Luca Bruzzone Inserito: 26 giugno 2008 Segnala Inserito: 26 giugno 2008 sono un ingegnere meccanico; chiedo agli elettrici qui presenti se possono illuminarmi su questo punto:se ho un motore elettrico DC di coppia, collegato cioè direttamente al carico, e che quindi non raggiungerà mai velocità molto alte (diciamo al massimo 2-3 rad/s), posso dire che il consumo di corrente elettrica istantaneo è proporzionale al quadrato della coppia, anche in transitorio e in moto vario?Se il motore è in stallo sono sicuro di si, infatti:P=V*iV=R*i+kt*omega+L*di/dtcon kt costante di coppia, omega velocità angolare, R resistenza, L induttanzase il motore è in stallo e la corrente è costante V=R*i, quindi P=Ri2 = R*tau2/kt2(tau è la coppia, il 2 dopo il simbolo indica quadrato)se il motore gira ma non troppo velocemente, perchè il motore è collegato al carico, allora direi che non si compie una grossa apporossimazione a trascurare nell'espressione della V il temine kt*omega; inoltre anche il termine L*di/dt legato all'induttanza credo sia marginale....qualche elettrico mi sa dare ragione o sto prendendo una grossa cantonata?Grazie in anticipo per l'aiuto!!!Luca
Livio Orsini Inserita: 26 giugno 2008 Segnala Inserita: 26 giugno 2008 In un motore c.c., con flusso costante, la Cm = k*IA indipendentemente dalla velocità angolare del motore.Se hai un alimentatore la cui Ri = 0, con rotore bloccato la velocità sarà = 0 e la corrente sarà limitata solo da RA.Nella pratica corrente gli alimentatori per motori c.c. hanno un limite di corrente ben preciso e parametrizzabile da parte dell'utilizzatore.In questo modo è possibile controllare la coppia motrice controllando la corrente erogabile. Una tipica applicazione sono i dispositivi servo diametro. Si limita la corrente in modo che la coppia istantanea del motore sia (quasi) esattamente quella calcolata in funzione del diametro di avvolgimento.La potenza assorbita dal motore sarà sempre PA = VA * IAMa un motore c.c., con eccitazione costante, la velocità Omega = k * VA Pertanto al cresecere della velocità, a parità di coppia, cresce anche la potenza assorbita, in accordo con l'equazione che determina la potenza meccanica sviluppata dal motore
Luca Bruzzone Inserita: 27 giugno 2008 Autore Segnala Inserita: 27 giugno 2008 Grazie Livio per le delucidazioni, ma in pratica, allora, posso dire che se vado piano (dato che non c'è riduttore, e il motore gira veloce come il carico, quindi al massimo qualche rad/s) nell''equazione:V=R*i+kt*omega+L*di/dtil primo termine è molto maggiore degli altri due (perchè kt*omega ha pmega bassa e perchè in generale L è piccola)?Grazie
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