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PLC Forum


L'assurda realtà delle cose


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Ancora oggi ci sono impianti in cui il differenziale è visto solo come un costo aggiuntivo e un mal di pancia perchè a volte non sta su. E spesso anche professionisti del settore piuttosto che risolvere il problema di un impianto elettrico lo bypassano mettendoci una pezza, mettendo un differenziale con sensibilità più alta anche se un 30mA è necessario.

Ma che oggi, ancora, esistano degli impianti senza differenziale mi pare veramente assurdo. Anche qui sul forum a volte ci sono contributi in cui si discute sulla necessità di obbligare il vicino di casa a installarlo, come se gli si facesse un torto. E poi succedono cose come questa.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2016/01/18/news/escalaplano-studentessa-di-15-anni-trovata-morta-nella-vasca-da-bagno-1.12797979

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condivido Riccy il tuo pensiero, certamente se alcuni "professionisti" eseguono il sistema da te evidenziato, per non eseguire un opportuno adeguamento, o non si astengono dall'eseguire il lavoro, non possono chiamarsi "professionisti ma solamente opportunisti e disonesti.

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Parliamo di "Salvavita", ma anche un buon impianto di terra è importante ed obbligatorio... Poi però bisogna anche avere in casa dei dispositivi affidabili, ma forse questo costa più di un differenziale, anche se è quello che alla fine salva davvero la vita.

Le protezioni secondo la regola devono intevenire "in caso di problemi", non sempre per regola. Che la stufetta funzioni e scaldi, non vuol dire che va ancora e non va buttata, se "da la scossa" è pericolosa e andrebbe sostituita.

Però a volte la gente si mette anche nei guai da sola, con comportamenti ad alto rischio. Ri guardo alla stufetta basterebbe accenderla un po' prima di entrare in bagno, tenendola lontana  dalla doccia, e magari speghnendola mentre si è in bagno. Purtroppo però le fatalità sono sempre dietro l'angolo.

 

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Carlo Albinoni

Parliamo di "Salvavita", ma anche un buon impianto di terra è importante ed obbligatorio...

Nel caso specifico (bagni), la messa a terra potrebbe essere inutile. In molti casi il contatto è assimilabile a un contatto diretto (apparechhi senza masse).

Ri guardo alla stufetta basterebbe accenderla un po' prima di entrare in bagno, tenendola lontana  dalla doccia, e magari speghnendola mentre si è in bagno.

La cosa migliore è una stufetta a muro a debita distanza da vasca e doccia.

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io la stufetta la accendo almeno 30 minuti prima di fare la doccia, altrimenti congelo...

inoltre la stufetta la tengo o per terra vicino alla porta d'entrata al bagno, dove è praticamente impossibile spruzzarla visto che la doccia è ad almeno 1,5 metri di distanza, oppure la poggio sopra un mobiletto a 40 cm dal lavandino e sempre a debita distanza dalla doccia. quindi a volte la tengo accesa anche mentre faccio la doccia, senza particolari problemi

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Gli impianti collegati direttamente sotto contatore sono all ordine del giorno.. Magari sono li da 30 anni e quando fai notare la pericolosità ti vedono come un matto che vuole estorcere denaro, dato che in tanto tempo tutto ha funzionato senza problemi.. 

Modificato: da elettrofonico
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Non sappiamo se è intervenuto qualche elettricista.

Comunque,in queste disgrazie,a mio avviso ci sono colpe dovute anche ai mancati controlli agl'impianti elettrici.

 

 

 

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e' assurdo ma succedono ancora disgrazie simili  ; potevano succedere nel medioevo( anni 60 e 70 ) quando non c'erano  i mezzi odierni e le leggi non esistevano o quasi.

ma al giorno d'oggi pensare ad una persona che muore perche' non c'erano i minimi requisiti dell'impianto elettrico e' una cosa assurda.

oltretutto nel caso in questione non erano sprovveduti e certamente non gli mancavano i soldi per un adeguamento.

PERCHE' OCCORRE SEMPRE INDURIRE LE LEGGI PER CONDURRE ALLA RAGIONE CERTE PERSONE?

magari buttano soldi in regali inutili e non pensano alla propria sicurezza ( come gia detto sopra ' tanto non e' mai successo nulla') peccato che quando succede 

non si puo' tornare indietro

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al di là di tutto, un pò di "ragione" ci vuole...

capisco un bambino piccolo, ma una persona quasi adulta dovrebbe avere un pò di conoscenza e sapere che con qualcosa di elettrico vicino all'acqua non si scherza mai...

lo si è visto in tanti di quei film...che se anche uno non lo viene a conoscere a scuola o dai genitori lo dovrebbe comunque sapere, o no?

 

evidentemente la risposta è no, siamo ancora come nel medioevo...

 

ok, io stesso ho detto che mi accendo la stufetta nel bagno (stanza localizzata a nord, serramento in legno e vetrino da 4 mm (forse) senza nessuna guarnizione di tenuta spifferi, per la maggiore presumo -non ho mai fatto calcoli effettivi- con la temperatura media invernale sotto ai 15°) dove anche dopo 2/3 ore di riscaldamento (termosifoni incassati sotto finestra...) fatico ad avere 18°, insomma una temperatura quasi consona a non avere i brividi mentre sto sotto la doccia...

la stufa elettrica la accendo tipo 30 minuti prima se non avevo già il riscaldamento acceso, tanto per "stemperare" un pò. il + delle volte prima di entrare in doccia però la spengo. altre volte la tengo accesa (se fa + freddo del solito) tanto per non far anche troppa umidità che condensa sullo specchio e sulla finestra.

però se la tengo accesa:

-la sposto il + vicino possibile alla porta se la lascio per terra, così da averla a debita distanza dalla doccia/vasca

-altrimenti la metto sopra un mobiletto che ho vicino al lavandino, e così risulta essere + alta del lavandino stesso, in questo modo è + vicina alla doccia, ma sarà sempre a circa oltre 1 metro dal perimetro della stessa.

 

se la lascio accesa, prima di avvicinarmi (per magari spegnerla una volta uscito dalla doccia) mi asciugo completamente mani e corpo ed evito di andargli vicino con la testa che non mi sgocciolino i capelli (anche se tamponati con l'asciugamano non si sa mai...)

 

ormai per la ragazza è andata così...sarà stato 1 attimo di disattenzione o di sbadataggine...non si sa, e purtroppo lei non lo può raccontare...

secondo me però anche se c'era il differenziale temo che il finale sarebbe stato infausto comunque.

 

 

dovrò però far leggere l'articolo a qualcuno in famiglia in modo che capisca di prestare molta + attenzione quando usa la stufetta nel bagno e magari spegnerla sempre prima di entrare in doccia, nonostante il mio impianto ha il differenziale...

Modificato: da Doc77
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Purtroppo credo non sia dipeso dalla doccia ma è successo mentre ancora era sotto la doccia quindi c'era qualcosa di non interrotto che è entrato in contatto con lei immagino tramite le tubazioni idrauliche...magari le si diceva di stare lontana dalla stufetta elettrica perchè è pericoloso e poi non c'era il minimo indispensabile per proteggerla davvero... 

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Purtroppo credo non sia dipeso dalla doccia ma è successo mentre ancora era sotto la doccia quindi c'era qualcosa di non interrotto che è entrato in contatto con lei immagino tramite le tubazioni idrauliche...magari le si diceva di stare lontana dalla stufetta elettrica perchè è pericoloso e poi non c'era il minimo indispensabile per proteggerla davvero... 

Ora che ci penso in molte case le tubature idrauliche sono usate come "dispersore di terra"... :blink::wallbash:

Invece che collegare al dispersore anche le tubature idrauliche in ferro...

In una condizione simile se la stufetta disperdeva, forse la poverina è entrata inconsapevolmente a far parte del circuito di terra.

Un differenziale poteva fare la differenza, ma gli impianti fatti a membro di canide sono i primi responsabili.

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Spesso alcunii colleghi quando sostitiuscono un differenziale non controllano come sta messo l'impianto di terra visivamente e neppure fanno una misurazione ( cosa semplicissima con gli attuali strumenti) ma pensano solo se costa x farlo pagare 3x... poi accade che qualcuno faccia tutto da solo per risparmiare.. Per fortuna non tutti fanno così e tantissimi impianti sono fatti e mantenuti in ottime condizioni da colleghi preparati che usano la testa rispetto ad altro, personalmente mi sono trovato davanti a dispersori talmenente corrosi dal tempo che il conduttore di terra giaceva solitario in un pozzetto. Anche i clienti fanno di tutto per risparmiare e se un differenziale è li da 25 anni e non è mai intervenuto per loro funziona e non va sostituito poi lo cambi e iniziano a darti tutte le colpe perchè interviene spesso...

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Puoi mettere tutte le protezioni che vuoi, ma se poi il cliente tiene la stufetta accesa a fianco della vasca c'è ben poco da fare.... in quel caso 30mA ti mandano beatamente al creatore visto che sei nelle condizioni peggiori per le protezioni (corpo interamente a contatto con acqua)

Poi magari ti ritrovi in un condominio dove qiuelo del piano di sopra non vuole mettere il differenziale ma ha elettrodomestici collegati a terra con il tubo dell'acqua e cosi' la scarica che prendi proviene dal vicino e tu, povero utente che hai voluto fare le cose rispettando le regole, ti trovi fritto.

Ci avevano provato ad imporre all'amministratore di condominio di verificare la presenza della DDC dei singoli condomini ma è nato un putiferio (non ultimo qualcuno ha anche invocato la privacy..) e poi questi sono i risultati....

Io rimango sempre della mia idea: meno carte e piu' controlli "seri" (non come la "buffonata" del 462)

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Io rimango sempre della mia idea: meno carte e piu' controlli "seri" (non come la "buffonata" del 462)

Parlamdo con amici Francesi e Olandesi, si stupiscono moltissimo delle quintalate di "carta" che devono essere prodotte da un professionista abilitato.

Praticamente ovunque: Impinati elettrici/ idro-termo-sanitari/ murature ecc.

Da loro è il proprietario che certifica (da noi diciamo "autocertifica") l'aderenza alle norme (soprattutto di buona "regola dell'arte"). Tanto, dicono, se fanno un controllo (e vengono fatti davvero), se ti trovano delle anomalie paga il proprietario. Meno carta, più controlli e gente che è consapevole di pagare quando sbaglia. Quindi le cose vengono fatte.

Modificato: da epoch_ita
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Puoi mettere tutte le protezioni che vuoi, ma se poi il cliente tiene la stufetta accesa a fianco della vasca c'è ben poco da fare..

In teoria basterebbe che in bagno non ci fossero prese in grado di alimentare una stufetta.

Poi, però dato che l'umana stupidità non ha senso, ci sarebbe sempre chi si porta una prolunga da un'altra stanza...:(

Da loro è il proprietario che certifica (da noi diciamo "autocertifica") l'aderenza alle norme (soprattutto di buona "regola dell'arte").

 

Da noi è e sarà impossibile una simile prassi.

Primo perchè si toglierebbe di mezzo tutta qualla burocrazia parassita dedita alla vessazione del cittadino, secondariamente si obbligherebbe lo stato a far svolgere realmente i controlli da chi è pagato per farlo.

In tutti i paesi civili vige la regola della responsoabilità personale. Se dichiarti di essere in regola e poi non lo sei ne paghi le conseguenze.

Da noi invece sono tutti formalemente in regola, ma molti hanno solo la carta in regola.

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ieri fatto doccia.

acceso riscaldamento un bel pò prima (fuori era veramente fredda la giornata ieri!), la temperatura nel bagno era anche altina (19,7° C) ma avvertivo la sensazione di freddo entrando ancora vestito, quindi ho acceso per circa 15 minuti la stufetta.

quando sono andato a far la doccia l'ho spenta e staccato la spina dalla presa e riposta sull'angolino della porta entrata, distante dalla doccia.

 

da adesso credo che cercherò di prendere sempre questo vizio!

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Eh quella diceva che la colpa era il vicino di sotto che non voleva mettere il differenziale, ma non era intenzionata a far nulla perchè doveva pagare affitti arretrati al padrone di casa...

Anche in quel discorso, va bene tutto ma non capiscono che se gli va di sfiga va a fuoco il palazzo, altro che essere morosi per qualche mensilità di affitto.

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