scossemoggio Inserito: 29 ottobre 2015 Segnala Inserito: 29 ottobre 2015 Buongiorno a tuttiAvrei la necessità di cambiare un motore di una supercalndra per carta che ha un motore principale in CC con velocità max a 1450 rpm (300 m/min ), 270 Kw , ora l'azienda vorrebbe incrementare la velocità fino a 400 m/min per cui non ci sto più dentro , mi ci vorrebbe un motore con 2000 rpm ( oppure si può deflussare ? ).Ora ho solo questi dati in quanto per ora con il nostro attuale tipo di carta non possiamo andare oltre , 410A - 370 V 151 KW - DIN TACH . 65.6 V 1093,33 RPM ed è un vecchio Siemens , dato che le potenze sono abbastanza elevate volevo sapere se sarebbe più conveniente installare un motore in CA piuttosto che in CC dato che probabilmente dovrei cambiare anche l'azionamento .Cosa ne pensate
Livio Orsini Inserita: 29 ottobre 2015 Segnala Inserita: 29 ottobre 2015 Se con 1450 rpm vai a 300m/1' per andare a 400 m/1' devi aumentare la velocità di un 25%, ovvero 1812 rpm.Il tuo motore dovrebbe avere, come dati di targa 440V (400 se bidirezionale) e circa 700A di corrente nominale.Se deflussi di un 25% per raggiungere i giri che ti servono, perderai un 25% di coppia però sembrerebbe che ne hai in sovrabbonbdanza.Per poter fare una valutazione più esatta è necesario conoscere i dati di targa del motore e l'esatta richiesta di coppia.Scusa ma quel motore cosa motorizza della patinatrice? Il cilindro essiccatore?
scossemoggio Inserita: 30 ottobre 2015 Autore Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 Bongiorno LivioSì penso anchio che deflussando potrei farcela , ma non so come si comporta il motore aumentando i giri , purtroppo non riesco a provare oltre la velocità di 230-240 con il tipo di carta che usiamo ora ( per motivi tecnici dovuti alla carta , si rovina e si rompe ) , a vuoto posso andare alla velocità di targa ma il carico è ridotto di moltissimo , la macchina è una calandra verticale , per cui abbiamo 2 aspi ed il motore principale fà il lavoro più grosso , la carta passa attraverso dei cilindri vapore ( 180-200 °C ) ed è schiacciata tramite il peso dei cilindri stessi più l'aggiunta di una pressione aggiuntiva ( 130-150 bar ). Ora inserendo un forno asciugatore subito dopo i cilindri possiamo diminuire la temperatura e la pressione ( questo per usurare meno i cilindri e mantennere la qualità della carta ) e quindi possiamo aumentare la velocità , il motore ha questi dati :260 KW - 440V - 645 A - 1450 RPM , si tratta di un motore molto vecchio 40 anni circa . Proverò a farmi un grafico in funzione della velocità e degli amper per vedere come si comporta , il problema è che un determinato tipo di carta deve funzionare ad una data velocità e temperatura-pressione per cui devo aspettare varie tipologie di carta per avere più dati , in fase di accelerazione non c'è un valore esatto in quanto la macchina deve scaldarsi ed aumentare la pressione infatti il primo pezzo avvolto viene scartato per questo motivo ..Ti allego un disegno della calandra .Ciao e grazie
Livio Orsini Inserita: 30 ottobre 2015 Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 Diminuendo la pressione dei cilindri dovrebbe diminuire l'attrito e quindi anche la coppia richiesta. Ora quanto ti assorbe? Se l'assorbimento è minore della corrente di targa - 25% dovresti riuscire a lavora tranquillamente con il deflussaggio.Verifica però che quel motore possa lavorare al 25% in più di velocità, anche se in genere eran previsti per lavorare degflussati.
SandroCalligaro Inserita: 30 ottobre 2015 Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 (modificato) Osservazione "stupida": l'aumento di velocità dovrebbe essere del 33%, non del 25%... PS: Livio, come hai fatto a dire che corrente e tensione nominali sono quelle? Riconosci il modello? Modificato: 30 ottobre 2015 da SandroCalligaro
scossemoggio Inserita: 30 ottobre 2015 Autore Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 CiaoOra avrei questi dati : 410A - 370 V - DIN TACH . 65.6 V 1093,33 RPM , ora il mio dubbio è che all'aumentare della veklocità aumenti in modo proporzionale anche l'amperaggio andando così avrei circa 640 A a 1900 giri e cioè 400 m/min . Bisogna comunque tener conto della pressione e temperatura usata per questo tipo di cartaCiao
Livio Orsini Inserita: 30 ottobre 2015 Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 Osservazione "stupida": l'aumento di velocità dovrebbe essere del 33%, non del 25%..Hai ragione! Ed è anche facile da vedersi, chissà a cosa pensavo...PS: Livio, come hai fatto a dire che corrente e tensione nominali sono quelle?Semplice. L'autore parla di motore da 270 kW, ipotizzando rendimento di 0.85 circa, tensione di armatura di 440 V perchè monodirezionale, si ha un assorbimento di circa 700 A come ho scritto.Ma ho anche ribadito che eran necessari id ati ditarga.Sembra che i dati di targa siano 260 kW e 645 A, quindi il rendimento è un poco meglio dello 0.85 di sicurezzaa cui mi ero attenuto.ora il mio dubbio è che all'aumentare della veklocità aumenti in modo proporzionale anche l'amperaggioLa corrente di armatura è proporzionale esclusivamente alla coppia che deve erogare il motore, non ha alcun legame con la velocità.Se aumentando la velocità gli attriti rimangono pressochè costanti la coppia richiesta sarà praticamente costante, ergo rimane costante l'assorbimento di corrente.Sopra la velocità di targa l'aumento di corrente è proprozionale alla perdita di flusso perchè diminuisce la costante corrente di armatura / coppia motrice. Ma se tu ora eroghi una coppia tale da richiedere 410 A, deflussando del 33% si arriverebbe a circa 545A, quindi avrai ancora circa 100 A di margine.
SandroCalligaro Inserita: 30 ottobre 2015 Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 (modificato) Pensa che a me era sfuggita la potenza nel primo post! In ogni caso, con potenza e la tensione, OK. Ma mi sfugge il fatto chetensione di armatura di 440 V perchè monodirezionale Modificato: 30 ottobre 2015 da SandroCalligaro
Livio Orsini Inserita: 30 ottobre 2015 Segnala Inserita: 30 ottobre 2015 Hai, hai, da te questo non me lo aspettavo.I motori elettrici in cc sono caratterizzati da anni con tensione nominale di armatura a 400 V per quelli previsti bidirezionali e 440 V per quelli previsti mono direzionali.Questo discende dal fatto che un convertitore mono direzionale trifase alimentato a 380 V raggiunge la massima tensione di uscita di 440 V, considerando anche i limiti di tolleranza, mentre un convertitore a doppio ponte, quindi 4 quadranti e bidirezionale, raggiunge i 400V, sempre considerando i limiti di tolleranza.Se confronti un vecchio catalogo di produttori di convertitori, ante 2000, trovi proprio questi limiti. Con la normalizzazione a 400V per le reti trifasi questi 2 limiti possono essere alzati proporzionalmente, anche se, in teoria, il limite inferiore di tensione dei 400 V è minore di poco del limite inferiore del 380 V. Ma oggi ENEL garantisce 400V -10%, quindi 360 V contro 342 V, però la legge ammette ancora 340 V come limite inferiore (400 -15%).
SandroCalligaro Inserita: 2 novembre 2015 Segnala Inserita: 2 novembre 2015 Grazie. "Purtroppo" sono giovane, ed abituato a ragionare in termini di switch che si possono anche comandare in spegnimento .Scherzi a parte, ci studierò un po' su. Anche se credo che si stiano estinguendo, gli SCR hanno il loro perché.
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