stefano_ Inserita: 27 febbraio 2016 Autore Segnala Inserita: 27 febbraio 2016 Mi sono spulciato tutto parametro per parametro ma niente da fare !! quando ho un attimo contatto l'assistenza e vi faccio sapere
SandroCalligaro Inserita: 28 febbraio 2016 Segnala Inserita: 28 febbraio 2016 Quote Ogni volta che la tensione di carica del condensatore raggiunge il limite massimo ammesso è un discreto shock per il dielettrico. Anzi il degrado c'è sempre, rimane impercettibile ed in significante qaundo la tensione è di molto inferiore al limite, poi cresce in modo esponenziale. Grazie dello spunto. In proposito ho trovato questo documento interessante e semplice: http://www.digikey.co.nz/Web%20Export/Supplier%20Content/CDE_338/PDF/CDE_Multipliers.pdf?redirected=1 Anche se non ci sono numeri veri e propri, dà un'idea dei fattori che influenzano la vita degli elettrolitici, ed è, penso, di fonte autorevole (visto il datore di lavoro dell'autore).
Livio Orsini Inserita: 29 febbraio 2016 Segnala Inserita: 29 febbraio 2016 Recentemente avevo letto anche cose molto interessanti su una Nota tecnica Murata, altro leader nella produzione di condensatori. Il documento sembra molto serio, anche se per IEEE si tende a previlegiare l'aspetto formale-teorico.
SandroCalligaro Inserita: 29 febbraio 2016 Segnala Inserita: 29 febbraio 2016 Quote Il documento sembra molto serio, anche se per IEEE si tende a previlegiare l'aspetto formale-teorico. Diciamo che c'è un po' di tutto, ormai, vista la pressione delle aziende ad apparire, e degli accademici a pubblicare per esistere ed essere importanti. Viene pubblicata purtroppo anche molta "spazzatura", che confonde il lettore, soprattutto se inesperto, invece di aggiungere conoscenza. Questo articoletto comunque faceva parte di una newsletter, come articolo vero e proprio sarebbe stato un po' striminzito e troppo poco argomentato.
Livio Orsini Inserita: 29 febbraio 2016 Segnala Inserita: 29 febbraio 2016 Quote Diciamo che c'è un po' di tutto, ormai, vista la pressione delle aziende ad apparire, e degli accademici a pubblicare per esistere ed essere importanti E' sempre stato così specie per i dottorandi che spesso riciclano vecchi polpettoni con 15 firme di autori, tanto per poter raggiungere il minimo sindacale di pubblicazioni (potrei fare anche qualche nome che magari hai sentito nominare). Molte sono aria fritta. Per in una ventina d0anni son stato membro IEEE e conservo ancora vecchi numeri della rivista della sezione informatica, più che altro come reperti storici, ma su ogni numero più dell'80% delle publicazioni o sono aria fritta o sono riclaggi. Questo short però è interessante, come ho scritto prima.
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