fafafafa Inserito: 20 febbraio 2016 Segnala Inserito: 20 febbraio 2016 Cosa succede se commuto l' alimentazione da INVERTER a RETE o viceversa, tramite un relè bipolare, l' alimentazione alla centrale di un cancello elettrico in funzione? Grazie Gio.
D80 Inserita: 20 febbraio 2016 Segnala Inserita: 20 febbraio 2016 non si può rispondere ad una domanda così vaga! succede la stessa cosa di quando manca la corrente mentre è in funzione e poi ritorna il comportamento dipende dal tipo di automazione e a volte anche da come è stata programmata, ogni casa ed ogni installatore fa un po come vuole entro il rispetto delle normative prova ad essere un po più preciso e a dacci i dati dell'automazione e e del tipo di cancello, anche uno schema dell'impianto sarebbe gradito, e forse potremmo essere un po più precisi
fafafafa Inserita: 20 febbraio 2016 Autore Segnala Inserita: 20 febbraio 2016 Quote Il mio dubbio è: siccome un motore elettrico in funzione, togliendo l' alimentazione, per effetto volano diventa per qualche istante generatore, cosa succede se gli mando una tensione non in fase con quella che lui sta generando?
ivano65 Inserita: 20 febbraio 2016 Segnala Inserita: 20 febbraio 2016 e' un ragionamento privo di senso. la tensione generata dal motore del cancello e' insignificante rispetto a quella di rete. altrimenti avrebbero problemi tutti i motori del mondo durante i blak out di breve durata. tra l'altro i gruppi di continuita' fanno in automatico la commutazione. il problema reale e' che se la commutazione non e' molto rapida, il buco di tensione conseguente puo' mandare in blocco l'elettronica di comando
Maurizio Colombi Inserita: 20 febbraio 2016 Segnala Inserita: 20 febbraio 2016 Quote per effetto volano diventa per qualche istante generatore Ma quando mai ?
Nanotek Inserita: 20 febbraio 2016 Segnala Inserita: 20 febbraio 2016 Se fosse libero di girare, si. Invece è collegato ad un riduttore (il più delle volte irreversibile) a sual volta collegato al cancello. Quello che succede è che il motore si blocca. L'istante per cui diventa generatore è così breve da non produrre nessuna tensione degna di nota.
Maurizio Colombi Inserita: 20 febbraio 2016 Segnala Inserita: 20 febbraio 2016 Quote L'istante per cui diventa generatore Ma quando mai ?
D80 Inserita: 21 febbraio 2016 Segnala Inserita: 21 febbraio 2016 da quanto ricordo dai tempi del diploma non è fisicamente possibile ( parlo in particolare dei motori asincroni, quelli generalmente utilizzati per le automazioni degli scorrevoli) in quanto per diventare generatori occorrono 2 parametri fondamentali: 1) la velocità velocità di rotazione dell'asse deve superare quella del campo magnetico rotante (o di sincronismo), cosa impossibile in un motore che sta frenando partendo dall'alimentazione a frequenza di rete 2) occorre una tensione di eccitazione nell'avvolgimento ausiliario ( da dove se lo ricava?) per cui in nessun istante un motore può diventare generatore staccandolo dall'alimentazione e facendo ruotare semplicemente l'asse , piuttosto capita in certe automazioni una cosa alquanto scomoda: bisogna chiuderli manualmente e farli fare un'apertura ed una chiusura per "riprogrammarsi" cosa evitabile se si inserisce un ups tra l'automazione e il commutatore.
Livio Orsini Inserita: 21 febbraio 2016 Segnala Inserita: 21 febbraio 2016 Normalmente quando si fanno impianti di pompaggio e si usa un inverter per regolare la pressione, nel caso di più motopompe, avviene proprio quello descritto nel messaggio iniziale. Pensiamo ad un acquedotto civico. Alla mattina presto la richiesta di acqua è quasi inesistente, c'è una sola pompa sotto inverter e gira molto lentamente. Poi iniziano i risvegli e la richiesta cresce rapifdamente. Si inizia con aumentare la velocità della pompa sino al raggiungimento dei 50 Hz fatidici; a questa frequenza si commuta "al volo" l'alimentazione da inverter a rete. Si collega un altra pompa all'inverter e si accelera sino al raggiungimento dei 50 Hz e si ripete l'operazione. Si continua così sino ad avere un'unica pompa sotto inverter che serve per modulare in modo da avere pression e (quasi) costante. Verso le 9 la richiesta comincia a diminuire, si riduce la portata della pompa sotto inverter sino a raggiungere il limite inferiore di frequenza minima. A questo punto si sconnette la pompa dall'inverter, si sincronizza l'inverter con la rete, poi si commuta una pompa sotto inverter. Queste commutazioni si effettuano anche parecchie volte durante il giorno sino a quando nelle ore notturne si raggiunge la fermata di tutte le pompe tranne una che è alimen tata da inverter. Architetture di questo tipo sono in funzione, senza problemi, dagli anni '90.
fafafafa Inserita: 21 febbraio 2016 Autore Segnala Inserita: 21 febbraio 2016 Grazie a tutti per la partecipazione. Alcune risposte sono servite a dissipare i miei dubbi. fafafafa
Maurizio Colombi Inserita: 21 febbraio 2016 Segnala Inserita: 21 febbraio 2016 Quote Alcune risposte sono servite a dissipare i miei dubbi. Grazie a te della partecipazione, spero che i tuoi dubbi si siano risolti nel modo giusto!
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