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PLC Forum


Manutenzione batteria auto: la giungla dei caricatori e desolfatori...


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Inserito:

Ciao,

apro un nuovo post per proseguire e approfondire l'argomento di questo: http://www.plcforum.it/f/topic/186260-batteria-auto-non-ha-piu-spunto-ma-1245v/?page=2

Come dicevo in quel post, sto cercando di capire come poter recuperare la batteria della mia auto, prima di buttarla.

In generale vorrei capire come manutenere al meglio le batterie delle mie 2 auto, che ogni 3 o 4 inverni puntualmente mi abbandonano.

Una delle 2 auto la uso tutti i giorni, ma solo per brevissimi tragitti (diciamo nel raggio di 2, 3 km da casa).

L'altra è quasi sempre ferma in garage e la uso solo per i lunghi spostamenti (a volte rimane ferma anche per 15 giorni consecutivi).

Probabilmente queste mie abitudini non piacciono alle batterie, le quali decidono di abbandonarmi dopo pochi anni.

Seguendo i suggerimenti dei vari forum, mi sembra di aver capito che forse mi sarebbe utile qualcuno di questi strumenti che si trovano in giro per le varie baye:

- desolfatori;

- caricatori tradizionali;

- caricatori elettronici intelligenti, che fanno anche la desolfatazione;

 

Mi aiutate a capire meglio, cosa mi è davvero utile?

Ad esempio questo è un desolfatore economico da lasciare attaccato direttamente alla batteria:

http://fr.aliexpress.com/item/Golf-Cart-Battery-Desulfator-Desulphator-12-24-36-48-Volt-Batteries-Auto-Pulse/32309891665.html?spm=2114.06010108.3.59.8aAwsf&ws_ab_test=201407_2,201444_5,201409_1

Questo invece è un caricatore intelligente con funzione desolfatore, con curva di carica a 6 fasi:

http://fr.aliexpress.com/item/12V-8A-smart-Lead-Acid-Battery-Charger-Car-battery-charger-Negative-Pulse-Desulfation-car-battery-battery/1699687331.html?spm=2114.06010108.3.52.A0JVEN&ws_ab_test=searchweb201556_3,searchweb201644_5_10001_10002_10005_10006_10003_10004_62,searchweb201560_2,searchweb1451318400_6150

Non ho capito bene se il secondo sostituisce in toto anche le funzioni del primo, oppure se invece sono 2 cose diverse, magari entrambi utili per me.

 

Ieri ho comprato al supermercato a 20 euro  il caricatore tradizionale modello Awelco Enerbox 6: http://www.ebay.it/itm/CARICABATTERIE-AVVIATORE-ENERBOX-6-AWELCO-MADE-IN-ITALY-/231532868690

Questa notte ho provato a usarlo sulla mia batteria, ma mi sono venuti molti dubbi su come si usa e se sia efficace.

Il primo dubbio è che il caricatore, da specifica, eroga 4A ed è consigliato per batterie fino a 40Ah; io invece l'ho usato su una batteria da 60Ah: si può fare?Io penso di sì, ci mette più tempo ma dovrebbe funzionare, giusto?

Il secondo dubbio è: come si fa a capire quando ha finito di caricare? Ieri sera quando l'ho collegato ho misurato 13.18 V e 3 A. Questa mattina ho trovato 15.32 V e 0.9 A. I volt mi sembrano troppi, giusto? Nel dubbio ho scollegato tutto, e ho subito notato che pian pianino la tensione sulla batteria scendeva fino a 13.06 V (continuava a scendere ma sono dovuto andare via. Questa sera vedrò sin dove arriva).

Vi sembra normale il comportamento del caricatore che ho acquistato? Ho sono io che non so usarlo?

Sono quasi tentato di riportarlo indietro. Ma mi consigliato cosa prendere in alternativa?

 

 

 

 

 

 

 

 


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Inserita:

io ho regalato a mio figlio Caricabatteria Bosch C3

Inserita:

Se fai una ricerca sul forum trovi almeno una discussione su come si devono caricare le batterie al piombo.

Senza ripetere tutti i valori e tabelle, la via più comoda e migliore per la vita della batteria è Caricare a tensione costante con limitazione di corrente.

la batteria, a piena carica raggiunge 12.73V teorici, quindi è necessario che il carica batteria eroghi una tensione maggiore.

Maggiore la differenza di tensione, maggiore la corrente di carica.

Ammettiamo che il carica batterie eroghi circa 16 V a vuoto. Con batteria scarica entra in funzione il limitatore di corrente che limita a circa 1/10 della capacità ttoale della batteria.

Quando la corrente sarà inferiore al valore limite la carica avverrà per tensione costante.

man mano che la tensione della batteria aumenta con la sua carica diminuisce la differenza di potenziale tra caracatore e accumulatore, riducendo così la corrente circolante.

A batteria carica si fa circolare solo il valore di mantenimento che èpari a circa 1/100 della capacità di carica dellpaccumulatore.

Nel tuo caso con 60 Ah la corrente di carica dovrà essere <=6A e quella di mantenimento circa 60 mA (0.06 A).

Il caricatore che hai acquistato sembra fare il suo dovere, anche se la corrente di mantenimento è un po' troppo elevata.

Lascia "riposare" la batteria per alcune ore scollegata da tutto. Misura la tensione ai suoi caoi, dovrai avere cikrca 12.8V. Poi collega in parallelo una lampadina da qiualche watt, magari una da abbagliante, in modo da far circolare qualche Ampere; osserva se si scarica velocemente. Se ad esempio assorbi 10 A dopo 1 h la batteria deve avere ancora una tensione di circa 12.5 V, se invece la tensione cala velocemente significa che la batteria non tiene la carica.

Inserita:

Questa mattina ho trovato 15.32 V

puzza da elemento molto difettoso, addirittura forse due.

Inserita: (modificato)

Grazie per le risposte.

Lascia "riposare" la batteria per alcune ore scollegata da tutto. Misura la tensione ai suoi caoi, dovrai avere cikrca 12.8V. 

Ieri sera, a 24 ore dalla carica, ho misurato a vuoto proprio 12,8 e qualcosa. Ho rimontato la batteria sull'auto ed è riuscita ad avviarsi (un pò a stento) ; ho fatto un giro di 15 minuti e poi ho provato a riavviarla con successo. Questa mattina ho provato un altro avviamento ed è partita 
(un pò a stento).

Cercherò di fare la prova delle luci che mi avete suggerito, magari montando il wattmetro Turnigy, per fare misure più precise.

Ringrazio Livio per la sintesi del processo di carica. Mi è utile, leggendo tante cose sparse alla fine si accumula solo confusione.

Ora i miei dubbio sono su come funziona il mio caricatore. Qual'è la sua curva di carica? A me non sembra proprio che possa fare quello che hai descritto. Guardando il suo schema e l'esploso, che allego, sembra ignorante ignorante. In pratica è semplicemente un trasformatore e un ponte di diodi, nient'altro. Non c'è nemmeno un condensatore per livellare le semionde di tensione.

Nelle specifiche c'è scritto: 
Corrente efficace: 12V - 4A; 
Corrente media: 12v - 2,5A;

Capacità nominale di riferimento: Ah 15 h (min/max) 25/40 Ah
Potenza assorbita: 12V - 50W

Ma come fa  a limitare la corrente se come carico c'è solo la batteria? 

Mi viene il dubbio che per usare questi caricatori economici bisogna presidiarli con un tester e verificare da soli quando la carica è terminata.

puzza da elemento molto difettoso, addirittura forse due.

Ma come ha fatto la tensione a salire sino a 15.32 V? Non dovrebbe essere limitata dal trasformatore?

Probabilmente ho delle lacune in elettronica.

schema.thumb.GIF.0e8dc9a83b733f3ddb3d660

esploso.thumb.GIF.5cb7731fd94a5b5396be72foto.thumb.GIF.eadb3bb96c8333b536918afb8

 

 

Modificato: da giurti
Inserita:

Ma come fa  a limitare la corrente se come carico c'è solo la batteria?

Non lo fa . Per evitare di far bollire la batteria quando si avvicina alla carica completa , puoi metterla in carica con una lampadina in serie (del abbagliante /anabbagliante ) ; al inizio della carica , vedrai la lampadina bella accesa mentre quando la tensione della batteria aumenta , la tensione sulla lampadina scende al valore della differenza tra la tensione del alimentatore e quella della batteria . La resistenza della lampadina determina la corrente di mantenimento .

Non è come usare un caricabatterie sofisticato , ma non rischi di far esplodere la batteria se la dimentichi in carica .

Inserita: (modificato)

in questo caso, con caricabatterie elementare, dipende tutto dal trasformatore come è stato progettato, Un trasformatore da 50 W con secondario 12 V deve avere una sezione di almeno 1,5 mmo più meglio 2,5, a questo punto i 4 Amp sono assicurati con una tensione a vuoto di circa 16,8 meno la caduta sul ponte 1,2 si arriva a 15,6, che sono un poco troppi per la piena carica  di media 14,2, pertanto sarebbe opportuno un trasformatore con uscita 11 V a vuoto e sezione 1,5 o 2,5 mm2,  supportato da una presa temporeggiata a 10 ore, e se possibile una resistenza da 0,5 hom 5 W in serie

Modificato: da dnmeza
Inserita:
 
Non è come usare un caricabatterie sofisticato , ma non rischi di far esplodere la batteria se la dimentichi in carica .

mi spiegate nella ricarica , in quale caso potrebbe avvenire lo scoppio di una batteria ? 

io so che una volta  che  la batteria raggiunge la sua carica  la lancetta dell' amperometro nella scala dello strumento torna  zero amper .quindi anche se si dimenticasse in carica con la lancetta che segna zero come farebbe a esplodere?

forse l'esplosione potrebbe verificarsi  se si dimenticano  in carica  batterie difettose in corto, che alla fine surriscaldano   non riuscendo a raggiungere mai la carica segnando sempre un amperaggio elevato? 

questo di mettere la lampadina in serie alla batteria durante la carica come limitatore di corrente, e una cosa da consigliare sempre per evitare che la batteria esploda?

gentilmente potete rispondermi a queste domande ?grazie

 

Inserita: (modificato)

io so che una volta  che  la batteria raggiunge la sua carica  la lancetta dell' amperometro nella scala dello strumento torna  zero amper

Se la corrente diventa 0 significa che c'è un dispositivo che apre il circuito tra caricabatterie e batteria, altrimenti avresti una pur minima circolazione di corrente.

Se il carica batterie fosse costituito unicamente da un trasformatore ed un ponte raddrizzatore ed il trasformatore avesse una capacità di fornire corrente e tensione di molto superiori ai limiti della batteria, questa si surriscalderebbe ed il liquido comincerebbe a bollire.

Per questo motivo un caricabatterie sicuro e ben fatto ha un limitatore di tensione ed uno di corrente.

La lampadina in serie fa alzare l'impedenza del generatore e crea una sorta di autobilanciamento evitando che l'accumulatore venga sovra caricato.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

forse l'esplosione potrebbe verificarsi  se si dimenticano  in carica  batterie difettose in corto,

 Io ho esagerato usando '' l'esplodere '' , in realtà avevo cominciato con il '' bollire ''' , termine molto vicino alla verità .

Per quel che dici Tu , non può accadere ; appena colleghi una batteria '' in corto '' al alimentatore , ti accorgi subito :superlol: ( è da sperare che quest'ultimo abbia un fusibile ) . Visto che non ho mai avuto un caricabatterie '' serio '' , ho sempre messo una lampadina in serie ;batteria in corto .... nessun problema , si accende la lampadina e resta cosi :smile: .

Tutto l'altro Te l'ha spiegato Livio . Eventuali chiarimenti ...II di Kirchhoff..o anche  qui :thumb_yello:

Modificato: da gabri-z
Inserita:

il prossimo lunedì al lidl trovi un caricabatterie elettronico (con funzione anche di mantenitore) al costo di 19,99 euro.

queste le sue caratteristiche:

  • Protetto contro l'inversione dei poli, il corto circuito ed il sovraccarico
  • Display a cristalli liquidi per programmi di carica, valori di tensione e stato di carica
  • Comando e microprocessore integrato con programma di diagnosi e processo di carica controllata
  • Per le batterie di auto e moto da 6 V o 12 V con capacità di 1,2–120 Ah
  • Lunghezza cavi: ca. 1,95 m

io ne ho 2 di questi del lidl, e li uso da qualche anno per la batteria della moto (forse già al sesto anno), e dallo scorso anno (purtroppo) per quella dell'auto che è diventata "fiacca".

Per ora il loro lavoro lo fanno, e non ho da lamentarmi, visto che fino al 10/2015 la batteria della moto ha sempre funzionato. Per questa faccio così nel periodo invernale:

-la tolgo dalla moto subito il giorno che decido di non utilizzarla + fino alla stagione successiva;

-se non ho usato la moto il giorno che la tolgo, la metto in carica;

-poi ogni 10/15 giorni circa la metto in carica la sera e la stacco al mattino seguente

spero che mi duri anche per la stagione del 2016, nonostante anche la moto la uso poco, e cioè solo 1 o 2 volte la settimana nel weekend...però ogni volta minimo ci faccio anche 150/200 km.

 

Discorso diverso per la batteria dell'auto: ha ormai 5 anni, è da fine 2014 che quando la sento fiacca la metto sotto carica e la lascio in carica/mantenimento anche per 2/3 giorni di seguito, ma nonostante tutto mi sa che prima o poi nel corso del 2016 mi abbandonerà....la precedente mi ha abbandonato al suo quinto anno di vita...

 

non puoi (mi ci metto anche io) pretendere l'impossibile per le batterie, dal momento che usi le auto in quel modo.

 

io sono nella tua stessa situazione con quella della mia auto; auto che uso poco e troppo spesso per tragitti brevi (dove la batteria nemmeno fa tempo a ricaricarsi a dovere).

questo modo di utilizzare l'auto è molto deleterio per le batterie al piombo, le quali solfatano e nel giro di 4/5 anni (se non prima) ci lasciano a piedi.

Un tentativo è per l'appunto utilizzare il caricatore/mantenitore/desolfatore per "tirare avanti" qualche anno in +, ma tuttavia lo vedo un metodo alquanto scomodo:

-devi aprire il cofano motore;

-devi staccare i cavi della vettura dai poli della batteria (sempre consigliabile onde evitare rischi all'elettronica dell'auto stessa);

-attaccare le pinzette del caricatore;

una volta poi che decidi di terminare la carica/mantenimento devi

-staccare il caricatore;

-ricollegare i cavi dell'auto;

-ripristinare eventuali codici su autoradio (o peggio ancora per l'avvio dell'auto);

inoltre perdi ogni volta qualche info memorizzata nel computer di bordo del cruscotto...

 

insomma, una cosa del genere si può fare con un mezzo storico che si usa tipo al massimo 1 volta al mese, o su un camper dove si toglie la batteria e la si tiene in carica di tanto in tanto nel periodo in cui non si usa il camper..

 

comunque la durata media di una batteria auto, da come leggo in vari forum, è sui 4/5 anni. quindi non disperarti, sei nella media se le cambi ogni 4 anni circa...

inoltre, una batteria vecchia anche se ben manutenzionata con caricatore/mantenitore o altro, può in qualsiasi momento guastarsi...quindi a sto punto meglio metterla nuova ogni tot anni e si è sicuri...

 

una cosa stranissima che mi è capitata con un'auto è stata la batteria originale di fabbrica (auto presa nuova in concessionario) che è durata oltre 10 anni, nonostante quell'auto ha avuto alcuni periodi di pochissimo utilizzo. ora in quell'auto ho messo una nuova batteria presa sempre al concessionario, ma dubito durerà come l'altra...

Inserita:

fff890ef0166a1606836e71b9d5f36b8.jpgquesto  nella foto, e  il carica batterie  identico al mio . quindi come ho detto in precedenza a fine carica la lancetta dell' amperometro scende a zero . se come sostiene Livio Orsini questo carica batterie e provvisto di limitatore di tensione e uno di corrente ho mi sbaglio?

Inserita:

Può essere , ma non è detto . Potrebbe avere una tensione di uscita uguale o leggermente inferiore alla massima tensione raggiungibile dalla batteria completamente carica , per cui , appena la batteria raggiunge questa tensione , la corrente diventa zero .

Inserita:

forse è dovuto al fatto che il caricatore è adatto per batterie fino a 40 Ah, mentre la tua batteria è da 60 ?

Inserita: (modificato)

forse è dovuto dal fatto che l'amperometro fa c****e, e serve più per un'idea dello stato della carica che per una vera misura, e magari quando stà a zero invece c'è un assorbimento di qualche frazione di ampère?!?!?!?!?!?!!?  :huh:

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

se come sostiene Livio Orsini questo carica batterie e provvisto di limitatore di tensione e uno di corrente ho mi sbaglio?

 

Hai capito male. Io non ho mai sostenuto che quel caricatore ha un limitatore di tensione e corrente. Ho scritto invece che se l'amperometro segna "0" ci deve essere un dispositivo che apre il circuito, altrimenti ci sarebbe sempre una pur minima segnalazione di corrente.

Potrebbe anche essere, come suggerisce Michele, che l'amperometro è talmente scadente che non riesca a muovere l'indice al di sotto di un certo valore.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:

comprati una cosa del genere,

508dd95aeae990f42bbad2141211aeca.jpg

gli attacchi il caricabatterie, e metti 10 ore se carica su 6 Amp oppure 12 ore se meno, ed avrai almeno una discreta carica, la tensione finale è opportuno che non superi i 2,4 V per elemento max 2,6 per poco tempo, e gli avrai dato una carica discreta.

Inserita:

x Doc77:

Avevo visto anch'io il caricatore del lidl. Mi consigli di prenderlo?

Grazie

Inserita:

Potrebbe anche essere, come suggerisce Michele, che l'amperometro è talmente scadente che non riesca a muovere l'indice al di sotto di un certo valore.

Questa mi era sfuggita , :superlol: avendo letto amperometro , l'ho preso ad litteram , non che pensassi ad un classe 0,05 :roflmao: . ma almeno un 10 .....

Inserita: (modificato)

x Doc77:

Avevo visto anch'io il caricatore del lidl. Mi consigli di prenderlo?

come già ti ho detto io ne ho ben 2, ed il loro lavoro lo svolgono egregiamente, almeno fin'ora (diciamo pure perfettamente con la batteria della moto da 9 Ah).

uno lo presi ormai 4/5 anni fa, è uno dei primi che commercializzavano senza display. pagato all'epoca credo meno di 17 euro.

il secondo, un pò + "evoluto" ha un display grafico che indica la tensione della batteria a cui lo si collega e lo stato di carica, lo presi credo un paio d'anni fa, "per scorta" e pagato poco meno di 19 euro mi pare. immagino comunque che il circuito interno sia pressochè il medesimo dell'altro, ma non li ho mai aperti per verificare.

entrambi con controllo a microporcessore (almeno così è scritto nel libretto uso) hanno la funzione di carica per batterie auto o moto da 6/12 V, hanno la protezione se per sbaglio inverti i cavetti sui poli della batteria, e quando "sentono" che la batteria è alla carica nominale, in automatico si pongono nella modalità "mantenimento", ossia non erogano + la corrente di ricarica, ma la abbassano ad una corrente appunto di mantenimento.

l'unica cosa da fare una volta collegata la batteria è premere il pulsante per impostare il programma di carica, e poi lasci in carica anche per + giorni senza problemi (con quella dell'auto io l'ho lasciato anche 3 giorni filati)

hanno anche un programma di carica/rigenerazione per batterie da 12 V "vuote", ma io non l'ho mai usato fin'ora.

qui trovi tutte le info che vuoi:

http://www.lidl-service.com/static/56184099/89885_ES_IT_PT.pdf

 

se il tuo attuale non ti soddisfa, io ti consiglio di fare un giretto al lidl, però all'apertura al mattino, di solito ste cosette vanno a ruba e se vai la sera rischi di non trovarlo +...

 

poi comunque penso che nemmeno questi possono fare il miracolo e resciuscitare una batteria ormai guasta....

con il primo che presi ricordo di aver provato, inutilmente, a recuperare la vecchia batteria della moto...dopo varie cariche senza mai successo, alla fine il caricatore mi indicava col relativo led che la batteria era ormai guasta...

Modificato: da Doc77
Inserita:

secondo il mio parere  e di qualche altro qui sul forum, questi caricabatteria sono efficienti solo pe caricarer batterie 12v per moto . qualche mese fa ho provato a caricare una batteria per auto con il caricabatteria elettronico da  120h .dopo circa 5 ore il caricabatterie segnalava batteria carica  ,ma alla misura col tester la batteria  segnava  solo 10,84 v.

Inserita:

ma alla misura col tester la batteria  segnava  solo 10,84 v.

 

o il tester è da buttare o lo è la batteria; il caricabatterie mi sembra l'unico innocente.:smile:

Inserita:

batteria  segnava  solo 10,84 v.

Sembra tensione da batteria con un elemento in corto .... 

Inserita:

X Livio . il tester e affidabile ,  sicuramente la batteria con un elemento in corto come dice Gabri z.

comunque il caricabatteria elettronico  CTEK M5  120H  doveva segnalare almeno la anomalia  segnalandola con accensione di una spia ,e non portando a termine la carica completa.

Inserita:

concordo con livio per il caricatore!

 

con le batterie è secondo me sempre un terno al  lotto...inutile disquisire troppo...

mi capitò una volta una batteria "andata", che fino a 5 minuti prima aveva acceso il motore senza alcuna anomalia. auto ferma dalla sera prima in garage.

percorso 1 km, sosta e spento motore. al tentativo di riaccendere il motore mi accendeva a malapena le spie sul cruscotto...il motorino accensione nemmeno accennava a girare.

la batteria dal tester indicava 12,qualcosa V ...eppure non accendeva + nulla! peccato che in quel periodo non avevo il caricabatterie, almeno avrei provato a vedere se era recuperabile.

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