alle4 Inserito: 11 settembre 2008 Segnala Inserito: 11 settembre 2008 Buongiorno a tutti,mi è capitato di sentire un fornitore di motori asincroni trifase, mi dice che non tutti possono essere collegati sotto inverter, ma i motori idonei sono costruiti con avvolgimenti appositi e montano una PTC per il controllo della temperatura.Qualcuno mi sa dare spiegazioni in merito, anche nel campo ATEX? Oppure sa consigliarmi dove mi posso documentare?Grazie in anticipo.Alessandro.
Gianmario Pedrani Inserita: 11 settembre 2008 Segnala Inserita: 11 settembre 2008 la ptc all'interno degli avvolgimenti del motore, se collegata ad un apparecchio ti fa il controllo, nel caso uno degli avvolgimenti si interrompe, oppure va in corto.. per il campo atex, oltre ad avere la ptc devono avere anche un rivelatore di temperatura, perchè quando si definisce una zona atex, oltre all'tipo di riscio, si deve anche controllare la temperatura dei vari strumenti,
Mario Maggi Inserita: 11 settembre 2008 Segnala Inserita: 11 settembre 2008 Alessandro, 1) i motori progettati senza pensare all'alimentazione da inverter a IGBT hanno meno probabilita' di funzionare bene per lungo tempo. 2) fai molta attenzione in ambiente ATEX, quello che conta e' il certificato e la targhetta. Se la certificazione non prevede il funzionamento a frequenza ridotta, l'impiego di quel motore non e' consigliato, per gli eventuali rischi. CiaoMario
edmondo calia Inserita: 12 settembre 2008 Segnala Inserita: 12 settembre 2008 la ptc all'interno degli avvolgimenti del motore, se collegata ad un apparecchio ti fa il controllo, nel caso uno degli avvolgimenti si interrompe, oppure va in corto.. per il campo atex, oltre ad avere la ptc devono avere anche un rivelatore di temperatura, perchè quando si definisce una zona atex, oltre all'tipo di riscio, si deve anche controllare la temperatura dei vari strumenti,se posso precisare la ptc non fa il controllo nel caso uno degli avvolgimenti si interrompe o va in corto.La ptc è usata come un rilevatore di temperatura e se collegata a determinati strumenti puoi avere letture ed allarmi.ciao
alle4 Inserita: 17 settembre 2008 Autore Segnala Inserita: 17 settembre 2008 Mille grazie a tutti, gentilissimi come sempre.Buon lavoro.Alle.
marco1964 Inserita: 11 ottobre 2008 Segnala Inserita: 11 ottobre 2008 In generale i motori funzionanti sotto inverter IGBT sono molto piu' sollecitati, dal punto di vista dell'isolamento, rispetto ai motori funzionanti da rete. Generalmente bisogna prevedere separatori di fase sulle testate, materiale isolante in classe superiore, isolamento del filo in doppio smalto, materiali di impregnazione "piu' performanti".Cio' a causa dei picchi di tensione generati dagli inverter IGBT ma anche a causa della maggior temperatura che puo' raggiungere il motore nel funzionamento a bassa velocità (almeno in assenza di servoventilazione). La durata del materiale isolante e' strettamente legata alla temperatura di lavoro (> temperatura= > invecchiamento del materiale).In realtà questi accorgimenti fanno bene anche ai motori che lavorano da rete ed i motori di "ottima qualità" generalmente possiedono, di serie, queste caratteristiche (che possono comunque essere migliorate per esigenze specifiche). Incidono non poco sul costo del motore, e questo sfata il mito che "i motori sono tutti uguali"!Per motori di taglia medio/grande (indicativamente potenze >75kW) e' inoltre necessario prevedere cuscinetti isolati (costosi e non sempre facili da reperire)Marco1964
bele Inserita: 13 ottobre 2008 Segnala Inserita: 13 ottobre 2008 Per motori di taglia medio/grande (indicativamente potenze >75kW) e' inoltre necessario prevedere cuscinetti isolati (costosi e non sempre facili da reperire)In alternativa ai cuscinetti isolati e possibile utilizzare una spazzola che metta a terra il rotore.Ciao
Mario Maggi Inserita: 13 ottobre 2008 Segnala Inserita: 13 ottobre 2008 In alternativa ai cuscinetti isolati e possibile utilizzare una spazzola che metta a terra il rotore.oppure un apposito anello con microfibre, senza contatto strisciante CiaoMario
bele Inserita: 13 ottobre 2008 Segnala Inserita: 13 ottobre 2008 oppure un apposito anello con microfibre, senza contatto striscianteInteressante... Mario puoi darci lumi su quest' oggetto ?Ciao
Mario Maggi Inserita: 13 ottobre 2008 Segnala Inserita: 13 ottobre 2008 bele, si tratta di anelli metallici da montare a ridosso dell'albero da proteggere, contenenti all'interno una quantita' notevole di microfibre conduttive disposte a spazzola (hai presente quelle spazzole a pelo cortissimo per vestiti?). Le punte delle microfibre non strisciano sull'albero, ma lo sfiorano. Essendo molte decine di migliaia, conducono abbastanza per risolvere i problemi piu' comuni. La multinazionale che li produce e li vende si dev'essere dimenticata di metterli sul sito, quindi non ti posso dare il link. Ciao Mario
Stefano Sormanni Inserita: 14 ottobre 2008 Segnala Inserita: 14 ottobre 2008 sono questi: AEGIS Bearing Protection Ring
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