sailorman71 Inserito: 26 gennaio 2016 Segnala Share Inserito: 26 gennaio 2016 ciao a tutti, la casa dei miei genitori è una villa con 2 appartamenti iniziamente abitati da familiari, ora in uno dei due c'è un inquilino ma questo poco conta. Il locale caldaia è accatastato come locale comune (come la scala dalla quale si accede); Nel locale ci sono ora 2 caldaie murali, (penso 28 Kw) , una a camera aperta (il locale è finestrato e con porta di ferro come si usava 40 anni fa...) e una a camera stagna (che pesca dal locale...). Le canne fumarie in cemento sono separate ed interne. Un idraulico ha riferito a mia cugina che non può più manutenere per ovvie ragioni di normativa e suggeriva di dividere le caldaie con un tramezzo (cartongesso). Così facendo però serve una porta per accedere alla seconda caldaia. Vorrei evitare di aprire una pratica edilizia per procedere ad una "divisione di proprietà" ma vorrei risolvere dal punto di vista impiantistico/termotecnico con ciò che di più economico va fatto per passare indenne eventuali controlli di ispettori. Credo che di situazioni simili (locali comuni dove diversi proprietari hanno delle caldaie) ne esistano ancora o sono diventati centrali termiche gestite da un fuochista con patente e cc ecc.. grazie cari saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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