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Caldaie a condensazione, quanto si risparmia ?


alex870

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Considerando che ho montato nel mio appartamento due nuovi ventilconvettori al posto di 2 termosifoni vorrei aumentare leggermente il numero di elementi sugli altri rimanenti (3 termo) e far lavorare tutto l'impianto a 50 gradi. Per questo motivo sarei propenso tra un po' di tempo a cambiare anche la caldaia con una a condensazione ma vale veramente la pena in termini di consumo ? Lo dico perché non è che costano poco queste caldaie poi ho anche un po' il timore che siano un po' delicate, nel senso che si possono guastare più frequentemente di una caldaia tradizionale (troppa elettronica). Vero anche che con gli incentivi attuale si dimezza il prezzo anche se in 10 anni però boo.. non so se il gioco vale la candela alla fine.

 

Chi ha la condensazione... Quanto consumate al giorno in metri cubi di gas ?

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io ho avuto un calo del 30% con impianto tutto termosifoni anni 60!

chiaramente caldaia con buona modulazione e sonda esterna.

 

l'elettronica non è che sia molto di più, la delicatezza mi pare dipenda più dall'ambiente acido in cui lavorano ma di contro sono costruite anche con materiali migliori.

insomma io dal 2006/7 ad oggi non ho avuto guasti. l'unico problema non è imputabile alla caldaia.

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Tutto dipende da che caldaia si và a rimpiazzare...

Secondo me, con tutto il rispetto per Reka, parlare di 30% è forse troppo ottimistico nella stragrande maggioranza dei casi.

Altro dubbio poi sono i convettori, che di norma chiedono molta potenza.

Però magari se sono di ultima generazione e modulanti...magari è un buon compromesso.

Mi piacerebbe comunque avere qualche altro parere.

 

p.s.: la sonda esterna comanda la temperatura di mandata della caldaia.

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Tutto dipende da che caldaia si và a rimpiazzare..

 

In che senso ? Non sono tutte uguali in linea di massima ? Immagino di no anche perchè i prezzi variano di quasi il doppio però da quello che ho potuto vedere in termini di rendimento a basse temperature sono tutte pressoché simili

 

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Altro dubbio poi sono i convettori, che di norma chiedono molta potenza.

Però magari se sono di ultima generazione e modulanti...magari è un buon compromesso.

Mi piacerebbe comunque avere qualche altro parere.

 

Modulanti sarebbe il top ma credo non ci siano problemi neanche con velocità fisse.. si imposta quella più idonea e si lascia così poi è la temperatura della caldaia che va tenuta comunque minimo a 45 gradi e max 55 per mantenere l'effetto condensazione, l'importante è dimensionare bene il ventil in modo tale che alla minima velocità garantisca il fabbisogno in kcal della stanza interessata.

 

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p.s.: la sonda esterna comanda la temperatura di mandata della caldaia.

 

Ma è impostabile una temperatura massima da non superare mai ?

 

Ciao

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Per "caldaia che sia và a rimpiazzare" intendevo quella che si và a smontare...logicamente in base a quanto faceva spendere quella, ottengo più o meno risparmio su quella nuova.

Riguardo i ventilconvettori a me piacerebbe approfondire perchè se una caldaia non lavora al meglio già con i caloriferi, figuriamoci con convettori magari lasciati a manetta che richiedono una certa potenza per lavorare al meglio.

Questo perchè è risaputo che richiedono una certa potenza per funzionare a dovere, e se pensi che una caldaia a condensazione lavora al meglio quando modula, capirai che coi ventilconvettori lavorerà quasi sempre a potenza non ridotta.

Riguardo la sonda esterna si può ovviamente decidere il range di intervento.

Alcune caldaie addirittura possono essere personalizzate associando le temperature esterne (minima e massima) con quelle di mandata (massima e minima), ma anche una caldaia "base" comunque lascia sempre decidere l'arco di intervento, se più marcato e più soft, ma saranno range prestabiliti.

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Per "caldaia che sia và a rimpiazzare" intendevo quella che si và a smontare...logicamente in base a quanto faceva spendere quella, ottengo più o meno risparmio su quella nuova.

 

Semplice caldaia tradizionale 24K

 

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Riguardo i ventilconvettori a me piacerebbe approfondire perchè se una caldaia non lavora al meglio già con i caloriferi, figuriamoci con convettori magari lasciati a manetta che richiedono una certa potenza per lavorare al meglio.

 

Guarda posso semplicemente dirti al riguardo che i ventilconvettori è risaputo che rispetto ai radiatori hanno molta più efficienza energetica primo perché smuovono l'aria e fanno arrivare prima a temperatura gli ambienti, secondo perché possono lavorare a temperature nettamente inferiore e terzo perché non hanno dispersioni verso la parete opposta.

 

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Questo perchè è risaputo che richiedono una certa potenza per funzionare a dovere, e se pensi che una caldaia a condensazione lavora al meglio quando modula, capirai che coi ventilconvettori lavorerà quasi sempre a potenza non ridotta.

 

La modulazione avviene ugualmente come per le caldaie tradizionali, al momento che si sta per raggiungere la temperatura impostata dovrebbe fare una sorta di mantenimento della stesa con fiamma bassissima, mentre la mia non a condensazione al minimo di modulazione (fiamma molto bassa) si spenge perché i kw necessari sono sempre troppi quindi non è un fattore di potenza, ovviamente non si piò pretendere di installare un ventil da 5 kw ovvio.. sarebbe come installare una sveglia di temrosifone da 40 elementi, in questi casi ovvio che siamo fuori con le potenze e portate con la caldaia che va sempre a regime massimo per compensare ed i consumi vanno a farsi benedire.

 

Per mi esperienza diretta.. Attualmente con una caldaia beretta ciao 24k ho notato un considerevole risparmio di metri cubi di gas rispetto all'utilizzo dei radiatori. Ho montato due ventil negli ambienti più importanti (soggiorno e camera da letto) penso che con una a condensazione dovrei ottimizzare al massimo ma se la differenza è poca rispetto ad ora non so se mi conviene. Attualmente con temperature esterne si 11/12 gradi sto a circa 1,80 metri cubi al giorno per 3 ore di accensione. Gli ambienti raggiungono la temperatura di confort in meno di un ora poi interviene il TA.

 

Ciao

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Riguardo i ventilconvettori a me piacerebbe approfondire perchè se una caldaia non lavora al meglio già con i caloriferi, figuriamoci con convettori magari lasciati a manetta che richiedono una certa potenza per lavorare al meglio

Secondo gli ingegneri delle case costruttrici, i venticonvettori moderni sono invece quasi paragonabili, nelle condizioni di funzionamento, agli impianti a pavimento in quanto richiedono basse temperature di mandata (40/45 gradi) ed hanno una bassissima temperatura di ritorno, favorita dall'ottimo scambio della batteria con l'aria "forzata" della ventola tangenziale.

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È proprio l'efficienza di scambio che mi mette dubbi...se scambiano molto, e lo fanno, significa che cedono molto calore, e di conseguenza se ne cedono molto significa che ne devono anche ricevere molto dalla caldaia.

È questo che mi porta a pensare che non si arriverà mai ad una modulazione completa.

Ovvio,se parliamo di convettori modulanti la cosa cambia, ma se parliamo di velocità fissa lasciata magari anche marcata, mi viene da pensare appunto che richiedono potenza continua.

Ma è un mio ragionamento e potrei sbagliare perché non ho esperienza in merito.

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E' comunque e' tutto rapportato, anche se cedono piu' calore permettono agli ambienti di raggiungere prima le temperature di confort con l'enorme vantaggio di far lavorare la caldaia a temperature basse (max 55 gradi). Praticamente a casa mia rimangono accesi di continuo per 40 miniuti circa, poi interviene il ta e rimangono spesso spenti a volte anche per piu' di mezz'ora, sporadicamente quando il termostato ambiente lo richiede si riattivano per circa 5/10 minuti per poi rispengersi.

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io ero passato da una caldaia dei primi anni 80 comandata con un cronotermostato che accendeva/spegneva in vari orari della giornata (gente presente tutto il giorno).

 

ad una condensazione con TA con un solo ciclo on/off (on 10/11H) regolata da sonda esterna..

i calcoli del metano in meno consumato sono stati fatti a livello stagionale, dovrei vedere se trovo ancora le vecchie bollette e i conteggi ma son passati 10 anni ormai..

 

chiaro che il rendimento tra una condensing e una tradizionale recente è minore, ma c'è... tutto sta a calcolarsi il payback in base ai consumi attuali e presunti con la nuova  

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Appunto, di solito si parla di un massimo del 20% di risparmio in presenza di impianto a pannelli...e si parla della metà per impianti a radiatori.

Parlo di differenza tra caldaia tradizionale recente e caldaia a condensazione.

Riguardo i ventilconvettori non dubito sul fatto che non siano efficenti...dico che non aiutano di certo la combustione visto che la caldaia difficilmente modulerà.

Ancje perché 55 gradi per una caldaia a condensazione non sono affatto pochi. 

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le caldaie cosidette tradizionali non sono tutte uguali...ci sono quelle a camera aperte e fiamma pilota veccho modelli completamente privi di elettronica e poi ci sono altre caldaie non a condensazione ma a camera stagna

 

le caldaie a camera aperta hanno il cosidetto rendimento stagionale che è molto basso perchè disperdono a camino anche quando il bruciatore si ferma ma continua a circolare acqua calda sullo scambiatore

 

I ventilconvettori scaldano si anche a 50 gradi ma l'aria che soffiano fuori non è il massimo e poi a quelle temperature richiedono portate di acqua elevate i cataloghi bisogna guardarli per bene anche nei dettagli , portate che se colleghi il tutto assieme ai caloriferi non avrai di certo

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Se sono dimensionati bene le portate sono anche piu' che sufficenti, i caloriferi se si ha esperienza si bilanciano alla perfezione. E' logico poi che ogni ventil ha le sue caratteristiche che vanno valutate molto attentamente da catalogo, chi e' del mestiere lo sa

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