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Vaillant Tecnoblock - problemi post-riparazione


Davide.

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Adrobe, lo so che hai ragione, ma c'è un problema molto semplice che non so evidentemente spiegare...

 

Alla fine non ho fatto neanche come ipotizzavo sopra e tengo a precisare che i risultati sono stati (appunto) del tutto insoddisfacenti.

 

Il punto è che se imposto il minimo a 21, ottengo un funzionamento STRAORDINARIO, ma quando la caldaia arriva alla temperatura impostata, la fiamma si abbassa così tanto che l'acqua, tendendo quasi a raffreddarsi, tiene sempre accesa la caldaia, come se tenessimo una pentola "a fuoco basso". Impiegare 10 minuti per portare la temperatura a 70 gradi e poi indugiare per 30 minuti per arrivare a quel "70,1" che porta all'arresto, mi induce a pensare che ci sia un problema da qualche parte.

La stessa cosa accade con qualunque altra temperatura impostata. Anche 60 o 50... quando lei arriva in prossimità, la fiamma è talmente bassa da non "vincere" la temperatura necessaria per fermarsi. Ovviamente, basta abbassare la regolazione manualmente che "clac" si ferma.

 

Vorrei risolvere questo inconveniente proprio perché impostata come indichi tu è mille volte meglio naturalmente. Me ne sono accorto da solo...

 

p.s.

 

Il ponticello è su posizione II, ma cambia solo il tempo che il circolatore impiega a fermarsi... qui è un problema di regolazione, i termostati non c'entrano niente... ci sono sempre stati e tali sono rimasti e non sono guasti.

 

 

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Non so come "ragiona" quella caldaia, ma quelle che seguo io al raggiungimento della temperatura impostata DEVONO modulare e cercare di tenere il più costante possibile la temperatura.

Quindi quello che tu vedi come difetto, per me e riguardo le caldaie che seguo io, è solo un pregio.

Perchè se ci pensi, dopotutto, la caldaia ha solo il compito di raggiungere e mantenere la temperatura di mandata che gli viene impostata...nulla più.

Il suo scopo non è arrivare e spegnersi a priori...lo fà se la soglia viene superata, altrimenti non lo fà e continua a fiamma accesa (più o meno alta) finchè serve.

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Valejola, grazie mille. Infatti all'inizio la mia domanda è stata "è normale che faccia così...?"

 

Perché, vedete, l'ho sempre vista fare diversamente, cioè "arrivare e staccare", senza mantenere un bel niente.

 

Molto probabilmente l'impostazione era sbagliata sin dall'inizio.

 

Quindi credo sia normale che (non essendo un tecnico) vedere un comportamento tanto diverso da quello che si è visto per vent'anni possa aver fatto nascere in me un ragionevole dubbio...

 

Avevo colto l'implicito significato del suo continuare ad andare a fiamma bassa (cioè che adesso manteneva calda la temperatura invece di lasciarla decadere con uno spegnimento molto rapido), ma è qualcosa di radicalmente diverso dalla regolazione che tutti hanno fatto in tutti questi anni.

 

Se invece mi date conferma che va bene così (cioè che lei mantenga a lungo andando al minimo) io non ci penso più...

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p.s.

 

Che poi è logico... altrimenti perché installare i termostati d'ambiente...?

 

Purtroppo qui ci hanno abituato male.

 

Praticamente per noi i termostati sono sempre stati solo degli interruttori ""acceso spento" come quelli di una lampada.

 

Non c'è mai stata una temperatura d'ambiente "controllata", ma solo una "vampata" per riscaldare (portando i termosifoni a temperatura) e poi si andava a spegnere, altrimenti la caldaia continuava ad accendersi e spegnersi all'infinito...

 

Situazione abbastanza surreale a questo punto...

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Per conto mio è più che normale e, come dicevo prima, un pregio che lo faccia...se mai, per sicurezza, aspetta adrobe per conferma.

Ma alla fine la fiamma ha un minimo e un massimo proprio per questo motivo, per poter gestire le differenti richieste cui va incontro.

Un pò come stare al volante di una macchina: non c'è solo piede su o piede giù...c'è anche bisogno di mantenere l'andatura stando con l'acceleratore parzializzato.

Stessa cosa una caldaia...se serve potenza perchè si è lontani dal "target", allora fiamma massima...se si è vicini, fiamma ridotta...se si è superato il valore, fiamma spenta.

Evidentemente prima la fiamma minima era identica alla massima e non vedevi differenze.

E appunto non riuscendo a "rallentare" ecco che supervai subito l'impostazione arrivando allo spegnimento.

 

p.s.: con l'accendi/spegni si ha un calo di rendimento e quindi si spende persino di più...direi quindi che sei in debito con adrobe per più motivi! :P

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Valejola ha perfettamente ragione, un comportamento del genere è auspicabile. Un pò come avere un condizionatore inverter anzichè on-off.

Molto meglio tenere la temperatura costantemente alta grazie ad un minimo di fiamma che continui stop and go da 45 °C (per esempio ) a 70°C.

Si consuma più combustione e si usurano più tutti i componenti.

Però è anche vero, a difesa di Davide, che mi sembra eccessivo quel tempo di 30 minuti per arrivare da 70 a 70,1 °C (come scrive sopra...). Non vorrei che ci fosse qualche piccolo problema con la sonda NTC o la scheda di regolazione...magari fai questa prova: a radiatori freddi e con la prima accensione della caldaia per il riscaldamento - avendo preposizionato il termostato su 7 - quando la temperatura sul termometro della caldaia raggiunge i 50 °C abbassa repentinamente il termostato ad 1 e vedi se la fiamma si abbassa istantaneamente (pag. 68 del "manuale inglese").

 

E la seconda prova che puoi fare è questa: escludi il termostato esterno staccando i relativi  fili dai morsetti 3 e 4. Fai un ponte su tali morsetti (uniscili con filo elettrico). Riprova nelle stesse condizioni.

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Ora che è stata fatta chiarezza (senza conoscervi sarei ancora come prima) è evidente che è così che deve funzionare.

Il problema è che le "autorità" c'hanno sempre fatto fare in un modo diverso e sarebbe continuata così ad libitum.

 

Inoltre è il problema della combustione che emerge chiaramente: col minimo regolato male, la fiamma è instabile.

 

Che fumi misurano quei tecnici? Che valore ha la certificazione che ogni anno rilasciano...?

 

Appena mi libero, provo con il ponte. Intanto Adrobe posso confermarti che abbassando il termostato sulla caldaia repentinamente, stacca. La fiamma (e il led verde) si abbassa sino a spegnersi quando il valore del termostato è inferiore a quello già raggiunto.

 

Riguardo il tema del "70,1 in mezz'ora", c'è da dire che, a questo punto, la caldaia sta solo "aspettando" che nell'ambiente ci sia la temperatura indicata dal termostato ambientale. Una volta raggiunta, il termostato si spegne e la caldaia stacca. Questo lo fa senza problemi.

 

So che è assurdo, ma i termostati (viste le regolazioni che ci lasciavano) li abbiamo sempre usati come interruttori "on-off", senza considerare la tempertura, anche perché le continue accensioni e spegnimenti ci davano la sensazione di "qualcosa che non fa bene alla caldaia":..

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Potrebbe esserci qualcosa alla sonda e provo a spiegarmi...

 

quando effettuo le regolazioni del minimo, del massimo e del parziale, vengono tutte perfette. Non ci sarebbe più da toccare.

 

Tuttavia, quando rifacciamo partire la caldaia a freddo , durante almeno il primo minuto di funzionamento, le regolazioni risultano essere eccessive, la fiamma è evidentemente molto più alta di quanto regolato in precedenza e, in alcuni punti, tende a spezzarsi e a svolazzare, per eccessiva aria pompata (?).

 

Non appena si scalda un pò, tutto "rientra" nella norma e ritornano le regolazioni così come erano state impostate, senza più presentare anomalie.

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La cosa importante è che la fiamma aumenti di intensità subito dopo l'accensione della spia verde, che segnala l'avvio del funzionamento della pompa dell'aria.

Per il resto, si potrebbero fare mille ipotesi (ne butto giù una magari inverosimile: è rimasto ancora un pò di disincrostante sugli ugelli del bruciatore?) per spiegare l'anomalia a freddo.

Comunque, se è un problema che dura solo un minuto e solo durante la prima accensione a freddo, direi che potresti anche sorvolare su questo "difettuccio", soprattutto se paragonato all'enorme miglioramento rispetto all'inizio del post.

Ci risentiamo dopo la prova del "ponte".

 

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La cosa importante è che la fiamma aumenti di intensità subito dopo l'accensione della spia verde, che segnala l'avvio del funzionamento della pompa dell'aria.

 

Aumenta come se inserisse il turbo... e i consumi al contatore sono come mi hai indicato.

 

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è rimasto ancora un pò di disincrostante sugli ugelli del bruciatore?

 

Possibilissimo... è stata quest'anomalia comunque ad avermi portato a modificare le regolazioni... quando fa così ho paura che scatti la protezione della caldaia.

 

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direi che potresti anche sorvolare su questo "difettuccio", soprattuto se paragonato all'enorme miglioramento rispetto all'inizio del post.

 

Siamo tutti felici per le condizioni della caldaia, molto riconoscenti e decisamente in debito... 

 

Stasera procedo con la prova.

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come se inserisse il turbo

 

Infatti la caldaia fu denominata dalla Vaillant "Tecnoblock turbo" come puoi leggere sulla targhetta :smile:

A stasera

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70,1 in mezz'ora", c'è da dire che, a questo punto, la caldaia sta solo "aspettando" che nell'ambiente ci sia la temperatura indicata dal termostato ambientale.

 

La prova del "ponte" serve proprio a questo, cioè a verificare se con il termostato ambiente escluso si perviene rapidamente alla temperatura di "target" gestita dal solo termostato della caldaia e quindi il tuo "auspicato" (ma non valido!) spegnimento del bruciatore avviene più rapidamente.

 

Azzeccata anche questa osservazione di Valejola:

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Evidentemente prima la fiamma minima era identica alla massima e non vedevi differenze.

E appunto non riuscendo a "rallentare" ecco che superavi subito l'impostazione arrivando allo spegnimento

 

Praticamente per anni la tua caldaia ha funzionato in condizioni anomali, sballate, che provocavano un abnorme consumo di combustibile. Controlla le prossime bollette del gas...

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Vorrei di nuovo porgervi i miei più sinceri ringraziamenti per il vostro aiuto.

 

Senza di voi e senza l'attenta cura di Adrobe, la caldaia verserebbe tutt'ora in condizioni oggettivamente disastrose, pronta per essere sostituita.

 

Ho effettuato le prove e credo che sia tutto in ordine, per non dire da manuale. Ponticello tra 3 e 4, temperatura sul 5 partendo a freddo.

La caldaia raggiunge repentinamente la temperatura di targa e dopo circa un quarto d'ora con fiamma al minimo, stacca senza alcun problema.

Ripetendo la prova con i termostati d'ambiente inseriti, avviene lo stesso comportamento con le stesse tempistiche.

 

Probabilmente (ipotesi) quando la temperatura richiesta è più elevata, più lungo è il tempo di "mantenimento" con fiamma al minimo.

 

Queste sono le condizioni della caldaia dopo la nostra revisione. Siamo passati da un dispositivo semi-demolito, dispendioso, sporco e rumoroso, a qualcosa di ben diverso... Il nostro forno ventilato fa più rumore della caldaia...

 

2n7jodi.jpg

 

2ldk41u.jpg

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P.s.

 

Vi chiedo scusa per il ritardo... in questi giorni di temporali, ci sono stati anche problemi alla connessione e telefono...

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Carissimi amici, buonasera. La caldaia va benissimo, ma purtroppo un problema ce l'abbiamo...

 

Alla mattina (o dopo molte ore di inutilizzo) ci ritroviamo con la pressione dell'impianto a zero... :(

 

Ho controllato tutto e non ci sono perdite... non so proprio da dove se ne vada via la pressione.

 

Cosa posso fare? Vi ringrazio.

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ricontrolla il vaso di espansione davide :smile:

 

Gentilissimo Bad... ti ringrazio.

 

Era il mio sospettato a dire la verità, ma la pressione sembra a posto... controllato 3 volte oggi col compressore e manometro... :(

 

in teoria vorrebbe dire che è scarico?

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A rieccoci Davide, allora non era tutto a posto...:(

Per il calo di pressione d'acqua, se:

- non ci sono evidenti perdite nella parte bassa della caldaia

- non noti in camera stagna trasudamenti dal di sotto del primario e/o dai due suoi raccordi

- non ci sono perdite dai tubi del riscaldamento o dai radiatori

la colpa non può essere che del vaso di espansione.

Prova a "sfotterne" un pò la valvolina di carico, controlla se esce solo aria (come dovrebbe) o anche acqua.

Potrebbe essere solo la valvola di carico difettosa oppure, più grave, che la membrana di gomma sia lesionata, quindi in quel caso il vaso deve essere sostituito. La pressione d'aria nel vaso comunque va controllata a circuito drenato.

Per la ricarica del vaso segui la procedura appena ricordata da gufo2 in un altro post:

Il vaso di espansione va pompato alla giusta pressione (0,9 bar) solo dopo aver svuotato tutta l'acqua dalla caldaia avendone portato a zero la relativa pressione. Per fare questa operazione devi chiudere la mandata ed il ritorno dell'impianto di riscaldamento al fine di non svuotare l'impianto intero. Inoltre, lo scarico va lasciato aperto per tutto il tempo del pompaggio del vaso.

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Se poi la valvola di sicurezza fosse stata collegata ad uno scarico, allora controlla anche li perché l'eventuale perdita verrebbe nascosta.

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Se poi la valvola di sicurezza fosse stata collegata ad uno scarico

Dalla foto che ha messo in prima pagina sembra proprio di no;)

 

Comunque oramai  il malato ha ben tre medici disposti a curarlo, ma non dà segni di vita...

Quote

ci sono stati anche problemi alla connessione e telefono...

Ecco, scommetto che ci sono anche quelli...

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