fisica Inserito: 18 febbraio 2016 Segnala Share Inserito: 18 febbraio 2016 Ciao, posto queste due righe per conoscere esperienze di altri. Discutendo con amici, ci siamo accorti che sul mercato risulta difficile comprare strumenti anche indicativi (ad uso domestico insomma, non professionale) in grado di misurare la CO2 nell'aria, l'anidride carbonica. Cio' che si trova su internet sono comunque strumentini dal costo di poco inferiore a 200 euro, e ci è parso strano, è una cifra elevata. Qualcuno ha esperienze in merito a misuratori di CO2 di acquisto? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 Misurare CO2 bisogna dotarsi di un sensore di gas; se ne trovano parecchi a costi <10€. Sono sensibili a vari gas: metano, vapori di alcol etilico, CO,CO2, etc. Poi bisogna leggerne l'uscita che e visualizzare la misura. Se ci si accontenta di precisioni non eccelse basta il sensore pochi componenti ed un pic od un arduino con visualizzatore. Fatto per uso domestico, tanto per dare un allarme quando la concentrazione raggiunge una determinata soglia, gredo che si possa realizzare con una spesa di cmassimo 50€ tutto compreso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 18 febbraio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 concordo, ma in realtà lo desideravo di mercato. Quello che stupisce è che mentre un sensore di CO può costare anche 7-10 euro, uno di CO2 assolutamente non professionale non costa meno di 160 euro. Per non parlare di quelli professionali, che si aggirano sul doppio di quelli di CO. Quindi o il sensore è effettivamente diverso e più costoso (come mi ha detto un tecnico del settore) o la produzione è veramente scarsa. Sta di fatto che anche gli oggetti zigbee commerciali per il CO2 costano spropositi, mentre quelli per CO poche decine di euro. Mi pare strano Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 Io propendo per la produzione molto scarsa. I misuratori che vanno per la maggiore, per uso domestico, son quelli per C0 e per CH4 che sono i pericoli maggiori in ambito domestico. Le misure di CO2 in genere sono fatte in ambito industriale/automobilistico, quindi con strumentazione professionale certificata. Comun que mi hai stuzzicato la curiosità e provo a verificare meglio che sensore si potrebbe usare e a che costo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 18 febbraio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 ieri ero in una azienda che tratta infissi, e si lamentavano proprio del costo di questi sensori, che per loro sono prioritari. Resterai stupito dei prezzi. Temo che il sensore sia ad infrarossi come le camere dei sensori fumo, ma non ho trovato molto (e nemmeno cercato troppo, in verità...) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 Si i sistemi professionali adottno cme metodo di misura la spettroscopia ad infrarossi. Ovvero si basano sul principio che la CO2 riduce l'incidenza delle radiazioni infrarosse sul sensore in base alla concentrazione del gas. Con la moderna serramentistica a risparmio energetico sono spariti gli spifferi che sono fastidiosi ma permetto un ricambio di aria nell'ambiente. Quindi si installano sitemi di ventilazione per poter avere il ricambio dell'aria con eliminazione del CO2. Attivando la ventialzione a sensazione si rischia di attivarla a sproposito: o troppo tardi o troppo presto. Così si ha spreco di energia e malessere, nel caso di attivazione ritardata o insufficiente. Con la misura della concentrazione della CO2 l'attivazione del ricambio d'aria avviente al momento opportuno, con conseguente risparmio energetico e miglioramento del microclima. Ecco spiegato il crescente interesse per questi sensori, anche da parte dei serramentisti. Questo aumento d'interesse ha portato ad una crescita dei prezzi dei sensori stessi: oggi difficilmente si trova qualche cosa di affidabile al disotto dei 40$ circa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 18 febbraio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 questi sensori sono normalmente utilizzati per esempio nei paesi nordici proprio per lo scopo che indichi, ciò non toglie che abbiano comunque un costo elevato. Mi pare di aver visto schedine di approccio su Digikey (mi pare), ma anche quelle non sono affatto regalate (pesando i vari coefficienti moltiplicativi dei siti on-line). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 18 febbraio 2016 Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 Questo è il link al datasheet di un tipo diffuso. Lo si può acquistre da un mini di circa 32$ sino ad oltre 50$. Tanto per darti un'idea della variabilità dei prezzi del solo sensore. Comunque acquistando lo sui 35$, usando un PIC e poco più si può realizzare qaulche cosa che costa introno ai 50€ di materiale. ovvie che li trovi incommercio a oltre 100€ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 18 febbraio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 18 febbraio 2016 si infatti, inevitabile il prezzo. Il sensore è molto specializzato, e non ha molto a che fare con quelli classici CO. Da qui a pagarlo 150 euro quando prodotto industrialmente però la vedo lunga! Mutismo e rassegnazione.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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