jacopo2005 Inserito: 22 marzo 2016 Segnala Share Inserito: 22 marzo 2016 Buon giorno e grazie anticipatamente a chi vorrà rispondermi: Sono un condomino di uno stabile che dispone di riscaldamento a pavimento asservito da una caldaia a condensazione che produce pure l'acqua calda. I due valori in uscita dalla caldaia sono contabilizzati in caldaia (anche se questi due contabilizzatori spesso sono out, perchè si fermano in quanto si sporcano le ventoline interne) Il riscaldamento dei singoli appartamenti, come pure l'acqua calda, vengono contabilizzati nel satellite posto sul pianerottolo. Da pianerottolo, a valle dei contatori, partono le tubazioni del riscaldamento per arrivare, dopo circa 10 metri, ad una unità di smistamento per i vari locali dell'appartamento, e quindi l'acqua ritorna alla caldaia ripassando per l'unità satellite del pianerottolo. Possibile che non ci siano dispersioni e, quindi, prelievi involontari in questo circuito? se si a quanto ammontano? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
teorico1 Inserita: 24 marzo 2016 Segnala Share Inserita: 24 marzo 2016 Quando non c'e' richiesta di calore il contabilizzatore e' bypassato, quindi non ci sono dispersioni DOPO il contabilizzatore stesso (lato utenza per capirci) a meno che non ci siano dei trafilamenti per cui avresti comunque una piccola quantita' di acqua calda che va a scaldare il tuo impianto (ma che sarebbe contabilizzata dal tuo satellite). La dispersione ce l'hai nel tratto di tubazione che va dalla caldaia al contabilizzatore stesso, ed e' calcolata come differenza tra i kwh contabilizzati dalla caldaia e il totale dei kwh misurati dai satelliti e ripartita in base agli accordi e/o regolamenti condominiali. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 24 marzo 2016 Segnala Share Inserita: 24 marzo 2016 Dal contabilizzatore individuale fino al collettore è sempre di tua proprietà, quindi le perdite di questo tratto le paghi come consumo volontario. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 1 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 1 aprile 2016 Grazie mille per le risposte! Io però sono dell'avviso che il consumo involontario c'è ed è tutto quello che si disperde nelle tubazioni che vanno dal contabilizzatore del mio impianto satellite alla centralina di smistamento nelle varie stanze. Teniamo conto che dagli impianti satelliti le tubazioni percorrono un bel tratto nel pianerottolo per arrivare fino alla centrale di smistamento nelle varie stanze. Inoltre, come dice anche la norma uni 10200 (che per questi impianti da un Kinv di 0,25), il consumo è sempre involontario quando non è direttamente controllabile dall'utente (ed io controllo solo il calore che fluisce dalle valvole di smistamento alle varie stanze) aldilà se questo calore sia recuperato in tutto o in parte per scaldare l'appartamento/edificio. Pertanto credo si debba sottrarre almeno il 25% da quanto segnalato dal contacalorie del singolo appartamento e che deve essere addebitato al consumo involontario. Quanto sopra risulta anche dai consumi rilevati negli ultimi 5 anni che, se non si detraesse il 25% dalla sommatoria dei singoli consumi, la differenza con il calore consumato in centrale sarebbe positiva (ossia la somma dei consumi singoli sarebbe superiore ai consumi del contatore in centrale). Attendo vostre controdeduzioni Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 2 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 2 aprile 2016 Quote Io però sono dell'avviso che il consumo involontario c'è ed è tutto quello che si disperde nelle tubazioni che vanno dal contabilizzatore del mio impianto satellite alla centralina di smistamento nelle varie stanze. Certamente che c'è una dispersione di calore anche di quel tratto di tubazione ma probabilmente passa all'interno del tuo appartamento anche se sottotraccia. Quote Teniamo conto che dagli impianti satelliti le tubazioni percorrono un bel tratto nel pianerottolo per arrivare fino alla centrale di smistamento nelle varie stanze. Inoltre, come dice anche la norma uni 10200 (che per questi impianti da un Kinv di 0,25), il consumo è sempre involontario quando non è direttamente controllabile dall'utente (ed io controllo solo il calore che fluisce dalle valvole di smistamento alle varie stanze) aldilà se questo calore sia recuperato in tutto o in parte per scaldare l'appartamento/edificio. Normalemente il satellite è a ridosso del proprio appartamento, e comunque la tubazione deve essere isolata quindi la dispersione è molto limitata. La UNI 10200 parla del 25% sul fabbisogno teorico e ne parla per edifici non contabilizzati direttamente come il tuo e comprende le dispersioni generali per impianti a colonne montanti e non a satelliti. Presuppongo che hai una elettrovalvola dentro il satellite comandata da un termostato o qualcosa del genere, quindi una volta che l'elettrovalvola chiude il tratto di tubazione dopo il satellite non è piu' servita quindi non disperde piu'. Di fatto se uno non usa il riscaldamento il satellite non rileverebbe consumi a dimostrazione che non ci sono perdite involontarie, ma solo volontarie quando c'è richiesta di calore. Quote Pertanto credo si debba sottrarre almeno il 25% da quanto segnalato dal contacalorie del singolo appartamento e che deve essere addebitato al consumo involontario. Assolutamente no. Su impianti a satelliti le dispersioni sono inferiori al 10% e vengono misurate per differenza tra il contabilizzatore di centrale e la somma dei singoli appartamenti. Quindi avrai la percentuale involontaria legata a qualla differenza e quella volontaria legata alla lettura individuale. Quote Quanto sopra risulta anche dai consumi rilevati negli ultimi 5 anni che, se non si detraesse il 25% dalla sommatoria dei singoli consumi, la differenza con il calore consumato in centrale sarebbe positiva (ossia la somma dei consumi singoli sarebbe superiore ai consumi del contatore in centrale). Questo è matematicamente impossibile, se avviene una cosa del genere c'è qualcosa che non funziona, non conteggia bene o qualche errore di lettura. Quello che esce dalla centrale deve essere uguale alle perdine piu' la somma dei singoli satelliti, le perdite non possono essere negative. Ci sono casi un po' piu' complessi dove ci sono le fonti rinnovabili (integrazione solare, pompe di calore ecc..) dove un termotecnico elabori il progetto di contabilizzazione per definire bene come ripartire i costi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 2 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 2 aprile 2016 Ti ringrazio, Simone, per la gentilezza nel rispondermi e per la competenza con cui rispondi. Però la tabella 10 della norma UNI 10200 parla di impianti satelliti a tre vie e dice di 0,25 di Kinv!!! Che le tubazioni vadano o meno nel mio appartamento non significa che se non le comando io debba considerare la loro dispersione solamente a mio carico. Il concetto di consumo involontario mi sembra chiaro: tutto è involontario fintanto che l'utente non ha facoltà d'intervenire. Ma, giusto per avere un'idea, secondo te, esiste un valore minimo di consumo involontario? ossia, potrebbe mai essere che un condominio possa avere meno del 20% di consumo involontario? A partire da quale valore di consumo involontario si deve cominciare a credere che c'è qualcosa che non va a livello di conteggi/impianti? Grazie infinite Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 3 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 3 aprile 2016 Quote Però la tabella 10 della norma UNI 10200 parla di impianti satelliti a tre vie e dice di 0,25 di Kinv!!! Se leggi la nota 5 della tabella vedrai che il k non ti serve a nulla perchè dovrai misurare l'energia involontaria come ti ho detto sopra, a meno che tu non abbia i contabilizzatori di zona, cosa impossibile perchè altrimenti non potresti fare la contabilizzazione. Pultroppo la 10200 è piena di queste ridondanze inutili, nella revisione stiamo cercando di sistemarla, ma sarà dura. Quote Che le tubazioni vadano o meno nel mio appartamento non significa che se non le comando io debba considerare la loro dispersione solamente a mio carico. Il concetto di consumo involontario mi sembra chiaro: tutto è involontario fintanto che l'utente non ha facoltà d'intervenire. Che dal satellite al tuo calorifero sia tu a comandare l'afflusso non c'è dubbio alcuno, che la dispersione tra il satellite e il tuo calorifero vada a beneficio anche parzialmente per altri è vero ma questo non conta, è come se il tuo vicino non ha il riscaldamento acceso e di conseguenza il tuo appartamento gli cede calore. Il fatto è che per scaldare il tuo appartamento (volontariamente) devi scaldare anche la tubazione che va dal satellite al calorifero. Diverso invece le colonne montanti, che tu voglia o non voglia disperdono calore involontariamente appunto per mantenere a regime e pronto l'impianto. Quote Ma, giusto per avere un'idea, secondo te, esiste un valore minimo di consumo involontario? ossia, potrebbe mai essere che un condominio possa avere meno del 20% di consumo involontario? A partire da quale valore di consumo involontario si deve cominciare a credere che c'è qualcosa che non va a livello di conteggi/impianti? Entro fine anno tutti i condomini si dovranno dotare di contabilizzazione e ovviamente del progetto. In questo progetto vengono calcolati i fabbisogni secondo 11300 e da li vengono dati dei valori teorici di fabbisogno e di conseguenza quota volontaria ed involontaria, nel tuo caso non tabellarmente ma analiticamente. Da esperienze ti posso dire che satelliti d'utenza per solo riscaldamento hanno perdite attorno al 10% del consumo, difficilmente maggiori a meno che l'edificio sia abitato a metà. In linea teorica siamo attorno al 7/8% del fabbisogno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 3 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 3 aprile 2016 E va bene Simone, il tuo pensiero è molto chiaro ed io l'ho capito. Ti dico solo che in molti condomìni che si trovano ad avere le condizioni da me citate i tecnici che là contabilizzano il calore si regolano in questo modo: "l'impianto di riscaldamento a pavimento produce una quantità di calore che cede all'appartamento ed un'altra quantità che viene dispersa, in parte nelle tubazioni che vanno dal satellite alle valvole di distribuzione (di lunghezza superiore ai 10 metri) ed in misura minore attraverso il massetto, ecc. Questo valore viene considerato uguale al 20% del consumo rilevato dai contacalorie posto all'interno del "satellite". Per loro e per me il consumo involontario è tutto quello che non posso controllare, proprio come quello che va dalla caldaia al "satellite". Tieni conto che i 10 metri di tubo si riscaldano, senza servire a nessuno, anche se mi serve solamente lo scaldasalviette. Che poi questo tipo di discorso va fatto spelcialmente in quei condomìni in cui ci sono tanti appartamenti disabitati(senza arrivare al 50%) è vero. In caso di stabili tutti abitati la cosa serve a poco perchè la suddivisioni dei consumi andrebbe cominque equamente divisa. Per quanto riguarda la fine dell'anno, va considerato che l'unione europea ha emesso procedimento d'infrazione contro l'Italia, che ha recepito e accolto con determinazione del governo n° 201, che obbliga a considerare l'UNI 10200 cogente. Ovvero l'obbligatorietà dell'applicazione della norma (trall'altro inutilmente farraginosa) non è piùm attuale. Pertanto mi aspetto non poche rivoluzioni e risoluzioni. Buona domenica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 3 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 3 aprile 2016 Quote Ti dico solo che in molti condomìni che si trovano ad avere le condizioni da me citate i tecnici che là contabilizzano il calore si regolano in questo modo: "l'impianto di riscaldamento a pavimento produce una quantità di calore che cede all'appartamento ed un'altra quantità che viene dispersa, in parte nelle tubazioni che vanno dal satellite alle valvole di distribuzione (di lunghezza superiore ai 10 metri) ed in misura minore attraverso il massetto, ecc. Questo valore viene considerato uguale al 20% del consumo rilevato dai contacalorie posto all'interno del "satellite". Ce ne sono a milioni di modi di fare riparto, tutti inventati. Oggi c'è una norma e nel caso di satelliti la procedura è molto semplice e matematica. Per tornare alla quota involontaria. Ma se tu avessi la tua caldaietta sul balcone, non è che il 20% del gas che consumi lo pagano tutti perchè parte del tuo calore lo disperdi veso altri locali, ma lo paghi tutto tu. Qui le cose sono alla stessa stregua ne piu' ne meno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 3 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 3 aprile 2016 Per tornare alla quota involontaria. Ma se tu avessi la tua caldaietta sul balcone, non è che il 20% del gas che consumi lo pagano tutti perchè parte del tuo calore lo disperdi veso altri locali, ma lo paghi tutto tu. Qui le cose sono alla stessa stregua ne piu' ne meno. Dopo questa risposta del cavolo è meglio che mi ritiri in buon ordine. La discussione sta scivolando sul ridicolo. Grazie comunque dell'accoglienza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Quote Dopo questa risposta del cavolo è meglio che mi ritiri in buon ordine. La discussione sta scivolando sul ridicolo. Grazie comunque dell'accoglienza. Non capisco dove sia la stranezza della risposta. Lo spirito della normativa è rendere impianti centralizzati il piu' somiglianti agli autonomi in temini di consumi. Se ti sembra una "cavolata" dovresti dirlo al legislatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Non ho capito dov'è il ridicolo nella risposta Jacopo, è un esempio e anche fatto bene, allora per me ridicolo è ancora che ci siano persone che comprano in condomini con riscaldamento centralizzato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 4 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Ma come si fa a considerare un impianto autonomo con caldaietta sul balcone ad un riscaldamento centralizzato? Insomma sostenete che tutte le leggi, norme e quantaltro sviluppato sugli impianti sono solamente pratiche di stregoneria spicciola. Bastava calcolare quanto avremmo spesso con un impianto autonomo (che da quanto a me risulta da verifiche oggettive è molto meno costoso del centralizzato). Io avevo sollevato un problema pratico di interpretazione della norma UNI 10200:2015 per poter definire il Kinv per un impianto di riscaldamento centralizzato di un condominio, con caldaia a condensazione che produce contemporaneamente ACS e riscaldamento, con ripartizione del calore negli appartamenti attraverso centraline satelliti di pianerottolo (ossia unica centrale di smistamento per i 4 appartamenti del pianerottolo e, quindi, con percorsi di tubazioni di diversa lunghezza per l'arrivo agli appartamenti). Ritengo e chiedevo se facevo bene a ritenere se vi fosse un prelievo involontario di calore da sottrarre a quanto segnato dal contacalorie sito nel satellite, partendo dalla interpretazione della norma che divide, appunto, i consumi volontari da quelli involontari in maniera molto chiara! Per quanto riguarda l'acquisto di appartamento in condomini muniti di riscaldamento centralizzato, non mi sento ridicolo ma defrauadato. Purtroppo a riscaldamento autonomo pare siano vietati dalla legge...e una villeta singola non me la posso permettere. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Ma se la legge dice così non te la devi prendere con noi, è questo che non capisco, e se ti facciamo l'esempio pratico di quello che sta succedendo anche a te non è che perché si ritiene giusto, ma evidentemente è un dato di fatto. Io abito in un condominio di 12 famiglie ma non ho riscaldamento centralizzato, non è che TUTTI i condomini hanno il centralizzato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Cioè penso sia vietato staccarsi da un riscaldamento centralizzato, ma nulla vieta di comprare in un condominio senza centralizzato, senza bisogno di comprare una villetta a schiera. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 4 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 che ci fa un frigorista in un forum di riscaldamento? E' come mettere un cavolo a merenda! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Perché io ho il sistema a pavimento e ho approfondito l'argomento più di tanti termotecnici,e quando leggo "riscaldamento a pavimento" drizzo le orecchie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Seconda cosa mi piace vedere come reagiscono attaccabrighe come te quando non riescono, nonostante le provocazioni, ad attaccare una polemica fine a se stessa, non ha prezzo nelle pause di lavoro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Quote Ma come si fa a considerare un impianto autonomo con caldaietta sul balcone ad un riscaldamento centralizzato? Questo è l'intento della legge con le dovute variabili. E per questo che è prevista la quota involontaria che in caso di colonne montanti viene calcolata a priori in kWh mentre nel caso di satelliti viene misurata come differenza. Quote Insomma sostenete che tutte le leggi, norme e quantaltro sviluppato sugli impianti sono solamente pratiche di stregoneria spicciola. Bastava calcolare quanto avremmo spesso con un impianto autonomo (che da quanto a me risulta da verifiche oggettive è molto meno costoso del centralizzato). Non capisco cosa intendi dire e cosa c'entra. Quote Io avevo sollevato un problema pratico di interpretazione della norma UNI 10200:2015 per poter definire il Kinv per un impianto di riscaldamento centralizzato di un condominio, con caldaia a condensazione che produce contemporaneamente ACS e riscaldamento, con ripartizione del calore negli appartamenti attraverso centraline satelliti di pianerottolo (ossia unica centrale di smistamento per i 4 appartamenti del pianerottolo e, quindi, con percorsi di tubazioni di diversa lunghezza per l'arrivo agli appartamenti). Ritengo e chiedevo se facevo bene a ritenere se vi fosse un prelievo involontario di calore da sottrarre a quanto segnato dal contacalorie sito nel satellite, partendo dalla interpretazione della norma che divide, appunto, i consumi volontari da quelli involontari in maniera molto chiara! La norma prevede che è volontario tutto cio' che volontariamente puoi comandare, quindi se l'elettrovalvola è posizionata nel satellite, quella è la tua "volontà" che comandi dal tuo cronotermostato. Da li in poi paghi se volontariamente apri la valvola. Le dispersioni da li in poi sono a carico tuo, perchè anche nel tuo appartamento ci sono dispersioni verso altri appartamenti come ti ho detto prima ed è impensabile prevedere una quota "sociale" di queste. La dispersione della tubazione che va dal satellite all'appartamento tuo è a carico della quota volontaria allo stato attuale. Che una tubazione sia piu' lunga e una piu' corta fa parte della tipologia dell'impianto un po' come avere un appartamento esposto a sud e uno esposto a nord che consumerà di piu'. Poi la dispersione di quel tratto di tubazione che potrà essere 10 metri (non ne ho idea) isolata a norma è molto limitata in confronto al prelievo dell'energia totale. Per farla semplice è come se sul pianerottolo ci fosse la tua caldaietta murale, forse il problema è chiedersi perchè è stato posizionato li il satellite. Quote Per quanto riguarda l'acquisto di appartamento in condomini muniti di riscaldamento centralizzato, non mi sento ridicolo ma defrauadato. Purtroppo a riscaldamento autonomo pare siano vietati dalla legge...e una villeta singola non me la posso permettere. Non sei il primo e non sarai l'ultimo a ritenerlo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 4 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Certamente non si può dire che Simone non sia dotato di una gran bella pazienza; che le fa onore e ne fa un moderatore coi fiocchi! Si, perchè il sottoscritto non è come dice il frigorista un provocatore o attaccabrighe ma solamente un anziano tecnico innammorato dei problemi tecnici e sempre alla ricerca delle soluzioni più giuste, alla luce ed in ottemperanza delle leggi e norme vigenti. Nel merito del problema, Simone è certamente a conoscenza che altri studi tecnici, anche molto quotati, sono di avviso diverso e cioè considerano prelievi involontari anche le parti di tubazioni che vanno dal satellite al centro di smistamento delle varie stanze e che da calcoli fatti arrivano ad ammontare al 20% di quanto contabilizzato a monte degli stessi e, di cui, il 13 % recuperato (che per norma è comunque considerato involontario). Simone dirà che tutti possono fare tutto fino a prova contraria. Ed è un modo corretto di ragionare. Ancora grazie a Simone e a tutto lo staff di PLC. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 4 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 4 aprile 2016 Quote Nel merito del problema, Simone è certamente a conoscenza che altri studi tecnici, anche molto quotati, sono di avviso diverso e cioè considerano prelievi involontari anche le parti di tubazioni che vanno dal satellite al centro di smistamento delle varie stanze e che da calcoli fatti arrivano ad ammontare al 20% di quanto contabilizzato a monte degli stessi e, di cui, il 13 % recuperato (che per norma è comunque considerato involontario). Mi spiace ma non ne sono a conoscenza e non mi risulta che ci siano studi che interpretano in questo modo la normas, anzi tutti i progetti eseguiti in conformità alla 10200 che ho visto io non ne tengono conto. Poi non saprei proprio come possa uscire che queste tubazioni abbiano un'incidenza del 20%, inrealistico facendo anche un esempio di un apprtamento da 6 caloriferi da 1500 W cad avresti 9000 W di potenza installata e una perdita del 20% equivarrebbe a 1800W, basta vedere il prospetto D.2 per capire che questa teoria è inreale considerando che quelle sono potenze per tubazione non isolata, considerando che le tubazioni sottotraccia di questi impianti sono isolate la potenza dispersa è una frazione di quella della tabella. Comunque giovedi' porro' la questione in commissione a milano ma non credo che ci siano dubbi a riguardo. E' normale che ci possano essere altri studi/professionisti che interpretano diversamente la norma qualunque essa sia, ma mi fa' particolare specie constatare che proprio questi studi non sono mai in commissione a discutere delle questioni interpretative. Sull'argomento vedo ancora oggi progetti che prevedo coefficienti correttivi quando ormai stà scritto pure sui muri che non devono essere utilizzati, ma c'è sempre il tecnico che li applica convinto del suo operato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista modena Inserita: 5 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 5 aprile 2016 Sono contento non sei un provocatore, allora dato sei anziano e in teoria saggio, la prossima volta risparmiati la battuta sul frigorista che ci fa in riscaldamento, non la farebbe un adolescente alle medie, oltre che è mancanza di rispetto a chi tenta di dare il proprio contributo. Per altri dubbi sul riscaldamento a pavimento chiedi pure a me che ne so più di quello che me l'ha montato e ha fatto dei casini inenarrabili, ma applicandomi pure io che mi occupo di freddo li ho risolti, non ti farò pagare la consulenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
jacopo2005 Inserita: 6 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 6 aprile 2016 Ringrazio frigorista per l'offerta della consulenza gratuita. Io credo che gli impianti di riscaldamento in particolare siano fatti con i piedi, ossia i tempi ed i relativi costi dei materiali sono talmente alti che vengono fatti in tutta fretta, senza pensare al risultato finale: si deve guadagnare la pagnotta e poi si vedrà. Ed è per questo, e mi rivolgo a Simone, che le norme in materia di ripartizione dei costi non devono essere così "talebane", ossia non ci si può trincerarsi dietro formule avulse che prescindono dalle realtà esistenti all'interno dei vari condomini. L'applicazione della norma UNI 10200 sta diventando sempre di più una fonte di guadagno insperato per i più disparati "professionisti" del guadagno facile e, spesso, dalla scarsa professionalità. Ancora una domanda tecnica per chi mi vorrà rispondere: In un impianto di riscaldamento a satelliti con contabilizzazione diretta, con caldaia a condensazione in impianto centralizzato che produce anche ACS, ed in cui le formulette di mera sottrazione dei consumi dei contatori in centrale meno la somma dei consumi delle singole unità abitative danno risultati a capocchia, qual'è il metodo alternativo da usare? GRAZIE Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 6 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 6 aprile 2016 Quote Ed è per questo, e mi rivolgo a Simone, che le norme in materia di ripartizione dei costi non devono essere così "talebane", ossia non ci si può trincerarsi dietro formule avulse che prescindono dalle realtà esistenti all'interno dei vari condomini. La 10200 è piena di imprecisioni e va migliorata, cosa che stiamo facendo, ma il principio secondo me è corretto. Inoltre proprio questa norma rispecchia piu' che mai la realtà delle cose, fino a prima del 2013 si ripartiva a "mele e pere" come piu' gli piaceva l'assemblea o l'amministratore. Quote L'applicazione della norma UNI 10200 sta diventando sempre di più una fonte di guadagno insperato per i più disparati "professionisti" del guadagno facile e, spesso, dalla scarsa professionalità. Io penso proprio che non sia così, dal progetto 10200 mi devono uscire i fabbisogno energetici, e se questi sono fatti male la ripartizione sarà un disastro, cioè se dal progetto mi esce che l'edificio ha bisogno di 100.000kWh e poi nella realtà ne misuro 200.000 o la metà è ovvio che c'è qualcosa di sbagliato e qui salteranno fuori. Questa non è l'APE che da un risultato numerico a cui nessuno frega nulla se non la classe energetica per edifici nuovi per i costruttori. Qui escono numeri che dopo dovranno scontrarsi con un addebito di spese a tutti i condomini. Ti assicuro che io personalmente ho già fatto diverse assemblee post progetto per spiegare il perchè e il percome dei nuovi millesimi, quindi se non sei piu' che preparato l'assemblea ti "divora" vivo. Quote In un impianto di riscaldamento a satelliti con contabilizzazione diretta, con caldaia a condensazione in impianto centralizzato che produce anche ACS, ed in cui le formulette di mera sottrazione dei consumi dei contatori in centrale meno la somma dei consumi delle singole unità abitative danno risultati a capocchia, qual'è il metodo alternativo da usare? Non c'è metodo alternativo, se escono numeri palesemente inreali bisogna capire dove stà il problema, sicuramente c'è qualcosa che non stà funzionando correttamente. A me per esempio è capitato un condominio dove c'erano i contabilizzatori montati sull'andata (e già normalmente si montano sul ritorno) e la sonda di mandata che a quel punto doveva essere sul ritorno mai inserita nel pozzetto. Il tutto su un impianto a pavimento dove praticamente misurava l'andata a 35/40°C e il ritorno a circa 20°C. Risultato dopo la prima stagione , hanno conteggiato consumi assurdi. Ma ripeto se dalla sottrazione esce un numero improponibile bisogna indagare dove stà il problema. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 6 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 6 aprile 2016 con questo ultimo intervento, Simone B. penso che hai soddisfatto i dubbi sui nuovi calcoli dei riscaldamenti condominiali, sui controlli e i metodi impiantistici da attuare. complimenti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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