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Scaldabagno a legna


jotric

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Buongiorno a tutti.

Vi descrivo brevemente il problema....

Ho uno stanzino di circa 20m², adibito a piccolo laboratorio. All'interno trova spazio uno scaldabagno a legna. Ora l'acqua che viene riscaldata qui è ACS che serve una doccia che si trova nella stanza attigua ma non in comunicazione. Se volessi usare lo scaldabagno a legna per riscaldare la stanza in cui si trova, è possibile collegare all'uscita dell'acqua calda un radiatore che chiuda il circuito sull'acqua fredda di mandata?

Lo scaldabagno, durante il giorno è sempre acceso ed ha una capacità di 80l, l'acqua contenuta, allo spegnimento del fuoco, resta calda fino al giorno seguente.

Se ci collegassi un circolatore ed un termostato on\off, secondo voi...riuscirei a far alzare la temperatura della stanza di qualche grado (la TA di partenza adesso è di circa 10\12 gradi).

 

Grazie a tutti per la disponibilità.

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Ciao,

il collegamento diretto non è possibile in quanto il radiatore non è omologato per l'uso con acqua sanitaria (in altre parole io non berrei l'acqua transitata nei termosifoni). Se separi i circuiti con uno scambiatore allora potrebbe essere fattibile. Consulta un progettista termotecnico. R.

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Beh, bisognerebbe valutare un attimo l'apparecchio prima di poter dire si può o non si può...di sicuro c'è che dovresti sapere cosa fare e come farlo perchè un circuito riscaldamento è un circuito chiuso, un circuito sanitario invece no.

Poi si aggiungerebbe il problema gestione della fiamma una volta raggiunta la temperatura...in sanitario apri il rubinetto e sfoghi il calore, col riscaldamento invece non funziona così perchè è solo il termosifone che piano piano cede calore.

E con una fiamma che và ed impianto a regime, voglio vedere che succede.

E per finire, se veramente ti vorresti imbattere in questa avventura, ricorda che la predisposizione per un modo pregiudica l'altro...

Io lascerei stare, troppe incognite se non si è del mestiere.

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Grazie ad entrambi per le risposte. Notte tempo mi è venuta un'idea ancora più "malsana".

Dal momento che, come avete evidenziato ci sono problemi ed incompatibilità fra i circuiti, la separazione potrebbe avvenire sfruttando due condotti diversi.

Invece di collegarmi all'acqua, potrei sfruttare i fumi, ovvero inserire una serpentina nella canna fumaria. Ovviamente questo comporta la perdita del volano termico degli 80l di acqua all'interno dello scaldabagno...ma non si può aver tutto dalla vita no :-) ?

 

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quando lo accendi scaldi il locale ? il tubo dei fumi è corto o lungo puoi mettere un diffusore sul tubo ? Modificare uno scaldabagno a legna per ACS, non è consigliabile, metti una stufetta a legna, un forno a legna, comunque ricordati di dare un ingresso aria dall'esterno, bruceresti troppo ossigeno ed è pericolosissimo !!!

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Aggiungere una seconda stufa, la vedo una cosa sconveniente....sto cercando una soluzione per ottimizzare quello che ho.

Il tubo dei fumi è lungo circa 2m (curve comprese), ma scende volendo anche nel corpo dello scaldabagno.

Al diffusore ci avevo pensato, ma lo scaldabagno è alto circa 1.7m e mettere un diffusore li sopra....a mio avviso cambia molto poco visto che l'altezza della stanza è comunque 2.8. Poi lo sfogo del camino, rispetto all'uscita fumi è a circa 3 e il tiraggio naturale è davvero forte.

 

 

 

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