sirius per la protezione di ogni singolo motore, anche se dal mio punto di vista non sia proprio una protezione adeguata :huh:

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Ma come cavolo collegate più motori ad un inverter??

Si collegano in parallelo, ne più ne meno cose se si trattasse di una normale linea elettrica. Quando si mettono più motori sotto un solo inverter, casi tipici sono le vie a rulli ed alcuni impianti di filatura, si usa proteggere i cavi mon interruttori automatici a sgancio magnetico. La protezione termica del motore, specie per motori frazionari (P < 1HP), se affidata ad un interruttore automatico con sgancio per immagine termica è inutile ed inefficace. E' inefficace perchè non è influenzata dalla temperatura ambiente del motore e dall'efficienza della ventilazione; inoltre per motori frazionari la disciminazione tra corrente normale e corrente pericolosa per il motore è molto aleatoria. Inoltre nel caso di alimentazione da inverter l'immagine termica è influenzata negativamente dalle armoniche contenute dalla forma d'onda pseudo sinosoidale.

la protezione termica più efficace e sicura rimane sempre la pastiglia termica o, al limite, un clixon ben posizionato sulla carcassa del motore.

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Io normalmente utilizzo un inverter per comandare piu' motori anche di tipo diverso inserendoli con un teleruttore di potenza uno alla volta e ognuno ha la sua termica tarata

ad ogni scambio mappo diversamente l'inverter con i dati del motore che deve comandare

sfortunatamente in via digitale ci sono pochi inverter che permettono piu' di due mappature diverse

attualmente ho una macchina in cui riesco a far andare 5 motori di taglia diversa mappando l'inverter ogni volta via modbus

e tra questi due sono assi controllati

la termica e' solo una sicurezza in piu' in quanto il motore e' gia' protetto dall'inverter se e' mappato in modo corretto

saluti a tutti

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..la termica e' solo una sicurezza in piu'..

Io direi una spesa inutile visto che inserisci un solo motore per volta e rimappi l'inverter.

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Ripeto anch'io sono del parere che per corretta applicazione un inverter debba comandare un solo motore

Il tuo è un parere rispettabile, ma non corretto. Si possono collegare più motori sotto un unico inverter. Anzi inizialmente gli inverter pilotavano più motori proprio per avere una sincronizzazione di velocità dei motori.

Mettere più motori sotto il medeismo inverter, se si studia l'applicazione nel modo corretto, non crea nessun problema.

I guai nascono quando si fanno applicazioni sbagliate o, peggio, non si sa quello che si sta facendo.

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emanuele.croci
Ripeto anch'io sono del parere che per corretta applicazione un inverter debba comandare un solo motore

Qui non è questione di pareri....

Se parli di pilotare un motore in vettoriale (anello aperto o chiuso) o utilizzi regolazioni particolari, è necessario che un inverter piloti un solo motore.

Se invece, come in molti casi si fa, piloti i motori in V/f, è assolutamente identico pilotarne uno o dieci in parallelo (ovviamente ogni motore avrà la sua protezione termica tipo clixon o similare...)

E' tanto come pilotare 10 motori in parallelo dalla stessa linea trifase 400V50Hz !!

Se pensi che ci siano differenze, facci sapere quali...

Ciao, Emanuele

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enzovalletta,

In questi casi penso che un Magnetotermico ci potrebbe anche stare bene,

non sono d'accordo. C'e' una lunghissima discussione di alcuni anni fa che sviscerava tutti i vantaggi/svantaggi delle diverse protezioni nelle applicazioni con inverter unico e piu' motori.

Ciao

Mario

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Se invece, come in molti casi si fa, piloti i motori in V/f, è assolutamente identico pilotarne uno o dieci in parallelo

scusa Emanuele , puoi darmi un chiarimento ? mettiamo che i 10 motori richiedano ognuno il suo cambio di frequenza all'inverter , dovuto ad una variazione del carico ; mi potresti dire se qualsiasi inverter V/f gestisce questa situazione o quello che dici e' applicabile a motori che hanno tra di loro una precisa relazione di velocita' ?

Grazie

ciao

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Quando si inseriscono più sotto un unico inverter è come collegare i motori ad una linea a frequenza variabile. Se i motori sono sincroni andranno tutti alla medesima velocità, se sono asincroni avranno velocità simili con piccole differenze dovute agli scorrimenti diffferenti.

Non puoi regolare la velocità di un motore rispetto agli altri.

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emanuele.croci
mettiamo che i 10 motori richiedano ognuno il suo cambio di frequenza all'inverter , dovuto ad una variazione del carico

L'inverter V/f è proprio quello che non varia la sua frequenza in funzione del carico, mantiene solo costante il rapporto tensione/frequenza.

In altre parole, a 50 Hz eroga 400 volt, a 25 Hz eroga 200 volt, eccetera....

Le variazioni di scorrimento le ignora, sia che ci sia un motore collegato, sia che ce ne siano 10....

Ciao, Emanuele

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Grazie Livio , grazie Emanuele delle vostre risposte e dei vostri aiuti.

Pero' Emanuele tu dici che l'inverter V/f non cambia la frequenza quando il carico cambia ; io pensavo "se il carico cambia si avra' prima una variazione dello scorrimento compensata poi da un aumento di frequenza dell'inverter ( che aumenta di conseguenza V per tenere il flusso costante )"... dove sbaglio ? Forse nel fatto che esistano modelli di inverter V/f con compensazione di scorrimento e altri senza ?

Grazie di tutto e scusate se sono un po' fuori tema alla discussione principale

ciao

mauro

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io pensavo "se il carico cambia si avra' prima una variazione dello scorrim......

In un azionamento composto da un inverter v/f e motore asincrono si imposta un valore di frequenza. La velocità del motore dipenderà dalla frequnza, dal numero di poli e dallo scorrimento. Alcuni inverter hanno la possibilità di una parziale compensazione dello scorrimento. Questa compensazione avviene in funzione di un modello matematico del motore, per cui in base alle variazioni di assorbimento si suppone che vari la percentulae dis corrimento.

Se il sistema lavora ad anello aperto la precisione di velocità e la sua ripetibilità sono abastanza pover. Anni fa, prima dell'avvento dei vettoriali, quando era indispensabile avere elevate precisioni di velocità si usava reazionare in velocità tramite encoder ed anello esterno. Oppure, nel caso di multi motori sotto unico inverter, si usavano motori sincrini. In questo caso tutti i motori girano alla medesima velocità.

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Mi scuso ma non ho potuto guardare il forum per qualche giorno e solo ora ho visto il "successo" avuto dalla mia richiesta!

Grazie a tutti delle risposte, ho le idee chiare.

Ciao

Cesare

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  • 2 weeks later...

la protezione a valle dell'inverter di uno o più motori asincroni si realizza utilizzando esclusivamente le ptc o pastigle termiche inserite nel motore a loro volta poi collegate ad appositi strumentini muniti di contatto in apertura collegati in modo da potere aprire il circuito di comando.

La protezione a valle dell'inverter del singolo motore è inutile in quanto parametrizzando correttamente i dati di targa del motore , l'inverter dovrebbe tener conto dell'immagine termica del motore e quindi reagire di conseguenza come un buon termico.

I magnetormici e/o salvamotori montati a valle dell'inverter sono inaffidabili in quanto progettati per gestire la corrente a 50/60 hz con una sinusoide bella tonda!!

L'inverter invece non genera una "sinusoide bella tonda" ma un'insieme di frequenze di alcuni khz che permettono comunque al motore di erogare la propria potenza/coppia...

Attenzione alla quantità di motori collegati in parallelo ed hai cavi che utilizzate, in quanto un inverter mediamente può raggiungere un motore alla distanza massima di 100mt con cavi non schermati e di 50 mt con cavi schermati in quanto le frequenze che creano "la sinusoide" sul motore raggiugendo quei famosi khz sono influenzati dall'effetto capacitivo del cavo che normalmente è ininfluente a 50hz, quindi più lungo è il cavo e più dispersione abbiamo sullo stesso.

Per concludere , se ho 5 motori e cinque cavi che gli alimentano , la lunghezza massima dei cavi da tenere in considerazione deve essere uguale o inferiore alla somma dei 5 cavi.

Massimo.

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