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Collegare il magnetotermico vicino al contatore Enel, serve?


ilpoetastro

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E' nata una discussione con un mio coinquilino, il quale vuole collegare nel quadro elettrico generale,

posto in cantina, un magnegtotermico subito dopo il suo contatore Enel.

Credo che dal lato normativo non ci siano problemi, ma ha senso collegarlo subito dopo il contatore, visto che

la sua abitazione è situata al 3 piano?.

Il contatore Enel, non ha già un suo magnetormeico interno?

Non verrebbe fuori un doppione

Ha senso un collegamento del genere?

Grazie ragazzi!

Dario.

 

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Ci sono diverse discussioni in merito.

Comunque, l' interruttore del contatore, non ha funzioni magnetotermiche, ma interviene tramite software al superamento della potenza contrattuale.

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Si tratta della protezione del montante, direi che ha senso si.....il MT del contatore non ha praticamente funzioni di limitazione e questo è specificato dallo stesso gestore....

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ma ha senso collegarlo subito dopo il contatore, visto che

la sua abitazione è situata al 3 piano?.

Si ha senso metterlo perchè serve a proteggere il cavo che alimenta il quadro che si trova al 3 piano. Ovviamente la sua taglia deve essere coordinata con la sezione

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Normative e buon senso vogliono che ogni linea elettrica sia protetta, alla partenza, contro sovracorrenti termiche e cortocircuiti.

Normativamente è possibile evitare la protezione se la lunghezza è trascurabile. Non ricordo esattamente il limite esatto, ma credo che sia <= 1m.

La protezione deve essere adeguata alla sezione dei cavi della linea. Ad esempio se ho una linea con cavi da sezione di 2.5 mm2 userò un magneto termico da 16A.

Il sezionatore posto a monte del contatore ha una corrente termica di intervento di 63 A, quindi è inadeguato a proteggere un normle montante.

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il magnetotermico in questione e' obbligatorio.

se si valuta che poi c'e' possibilita' di guasti a terra lungo il montante occorre che sia anche differenziale ( per evitare inutili interventi deve essere da 0.3A  selettivo)

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nelle costruzioni condominiali recenti che ho visto c'era sempre un quadretto per unità nel locale contatori con un mtd da cui partiva la linea per l'appartamento e un mt per il box/cantina.

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Dico anche io la mia. Il montante va protetto per i 3 tipi di guasto: dispersione, sovracorrente e  corto circuito. Nel primo caso basta che il montante sia di classe II per costruzione o per tipo di posa, e la protezione non è più necessaria (c'è da dire che ci sarebbe da fare qualche considerazione sulla carpenteria del quadro o almeno il tipo di interruttore generale, ma esula da quella che è la protezione del montante vero e proprio). Per la sovracorrente il montante può essere protetto dal generale del quadro di arrivo, sempre che non siamo in presenza di locali marci. Per il corto circuito la norma ammette che si possa usare l'interruttore del distributore se è soddisfatta la seguente condizione: I2t<=k2S2 (scusate, i 2 della formula sono in realtà potenze, ma non le trovo tra i caratteri disponibili...) nel caso di un appartamento dove l'interruttore limitatore è un C63 e la sezione minima ammessa 6 mmq, questa formula è soddisfatta. Attenzione però che in alcuni contatori il magnetotermico è sostituito da un sezionatore, nel qual caso la protezione a monte è inevitabile.

Modificato: da cborella
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e' sempre inevitabile in quanto il distributore potrebbe anche sostituire il magnetotermico  del contatore con un dispositivo che gli pare.

per cui mai fare affidamento su di esso

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Non è che il distributore ti cambia il contatore di nascosto: però concordo con te sul fatto che, se ad un utente viene cambiato per qualsiasi motivo il limitatore, dubito che questi chiami l'elettricità per verificare se siano cambiate le condizioni di sicurezza... Quindi ottima osservazione!

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Grazie ragazzi, molto utlili le vostre risposte.

Quindi ne potrà mettere uno subito dopo il contatore ed uno al terzo piano dove poi distribuirà tutti i carichi dell'alloggio..

Lui ne ha uno a 400V. 16 A. puoi utilizzarlo in monofase(230V.)?

Grazie  Buona Domenica!

Dario.

 

 

 

Modificato: da ilpoetastro
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Cpn 16 A. massimi andiamo su 3680 Watt, come mai si va sui 20 A. ? Per una tolleranza del contatore che può essere utilizzato per un po', oltre la potenza stipulata?

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beh insomma dai per accendere le lampadine in un normale appartamento 16 A direi che sono molto sufficienti....

se poi si tiene conto che ci sono anche le prese per il forno, il microonde, la stufetta elettrica ecc, allora si 16 A "totali" da proteggere nel montante principale, allora ok.

 

io di solito nei miei progetti mi pare che prevedevo un MT da 20 / 25 A subito dopo il contatore enel nel caso in cui il quadro principale dell'abitazione distava oltre 3 metri dal contatore stesso.;) (ovviamente si parla di contratto "normale" sui 3 kW)

Modificato: da Doc77
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Per la sovracorrente il montante può essere protetto dal generale del quadro di arrivo, sempre che non siamo in presenza di locali marci.

Assolutamente no!

E' vietato dalle norme e dal buon senso.

La inea si protegge sempre ed esclusivamente a monte. Proteggere la linea all'arrivo è inutile ed assurdo.

La protenzione tramite differenziale è, come già stato scritto, obbligatoria in caso di possibilità di guasti verso terra del montante.

Il dimensionamento delle protezioni ha come limite la portata del cavo.

Puoi disporre anche di 6 kW ma se, ad esempio, usi cavo da 2.5mm2 devi proteggere con uno MGT/MGTD da 16A, oppure aumenti la sezione del cavo.

Modificato: da Livio Orsini
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Carlo Albinoni

E' vietato dalle norme e dal buon senso.

La inea si protegge sempre ed esclusivamente a monte. Proteggere la linea all'arrivo è inutile ed assurdo.

Se si tratta di protezione da sovraccarico (da sovraccarico, non da sovracorrente), la protezione si può mettere a valle, nelle condizioni specificate dalla CEI 64-8 ovvero dalla corrispondente IEC 60364. Direi che è una soluzione abbastanza utilizzata.

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Se si tratta di protezione da sovraccarico...

Questo è vero se c'è una protezione prima del carico. Ad esempio se metto un fusibile o un MGT a monte di una presa proteggo anche la linea a monte dal sovraccarico alla presa.

Nel caso di un montante considero pericolissimo non proteggrlo, anche nelle condizioni particolari previste dalla CEI 64-8, perchè tanto a valle metto le protazioni da sovraccarico.

Nel caso non avrei protezione alcuna per eventuali guasti, anche accidentali, che si verificassero tra punto di consegna e protezioni.

Va bene risparmiare, ma la sicurezza non vale quella decina di euro che comporta mettere un MGT in più o in meno.

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