roberto8303 Inserito: 19 marzo 2016 Segnala Inserito: 19 marzo 2016 Rieccomi, ho fatto una prova con un inverter trifase tarato a 50hz 10volt 100hz 400v, ho utilizzato un ponte diodi trifase 38ampere 1200v all uscita ho collegato un motore dc 48vdc, l inverter puo erogare 9ampere,nella prova metto sotto carico il motore sono arrivato a 7,5amp con 35volt circa e bam il ponte va in dispersione sul lato alimentazione alternata.el inverter in blocco sovracorrente o guasto verso terra alla riaccensione. Sicuramente e quella schifezza di onda che produce l inverter come potrei evitare questo problema?
Livio Orsini Inserita: 20 marzo 2016 Segnala Inserita: 20 marzo 2016 L'inverter, anche quando misuri 10 V, in uscita da dei bei picchi che valgono circa 1,41 volte la tensione di alimentazione. Non solo ma questi segnali hanno fronti rapidissimi, per cui il tuo ponte viene stressato dal dv/dt e dopo poco tira e cuoia. Un po' come avviene per un vecchio motore alimentato da inverter. Devi usare un ponte con tensioni di picco inverso molto elevate, come se avessi una rete a 600V, magari con diodi veloci.
roberto8303 Inserita: 20 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 20 marzo 2016 Capito grazie vedro se ne trovo uno che puo resistere
roberto8303 Inserita: 20 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 20 marzo 2016 Livio collegando 4 diodi da 1000v 35 ampere in questo modo diventerebbero 2000v 70ampere, potre utilizzare solo due fasi u v dell inverter per alimentarli o meglio utilizzare le tre fasi dell inverter e quindi poi utilizzare piu ponti collegati con lo stesso principio ma in trifase...
Livio Orsini Inserita: 20 marzo 2016 Segnala Inserita: 20 marzo 2016 Un ponte 3fase necessita di 6 diodi, ne metti 2 a 2 in sere e con 12 diodi realizzi un ponte 3fase con tensione doppia.
roberto8303 Inserita: 20 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 20 marzo 2016 cosi quindi, l unione fa la forza un altra cosa ma l inverter è meglio tarato con una frequenza di risonanza la pwm bassa intorno ad 1-2 khz o alta al max 15 khz? anch essa influisce sul problema o no?
Livio Orsini Inserita: 20 marzo 2016 Segnala Inserita: 20 marzo 2016 No l'influenza maggiore è quella del dv/dt della commutazione e questo è indipendente, o quasi, dalla frequenza portante. Comunque è meglio star bassi di frequenza.
roberto8303 Inserita: 20 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 20 marzo 2016 Vabbene e se inoltre all ingresso del ponte utilizzassi una induttanza per motori di quelle trifasi come dei trasformatori potrei diminuire le armoniche e spike?o sotto inverter non andrebbe bene?
Livio Orsini Inserita: 21 marzo 2016 Segnala Inserita: 21 marzo 2016 Potresti addirittura metterci un filtro passa basso con frequenza limite di 100 Hz.
roberto8303 Inserita: 21 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2016 ma il filtro passa basso prevede il condensatore in parallelo ed avrei il blocco dell inverter. Perche la prima prova che feci è mettere tre condensatori da 1uF collegati a triangolo sull uscita dell inverter ed in parallelo all ingresso del ponte, e mi scattava subito l errore guasto a terra
Livio Orsini Inserita: 21 marzo 2016 Segnala Inserita: 21 marzo 2016 In filtro passa basso può essere configurato benissimo in "L" rovesciata o in "T"; in questi casi hai l'induttore come primo elemento. Solo se usi la topologia a "p greco" vedi il condensatore subito. Comunque un filtro del genere non lo si improvvisa; quindi se non hai esperienza in materia meglio acquistarlo da chi li sa fare, altrimenti si rischiano porcate enormi che fan più danni della grandine prima del raccolto. Usa 3 toroidi in cui fai passare 3 spire, ma potrebbero essere solo 2 o anche 4 o più, dei fili di uscita dell'inverter. Era il vecchio metodo per sdraiare i fronti degli inverters e diminuire le emissioni. Attenzione che i tori di ferrite poi scaldicchiano.
roberto8303 Inserita: 21 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2016 Ok allora faccio una prova prima con la reattanza trifase tanto ce l ho gia altrimenti preparo i toroidi
roberto8303 Inserita: 21 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 21 marzo 2016 niente serie di diodi, va bene il ponte trifase da 1200v, ho risolto installando una induttanza trifase ora si che va bene, con 8 ampere di assorbimento sul ponte dc ho 5,3 ampere dell inverter,prima non segnava nulla proprio e mi fondeva il ponte, poi ora si sente il fischio classico di risonanza nell induttanza che varia con la frequenza di pwm l ho lasciata a 6.
Livio Orsini Inserita: 22 marzo 2016 Segnala Inserita: 22 marzo 2016 Bhe se l'avevi in casa l'induttore trifase hai solo il disagio dell'ingombro piuttosto grande rispetto a 3 toroidi. Il ponte da 1200V èil minimo sindacale per questa applicazione.
roberto8303 Inserita: 22 marzo 2016 Autore Segnala Inserita: 22 marzo 2016 infatti si è piu o meno una 15 cm di altezza però è stretto e posso chiuderlo in un quadretto, poi invece non sono tanto sicuro che con 3-4 spire sul toroide avrei risolto, secondo me ce ne vogliono un bel po almeno una ventina vabbe per ora lascio tutto cosi funziona alla grande, posso anche limitare la corrente dell inverter come protezione. Figurati che sotto al ponte in uscita dc ho collegato anche una smerigliatrice a 220v 700watt, e la pilota benissimo.Ovviamente mi fermo prima a circa 120volt Senza induttore non partiva nemmeno faceva solo un tic e andava in allarme l inverter con GDF guasto verso terra come se un morsetto di uscita inverter fosse collegato a terra e la corrente di corto è superiore al 50% della corrente nominale dell inverter 8,5 ampere. Quindi la protezione non lo faceva nemmeno spuntare e blocco istantaneo. Ora è perfetto ovviamente non mi serve per i motori di elettroutensili ma mi piace provare e capire le cose praticamente.
Livio Orsini Inserita: 22 marzo 2016 Segnala Inserita: 22 marzo 2016 Per fare quello che necessita i toroidi con qualche spira son sufficenti basta osservare all'oscilloscopio i fronti di commujtazione su carico resistivo con e senza toroide sul filo. Noti subito lo "sdraiamento" dei fronti. Certo con un induttore da qualche mHy non solo rallenti i fronti ma tendi anche a "sinusoideleggiare" l'uscita dell'inverter.
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