alexunico Inserito: 28 dicembre 2015 Segnala Inserito: 28 dicembre 2015 Buongiorno e Buone Feste.Ragazzi, avrei una piccola curiosità: vorrei misurare l'amperaggio erogato da un alimentatore collegatoad una basetta di carica di un elettroutensile. Come dovrei procedere avendo un tester a disposizione?Altra domanda: come già detto, ho un alimentatore collegato al circuito di carica che eroga 1 Ampere, le batterie ricaricribiliutilizzate in serie, sono da 1700 mA. Potrei utilizzare un alimentatore con un amperaggio superiore(2, 3 o superiore) in modo da assemblarmiun pacchetto batterie composto da batterie da 3000 o 3500 mA?Grazie per eventuali risposte.Ciao
Darlington Inserita: 28 dicembre 2015 Segnala Inserita: 28 dicembre 2015 Per misurare quanto assorbe il circuito di ricarica dovresti mettere l'amperometro in serie al circuito. Per la ricarica, se il caricatore è limitato a 1A tu puoi anche usare un alimentatore da 100A ma alle batterie sempre 1A arriverà. Se tu sostituisci le batterie con altre con più autonomia, le puoi caricare ugualmente senza modificare nulla ma ci vorrà più tempo, ora ti occorreranno circa due ore per caricare le batterie, con batterie da 3000mAh il tempo salirà a tre ore, tre ore e mezza.
alexunico Inserita: 28 dicembre 2015 Autore Segnala Inserita: 28 dicembre 2015 Per misurare quanto assorbe il circuito di ricarica dovresti mettere l'amperometro in serie al circuito. Sì ma ottengo la misurazione di quanto assorbe il carico. Se tu sostituisci le batterie con altre con più autonomia, le puoi caricare ugualmente senza modificare nulla ma ci vorrà più tempo, ora ti occorreranno circa due ore per caricare le batterie, con batterie da 3000mAh il tempo salirà a tre ore, tre ore e mezza. Si ma non le carica appieno, anzi. La carica dura veramente poco, non appena il circuito caricatore stacca segnalando l'avvenuta ricaricanon c'è verso di caricarle, pur facendole rimanere sotto carica per due, tre o 10 ore.Da qui, mi è venuta l'idea di rimpiazzare un alimentatore con amperaggio superiore per ovviare a questo problema.Grazie per aver risposto.
Darlington Inserita: 28 dicembre 2015 Segnala Inserita: 28 dicembre 2015 Sì ma ottengo la misurazione di quanto assorbe il carico. Che nel caso di un caricabatterie a corrente costante è la corrente di cui hai bisogno. Comunque non si può misurare l'amperaggio di un alimentatore con un tester, o ti affidi ai dati di targa oppure devi disporre di un carico variabile e aumentare il carico fino a che l'alimentatore non si siede o non si spegne. Si ma non le carica appieno, anzi Eh, quanti anni hanno le batterie? Se sono vecchie ed esauste è normale che la carica non duri nulla, oramai non c'è più nulla da caricare. In quel caso stai prima a rifare il pacco batterie con celle nuove ed uguali a quelle originali piuttosto che cercare di complicarti la vita. mi è venuta l'idea di rimpiazzare un alimentatore con amperaggio superiore Ripeto, non funziona. C'è un circuito di carica a corrente costante, che è progettato in modo da erogare una certa corrente, a prescindere da quanta ne può fornire l'alimentatore che poi ci sta dietro. Immagina di avere un rubinetto con un riduttore che ne limita la portata a 5 litri/ora. Tu puoi aumentare la portata della tubazione che lo alimenta anche fino a 10000 litri/ora ma dal rubinetto usciranno sempre e solo 5 litri/ora.
Livio Orsini Inserita: 29 dicembre 2015 Segnala Inserita: 29 dicembre 2015 Per prima cosa bisognerebbe conoscere il tipo di batterie che stai usando.Secondo il tipo (piombo, Nickel-Cadmio, Ioni di Litio) la carica è differente.Poi come ha scritto giustamente Darlington, se metti un amperometro in serie alla batteria sotto carica misuri la corrente di carica. Il valore di corrente è quello previsto dal costruttore della batteria. Aumentrlo significa andare incontro ad inconvenienti anche gravi, secondo il tipo di batteria.Se la batteria non tiene la carica significa che oramai ha termianto il suo ciclo vitale.Anche se la corrente di carica fosse inferiore alla massima ammissibile, cambierebbe solo il tempo necessario alla carica completa.
alexunico Inserita: 30 dicembre 2015 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 Vi ringrazio delle risposte. Ma forse non sono stato chiaro: le batterie sono nuove, ma con un amperaggio superiore a quelle originali.Da qui presumo ne consegue che la carica non viene portata a termine.pacchetto batterie originale 12 volt 1700 mApacchetto assemblato 12 volt 3500 mA.Questo amico nel frattempo ha comperato un alimentatore con amperaggio superiore, vediamo che ne ricava e faccio sapere.Grazie ancora
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2015 Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 La carica, anche con corrente inferiore, arriva sempre al massimo; è solo questione di tempo.Piuttosto è necessario che la tensione dell'alimentatore sia sempre e comunque superiore alla tensione della batteria, altrimenti non c'è carica anche se l'alimentatore fosse in grado di erogare 10 A non riusciresti a caricare le tue batterie.
fede1942 Inserita: 30 dicembre 2015 Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 (modificato) E continuo a non leggere di che tipologia sono le batterie in questione. Spero non siano al litio perché collegandogli un alimentatore generico, senza gli opportuni controlli, c'è pericolo di incendi/esplosioni.E comunque, anche se sono di altro tipo c'ìè la necessità di una limitazione della corrente di carica e/o di controllo della temperatura. Modificato: 30 dicembre 2015 da fede1942
alexunico Inserita: 30 dicembre 2015 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 (modificato) Livio Orsini ha scritto :La carica, anche con corrente inferiore, arriva sempre al massimo; è solo questione di tempo. @Livio Orsini, non era così: con l'alimentatore da 1 A la carica durava poco, si staccava dopo mezz'ora. L'autonomia era altrettanto risicata. Piuttosto è necessario che la tensione dell'alimentatore sia sempre e comunque superiore alla tensione della batteria, altrimenti non c'è carica anche se l'alimentatore fosse in grado di erogare 10 A non riusciresti a caricare le tue batterie. Certo, questo rappresenta l'ABC della ricarica, il minimo sindacale. @fede1942, non so se ricordo male, ma dovrebbero trattarsi di NI-CD. Modificato: 30 dicembre 2015 da alexunico
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2015 Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 non era così: con l'alimentatore da 1 A la carica durava poco, si staccava dopo mezz'ora. L'autonomia era altrettanto risicata.I casi sono 2:la tensione dell'alimentatore non è sufficiente per effettuare la carica. Non è sufficiente che la tensione nominale dell'alimentatore sia maggiore della tensione nominale della batteria. E' indispensabile che lo sia durante la carica.Le batterie sono oramai arrivate alla frutta e tengono pochissima carica.Con un alimentatore in grado di erogare 1A hai una corrente ben superiore a quella ottimale di carica. Un accumulatore avente capacità di 3500 mA non dovrebbe mai essere caricato con correnti superiori a 350 mA., meglio se la corrente nion supera i 175mA. Il tempo di carica è più lungo, ma anche la vita della batteria lo è.Le batterie son tue così anche i danari, quindi fai quello che preferisci.
alexunico Inserita: 30 dicembre 2015 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 (modificato) @Livio Orsini, scusami ti ragguaglio con altri dettagli:1)la tensione di alimentazione(alimentatore originale da 1 A) non può essere insufficiente, dato che carica a meravigliail pacchetto batterie originale da 12 Volt 1700 mA;2)come già detto in precedenza, le batterie sono nuove, e sono state usate per assemblare un pacchetto batterie da 12 Volt ma di 3500 mA.Proprio perchè il proprietario dell'utensile riteneva che con un pacco batterie di amperaggio superiore, l'autonomia sarebbe stata più lunga.In realtà dovrebbe essere così; però si son fatti i conti senza l'oste, considerando che tal pacchetto assemblato con amperaggio doppio rispettoall'originale, non sarebbe stato caricato a dovere dal caricatore originale, dedito quest'ultimo alla carica di batterie di non superiori a 1700 mA.Questo è quanto ho verificato io sinora. Tesi sposata appieno da Darlington.Grazie ancora della consulenza. Modificato: 30 dicembre 2015 da alexunico
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2015 Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 Tesi sposata appieno da Darlington.Se è così si sbaglai anche Darlington.Le leggi dell'elettrotecnica non cambiano con il cambio del pacco delle batterie.Se le batterie sono costruite con la medesima tecnologia il cambio della capacita du carica fa variare solo il tempo di carica completa.Se la carica non riesce a completarsi sono sempre valide le due ipotesi precedenti.....con l'alimentatore da 1 A la carica durava poco, si staccava dopo mezz'ora.Questa è la conferma che non è una questione di capacità di erogazione di corrente, ma di taratura o di limite della tensione.Comunque te lo ripeto, a me poco ne cale. Danari e apparati sono tuoi. Se le leggi dell'elettrotecnica non ti convincono......è affar tuo.
gabri-z Inserita: 30 dicembre 2015 Segnala Inserita: 30 dicembre 2015 (modificato) ....con l'alimentatore da 1 A la carica durava poco, si staccava dopo mezz'ora. Questa è la conferma che non è una questione di capacità di erogazione di corrente, ma di taratura o di limitedella tensione. Aggiungerei (perché qualcuno potrebbe perdere di vista ) quel che avete detto prima , lo stato di salute delle batterie .Lo stato di '' nuovo '' , non sempre equivale al '' perfettamente funzionante '' ... Modificato: 30 dicembre 2015 da gabri-z
sx3me Inserita: 31 dicembre 2015 Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 ci sono tre possibilità:1) hai comprato batterie da quattro soldi, forse hanno aggiunto uno Zero alla reale capacità di etichetta...2) non sei stato in grado di riassemblare correttamente il pacco batterie3) l'alimentatore originale è talmente stupido che interronpe la carica dopo X tempo (la famosa mezz'ora) indipendentemente da ciò che vai a caricare Francamente sono indeciso tra le prime due...
Livio Orsini Inserita: 31 dicembre 2015 Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 l'alimentatore originale è talmente stupido che interronpe la carica dopo X tempoPotrebbe essere solo il raggiungimento di un livello di tensione, livello non corretto per le nuove batterie.Potrebbe anche esserci un sensore di temperatura.
fede1942 Inserita: 31 dicembre 2015 Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 (modificato) Forse c'è anche un paio di altri casi possibili: - Cerchi di caricare batterie già cariche, ma questo non spiegherebbe l'autonomia scarsa. - C'erano batterie Ni-Cd e sono state messe batterie Ni-MH. La capacità di una batteria non è tutto. Ci sono batterie che, anche con capacità nominali inferiori, sono in grado di fornire forti correnti (Ni-Cd), altre, pur con capacità nominale maggiore, sono in grado di fornire correnti di picco di entità inferiore (Ni-MH). È per quello che le batterie Ni-Cd sopravvivono, ad esempio, negli avvitatori dove il tempo totale di azionamento è breve, ma richiede molta corrente. Inoltre, se hai usato per il pacco batterie cilindriche senza linguette è possibile che tu abbia, nella saldatura, surriscaldato gli elettrodi delle batterie indugiando eccessivamente sui poli col saldatore danneggiando essi, l'elettrolita o il materiale di isolamento. Modificato: 31 dicembre 2015 da fede1942
alexunico Inserita: 31 dicembre 2015 Autore Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 Va beh! Cerco di rispondere ad ognuno di voi:Livio Orsini ha scritto: Se le batterie sono costruite con la medesima tecnologia il cambio della capacita du carica fa variare solo il tempo di carica completa.Se la carica non riesce a completarsi sono sempre valide le due ipotesi precedenti Ok! Ed è quello che ho sempre saputo io. Ma Darlington nel suo precedente esempio idrico sosteneva il contrario. Comunque te lo ripeto, a me poco ne cale. Danari e apparati sono tuoi. Se le leggi dell'elettrotecnica non ti convincono......è affar tuo Ma certo ci mancherebbe altro :-) Se esistono i forum è perchè ci possono chiedere informazioni scambiarsi idee ed approfondire altre tematiche. @Gabri-z ha scritto: Aggiungerei (perché qualcuno potrebbe perdere di vista ) quel che avete detto prima , lo stato di salute delle batterie .Lo stato di '' nuovo '' , non sempre equivale al '' perfettamente funzionante Grazie anche a te. A questo punto mettiamoci anche questa ipotesi, anche se non lo sapremo mai, dato che il proprietario difficilmente acquisterà un pacchettonuovo di tale capacità (12 volt 3500 mA) @sx3me ha scritto: ci sono tre possibilità:1) hai comprato batterie da quattro soldi, forse hanno aggiunto uno Zero alla reale capacità di etichetta...E' probabile;2) non sei stato in grado di riassemblare correttamente il pacco batterieFrancamente sono indeciso tra le prime due.Ok! Preciso che non sono proprio alle prime armi, ma asserire di aver sbagliato a riasemblere le batterie, è alquanto insensato:Da ignorante mi verrebbe da pesare, che se delle batterie vengono mal collegate, non solo si configura un rischio di esplosione,ma la tensione finale non la raggiungi di certo, o sbaglio? Inoltre, se hai usato per il pacco batterie cilindriche senza linguette è possibile che tu abbia, nella saldatura, surriscaldato gli elettrodi delle batterie indugiando eccessivamente sui poli col saldatore danneggiando essi, l'elettrolita o il materiale di isolamento. @fede1942, non sono quelle cilindriche che tu citi, ma quelle con la linguetta.Grazie a tutti.
gabri-z Inserita: 31 dicembre 2015 Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 Ci sarebbe un modo per restringere il campo dei " colpevoli " .Puoi improvvisare ( o farlo per bene, definitivo ) un carica batterie , per le Ni-Cd non dovrebbe essere tanto complicato, cosi eliminiamo dai conti o il caricabatteria originale , o le batterie , o tutte e due.
Darlington Inserita: 31 dicembre 2015 Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 (modificato) Ma Darlington nel suo precedente esempio idrico sosteneva il contrario. Affatto. Con l'esempio idrico intendevo far notare che non è la corrente erogabile dall'alimentatore a stabilire la corrente di ricarica, ma la progettazione del caricabatterie. Se il caricabatterie carica in corrente costante a 1A, carica a 1A anche se lo attacchi ad un alimentatore in grado di fornire 1.000.000A. Se poi tu sei ancora convinto che sia colpa dell'alimentatore poco potente, allora mi chiamo fuori, del resto c'è molta gente convinta che discendiamo tutti dal figlio di un falegname morto e poi risorto 2000 anni fa. Livio ha detto esattamente ciò che ho detto anche io, se non cambia la chimica delle batterie e il caricatore funziona... all'aumentare della capacità, cambia solo il tempo di carica. Se le batterie non si caricano, o è il caricabatterie rotto (ma la vedo difficile), o sono le batterie che hanno qualche problema. Mi viene un dubbio quando dici che le batterie sono nuove; quanti cicli di carica-scarica hanno? Perché specie per le celle al nickel, le prime ricariche non durano niente e si esauriscono ancora prima, perché la chimica della batteria ha bisogno di "risvegliarsi". Solitamente nel giro di 4 o 5 cicli, la batteria inizia a riacquistare la sua capacità originale. Modificato: 31 dicembre 2015 da Darlington
Livio Orsini Inserita: 31 dicembre 2015 Segnala Inserita: 31 dicembre 2015 Affatto. Con l'esempio idrico intendevo far notare che non è la corrente erogabile dall'alimentatore a stabilire la corrente di ricarica, ma la progettazione del caricabatterie. Mi pareva! Mi sembrava molto strano che tu avessi affermato il contrario.
olometabolo Inserita: 2 gennaio 2016 Segnala Inserita: 2 gennaio 2016 Ma questo pacco batterie che voltaggio misura da carico e da scarico?
fede1942 Inserita: 2 gennaio 2016 Segnala Inserita: 2 gennaio 2016 (modificato) del resto c'è molta gente convinta che discendiamo tutti dal figlio di un falegname morto e poi risorto 2000 anni fa.Per favore, rispetto per chi la pensa diversamente da te!In un forum di carattere tecnico si dovrebbero evitare considerazioni su politica, religione e stili di vita in genere!Ma poi a me pare che, al massimo, discendiamo da Adamo ed Eva, non dal figlio di un falgname. Modificato: 2 gennaio 2016 da fede1942
Darlington Inserita: 3 gennaio 2016 Segnala Inserita: 3 gennaio 2016 (modificato) Per favore, rispetto per chi la pensa diversamente da te! Non era una mancanza di rispetto, la frase tra l'altro non è neanche mia, solo che non ricordo dove la ho letta... era per dire che le "credenze" nel campo dell'elettronica lasciano il tempo che trovano, l'elettronica non è religione ma è una scienza esatta. Per non offendere nessuno, cristiano, musulmano, induista o pastafariano che sia, riformulo.. c'è molta gente convinta che lasciando una bottiglia piena d'acqua fuori dalla porta i gatti si confondano e non vadano a pisciare lì, ma non per questo è una teoria esatta (i gatti semplicemente se ne fregano ) Modificato: 3 gennaio 2016 da Darlington
Livio Orsini Inserita: 3 gennaio 2016 Segnala Inserita: 3 gennaio 2016 (modificato) Per favore, rispetto per chi la pensa diversamente da te!Cerchiamo di non essere degli integralisti di quell'idiozia che va sotto il nome del "politicamente corretto".Da qui ad emanare un fatua il passo è breve.....pensiamoci bene prima di scrivere indignati.Abbiamo impiegato qualche secolo per divenire tolleranti, ma da qualche decennio stiamo diventando più intolleranti dei domenicani dell'inquisizione. Modificato: 3 gennaio 2016 da Livio Orsini
fede1942 Inserita: 3 gennaio 2016 Segnala Inserita: 3 gennaio 2016 Integralismo, fatwa, idiozie, indignati.....io sono calmissimo, l'esagitato integralista sulle proprie idee mi sembra sia tu.Mi sono solo permesso di chiedere che non vengano fatti riferimenti ad argomenti per i quali praticamente tutti i forum tecnici (almeno nelle sezioni tecniche) vietano che vengano fatti.Poi se qui disturbo perchè sono credente (non integralista e molto rispettoso delle altrui idee!) posso anche andarmene. Fatemi sapere. PS: perdona, ma mi pare che Darlington abbia capito meglio il tono del mio intervento. X tutti: scusate l'OT
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