Livio Orsini Inserita: 9 gennaio 2016 Segnala Inserita: 9 gennaio 2016 (modificato) Chi semina vento raccoglie tempesta, vecchio detto ma sempre valido.Ovvero se vai mettere i trattini alle gambette dei 7 scritti da altri, poi ti correggono i puntini sulle "i". Modificato: 9 gennaio 2016 da Livio Orsini
cicciodila Inserita: 13 gennaio 2016 Autore Segnala Inserita: 13 gennaio 2016 Questi sono gli ingegneri incivili (battuta di un mio professore quando vedeva le travi con millemila ferri longitudinali in trazione).Credo che questi malfunzionamenti si verifichino sopratutto in grosse aziende, ove pochi euro in meno per ogni pezzo fanno bel profitto. Credo che le aziende produttrici sappiano già la percentuale di rottura in base all'uso dell'utente target. Cercano di fare in modo che la percentuale di macchine che si rompe prima dei 2 anni di garanzia sia minima, ultimamente anche alcune testate nazionali hanno parlato di dispositivi elettronici progettati in tal senso.Se infatti si prendono schemi di saldatrici più potenti della stessa serie (che magari vengono usate dai fabbri in cantiere), noto che i diodi montati sono ampiamente soddisfacenti. Ad esempio qui, saldatrice da 120 e 150, 3 diodi da 60A:http://service.litopt.ru/FILES/ИНСТРУМЕНТЫ (ELITECH, TELWIN)/ТЕLWIN/Электрические схемы telwin/Мануал с эл. схемами/Tecnica 144-164/988636_I.pdf
gabri-z Inserita: 13 gennaio 2016 Segnala Inserita: 13 gennaio 2016 (modificato) 3 diodi da 60A:In realtà , sono 6 da 30 A , dei quali quattro in parallelo su una semionda e due in parallelo sull'altra , creando cosi un ''anello debole '' (con il D34) Modificato: 13 gennaio 2016 da gabri-z
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