frankye71 Inserito: 22 agosto 2008 Segnala Share Inserito: 22 agosto 2008 Scusate,quando si parla di classici inverter vettoriali, magari modulati in PWM, ci si riferisce a quelli ad orientamento di campo??E vanno bene per regolazione della velocità???In tal senso quelli a DTC, sono sempre inverter vettoriali???Infine se è vero che posso regolare la velocità di un motore con un inverter a V/f cost variando direttamente la frequenza,quale parametro vado a variare se uso inverter vettoriali??? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 22 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 22 agosto 2008 Scusate,quando si parla di classici inverter vettoriali, magari modulati in PWM, ci si riferisce a quelli ad orientamento di campo??SiE vanno bene per regolazione della velocità??? SiIn tal senso quelli a DTC, sono sempre inverter vettoriali???Se intendi i Direct Torque Control della ABB la risposta è ancora siInfine se è vero che posso regolare la velocità di un motore con un inverter a V/f cost variando direttamente la frequenza, quale parametro vado a variare se uso inverter vettoriali???La velocità di un motore asincrono o sincrono è uguale alla frequenza divisa per il numero di coppie di poli.Un 2 poli a 50Hz ruota a 50 rps o, se preferisci, 3000 rpm; se è una macchina asincrona la velocità sarà diminuita di una quantità pari allo socrrimento (velocità tipica 2860 rpm).Da questo è evidente che per variare la velocità si deve variare la frequenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
frankye71 Inserita: 23 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 23 agosto 2008 Livio,un inverter VVC (Voltage Vector ControlI) , della Danfoss,è un inverte vettoriale??dove osso trovare documentazione in merito? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pagliardo Inserita: 23 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 23 agosto 2008 il controllo del motore asincrono lo si può effettuare cercando di mantenere il flusso al traferro costante mantenendo V/f costante, oppure E/f costante, dove E è il campo statorico e f è la frequenza statorica. credo che la differenza principale sia questa, la seconda formula è molto più performante in quanto mantenere E/f costante fa sì che la coppia massima non cambi al variare della frequenza statorica, cioè di alimentazione. per mantenere il flusso costante si devono conoscere corrente statorica e frequenza rotorica, in catena chiusa non è un problema. quello che fa un inverter vettoriale in catena aperta credo che sia calcolarsi la frequenza rotorica mediante un modello matematico.ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 23 agosto 2008 Segnala Share Inserita: 23 agosto 2008 dove osso trovare documentazione in merito?Presso la Danfoss, of course Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
frankye71 Inserita: 25 agosto 2008 Autore Segnala Share Inserita: 25 agosto 2008 Stiamo parlando di inverter a V/f o E/f cost, quindi a coppia max. costanteTali inverter sono scalari?? e non vettoriali??Ancora non mi è ben chiaro quale è la differenza principale tra uno scalare ec un vettoriale. ??Nel vettoriale il controllo è fatto in termini di vettori, cioè si conosce anche la fase delle grandezza in gioco. ( ??? ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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