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Vaillant Tecnoblock - problemi post-riparazione


Davide.

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Mi pare che non sia riportato il problema che abbiamo noi... è molto semplice: tutto avvitato o tutto svitato non cambia proprio nulla sulla fiamma.

 

Solo la vite del minimo produce modifiche alla fiamma.

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p.s.

 

Sono arrivati a rompere la punta del perno perché sicuramente stavano impazzendoci sopra per lo stesso motivo...

 

Giravano come pazzi, ma non cambiava la fiamma.

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Devi seguire la nota 3 e provare a soffiarci dentro con apposito tubicino, anche senza ugello aria (che potrebbe essersi nuovamente intasato): vedi se la fiamma aumenta. Se la fiamma aumenta, ancora c'è un problema di carenza di ingresso aria nell'operatore.

Se la fiamma non aumenta neanche in queste condizioni, effettivamente l'operatore potrebbe essere guasto. In tal caso, altra utile verifica  da fare è questa: spegni la caldaia, stacca i due terminali elettrici laterali dell'operatore gas e a caldaia SPENTA misura con un tester la resistenza in ohm tra i due terminali: un operatore gas sano ha una resistenza di circa 200 ohm, uno guasto zero oppure infinito.

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La fiamma aumenta sia soffiandoci che inserendo la pompa.

 

Il problema è che le regolazioni sulla rampa bilanciere non funzionano.

 

Dopo provo con il tester, perché adesso è saltata fuori un'altra bella manomissione... 

 

Hai detto bene ieri sera: post-terremoto.

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Bene, abbiamo sistemato anche un altro problema che si era presentato a uno dei due rubinetti della mandata del riscaldamento.

 

I tecnici, purtroppo, girando tutto sempre con "delicatezza" e con una fretta proverbiale, avevano compromesso il funzionamento di uno dei due.

 

Per fortuna, un idraulico della proverbiale vecchia scuola, senza neanche chiedermi un compenso, ha risolto il problema e adesso la caldaia funziona correttamente.

 

 

Che giornata... :smile:

 

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Sono sicuro che per molto tempo ti ricorderai di questa settimana!

 

 Tutta esperienza di vita... quando accadono queste cose o si subisce, o si inizia ad imparare qualcosa di più...

 

Nei prossimi giorni vediamo di risolvere il problema all'operatore del gas, poiché credo che effettivamente, come mi consigliavi tu, la pompa non c'entri nell'apparente "lentezza" del riscaldamento.

 

P.s.

 

Sarà sicuramente un'altra notte di test... va a finire che non dormo più per un mese! :roflmao:

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Carissimi amici, buone notizie...

 

Non so cos'abbia fatto l'idraulico (parlando tra sé e sé, rivolto alla caldaia, borbottava: "questo va così... quest'altro così..."), ma improvvisamente stasera tutto ha iniziato a funzionare correttamente, comprese le regolazioni sulla rampa del bilanciere che non davano alcun segno di vita.

 

In sostanza, adesso non saprei distinguere tra ora e vent'anni fa.

 

RIpetendo in modo controllato la prova dell'altra notte (zona notte, a freddo, con detentori completamente aperti e regolazione del minimo e del massimo finite) siamo passati da quell'ora e 20 minuti abbondanti, a semplicemente venti minuti.

Già dopo un quart'ora, viene voglia di spegnerla perché il caldo è già più che buono.

 

Mi ha sorpreso sentire che l'acqua calda scotta... (nonostante il secondario sia sicuramente bello pieno e appena arriva lo cambiamo)

 

Il tutto nel più totale silenzio. Buona parte dei rumori che si sentivano (forti a volte) erano dovuti anche al fatto che durante l'installazione del primario, i tecnici, per affrettare i tempi, non hanno aiutato lo scambiatore a "calzare" nella sua sede in relazione ai tubi da collegare. In pratica, la caldaia era tutta in tensione, "sghemba" poiché il tubo che andava alla pompa tirava in una direzione, l'altro che va al circuito in un'altra e il primario si trovava ad essere quindi storto rispetto all'asse orizzontale della struttura. Questo portava a vibrazioni belle sonore alle frequenze di risonanza.

 

Beh, adesso che facciamo? Lucidata alla carrozzeria? :smile:

 

P.s.

 

Tutto questo avvalorerebbe la tesi iniziale di Adrobe che sosteneva che il primario non c'entrasse niente e nemmeno il circolatore.

Era la pura verità. A parte le conseguenze di vent'anni di maltrattamenti (che hanno portato a perdite, spifferi, rumori e cattivo comportamento generale della caldaia), tecnicamente parlando, i difetti erano la pompa aria ostruita e la membrana del depressore bucata.

 

In sostanza, un tecnico esperto, al posto di quelli intervenuti, avrebbe risolto in una mezz'ora e con 5 euro di materiali.

 

 

Vi auguro una buona giornata per domani e ci aggiorniamo.

 

Un carissimo saluto,

 

Davide

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Caro Davide,

sono contento che, a dispetto degli ultimi piccoli "inciampi di percorso", sei praticamente riuscito ad ultimare l'opera di "ricostruzione post-terremoto Vaillant service".

Quote

siamo passati da quell'ora e 20 minuti abbondanti, a semplicemente venti minuti.

 

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Già dopo un quart'ora, viene voglia di spegnerla perché il caldo è già più che buono

 

Praticamente dalle stalle alle stelle!:superlol:

 

Sei riuscito a regolare le viti del bilanciere sui valori che ti ho indicato? oppure attendi di farlo col nuovo secondario?

 

Ed una mia piccola curiosità...dopo il caricamento del vaso di espansione, quanto è adesso la differenza di pressione tra impianto freddo ed impianto caldo?

 

Saluti e buona giornata.

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Adrobe ti faccio i migliori complimenti....sei un grande..:clap: conosco benino quella caldaia e questo post è un piccolo manuale di manutenzione.

Sei stato bravissimo a spiegare cosa è come fare. 

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Adrobe ti faccio i migliori complimenti....sei un grande..:clap: conosco benino quella caldaia e questo post è un piccolo manuale di manutenzione.

Sei stato bravissimo a spiegare cosa e come fare. 

 

Ti ringrazio, comunque mi sono applicato un pò di più per compensare l'enorme deficit dell'assistenza Vaillant di zona.

Dopo avergli fatto spendere una barca di soldi (senza risolvergli il problema, montando male i ricambi e "dimenticando" di riavvitare diverse viti) erano quasi riusciti a convincerlo che aveva in mano un bidone mentre invece si ritrova un gioiello...tornato all'antico splendore!

Ed è stato un piacere aiutare Davide che da parte sua si è applicato moltissimo.

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Buona giornata, scusate il ritardo...

 

Vi ringrazio di cuore per tutti i vostri messaggi! :smile:

 

La caldaia è veramente ottimale e nel funzionamento ha quello "smalto" tipico delle apparecchiature nuove.

Naturalmente al rivenditore fa più comodo instillare l'idea che una caldaia abbia raggiunto i suoi limiti di età e che sia da cambiare... E' il mercato libero...

 

Adrobe, ho regolato il gas sui valori come mi hai indicato e ho un ultimo dubbio in merito: quando la caldaia si avvicina alla temperatura impostata (ad esempio potenziometro temperatura sul 7), la fiamma si abbassa progressivamente. Sin qui tutto bene. Tuttavia, rispetto a prima, tende ad "indugiare" per lungo tempo sulla temperatura limite. Mi spiego meglio... Nel giro di un quarto d'ora c'è un caldo infernale e si potrebbe tranquillamente spegnere manualmente, ma quando la temperatura arriva al punto in cui la caldaia dovrebbe staccare autonomamente, lei continua ad andare pianissimo "tenendosi sul filo" con la temperatura finale... Solo dopo molto tempo si ferma da sola. è normale? Oppure la fiamma al minimo è troppo bassa? Quando è in quel punto, basta muovere di un decimo di mm il cursore della temperatura che lei stacca subito...

 

Riguardo alla pressione, l'escursione è di circa 0,2 bar.

 

 

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Ciao Davide,

prima di affrontare il tuo ultimo piccolo problema (chiamarlo problema è un pò eccessivo, diciamo che adesso vuoi "trovare il pelo nell'uovo"...) fammi togliere un piccolo sassolino dalla scarpa.

Ad inizio post avevi scritto:

Quote

La pressione a freddo rimane su 1 bar, per salire a 1,5 a riscaldamento in corso.

Io molto più avanti ho scritto:

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la differenza di pressione d'acqua in circuito che hai riscontrato  tra freddo e caldo (1 ed 1,5 bar) mi sembra eccessiva. Forse hai il vaso di espansione scarico

Quest'affermazione mi è stata contestata.

Ma io ho ribadito:

Quote

vediamo se da 0,5 bar - dopo la ricarica del vaso di espansione - si abbasserà un pò

 

Orbene, adesso, dopo aver solo migliorato la combustione, aver trovato il vaso di espansione con soli 0,2 bar di pressione d'aria interna ed averlo ricaricato a dovere, scrivi:

Quote

Riguardo alla pressione, l'escursione è di circa 0,2 bar.

Questo sempre con la stessa temperatura di mandata e  gli stessi termosifoni tutti aperti...

 

Ok, ora che il sassolino è stato tolto, veniamo a noi.

 

Anzitutto ricordati che hai un termostato esterno che comanda anch'esso la caldaia. Per affrancarti dalla sua interferenza (che non conosco, non conoscendone ovviamente le modalità di funzionamento) bisognerebbe staccare i due fili dai terminali 3 e 4 della morsettiera, fare un ponte su di essi  e vedere se il "problema" si ripresenta. Se si, allora la "responsabilità" è della caldaia.

La fiamma al minimo non c'entra, comunque non è male controllare che il consumo al minimo sia sempre sui 21 litri/minuto come prima suggerito.

Tieni conto, comunque, che ti ho fatto mettere il selettore pompa su I come suggerito da Vaillant con questa configurazione...ciò comporta un funzionamento della pompa praticamente perenne, quindi una migliore circolazione, quindi la parte di acqua in cui la sonda NTC legge la temperatura non è mai la stessa, perchè la pompa la manda sempre via....non so se mi sono spiegato, ma volevo dire che il raggiungimento della temperatura di mandata (letta dove si trova la sonda NTC) con la perenne circolazione di acqua è più difficile. Prova a mettere il selettore pompa su II (contrariamente alle indicazioni Vaillant) e vedi se torni alla situazione precedente.

 

Comunque il mio suggerimento, visto che il caldo è addirittura eccessivo, è ridurre un pò la temperatura di mandata agendo sul termostato, ed aumentare il blocco nuova accensione. Quest'ultimo, se non è stato mai toccato come da te affermato, ora dovrebbe stare sui 5 minuti. Visto che hai radiatori in ghisa, un tempo di 7-8 minuti dovrebbe essere più appropriato.

Saluti.

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adrobe il sassolino che è stato tolto si riferiva a me?
se leggi bene io non ho detto che sarebbe salito di 0,2 o di 1 ,ma che non puoi sapere di quanto sale senza sapere altri dati!
poi tu hai detto che PRIVATAMENTE vi siete parlati e quindi sai quei dati mancanti della discussione.
volevo solo farti capire (visto che in passato è gia successa la stessa cosa) che non tutte le vaillant vcw a termosifoni caldi con vaso espansione carico fanno salire la pressione solo di 0,3, ma dipende dall'impianto.....come per tutte le caldaie!

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non puoi sapere di quanto sale senza sapere altri dati!

 

A riguardo avevo scritto questo:

Quote

so che vaso di espansione monta la versione 282 e mi ha scritto in MP quanti termosifoni possiede e la temperatura di esercizio. Per questo sostengo che il Dp è fuori norma. Comunque, ripeto, vedremo a vaso ricaricato. Sono convinto che ora la pressione d'aria interna al vaso è poco sopra lo zero.

Ma che cosa vuoi che mi abbia scritto? che possiede 7 termosifoni su un solo piano e che la temperatura di mandata è 70 °C (rotellina del termostato su 7). Cioè condizioni assolutamente standard, così come è standard il Dp di 0,2-0,3 bar su decine di VCW da me esaminate. Per questo quando ha affermato che il Dp riscontrato era 0,5 bar ho scritto che probabilmente il vaso era scarico (come poi si è dimostrato) e che una volta caricato il Dp sarebbe sceso (da 0,5 a 0,2 come poi successo).

 

Comunque, se vuoi avere ragione, ti dò ragione...pare che a te di tutta la discussione interessi solo questo Dp.

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a me della discussione non interessa niente perchè non conosco bene queste caldaie da poter dare consigli e infatti non l'ho seguita!
ti sto solo dicendo una cosa che tu non vuoi imparare ma non fa niente.....7 termosifoni....e il materiale con cui sono costruiti? pensi non cambi niente?e chi ti ha detto che è la situazione standard?
io sono qui per dare consigli e ogni tanto imparo anche qualcosa, invece tu sai gia tutto di questa caldaia e sono contento per te.
mi defilo dalla discussione che ho altro da fare sti giorni....buona fortuna!

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tu non vuoi imparare ma non fa niente

:roflmao:

 

...e meno male che alla fine si è verificato ciò che avevo predetto, se non fosse stato così che avrei dovuto fare? andare all'asilo?:roflmao::roflmao:

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Adrobe, permettimi l'intervento ma un po' di ragione va data a Bl4st3r...parlo senza motivo di interesse eh.

Lui, come noi, non sapeva che ti eri scritto privatamente con l'autore del post, quindi è sembrato che andavi a generalizzare il discorso su un comportamento che invece cambia, anche radicalmente, da impianto a impianto.

Tutto li...

Non prendetevela dai, vi siete fraintesi entrambi su un discorso che entrambi conoscete benissimo. 

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Non prendetevela dai, vi siete fraintesi entrambi su un discorso che entrambi conoscete benissimo. 

 

è quello che penso anch'io, (sono anch'io in causa su quell'argomento).  Io non avrei tolto i sassolini dalle scarpe per il semplice fatto che non li avrei neppure sentiti, quello che è stato detto non andava a pregiudicare il sapere di nessuno semplicemente si affermava che determinate certezze sono tali dopo un necessario calcolo.

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Ciao a tutti... :smile: altra giornata di lavori pesanti... sostituzione del secondario.

 

Nel momento dell'operazione è emerso chiaramente perché i tecnici avevano "glissato" sul lavoro... c'era da sistemare tutto il "degrado " portato dalla loro ultima sostituzione.

 

Adesso è veramente eccellente. Scalda una zona della casa in 10 minuti. In meno di mezz'ora, tutta.

 

E per l'acqua calda non c'è molto da dire: molta e bollente.

 

Riguardo invece la regolazione della fiamma, avrei maturato (a causa del lungo tempo di attesa ai margini della temperatura limite) un'idea un pò diversa sulla regolazione dei relativi valori. Nella tabella è illustrato come (secondo me) forse la Casa suggerirebbe di fare.

 

Non so se la mia interpretazione sia corretta, ma in questo modo è veramente veloce e precisa.

Porta i termosifoni a temperatura, si spegne e arrivederci...

 

2eoi05f.jpg

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come (secondo me) forse la Casa suggerirebbe di fare

 

Non è così. Tu hai una caldaia da 27,6 Kw di potenza massima. Puoi anche regolarla ad una potenza inferiore, ma la combustione deve essere sempre ottimale. La combustione si fa con gas (metano) ed aria (ad aspirazione naturale e/o "forzata", come ad esempio nei motori "turbo").

Scrivo aria ma ovviamente ciò che interviene nella reazione di combustione è l'ossigeno, presente nell'aria mediamente al 20%.

La potenza massima si raggiunge quando (con un gas nel tuo caso pari a 8.300 kcal/mc e pressione compresa tra 18 e 25 mbar) fornisci all'operatore 54 litri/minuto di metano e la quantità massima di aria  comandata dalla scheda di regolazione (che gestisce la  pompa dell'aria).

La regolazione del minimo si fa con portata di aria "forzata" nulla (pompa di aria disinserita) e, sempre con quel valore di pci, la prescrizione è 21 litri/minuto di gas. Se invece regoli il gas al minimo sul doppio del valore la quantità di aria fornita dalla pompa in quelle condizioni sarà comunque pari a zero, quindi pur fornendo la caldaia più potenza la combustione sarà molto irregolare (scarso rendimento ed analisi dei fumi sballata) con conseguente notevole consumo di combustibile, maggior sporcamento degli ugelli del bruciatore, ecc.

Se questo è il prezzo da pagare per raggiungere prima la temperatura prefissata fallo, ma a questo punto secondo me sarebbe meglio rivolgersi a ditta specializzata per fare la regolazione del gas col metodo della pressione degli ugelli e contemporanea analisi di fumi (tra l'altro obbligatoria per legge).

 

P.S. Ma se imposti la temperatura di mandata su 65°C, selettore pompa su II e blocco nuova accensione su 8 minuti come va?

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