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Due contatori enel su unico motore


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Inserito:

Ciao A tutti.

Mi sono imbattuto in un piccolo problema, è necessario realizzare un quadro automatico per utilizzare un'unica pompa sommersa che verrà collegata a due contatori di due abitazioni differenti.

Il problema non è tanto quanto il collegamento con  Relay  etc etc. Ma sul fatto che prima il sistema era manuale con due magneto termici, uno per abitazione, e l'esclusione di uno o l'altro

avveniva di comune accordo tra vicini.

Ora visto che i vicini hanno fatto a botte il giudice ha stabilito che il tutto deve essere ripristinato dato che uno dei due ha staccato a discapito dell'altro. 

Il quesito è il seguente: Sapete dirmi la normativa affinchè io dica alla giustizia che due contatori Enel devono escludersi vicendevolmente in modo automatico e non possono farlo manualmente perche si possono creare corto circuiti e problemi ai contatori Enel.

Oppure si possono collegare due contatori di due abitazioni differenti ad un unico dispositivo comandato da classici MT  manualmente col rischio che ne consegue.

Meglio ancora NON si possono proprio collegare ma devono avere un contatore Enel a parte che comanda la pompa del Pozzo calcolando le ore di utilizzo per ciascuno e pagando in proporzione.

Grazie fin d'ora a chi riesce a risolvere il bandolo della matassa.


Maurizio Colombi
Inserita:

 è necessario realizzare un quadro automatico per utilizzare un'unica pompa sommersa che verrà collegata a due contatori di due abitazioni differenti.

E fin qui ci siamo, realizzare questa cosa in automatico non è una grande impresa..... si potrebbe addirittura stabilire che l'accensione dell'utente "A" determini il collegamento automatico con il contatore "A" e viceversa. Ma poi dici........

 il giudice ha stabilito che il tutto deve essere ripristinato 

rispristinato con i due automatici? Allora l'utente "A" alza l'automatico dell'utente "B" ed utilizza la pompa "gratis et amore dei".....

 

 Sapete dirmi la normativa affinchè io dica alla giustizia che due contatori Enel devono escludersi vicendevolmente i

Non penso che il normatore abbia previsto una situazione del genere e non credo nemmeno che al giudice interessi saperlo. Se il giudice ha stabilito una sentenza, dovrà stabilire / incaricare anche chi esegue le direttive imposte nella sentenza e soprattutto chi andrà a riportargli che il lavoro sia stato realizzato alla regola dell'arte. In questo caso la regola dell'arte non c'entra un fico secco secco, ci si affida semplicemente alla regola del "buon senso dell'installatore".

Inserita: (modificato)

Ciao Maurizio e grazie per la risposta.

Hai menzionato il buon senso , quello che ci vorrebbe per i due personaggi che hanno il pozzo in comune !!!

Strano che non ci sia una norma, Enel o quant'altro, anche perchè se metti in parallelo i due contatori inavvertitamente potrebbero '' friggersi''

fino ad ora non ho mai visto cosa succede (magari se sono anche su due fasi differenti meglio ancora) se dovessi scoprirlo vi faccio sapere.

Credo comunque che  il lavoro venga fatto alla regola d'arte affinché il sistema escluda automaticamente l'uno o l'altro contatore Enel al fine di evitare l'errore umano.

Certo che al Giudice non interessa la normativa ma nella relazione interessa agli ispettori, comunque vale il menzionare la Regola d'arte prevista dalla normativa.

 

Modificato: da TeleMan
Maurizio Colombi
Inserita:

 se metti in parallelo i due contatori inavvertitamente potrebbero '' friggersi''

Questo è il buon senso! Non c'è bisogno di una norma per stabilire che se ti butti sotto un treno in corsa ..... fai una brutta fine, o che se ti lanci a 100 all'ora contro un camion fermo...... fai una brutta fine. 

Qualsiasi automazione può avere delle "pecche", siano esse progettuali o dovute a guasti; nel primo caso si possono rivedere, nel secondo si possono prevedere.

Inserita:

Due contattori interbloccati non puoi usarli?

Inserita:

Mi sembra un po' strana la sentenza del giudice.

Comunque è un problema insolubile.

Con 2 contattori interbloccati meccanicamente si evita il parallelo dei 2 contatori.

Però cosa comanda i 2 contattori?

Se io voglio escludere l'utenza all'altro basta che lasci inserito il mio. Oppure se metto la possibilità di disnserimento automatico ad ogni richgiesta di avvio dell'altro, posso creare "disturbo" ogni volta che uno dei 2 accende la pompa.

L'unica soluzione che salva capra e cavoli potebbe essere quella di un temporizzatore che assegna la pompa ad un'utenza o all'altra a tempi prestabiliti. Ad esempio ogni ora commuta il contatore.

Inserita:

Certamente dipende dal tipo di pozzo, se da come penso non è possibile inserire una seconda pompa, perchè è una pompa immersa, l'unico modo di usarla è con contattori interbloccati e comandati come dice Livio O. da un temporeggiatore orario, giornaliero, settimanale, che comandi una commutazione sui teleruttori delle due linee di alimentazione, che a loro volta a valle dei medesimi (in parallelo) alimentino il quadro della pompa.

Volutamente Anonimo
Inserita: (modificato)

Una soluzione tecnica la trovi, ma io sono contrario a soluzioni tecniche per problemi giuridici.

Il rischio che devi prevenire (e non è poco) non è tanto il fatto che le due alimentazioni vadano inavvertitamente in parallelo sulla pompa, ma che per un qualsiasi problema (O MANOMISSIONE) vada in tensione l'impianto A, tramite il contatore B, quando l'interruttore generale di A è aperto.

Stante i rapporti che sono emersi è più elegante chiedere una fornitura ENEL dedicata.

E' vero che economicamente è svantaggioso, ma è giusto che chi non riesce a trovare un accordo bonario paghi la giusta tassa sulla litigiosità tra vicini ;)

 

Modificato: da Volutamente Anonimo
Inserita: (modificato)

Piu' che un temporizzatore ad orari prestabiliti io utilizzerei come criterio di commutazionele ore di funzionamento.

Farei il tutto con un logo alimentato in bassa tensione e batteria tampone in modo tale che tramite 2 tele interbloccati ( o meglio 2 interruttori motorizzati, per abbassare il consumo in stand-by) commuterei l'intero sistema tra le 2 sorgenti di energia in base alle ore di funzionamento (ad esempio 10 ore uno e 10 ore l'altro).

In questo caso userei un galleggiante che entra nel logo ed escluderei quello della pompa

Modificato: da Microchip1967
Inserita:

ma che per un qualsiasi problema (O MANOMISSIONE) vada in tensione l'impianto A, tramite il contatore B,

Con l'uso di cntattori ad interblocco meccanico questo problema è escluso, a meno di un bypas volontario. Se il sitema è documentto ed è chiuso in armadio/scatola con serratura, legalmente le responsabilità ricadono su chi volontariamente ha copiuto la manomissione.

E' ovvio che la soluzione della linea dedicata con due contatori parziali per attribuire i costi esattamente ai 2 utenti, sarebbe a soluzione più idonea, visto ache che i due son venuti alle mani.

Inserita:

con un contatore dedicato, uno paga perche intestatario e l'altro ..... e continua la storia degli avvocati e del giudice, purtroppo in alcuni casi di caratteri e ripicche, anche la tecnologia ha dei limiti :wallbash:

Volutamente Anonimo
Inserita:

Comunque le mie perplessità sono le seguenti, ipotizzando un caso generale:

a) non ci è dato sapere se le forniture provengono dalla medesima linea ENEL per assurdo potrebbero essere una su un fronte strada e una sull'altro, per assordo ENEL potrebbe sezionare una dorsale ma tenere alimentata l'altra.

b ) considerando il caso a) allora si deve prevenire il rischio di rientro di tensione su un impianto

C) ragion per cui si deve prevvedere ad una commutazione in sicurezza, a parer mio seppur interbloccati meccanicamente, non è detto che i contattori garantiscano le caratteristiche di sicurezza di un sezionamento (ovvero distanza dei contatti adeguata).

Pertanto io, dovessi pensare ad una commutazione automatica, o sono certo che i contattori hanno le caratteristiche del sezionamento o vado su due interruttori motorizzati.

 

 

 

Inserita:

Grazie delle risposte.

In effetti tutti abbiamo ragione e torto la soluzione dove non c'è volontà di sentirla non esiste e i due signori non ci sentono. Una soluzione devo adottarla e come avevo pensato userò due contattori interbloccati, due galleggianti per gli accumuli

Cosi come  proposto il quadro verrà fatto sul muro di confine (sappiate che il pozzo e situato nel terreno dell'utente che maldestramente ha tagliato l'acqua al vicino). esisteranno due elettrovalvole che daranno acqua all'utenza che per prima ne fa richiesta una volta riempito l'accumulo allora anche l'altra utenza potra farne richiesta e viceversa..

Ovviamente il contattore-teleruttore provvederà a far funzionare la Pompa commutata sul contatore Enel di chi ne fa richiesta e aprirà la propria elettrovalvola che porta al suo accumulo.

Non vi ho detto che ogni accumulo ha un galleggiante di troppo pieno che dice stop al sistema e lo mette in stand by.

Non c'è bisogno ovviamente di elettronica a parte il controllo del livello del pozzo con centralina a controllo cos fi.

Per quanto concerne la parte legale io fornirò il manuale d'uso con tutte le avvertenze del caso come previsto dalle attuali norme, il giudice voleva sapere perchè non si poteva ripristinare la vecchia situazione, prima il vecchio proprietario del pozzo che aveva concesso ovviamente l'acqua al vicino era accomodante e si mettevano d'accordo su chi tirava l'acqua e lo hanno fatto per più di 20 anni.

Il nuovo giovane proprietario non ne ha voluto sapere.

Sembra la storia di sempre !! si stava meglio quando ........

Di nuovo Grazie (scusate gli errori ma ho scritto in fretta e pensando poco !!! testa dura da buon Sardo)

Siete sempre disponibili e risolutori .

 

 

Inserita:

nella commutazione metti un tempo tra l'apertura di una alimentazione e la chiusura dell'altra in modo da eliminare eventuali trascinamenti e/o cariche capacitivo-induttivo

Maurizio Colombi
Inserita:

Mi sembra che sia stia un pochino esagerando......... elettronica, PLC, contattori interbloccati......

Anzichè mettere due automatici (come in precedenza) che alimentano il circuito a seconda di chi alza l'automatico, si dota il circuito di una bella protezione  e si alimenta questa protezione con una spina.

Si collegano ai due contatori due belle prese (una per contatore) chiuse in due belle cassette con chiave.

Si consegna la chiave della cassetta (che contiene la presa corrispondente al contatore)  ad ogni proprietario/utilizzatore del pozzo, il quale aprirà la SUA cassetta ed inserirà la presa comune nella SUA presa alimentata dal SUO contatore.

Ma poi nasceranno problemi sulla manutenzione della pompa, sulla manutenzione del circuito comune, sul fatto di lasciare la vasca vuota......ecc. ecc....

Inserita:

Maurizio C. mi sembrano le procedure che vengono/venivano adottate in ambito ferroviario per le messe in sicurezza dei montanti MT,

Maurizio Colombi
Inserita:

No No, dnmeza, non sono un ferroviere! :superlol: 

Inserita:

Non devo risolvere i loro problemi futuri ,

Due relay (comandano pompa e rispettive elettrovalvole), uno esclude l'altro il galleggiante nell' accumulo di ciascuna abitazione esclude il comando che attiva i Relay posto in ogni abitazione. STOP fatto il circuito.

No No, dnmeza, non sono un ferroviere! :superlol:

:lol:

Inserita:

spero siano teleruttori, no semplici relè, l'isolamento tra i contatti deve essere almeno 400 V (fase-fase) altrimenti sarebbe opportuno sdoppiare in serie i contatti con altrettanti relè

Inserita:

la soluzione di Maurizio mi sembra la più corretta e quella che evita qualsiasi problema impiantistico. Due prese interbloccate lucchettabili, stesso lucchetto anche per le rispettive valvole  sui tubi di mandata.

Certo il sistema sta in piedi solo se la commutazione deve essere manuale e non frequente..

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