mc1988 Inserito: 9 aprile 2016 Segnala Share Inserito: 9 aprile 2016 Buongiorno a tutti, sono alle prese con una fresatrice Tiger 800 (anno di costruzione 1971, elettronica 1985) equipaggiata da un CN Heidenhain TNC150B e con logica gestita da un PLC Icem 4-16. E' la prima volta che mi capita di avere a che fare con un PLC di questa marca e così "primitivo" (prodotto da un'azienda lombarda, la Icem appunto di Ferno vicino Malpensa, credo fallita e chiusa già da molti anni). La macchina è a 4 assi (3 lineari X,Y, Z + C mandrino), il mandrino è trascinato da un motore trifase asincrono da 20 HP con avviamento stella-triangolo (nessun azionamento) e con variazione di velocità realizzata attraverso un cambio meccanico azionabile manualmente. L'anno scorso avevamo il problema che, di tanto in tanto, cadeva la potenza sul mandrino facendolo fermare, l'avanzamento assi però proseguiva e questo comportava spesso la rottura degli inserti degli utensili. Non abbiamo mai risolto il problema (per ovviare alla pericolosità abbiamo comunque carterizzato integralmente la macchina), ma ci eravamo preoccupati di pensare a come fare per far sì che la rotazione mandrino fosse correttamente gestita ed integrata nella logica macchina. Tuttavia, da qualche giorno abbiamo un nuovo problema, ancora più grave e strambo del precedente: il mandrino parte da solo! In pratica, a macchina accesa ed a mandrino fermo, senza che nessuno agisca sul CN, si avvia lo stella-triangolo ed il motore inizia a girare, peraltro talvolta in senso orario e talvolta in senso antiorario. Perdipiù sull'interfaccia CN si illuminano i led M03 (rotazione mandrino oraria) oppure M04 (rotazione mandrino antioraria), proprio come se un utente fantasma stesse comandando la rotazione mandrino dal CN. Abbiamo dovuto mettere la macchina fuori servizio poichè l'unica sicurezza sarebbe attivare l'emergenza (taglio della potenza che fa spegnere anche il CN), ma col fungo premuto alcune operazioni, tipo il cambio utensile, non possono essere effettuate (a meno di non voler rischiare - roba da galera a vita - che mentre l'operatore sta inserendo il codolo nel cono parta il mandrino tirandogli via la mano). A tutt'oggi non siamo riusciti a capire se il problema viene dal CN e quindi è nella comunicazione fra CN e PLC o nasce invece all'interno del PLC. Avrei voluto controllare le tensioni in ingresso al PLC (per scongiurare che tensioni instabili possano alterare gli stati logici del PLC) ma per farlo mi tocca smontarlo tutto dall'interno dell'armadio elettrico. Sul web ho cercato qualcosa a proposito di questo benedetto Icem 4-16 ma non ho trovato nulla di nulla. I manuali del TNC150 li ho reperiti invece sul sito Heidenhain, ma non mi sembrano granchè utili. Gli schemi elettrici della macchina li ho a disposizione, fra l'altro guardando gli schemi è venuta fuori un'altra stranezza, e cioè che la rotazione mandrino è pilotata da una scheda di uscita del PLC mentre l'accensione dei led di rotazione mandrino da una seconda scheda di uscita del PLC, questo mi fa pensare che il problema non sia su un componente hardware su una scheda (un filtro, un optoisolatore, ecc.) ma stia da qualche altra parte. Spero di avervi fornito tutte le informazioni utili a farvi inquadrare il problema e a darmi una mano... cosa di cui vi sarei davvero tanto grato! Ciao a tutti mc1988 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mc1988 Inserita: 29 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 29 aprile 2016 Buonasera a tutti, siamo lieti di annunciare la felice risoluzione dell'enigma! A causa di un difetto dell'impianto di bilanciamento dell'asse verticale della macchina (colpevolmente trascurato), si presentano frequentissimi inneschi della pompa dell'impianto idraulico. Le frequentissime eccitazioni della bobina del contattore del relativo motore generano, evidentemente, dei disturbi di tipo impulsivo che, a causa forse di qualche filtro malfunzionante o guasto, il PLC non riusciva più a sopprimere, producendo di conseguenza uscite "impazzite" (figlie di stati logici istantaneamente alterati) che andavano ad interferire, chissà come e chissà perchè, proprio con la gestione tramite PLC del motore mandrino e dei relativi segnali di retroazione. La soluzione ipotizzata e subito attuata è stata quella di abolire la pompa oleodinamica dal PLC, gestendola quindi attraverso un cablaggetto esterno, predisposto e realizzato ad hoc. In tal modo si è "depurato" il PLC dalla sorgente del disturbo in RF, essendo la pompa ormai gestita attraverso logica puramente elettromeccanica. A seguito del tentativo praticato, il mandrino ha smesso subito di fare quel che gli pareva, seguendo docilmente i pilotaggi (stavolta corretti) provenienti dal PLC. Ciao a tutti mc1988 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 29 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 29 aprile 2016 ottimo! hai risolto ed hai reso partecipe il forum della risoluzione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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