piccolo bue Inserito: 23 aprile 2009 Segnala Inserito: 23 aprile 2009 Ho un dubbio che mi perseguita.....Premetto che non ha a che fare con nessuna applicazione pratica (è solo un'idea balorda che mi frulla per la testa).Se io alimento un motore in corrente continua ad una determinata tensione V1 questo raggiunge la velocità corrispondente n1.Se io abbasso di colpo la tensione portandola ad un valore V2 (<V1), ma il motore non riesce a raggiungere immediatamente la velocità corrispondente n2 (<n1), a causa delle inerzie in gioco, oppure per una forza esterna (non ben identificata).Cosa succede in quel tempo che il motore impiega a passare da n1 a n2?Funziona da generatore?Motore a eccitazione indipendente, derivata, in serie si comportano diversamente? Se si (probabile!) quali sono le differenze?Facendo un ulteriore passo indietro, qual'è il migliore motore (o motore + azionamento) per una applicazione del genere, cioè in quale caso riesco ad ottenere più vantaggi (o meno danni ) dal fatto che il motore ruoti più velocemente di quanto io gli richieda per un tempo considerevole?Vi ringrazio, per le eventuali risposte....o comunque vi ringrazio per il tempo dedicatomi (sprecato? spero di no!......ma probabilmente sì )Saluti....
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