elettrofonico Inserito: 9 gennaio 2016 Segnala Share Inserito: 9 gennaio 2016 Ragazzi buonasera, sto eseguendo un lavoro provvisorio diciamo con componenti di fortuna.. Mi ritrovo dei magnetotermici differenziali trifase da 16A, però sono 4 poli protetti, non 3p+n come quelli che sono solito usare.. Mi nasce un dubbio.. Mettiamo di usare solo 2 delle fasi a valle del magnetotermico, e il neutro, per alimentare 2 carichi monofase, e di lasciare libera la terza fase.. Se fosse 3p+n potrei assorbire 16A da entrambe le fasi, per un totale di 32A, ma essendo un 4p, la corrente che ritorna sul neutro deve essere max 16A?? Quindi da ognuna delle 2 fasi posso tirare max 8A? Spero che mi sfugga qualcosa.. Grazie a tutti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 10 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2016 Elettrofo' ed è chiaro che ti sfugge qualcosa!Nei sistemi trifase i calcoli si fanno vettorialmente e non algebricamente,(ogni corrente di linea va scomposta nella sua parte reale ed immaginaria) la corrente sul neutro è la risultante della somma vettoriale delle tre correnti di linea,allora secondo il tuo ragionamento :se assorbi 16A da ciascuna fase,sul neutro ti ritroveresti 32A? Stai tranquillo che non è così.Ti sei mai chiesto come mai i cavi quadripolari con neutro ,oltre una certa sezione hanno il conduttore di neutro metà del conduttore di fase?P.S: Le cose cambiano un pelino con carichi non lineari con significativo contenuto di distorsione armonica.Se il forum fosse frequentato da un "Certo Benny Pascucci ", a quest'ora avremmo un'impeccabile spiegazione magistrale,ma per il momento ti devi accontentare della mia detta in parole spicce,data anche con l'intenzione di "Stimolare". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 10 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2016 Ogni polo del MTD che hai in mano è dimensionato per 16A Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elettrofonico Inserita: 10 gennaio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 10 gennaio 2016 Eliop, sono anch'io a conoscenza di quello che hai scritto, ma se leggi bene ho scritto che utilizzo solo 2 fasi, la terza in uscita dal magnetotermico la lascio libera, quindi tutto il discorso del trifase va a farsi benedire perché sono come 2 linee monofasi. Da qua nasce il dubbio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 Se lo dici tu....Provare per credere! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 (modificato) Mettiamo di usare solo 2 delle fasi a valle del magnetotermico, e il neutro, per alimentare 2 carichi monofase,se le due fasi derivano da un sistema trifase quello che scrive eliop è vangelo, pertanto risultante vettoriale delle due correnti, anche con carichi puramente hommici Modificato: 11 gennaio 2016 da dnmeza Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 Elettrofonico, la tua richiesta iniziale non è molto chiara. Da come l'ho intesa io tu hai a disposizione un 4P e la fornitura è MONOFASE.Invece di utilizzare 2 MTD bipolari vuoi utilizzare un dispositivo 4P ponticellando in ingresso la stessa fase, distribuendola poi su due carichi diversi, sfruttando i primi due poli a sinistra del MTD. Ai carichi arriva il neutro che verrà messo nel primo polo a destra del MTD.Questa lettura è corretta?Se si il primo polo a destra, dove metteresti il neutro, sarebbe dimensionato e protetto per tutti i 16A nominali del prodotto in quanto parliamo di una protezione 4P.Con una protezione di questo genere il neutro può essere messo indipendentemente nel polo esterno a destra oppure a sinistra proprio perchè tutti i poli garantiscono la stessa protezione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 se come dice Riccy hai una alimentazione sdoppiata, e pertanto a monte hai la medesima fase e neutro, le correnti si sommano per carichi puramente hommici per grossi carichi induttivi/capacitivi, la risultante vettoriale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 Riccy ,elettrofonico (Filippo) ha parlato di utilizzare due fasi più il neutro di una fornitura trifase e di lasciare libera la terza fase in uscita,infatti ha parlato di interruttori 3P+n e di interruttori quadripolari .Per sicurezza attendiamo una sua conferma ,anche se se al 99% è come ho inteso io. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elettrofonico Inserita: 11 gennaio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 Esattamente come dice eliop.. Solo che credevo che usando solo 2 fasi non ci fosse più il discorso che si faceva sul trifase, e che il neutro fosse attraversato dalla somma delle correnti delle 2 fasi. In effetti ora che ci penso è come avere la terza fase collegata ma con carico 0, quindi mettere 0 anche sui calcoli..grazie a tutti, ho approfondito una cosa che sapevo a metà e soprattutto sono tranquillo sul lavoro che sto realizzando! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 sapete che fine ha fatto pascucci?comunque pienamente daccordo con eliop.comunque io metterei due distinti MT bipolari. almeno in caso di guasto uno puo' comunque funzionare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elettrofonico Inserita: 11 gennaio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 Certamente ci sono mille altre soluzioni migliori, ma è una cosa provvisoria e con componenti diciamo di fortuna.. Comunque è un magnetotermico differenziale e a valle ho già messo 2 mt 1p+n da 16A così da poter sezionare in caso di guasto differenziale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maurizio Colombi Inserita: 11 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 11 gennaio 2016 sapete che fine ha fatto pascucci?Purtroppo Benny Pascucci, che è stato anche un amico, causa alcuni problemi personali ha prima deciso di non far più parte dello staff di PLCforum, ultimamente ha anche smesso di visitare il Forum. Il suo ultimo accesso a PLCForum, risale al 17.03.2015 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elettrofonico Inserita: 12 gennaio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2016 (modificato) Sono sempre io, sempre con gli stessi interruttori. Questa sera ho dato tensione al quadro. Purtroppo non avendo a disposizione stasera la trifase ho messo in ponte le 3 fasi all ingresso del quadro. Bene non funziona il tasto di test su neanche un differenziale. Gli interruttori sono bticino g8843/16AC. Guardando il modello su internet vedo che per la nuova serie lo schema riportato sull interruttore indica il collegamento del tasto di prova tra 2 fasi intermedie, avendo questa sera ponticellato le fasi si spiegherebbe quindi perché non andava, ma sui miei che sono modello vecchio è riportato il collegamento tra la seconda fase e il polo a destra, quindi neutro. Perciò doveva funzionare. Ora la domanda è, essendo un 4 poli, senza quindi indicazione del neutro, sto benedetto tasto di prova funziona a 230 o a 400? Perché se è a 400 il neutro dovevo metterlo a sinistra.. Il Che mi suona strano perché in tutti gli interruttori bticino il neutro è a destra. Allego foto del quadro. Grazie a tutti Modificato: 12 gennaio 2016 da elettrofonico Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 12 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2016 Filippo anche io ho visto che per l'interruttore in questione per il funzionamento del tasto di prova devono essere alimentati i due poli intermedi ,prova a dare la 230 a questi due e ti togli ogni dubbio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 12 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2016 bel cablaggio con anche i morsetti giallo-verdi, era da molto che non rivedevo quadri così, mi piace Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccy Inserita: 12 gennaio 2016 Segnala Share Inserita: 12 gennaio 2016 (modificato) Ora la domanda è, essendo un 4 poli, senza quindi indicazione del neutro, sto benedetto tasto di prova funziona a 230 o a 400? Perché se è a 400 il neutro dovevo metterlo a sinistra.. Il Che mi suona strano perché in tutti gli interruttori bticino il neutro è a destra. Allego foto del quadro. Grazie a tutti E' possibile che funzioni sia a 400V che a 230V...nel senso che prima del 2015 la regolamentazione sul tasto di test era differente da quella attuale...Prima del 2015 era possibile montare una resistenza che erogasse, fatta lavorare ad una certa tensione, fino a 75mA quindi la stessa resistenza poteva lavorare sia a 230V che a 400V...ora i parametri sono più restrittivi e la massima corrente che può essere utilizzata per il tasto di test è di 50mA, valore che è impossibile ottenere con la stessa resistenza e due tensioni diverse. Quindi il produttore ha dovuto cambiare il collegamento di quella resistenza in modo che lavorasse sempre alla medesima tensione (400V nel caso del bticino più recente, essendo collegata tra i due poli centrali).Detto questo a mio parere sul bticino vecchio il tasto di test dovrebbe comunque funzionare mentre sul nuovo, se fornisci 230V nei poli centrali, non è detto che la corrente che si viene a creare sia tale da far scattare l'interruttore... Modificato: 12 gennaio 2016 da Riccy Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Daniele Vetrucci Inserita: 27 marzo 2020 Segnala Share Inserita: 27 marzo 2020 Anche se la discussione è vecchia scrivo per chiarire ed aiutare chi si imbatte nella discussione. Collegando solo due fasi, e facendo il ritorno sul polo di neutro, nel neutro passerà la somma vettoriale delle correnti, le tensioni trifase sono sfasate di 120° tra di loro per cui ammettendo due correnti da 16A con stesso fattore di potenza uscenti dalle due fasi la corrente entrante nel neutro sarebbe anch'essa 16A non 32A. 16 fase 0 + 16 fase -120° = 16 fase -60° infatti coi numeri complessi 16+j0 + (-8-j13,86) = 8-j13,86 che in modulo e fase vale 16 fase - 60° Il fatto di avere un quadripolare con neutro protetto è meglio in quanto se il neutro non fosse protetto e t facessi passare più di 16A sovraccaricheresti il conduttore di neutro, in questo caso invece è protetto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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