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Consiglio marca centralino e indicazioni generali struttura quadro elettrico


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Inserito:

Ciao a tutti, spero di aver scelto la sezione giusta pser aprire una nuova discussione.

Sto ristrutturando la mia futura casa sono alle prese con la progettazione dell'impianto elettrico che in pratica rifarò completamente sfruttando in parte il vecchio ma solo per la parte riguardante i corrugati vecchi oltre a quelli che ho installato di nuovi. Si tratta di un appartamento su 3 piani strutturato così:

- piano terra/ingresso (circa 20mq), in cui ho il contatore dell'ENEL e tutte le terminazioni della parte esterna (cancello automatico, giardino, pompa sommersa, ecc)
- primo piano (circa 150 mq), su cui si sviluppa praticamente tutto l'appartamento
- mansarda (circa 40mq) composta da una sala/taverna e la zona lavanderia

Ho fatto in modo da far arrivare tutte i corrugati nel centro della casa al primo piano dove verrà installato il quadro elettrico. L'idea è di mettere due centralini, uno per la potenza e uno per la gestione domotica in quanto sia dal punto di vista delle tensioni che dal punto di vista della modularità la vedo come la scelta più funzionale.

Partendo dall'inizio, avendo molti moduli installare (sia per la potenza, che per la domotica), volevo sapere tra le marche di centralini elettrici in commercio quali fosse la migliore in termini di spazio interno e accessori che facilitino i cablaggi dei cavi. Ed inoltre se possa essere o meno una buona idea o meno (anche nell'ottica di una gestione domotica)  demandare la gestione della mansarda e del piano terra a due quadretti dedicati posti nei rispettivi piani, oppure se è consigliabile gestire tutto da un unico quadro centrale.

Sperando di poter creare con i vostri consigli passo passo un buon progetto, intanto mi fermo qui e aspetto i vostri parere.

Ciao a tutti


Inserita:

Consiglio....

Quadro generale a 4 linee - moduli din 18

Quadro  secondario identico al primo, per citofonia ed eventuale domotica spicciola.

Per le marche, credo che Sheneider Acti 9, Abb, Siemens, Merlin Gerin, siano i più consigliati.

Di converso, segue la nota BTicino, Hager, e poi non mi viene in mente altro.

Gli Acti 9 (recenti ed aggiornati tecnicamente) come i nuovi Abb li considero i migliori nel tuo caso, nel campo residenziale - la esigua potenza in gioco non determina grandi problemi di scelta.

Di fatto, i costruttori di quadri o i progettisti un tempo preferivano in via preferenziale  marchi come Merlin Gerin per via dei loro poteri di interruzione e la loro affidabilità in senso generale.

Per quanto concerne la domotica, è disponibile un marchio tedesco di ottima fattura e affidabilità, ma costa molto in termini economici.

PS: Per la domotica, sarebbe bene prevedere il quadro idoneo, che non è altro che un parallelepipedo da posare in verticale, i moduli domoticoi necessitano di molto spazio se vuoi una automazione integrale dell'impianto.

La cosa che ti consiglio, e di prevedere anche dei sottoquadri come quello per gli elettordomestici della cucina, garage, lavanderia, etc etc, ed evitare un solo unico quadro con un cablaggio complessivamente troppo articolato e caotico.

Ricorda che, a fondo del quadro generale, si deve posare la barra EQP ove associare il conduttore di CT e PE, ed eventualmente anche un SPD tipo II, anche per questo motivo ti ho consigliato un quadro di dimensioni generose, già con questa prescrizione, hai un quadro col fondo parzialmente occupato, dove ti consiglio di posare barre EQP a guida din della Cembr*.

Le ripartizioni entro il quadro, le puoi fare in due o tre modi :

Ripartizione con cavo, cavallotti o ponticelli, o morsettiere ripartitrici a guida din.

Adottando barrette a pettine per i moduli e i morsetti a pettine per alimentarle.

Esistono anche delle nuove forntiere, ovvero le guide din già alimentate con i pettini di cokllegamento diretti, ma è complicato.

Altro consiglio, adotta se puoi - a quadro, i  relais di comando elettronici per i punti  luce,  se hai motli punti comando, così eviti scatole derivazione con cablaggio a groviglio  dei  relais.

Se haui dubbi, cheidi.

 

 

 

 

Inserita:

Grazie per l'esauriente risposta, di dubbi ce ne sono quanti ne vuoi ma andiamo per passi.

La prima cosa che mi interessava sapere era anche qualche consiglio sulla marca non solo dei componenti ma anche del centralino stesso, trovandone uno fosse abbastanza ampio in modo da avere la possibilità di effettuare un cablaggio ordinato, quindi con la possibilità di avere morsettiere, passacavi, ecc.

Quadro generale a 4 linee - moduli din 18

Quadro  secondario identico al primo, per citofonia ed eventuale domotica spicciola.

Per la domotica, sarebbe bene prevedere il quadro idoneo

Se ho capito bene mi stai consigliando di mettere un quadro a 72 moduli per la potenza e uno altrettanto grande per la domotica? La casa non è piccola ma mi sembra un po eccessivo. Io avevo pensato di mettere due quadri da 48 (54 massimo) uno per la potenza e l'altro per la domotica e già mi sembrava di starci largo, o mi perdo qualcosa io?

Per quanto concerne la domotica, è disponibile un marchio tedesco di ottima fattura e affidabilità, ma costa molto in termini economici.

Per quanto riguarda la domotica l'idea era quella di utilizzare il sistema homeplc, essendo anche interfacciabile con KNX. Non so quale sistema ti stavi riferendo tu.

La cosa che ti consiglio, e di prevedere anche dei sottoquadri come quello per gli elettordomestici della cucina, garage, lavanderia, etc etc, ed evitare un solo unico quadro con un cablaggio complessivamente troppo articolato e caotico.

Sul discorso dei sottoquadri come avevo scritto, avevo intenzione di fare una separazione per piani, cioè un quadretto in mansarda che gestisce lavenderia e tutta la parte del condizionamento, e un quadretto al piano terra per giardino, pozzo, irrigazione, ecc, mentre le protezioni della cucina (essendo questo proprio dietro il quadro) le metterei direttamente nel quadro generale. L'unico dubbio che mi rimane è la scomodità di avere i vari interruttori MT ecc sparsi sui tre piani, anche se relativi a servizi ausiliari

Per le marche, credo che Sheneider Acti 9, Abb, Siemens, Merlin Gerin, siano i più consigliati.

Pensa te che io pensavo che la Ticino fosse superiore a sheneider, abb ecc. Diciamo che vorrei qualcosa che fosse di ottima qualità ma con un occhio anche al prezzo visto che i moduli sono tanti e in più c'è la parte domotica che ha i suoi costi.

Altro consiglio, adotta se puoi - a quadro, i  relais di comando elettronici per i punti  luce,  se hai motli punti comando, così eviti scatole derivazione con cablaggio a groviglio  dei  relais.

L'idea, utilizzando un sistema domotico, era di non prevedere un quadro relais in quanto già i vari attuatori domotici (master/slave ecc) hanno già di suo una serie di uscite relè configurabili.

 

La parte dei conduttori di protezione, dispersori ecc la lascio per la fase successiva.

Grazie ancora per la disponibilità

Inserita:

 credo che Sheneider Acti 9, Abb, Siemens, Merlin Gerin, siano i più consigliati.

 Merlin Gerin è morta da un pezzo :lol:

Esistono anche delle nuove forntiere, ovvero le guide din già alimentate con i pettini di cokllegamento diretti, ma è complicato.

La foto che Elettroplc ha postato, del sistema ABB, non è adatta a centralini residenziali....necessita di una guida DIN doppia...tipica dei quadri di distribuzione 

Inserita:

Di fatto, quella foto rappresenta un sistema che in pochi adottano, se guardiamo le foto dei quadri (residenziel/terziario) delle aziende più quotate del mercato, si vedono sempre i moduli cablati a cavo, ponticelli artigianali, e canaline passacavo inserite a glriglia. Pochissime visioni di barre a pettine con puntali di inserimento alimentazione.

E' una cosa che avevo notato da tempo, magari apriamo un topic idoneo a parte.

Merlin Gerin mi apre sia stata assorbita da sheneiser, anche se ..poi si guastavano anche i  Merlin ...seppur consigliatissimi da molti installatori.

Detto questo, se un cliente ha una villa con un impianto esteso o una casa di grand emetratura con la domotica inserita, nulla vieta di adottare in un ambiente di servzio, un quesdro destinato al teriziario con quelle barre predisposte. Quando si parla  di 10kw+1kw (11kw) di potenza installata nel residenziale, abbiamo una corrente di linea che supera i 50A che non sono pochi. Mi auspico l'adozione di quella tecnologia con barra precablata e pettine anche nel residenziale, parere personale.

Nulla toglie, di potere adottare un ottimo impainto con una partizione a morsettiera su guida din tipo le Cembre serie Z, e cablaggio con cavo e puntali terminali a crimapre.

Personalmente, se l'abitazione è estesa e si ripartisce su piani, prediligo i quadri di zona per particolari aree o ambienti, ed evitare un unico solo grande quadro con grovigli di cavi, o cassette di derivazione centralizzate altrettano stipate di tutto.

Di norma, per il domotico ..si sceglie un quadro idoneo a superficie a parallelepipedo, oppure un quadro diverso se l'automazione è limitata ad alcune fattispecie.

Nel quadro generale, puoi adottare:

Il sezionatore gnerale, ed eventualmente gli SPD e al barra EQP.

I carichi diretti e privilegiati, ed anche un controllo carichi che con più uscite.

Il vari sezionamenti delle zone ove posati dei sottoquadri.

Per i piccoli carichi singoli, adotterei dei DS ABB, MTD in modulo 2P, per il resto, dei blocchi  associati DDA, MT+D 2P+2P.

Un sezionatore generale, e gli SPD tipo II con fusibili di protezione, sotto di esso in linea retta in fondo al quadro la barra EQP (barra-equipotenziale-principale)

I singoli carichi protetti con MT+D, così il guasto eventuale si può isolare.

 

Lasicare un po di spazio libero è sempre utile, e ciondiviso dalla normativa vigente col valore del 15%.

Le predisposizioni generose si ripagano col tempo, quando saranno utili.

 

Ricordiamo che, per potenze superiori ai 6kW e superifici superiori ai 400m2, serve il progetto ad opera del progettista, nulla toglie - nei casi deferiti al ribasso, di mettere su carta una bozza secondo le proprie esigenze.

Ogni  conduttura linea FM può associare in serie - al massimo due punti presa, ovvero du gruppi di rpese in scatole diverse.

 

 

Carlo Albinoni
Inserita:

La foto che Elettroplc ha postato, del sistema ABB, non è adatta a centralini residenziali

In Svizzera è adattissima.

Inserita:

Come sempre grazie mille per le risposte

Nel quadro generale, puoi adottare:

Il sezionatore gnerale, ed eventualmente gli SPD e al barra EQP.

I carichi diretti e privilegiati, ed anche un controllo carichi che con più uscite.

Il vari sezionamenti delle zone ove posati dei sottoquadri.

Per i piccoli carichi singoli, adotterei dei DS ABB, MTD in modulo 2P, per il resto, dei blocchi  associati DDA, MT+D 2P+2P.

Un sezionatore generale, e gli SPD tipo II con fusibili di protezione, sotto di esso in linea retta in fondo al quadro la barra EQP (barra-equipotenziale-principale)

I singoli carichi protetti con MT+D, così il guasto eventuale si può isolare.

 Non ho capito bene se è una ripetizione o se intendevi differenziare tra quadro generale e secondari perchè hai messo due sezionatori generali e due SPD nel quadro generale. Poi non è un po eccessivo proteggere con un MTD ogni singolo carico? Io pensavo di metterne 3 di MTD nel quadro generale: uno che gestisse il piano attuale e gli altri due che gestissero i montanti di collegamento con gli altri 2 quadri secondari, e a protezione dei singoli carichi solo del MT. Considera che l'impianto dovrà essere sviluppato per 6KW ma il contratto sarà da 3KW almeno inizialmente.

Di norma, per il domotico ..si sceglie un quadro idoneo a superficie a parallelepipedo, oppure un quadro diverso se l'automazione è limitata ad alcune fattispecie.

Scusa se insisto su questa cosa, ma sia per la parte domotica, che per la parte di potenza, sono un po in alto mare per la scelta dei centralini. Sapete indicarmi alcune marche sia per entrambi i quadri? Per la parte di potenza ho guardato un po tra i modelli in commercio (VIimar, Gewiss, BTicino, Ave) e forse la Vimar sembrerebbe quella che garantisce uno spazio interno al quadro maggiore avendo una profondità superiore agli altri, ma non so se ne esistano modelli migliori. Anche la serie Pragma della sheneider (che è già orientata a quadri più grossi) non mi sembra male. Voi che dite?

Idem per la domotica, invece, per cui non conosco nessun produttore su cui orientarmi per "costruire" questo famoso parallelepipedo di cui parli.
Idee?

 

Inserita:

In Svizzera è adattissima.

In Italia no

 Merlin Gerin mi apre sia stata assorbita da sheneiser, 

Parecchie lune fa :lol: 

Inserita:

quella che garantisce uno spazio interno al quadro maggiore

I quadro della Bocchiotti serie Pablo sono molto generosi di spazio interno,

Inserita:

I quadri Bocchiotti sono ottimi.

Per il quadro mi spiego meglio.

I carichi protetti da singolo MTD garantiscono la massima flessibilità in termini di selettività in ordine ai guasti  per dispersione.

Il Quadro Generale dovrà contenere un sezionatore generale o protezione MT.

Le protezioni di zona saranno MTD.

Le condutture montanti per gli altri centralini di zona dovranno essere sezionate (consigliato) con un MT o Sezionatore puro.

Di norma si può odottare la protezione montante con MT per assolvere la protezione delle linee monjtanti entranti e delle derivate posando in punti intermedi solo sezionatori.

Le parti soggette ai carichi, saranno protette invece con MT+D.

Oppure, per esempio:

Protezione montante dopo il Gem a 3 metri, con MT C32A (6kA)

Protezioni intermedie di linea e sezionamento con C25A (4.5kA)

Protezioni dei carichi singoli o di gruppo con MT+D singoli ( C16A / C10A / C6A - differenziali tipo AC/A con id 0,03A)

PS: Per la caldaia ed il frigorifero, il C6A è indicato, per l'illuminazione il C10A, per le prese FM il C16A)

PS: Quando esci da casa, dal quador generale devi potere dissociare tutto quello che ti serve, acqua, gas, carichi non prioritari, etc etc.

 

 

Inserita:

miei preferiti Bocchiotti pablo ,tanto spazio, gewiss, da sconsigliare centralini abb , quando togli la placca anteriore , non puoi estrarre i componenti:blink: sistema di fissaggio al fondo per l'incasso pessimo

  • 2 weeks later...
Inserita: (modificato)

Ottimo, grazie per il consiglio, effettivamente sembra un ottimo prodotto la linea Pablo.

Eventualmente sapete se sia possibile o consigliabile anche utilizzarlo per parte domotica? Perchè ho visto che il quadri domotici hanno si le barre din ma senza frontalini ecc, e più che altro hanno delle canaline per i cavi sopra e sotto ogni barra per avere un cablaggio più pulito. Ho cercato un po di centralini "vuoti" tipo schneider o siemens, ma costano una cifra inarrivabile.

Modificato: da zeatles
Inserita:

Salve a tutti, dopo un po di elaborazione ho buttato giù una prima bozza di come potrebbe essere strutturato il quadro elettrico suddividendo tutto sui tre piani. Volendo integrare tutto con un sistema domotico e anche in seguito ai vostri consigli, ho preferito creare 3 "zone", una per piano in modo da avere un sistema distribuito anche dal punto di vista del quadro elettrico.

2d1vbpw.png

- Avendo dei sottoquadri non sapevo come poter dividere la parte dei carichi prioritari e non e ho pensato di sfruttare i contatti ausiliari del modulo di gestione dei carichi per poter azionare un contattore NC per ogni zona (non sono ancora sicuro del dimensionamento) anche se così facendo devo portare 2 coppie di FN per ogni sottoquadro e non so se sia la scelta ideale.

- Avendo un montante di circa 18 metri dal contatore dell'enel al sezionatore del quadro generale ho pensato di proteggerlo a monte con un MTD selettivo da 40A

- Per quanto riguarda invece la parte dell'antifurto/allarme non so bene dove mettere il MT che la gestisce, se sotto il MTD del generale o subito dopo il sezionatore.

- Secondo voi cosa potrebbe mancare o cosa ci sarebbe da modificare come schema generale?

 

Inserita:

Il primo dispositivo 40A + diff AC id 0,3A, deve essere un C40A (6kA) + differenziale 0,3A tipo AC / tipo " S" - Selettivo (ovvero ritardato all'pertura in modo intenzionale).7Consiglio i blocchi DDA Abb, o similari, accoppiati già con i loro cablaggi pre-assemblati )2P MT + 2P differenziale).

Il sezionatore da 32A, deve essere sostituito da un 40A o 63A.

L'Spd, deve essere autoprotetto, o protetto da fusibili idonei se previsto dal costruttore, con attenzione ai cablaggi.

Per il resto, adotterei dei contattori AC1 (uso gravoso)  protetti nella bobina da fusibili.

I contatti dei "contattori", siano essi domotici o a din classico, devono essere protetti come prevede il costruttore, nel tuo schema il rpimo dispositivo non lo è.

 

Ti consiglio un modulo controllo carichi centralizzato, con attuatori a contattori locali e remoti. eviterei i classici moduli domotici con microrelais.

Per il resto sembra che ci siamo.

Ti consiglio di adottare guide a pettine epr il cablaggio delle batterie di MT a protezione utenze e morsettiere ripartitrici generaqli a serraggio indiretto.

L'allarme lo puoi associare ad una protezione a fusibili, subito dopo il sezionatore, così come altri carichi sensibili.

Gli allarmo moderni, sono a II isolamentio e li puoi alimentare direttamente, senza prese a spina, e senza conduttore di terra e differenziale.

Eviti lo scatto intempestivo di un eventuale differenziale, e di adottarne uno costoso tipo HP o HPR.

PS: Per carichi come forno ad induzione, o altri carichi da 3,5kW o superiori, consiglio i blocchi MT+Differenziale tipo DDA Abb, associabili con pettinio di cablaggio preordinati,a affidabilissimi.

Ora devo scappare, se hai domande postale.

Inserita:

Il primo dispositivo 40A + diff AC id 0,3A, deve essere un C40A (6kA) + differenziale 0,3A tipo AC / tipo " S" - Selettivo 

Perchè un 6kA? 

Inserita:

Hai voglia se ho domande....:blink:

mi accodo anche io alla domanda sui 6kA, non dovrebbe bastare tutto dimensionato sui 4,5kA?

Il primo dispositivo 40A + diff AC id 0,3A, deve essere un C40A (6kA) + differenziale 0,3A tipo AC / tipo " S" - Selettivo (ovvero ritardato all'pertura in modo intenzionale).7Consiglio i blocchi DDA Abb, o similari, accoppiati già con i loro cablaggi pre-assemblati )2P MT + 2P differenziale).

 Vorrei capire meglio il vantaggio del blocco differenzial rispetto ai due moduli Diff+MT separati. E comunque anche se dal disegno non era capibile, ma volevano essere due moduli singoli, dovendo proteggere tutto il montante (anche se il prezzo è praticamente 3 volte tanto). Per il differenziale però ABB fa blocchi differenziali a 63A mentre BTicino anche a 40 e penso volessi dire di tipo A-S e non AC-S. Riassumendo:

  • - FA82C40 come MT
  • - G724AS40 come Diff

L'Spd, deve essere autoprotetto, o protetto da fusibili idonei se previsto dal costruttore, con attenzione ai cablaggi.

  •  F10AP2 - SPD autoprotetto di classe II 

 Il sezionatore da 32A, deve essere sostituito da un 40A o 63A.

Come mai così grosso? Anche Bticino fa solo sezionatori da 32A e da 63A e il secondo mi sembra un po esagerato, sbaglio?

Ti consiglio di adottare guide a pettine epr il cablaggio delle batterie di MT a protezione utenze e morsettiere ripartitrici generaqli a serraggio indiretto.

PS: Per carichi come forno ad induzione, o altri carichi da 3,5kW o superiori, consiglio i blocchi MT+Differenziale tipo DDA Abb, associabili con pettinio di cablaggio preordinati,a affidabilissimi.

Perfetto, avevo gia pensato sia ai pettini che alle morsettiere ripartitrici :thumb_yello:

E non avendo carichi che superino i 2/2,5 KW (forno statico normale) penso basti un normale MT a 16A. Giusto?

Per il resto, adotterei dei contattori AC1 (uso gravoso)  protetti nella bobina da fusibili.

I contatti dei "contattori", siano essi domotici o a din classico, devono essere protetti come prevede il costruttore, nel tuo schema il rpimo dispositivo non lo è.

 

Ti consiglio un modulo controllo carichi centralizzato, con attuatori a contattori locali e remoti. eviterei i classici moduli domotici con microrelais.

Per il resto sembra che ci siamo.

Dopo un po di studio avevo pensato di mettere un gestore carichi domotico (sistema HOMEPLC) con TA incorporato fino a 25A, pilotando poi i contattori di potenza posizionati nei vari sottoquadri (e non tutti in quello generale come nello schema) mediante un uscita del dell'attuatore domotico di ogni sottoquadro. In questo modo avrei una sola linea che va dal quadro generale ad ogni sottoquadro.

Non ho capito il discorso sui contattori e sulla loro protezione e la gestione in generale dei carichi e il perchè non è consigliabile utilizzare una gestione domotica.

 

Grazie mille

Inserita:

La prima portezione deve avere un potere di interruzione di 6kA in ambito residenziale, metodo semplificato e contemplato per le utenze BT dalla normativa, gli altri dispositivi susseguenti, possono essere con pdi di 4.5kA (meno costosi).

I blocchi MT+Diff. tipo gli DDA Abb, li prediligo, affidabili, peccato il 2p+2p come ingombro.

I sezionatori, puri e non MT, devono avere una corrente nominale uguale o superiore alla prima protezione a monte, di converso molti progettisti scelgono anche la taqglia immediatamente superiore.

Fino a 2,5kW di carico, ideale un c16A. in altri casi, oltre i 3,5kw, consigliato una linea diretta e una protezione C20, ma sono esempi o consigli.

Per il resto, leggo un'altra volta ora non ho tempo, vedo uqel modulo domotico di cosa si tratta.

 

Inserita:

Perfetto,  se quando puoi mi dai alcune delucidazioni anche sul discorso dei contattori e di quel modulo finisco lo schema del quadro.

Grazie mille

Inserita:

Di fatto, quella foto rappresenta un sistema che in pochi adottano, se guardiamo le foto dei quadri (residenziel/terziario) delle aziende più quotate del mercato, si vedono sempre i moduli cablati a cavo, ponticelli artigianali, e canaline passacavo inserite a glriglia. Pochissime visioni di barre a pettine con puntali di inserimento alimentazione.

E' una cosa che avevo notato da tempo, magari apriamo un topic idoneo a parte.

 

Ho aperto una nuovo topic su questo punto così possiamo parlarne lì :smile:

Inserita:

Mi sapresi dare le ultime due dritte Elettroplc??

Grazie

Inserita:

ho avuto da fare, ci ragiono e poi ti dico casa penso...

Inserita:

Guarda, io opterei così:

Protezione montante C63A 6kA + differenziale 63A id 0,3A tipo S.

Proporrei solo una variante per la cucina, con un quadro a sé stante, senza controllo RMC, con modulari 2P+2P per gli elettrodomestici da incasso come il forno e la lavastoviglie, microonde eventuale, piastra  induzione e dei MTD 2P per gli utilizzatori come il frigorifero, cappa.

Nel quadro generale, porrei:

Il sezioantore genrale puro ( ma può essere anche MT) associato agli SPD tipo II protetti da fusibili.

Poi, sezionatori inerenti per ogni parte di impianto.

Una protezione idonea come fusibili per la parte domotica.

Adotterei, in un impianto così esteso, solo protezioni MT+Differenziale.

Assocerei la domotica con controllo carichi integrato, solo in unaparte dell'impianto.

Franzamente, ho sempre pensato che poi alla fine una eccessiva automazione provoca di concreto una esponenzialità del rischio guasto.

Per gli attuatori domotici, predisporrei una variante con contattori per uso gravoso come gli A1.

Lascerei sotto il controllo carichi apparati come: lavatrice, condizionatori, boiler elettrico.

Per esempio, la domotica l'hai posta in batteria sotto un differenziale che protegge anche altro, ma essa è da privilegiare, i componenti sono a II isolamento e non necessitano di differenziale, così come una protezione prioritaria per un eventuale allarme, ed una riserva FM da adottare in caso di guasto di un componente.

Si tratta di dare un ordine diverso alle idee e alle priorità.

Se esci di casa, dal quadro generale devi potere dissociare ogni parte dell'impaitno ed ogni cosa che ti preme farlo, onde evitare  di girare per casa a sezionare, ti consiglio anche le elettrovalvole GAS e Acqua.

Se ha dubbi chiedi...

Inserita:

Porca misera tutte le volte mi rincasini le idee :wacko:. Eccome se ho dei dubbi, praticamente su tutto.

Protezione montante C63A 6kA + differenziale 63A id 0,3A tipo S.

Come mai 63A e non 40A come protezione del montante?

 Proporrei solo una variante per la cucina, con un quadro a sé stante, senza controllo RMC, con modulari 2P+2P per gli elettrodomestici da incasso come il forno e la lavastoviglie, microonde eventuale, piastra  induzione e dei MTD 2P per gli utilizzatori come il frigorifero, cappa.

Purtroppo ho dei problemi a mettere un altro quadretto per la cucina, come mai secondo te sarebbe meglio separarlo?

Altra domanda è sul perché proteggeresti ogni singolo elettrodomestico con MT e Diff e addirittura separati in alcuni casi? Perché sono più a rischio di dispersioni verso terra? Non dovrebbe bastare il Diff del quadro elettrico?

SPD tipo II protetti da fusibili  

Una protezione idonea come fusibili per la parte domotica.

Il vantaggio rispetto ad un SPD autoprotetto di classe II? Potresti consigliarmi qualche modello di fusibili per la proteggere la parte domotica?

Per gli attuatori domotici, predisporrei una variante con contattori per uso gravoso come gli A1.

 Intendi come "relè" per dividere i due circuiti di carichi prioritari e non (nei 3 sottoquadri), oppure da collegare alle uscite dei moduli domotici per non sollecitare troppo i relè del modulo? Sai per caso qualche marca/modello di contattori da consigliarmi?

Per esempio, la domotica l'hai posta in batteria sotto un differenziale che protegge anche altro, ma essa è da privilegiare, i componenti sono a II isolamento e non necessitano di differenziale, così come una protezione prioritaria per un eventuale allarme, ed una riserva FM da adottare in caso di guasto di un componente.

Mi sembra un ottima considerazione, avrei un po paura per la FM senza protezione differenziale però è logico come discorso. Quindi allarme, demotica e un eventuale FM le metteresti dopo il sezionatore di quadro generale senza alcuna protezione (Diff o MT che sia)? 

ti consiglio anche le elettrovalvole GAS e Acqua

Quelle per fortuna ci sono :thumb_yello:, gas in cucina e locale caldaia, e acqua in cucina, caldaia e lavanderia

 

Grazie mille per l'aiuto, dovrei ordinare i pezzi nel giro di qualche giorno e devo decidermi sulle scelte da fare. 

Inserita:

Di fatto, non amo particolarmente i quadri uncivoci - enormi e con posche scatole di derivazione, si creano grovigli di cavi e cablaggi che si possono evitare con delle ripartizioni locali, come scatole e sottoquadri.

La domotica e l'allarme, li puoi proteggere anche con un C6A MT oppure due fusibli Gg, senza differenziale.

La FM di riserva  la puoi adottare con un semplice MT.

Per i contattori puoi usare Abb.

La domotica, la trovo per certi versi troppo cagionevole la guasto...

Gli elettrodomesticvi, come caldaia, forno, boile elettrico, lavastoviglie e lavatrice, sono dettati o più sensibili ai guasti verso terra, meno i condizionatori, poiché lavorano con inverter in CC con pilota in PWM e varienti varie.

 

Comunque, se prorpio dovessi farlo per me, adotterei questo schema, con una sola parte in domotica, e con la possibilità di pilotare da quadro generale praticamente tutto.

I congelatori, frigoriferi, allarme, domotica, pompa sommersa, dovranno essere intesi come carico prioritario.

 

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