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Problemi A Basse Freq. Regolazione Inveter A Coppia Max. Costante - riunita con discussione precedente


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Inserito:

Salve,

per le portate liquide che si vogliono realizzare, regoliamo una pompa peristaltica, attraverso un inverter Danfoss.

Il problema è che quella portata, con inverter impostato a coppia costante, la ottieniamo con una frequenza di alimentazione sui 9 Hz!!!!!

Guardando il motore elettrico, si nota una rotazione non costante, anzi molto "affannosa", e ciò non và bene.

Credo che questo sia legato alla tensione di alimentazione troppo bassa. Infatti dovendo essere V/f costante, se a 50 Hz ho V=220 V,

a 10 Hz avrò circa 44 V. Come posso ovviare senza cambiare il motore elettrico??? Un riduttore già è inserito.

Magari qualche settaggio inverter Danfoss?? Cosa è la funzione AEO , risparmio energetico?


Inserita:

In genere è possibile parametrizzare un poco più alto il "piedistallo" cioè fissare una frequnza limite al disotto della quale non avviene la riduzione di tensione. Però 10 Hz mi sembra già un buon limite.

Probabliment il problema sta nella disponibilità di coppia a quella frequenza. Per lavorare con coppie decenti in basso è necesario avere non un V/f ma un vettoriale, magari solo sensorless, ma sempre vettoriale.

Ovviamente il motore sarà servoventilato, perchè l'autoventilazione a quelle velocità è praticamente inesistente.

Stefano Sormanni
Inserita:

dovrebbe essere presente la funzione 'boost' proprio per questi inconvenienti, cioè l'aumento della tensione statorica.

Inserita:

Dove lavoro utilizziamo pompe peristaltiche, e a 9Hz non abbiamo mai avuto problemi. Eventualmente, prima di modificare qualche cosa di elettrico, prova a sostituire il tubo della pompa con uno di sezione interna inferiore.

Altra cosa. Se l'inverter e' alimentato a 230V controlla che il motore sia collegato a triangolo

Inserita:

Scusa l'inverter era collegsto a stella ma con tensione settata sull'inverter a 400 V, quindi tutto nella norma.

Ho provato , lasciando l'impostazione della tensione settata sull'inverter a 400 V, a collegarlo a triangolo.

Gli assorbimenti erano troppo alti e l'inverter, con la sua protezione motore corrente max interveniva.

Sicuramente è il problema legato allo spunto.

Mi confermate almeno che se questo problema fosse superato, raggiunte le condizioni a regime, con carico identico e velocità identica (sempre 10 Hz), e quindi potenza meccanica richiesta invariata, avendo una alimentazione maggiore di radical 3, dovrei addirittura avere una corrente assorbita, sempre a regime, inferiore????

  • 3 weeks later...
Inserita:

Nella regolazione inverter a coppia costante al di sotto di una certa frequenza la coppia massima diminuisce e si intuisce che per ottenere realmente, anche alle basse frequenze, una regolazione a coppia costante non è più possibile mantenere costante il rapporto U/f.

Ok, ma pe quale motivo la coppia max. diminuisce??

Letto un discorso su caduta di tensione su resistenze statoriche.

Inserita: (modificato)

Leonard ha spiegato molto bene il fenomeno, tanto bene che lo ha anche eliminato con il controllo vettoriale.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

Leonard??

Scusa non capisco

Potresti essere più esplicito?

Inoltre Livio

io ho sottomano un inveter Danfoss su cui è possibile impostare o coppia costante oppure

AEO, impostazione a risparmio energetico.

In modo AEO sai come funziona l'inverter?

Tale inverter non è vettoriale?

Modificato: da frankye71
Inserita:
Leonard??

il dott. Leaonard è (è stato ) un professore d'università tedesco che ha dato un contributo fondamentale alle teoria del controllo vettoriale dei motori asincroni.

Tale inverter non è vettoriale?

Dovresti leggeerlo nel suo manuale, come pure la descrizione di funzionamento del modo AEO (Ottimizzazione Automatica dell'Energia). Questo modo dovrebbe ottimizzare la corrente di magnetizzazione in funzione del carico. Se non ricordo male è un inverter della serie AQUA, studiato per applicazioni di comando pompe, dove la coppia è variabile in funzione della velocità

Inserita:

Infatti sono VLT 6000 della Danfoss.

Scusa Livio, ma il titolo del manuale?

Cosi' faccio una ricerca,

ti sarei molto grato

Il problema è nato, già avevo aperto un topic,

sul fatto che ho problemi a basse portate, 10 Hz,

con la pompa peristaltica che "rallenta" e poi si riprende.

dovremmo nella azienda comprare un inv. vettoriale??

(Ripeto uno a V/f cost è scalare e nulla c'entra con i vettoiali?)

Magari lo provo in modalità AEO!

Non avendo problemi alle alte portate,

il paradosso è che sarebbe meglio con V fissa a 400V è freq. variabile.

Uno a potenza costante sarebbe meglio???

Inserita:

Intanto ho riunito le due discussioni. Tra l'altro aprire più discussioni sul medesimo argomento è vietato dal regolamento perchè crea confusione e perdite di tempo, come in questo caso.

Ti erano già state date delle indicazioni; hai provato a seguire le indicazioni?

Scusa Livio, ma il titolo del manuale?
Faccio riferimento al manuale dell'inverter!

Non avendo problemi alle alte portate, il paradosso è che sarebbe meglio con V fissa a 400V è freq. variabile.

Un inverter, sia esso V/f (controllo scalare) o a controllo vettoriale, teoricamente dovrebbe avere una tensione che varia linearmente con la frequenza partendo da 0 e raggiungendo la tensione nominale (400V) alla frequenza nominale (50Hz). In pratica si fissa un valore minimo di tensione al di sotto del quale non si scende anche diminuendo la frequenza. Questo valore è detto piedestallo. Assieme alla frequenza a cui corrisponde costituisce la prima coppia di coordinate della retta V/f, la seconda sarà: tensione nominale, frequenza nominale. Se hai necessità di maggior coppia in basso puoi tentare di spostare verso l'alto la prima coppia di parametri. Per esempio se ora i valori sono 40v e 5Hz puoi tentare, sempre che l'inverter lo consenta, di parametrizzare 80v e 10Hz.

Tra l'altro non dici a quele frequenza massima vai a lavorare. Potrebbe essere un dato interessante.

Se hai il motore collegato a Y, avrai 400v a 50Hz. Assolutamente non puoi collegarlo a D lasciando la tensione dell'inverter a 400v. Se decidi di collegarlo a D puoi tarare la retta V/f con 400v a 87Hz, questo potrebbe aiutarti se devi salire di velocità, però i tuoi problemi sono a bassa velocità. Inoltre con questa configurazione hai bisogno di un inverter che sia in grado erogare 1,7 volte la corrente massima attuale.

E' comunque una pezza che non da molti vantaggi. L'unico vero modo per ottenere una coppia (quasi) costante anche con frequenze dell'ordine dello Hertz è l'adozione di un inverter a controllo vettoriale. Con questo tipo di controllo si ha praticamente il controllo diretto della coppia. Addirittura ABB ha denominato una sua serie di inverter DTC (Direct Torque Control). Con inverter di questo tipo, anche in modalità sensorless, ottieni prestazioni molto simili a quelle di un azionamento in continua, pur mantenendo i vantaggi di robustezza dei motori asincroni.

messina-dario
Inserita: (modificato)

ciao a tutti, colgo l'occasione di questa discussione per vedere se ho capito bene il controllo dell'asincrono...è argomento dell'ultima mia materia e ci tengo particolarmente...

scusa livio, per il fatto della regolazione a u/f costante, nella pratica non si fa in modo tale che alle basse frequenze per compensare la caduta di tensione statorice si alza il rapporto u/f??

Altra domandina...l'analisi del controllo vettoriale parte dalla ipotesi di conoscenza della posizione del flusso concatenato con le ampere spire di rotore, giusto??in questo modo possiamo poi approtare tutta l'analisi del controllo vettoriale, con la finalità di ricavare istante per istante i coseni direttori del flusso sopra citato, imponendo così le correnti di riferimento al nostro inverter...ho capito bene???

è importante perchè di certo ciò mi verrà chiesto all'esame... :(

p.s:ovviamente scusatemi se ho detto corbellerie, mmegliouì che all'esame :mellow: ...

Grazie a chi mi risponderà

Modificato: da messina-dario
Inserita:

Dario leggi tutti i post, anche quelli della precedente discussione che ho riunito.

Per quanto riguarda il controllo vettoriale è possibile effettuarlo anhce senza misurare l'esatta posizione del rotore, ma semplicemente stimandola. Il sistema si basa si di un modello matematico del motore che, in funzione di alcuni parametri tra cui la corrente, stima la posizione del rotore rispetto allo statore. Più il modello è accurato più la stimaè precisa. Per esempio ABB garantisce elevatissime precisioni nel controllo sensorless se si usano azionamenti della serie DTC composti dai suoi inverter e dai realitivi motori ABB. Questo perchè il modello del motore sul cui l'inverter fa le stime, è stato messso a punto proprio su quei motori.

messina-dario
Inserita:

ok ti ringrazio livio, quello di cui parli penso sia il metodo diretto del controllo vettoriale...ok , ti ringrazio tanto..la cosa che mi interessava è di non avere detto corbellerie e di avere capito le fondamenta...

Grazie a tutti...

Saluti....

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