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Inverter 12 - 220 V - Autoalimentazione e info varie


capollo84

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Buongiorno a tutti del forum.

Volevo esporvi un quesito..

Ho acquistato un inverter che da 12 V mi trasforma la corrente in

220 V di 150 W e picco max 300 W.

Da una batteria e subito dopo anche da un trasformatore sono

riuscito ad accendere tanti piccoli elettrodomestici come anche

una Tv da 14".

il problema adesso è questo:

Non è possibile Autoalimentarlo?

mi spiego meglio

Ho ralizzato un circuito per l'autoalimentazione fatto in questo

modo.

batteria collegata all inverter 12 v. alla sua uscita di 220 v ho

attaccato un alimentatore che mi trasforma nuovamente i 220 v in

12 v che ho passato nuovamente all'ingresso dell'inverter, insomma

un circuito chiuso.

in pratica così facendo la batteria mi servirebbe solo come spunto

di accensione e poi fino a quando non ho i 220 che mi alimentano

l'alimentatore che mi da il 12 posso staccare la batteria.

In teoria il discorso fila ragionandoci su, in pratica invece

appena tolgo la tensione della batteria si spegne tutto.

Quindi mi risulta autoalimetato fino a quando ho la batteria

attaccata che tra l'altro riceve anche i 12 volt

dell'alimentatore, quindi non dovrebbe scaricarsi.

qualcuno mi sa spiegare tecnicamente perche se stacco la batteria

si spegne tutto quando invece l'alimentatore mi fornisce

corrente?... pensavo di aver scoperto il segreto di come fregare

l'enel.... ahah

A proposito la forma d'onda in uscita all'inverter è sinusoidale

modificata, ha corrente di uscita di 0,65A fusibile da 20 A

potenza continua 150 W e potenza di picco 300 W.

Grazie a chi vorrà darmi dei chiarimenti.

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Ciao savino e madak. grazie della vostra risposta.

madak: mi prendi in giro? :lol:

Savino: sono consapevole che nullo si crea nulla si distrugge e tutto si trasforma.

Ed è proprio per questo che non riesco a venire a capo della situazione, diciamo che teoricamente il discorso fila, ma all'atto pratico no.

se stacco la batteria l'alimentatore deve e dico deve alimentarmi l'inverter peche la corrente la riceve dall'alimentatore che è acceso. perche non lo fa?

cioè io credo che (la batteria) serva piu che altro a darmi lo spunto iniziale, una volta partito pero' la corrente che esce dall'inverter(220 v ac) deve alimentare l'alimentatore che mi fornisce 12 volt per inverter, un circuito chiuso. ma perche si spegne?

Pensandoci magari potrebbe essere come un automobile, anche se dopo averla accesa stacco la batteria, l'auto mi si spegne. quindi che ci vuole una batteria tampone e una batteria di accensone?

aiutatemi altrimenti stanotte non si dorme :lol:

Modificato: da capollo84
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capollo84,

L'alimentatore riceve l'energia dal inverter e l'inverter riceve l'energia dalla batteria. Quindi l'alimetatore consegna alla batteria l'energia trasformata dall'inverter. Se tu togli la batteria, togli la sorgente di energia, semplice.

Come farebbe l'alimentatore a fornire energia alla batteria, se l'inverter non e' alimentato?

Ne l'inverter ne l'alimentatore possono crearla. Da qualche parte ci dovrebbe arrivare.

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Luca Bettinelli

capollo84, ci stai prendendo per i fondelli o stai veramente pensando quello che scrivi?

Rispondi a queste due semplici domande:

Quando vai in bicicletta tu pedali solo per partire poi vai per inerzia, oppure devi continuare a pedale?

Oppure quando vai in auto accendi il motore per iniziare a muoverti poi lo spegni e la macchina continua a muoversi?

Per quale motivo l'energia elettrica dovrebbe comportarsi in modo diverso?

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Poi, l'alimentatore in paralello alla batteria non potrebbe alimentare ad anello l'inverter, perche sarebbe incapace di crearla.

Modificato: da Savino
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Si Savino scusa... devo aver confuso un po le idee in effetti nel mio ultimo post avevo fatto l'esempio dell' automobile. m cio che adesso non mi è chiaro è questo: in questo modo la batteria tenderà a scaricarsi o finchè c'è l'alimentatore mi resta accesa e i "carica"?

Per LUCA Bettinelli:

Se ho postato questa domanda è perche probabilmente avevo un dubbio che ho voluto chiarire. Inoltre se ho postato qui è perche magari mi aspetto una risposta utile ed esaustiva come quella di Savino che mi ha spiegato e chiarito il dubbio, piuttosto che una risposta leggermente offensiva (tra l'altro data da un moderatore...) che a me serve a poco.

Grazie per eventuali altri chiarimenti.

Modificato: da capollo84
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capollo84

in questo modo la batteria tenderà a scaricarsi o finchè c'è l'alimentatore mi resta accesa e i "carica"?

Si se scaricarebbe'; ameno che al posto dell'alimentatore ci metti un caricatore di batterie.

Modificato: da Savino
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Tieni presente che negli auto, la batteria fornisce lo spunto per il motorino di avviamento, e dopo l'alternatore (diodi) la ricarica indietro, perche riceve l'energia dal motore.. dalla benzina.

Se l'alternatore si rompe, da fermo l'auto non partirebbe piu' perche la batteria e' scarica.

Modificato: da Savino
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quindi l'alimentatore nel circuito è inutile... inizialmente l'avevo piazzato solo per caricare la batteria mentre mi si scaricava

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vabè ma come faccio a caricare la batteria?

Con un caricatore per batterie.

Comunque, se provi ad alimentare questo caricatore col'inverter, fai attenzione al carico massimo ammissibile perl'inverter.

Poi, anche la batteria dovrebbe essere progettata in modo di potere supportare tutto il carico a valle.

Warning! ;)

Modificato: da Savino
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Comunque, bisogna poi vedere se la batteria riuscirebbe a ricaricarsi completamente se il caricatore viene alimentato anche dall'inverter, cioe' a valle.

Dopotutto, il layout e' fattibile, ma il resultato imprevedibile :)

Modificato: da Savino
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Si Savino, in verità la batteria è quella di un automobile, 12 V - 50 A che in condizioni normali ho sempre caricato con buona resa con un alimentatore 12 V 5 A acquistato anni fa ad uso radioamatoriale, ovviamente non la carica al max ma la carica per dar un eccellente spunto all'avviamento della macchina. Tra l'altro la batteria è anche nuova..

Grazie 1000 per i preziosi consigli, tra una mezzora scendo a provare nel box se effettivamente la carica o meno.

Tutto questo mi servirà per alimentare con 2 inverter ua villetta di 4 camere (solo le luci) che assorbono si e no 30 w a camera.. ed un televisore che assorbe 35 w a regime( in questa villetta non è ancora arrivato l'ente ENEL) ... ce la faro' evito magari di fare lavorare i 2 inverter a 300 w... e mi sa che devo sezionare l'impianto non sapendo accoppiare gli inverter( mi sa che non si puo fare per problemi di fase... Baci a presto

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ahahah grazie... ci ho messo mezz ora per capire fai attenzione... maledetto francese delle superiori:)

Magari posto i risultati.....

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Capollo84 se dai un energia di 10 punti all inverter in uscita te ne verra restituita sempre di meno 8-7...perche fino ad ora non conosco ancora nessuno che abbia un idea per recuperare gli altri 3 punti di energia dissipata per darti la comodita di avere 12v a 220v...

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roberto8303,

Capollo84 se dai un energia di 10 punti all inverter in uscita te ne verra restituita sempre di meno 8-7...perche fino ad ora non conosco ancora nessuno che abbia un idea per recuperare gli altri 3 punti di energia dissipata per darti la comodita di avere 12v a 220v...
Appunto, non si riuscirebbe a ripristinare la sorgente al 100% con un sistema che ne fa uso di quella stessa sorgente. Dopo un po il rendimento della sorgente diminuirebbe fino ad esaurirsi.

.

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La prospettiva più ambita da qualsiasi costruttore di macchine elettriche (dispositivi di trasformazione di energia) penso sia quello di avere tali macchine con rendimento pari a 1.

aime anche il dispositivo più efficente ha comunque un rendimento che non è pari a 1 .

questo vuol dire che se la tua batteria per esempio fornisce 100 W e il tuo inverter ottimisticamente avesse un rendimento pari a 0.9 ti troveresti in uscita 90 W disponibili a 220 v.

se poi pensi di riutilizare questi 90 w per trasformarli nuovamente da 220 a 12v ti scontri di nuovo con un ottimistico rendimento di 0.9 quindi ti troveresti con 12 v ed una potenza disponibile di 81w

Anche solo pensando di lasciare allacciato alla batteria tutto questo anello (senza avere utenze a 220 v quindi solo l'alimentatore di ricarica) manderesti in scarica la batteria per effetto delle dispersioni legate ai rendimenti dei dispositvi connessi.

Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma ........ ma non tutto si trasforma in quello che vorremmo si traformasse.

il moto perpetuo non è ancora stato inventato ..... chi ci fosse riuscito sono disposto a propormi come socio.

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Hey non mi prendere in giro :( ... voglio solo capire ed avere spiegazioni....se poi qui bisogna essere laureati in ingegneria elettronica per postare è un altro conto... :blink:

Anzitutto ringrazio Savino, Madak, Paolo e Roberto per i chiarimenti... in effetti conosco le regole dei rendimenti e ho detto una stupidata, ok! anche se mi son ripreso subito.. :lol:

Volevo però soffermarmi con questo post sulla presenza dell'alimentatore da radioamatore attaccato all' inverter per ricaricare la batteria.

Sono anche consapevole che le perdite andranno man mano a scaricare la batteria, anche se alimentata dal circuito stesso.

Cio che volevo sottolineare era una semplice cosetta: senza alimentatore ho un' autonomia (ad esempio) di 3 ore..., con l'alimentatore ho un autonomia di 4 ore? Probablmente si, credo, immagino, presumo...

Anche perche so per certo perche ho provato che una batteria completamente scarica viene caricata da questo alimentatore in modo sufficiente da dare lo spunto all accensione...

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Cio che volevo sottolineare era una semplice cosetta: senza alimentatore ho un' autonomia (ad esempio) di 3 ore..., con l'alimentatore ho un autonomia di 4 ore? Probablmente si, credo, immagino, presumo...
Ti va bene se l'autonomia e' 2 ore perche' si crea un giro vizioso... L'alimentatore per caricare la batteria assorbe energia dall'inverter, il quale la preleva dalla batteria; Come ti e' stato detto i convertitori ideali esistono solo nella teoria, nella pratica bisogna considerare il rendimento.

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