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Inverter Mm420 Con 2 Motori


fabmatt

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Secondo voi è possibile collegare un inverter Siemens MM420 con 2 motori comandati con 2 teleruttori distinti? Praticamente vorrei comandare 2 motori (uguali) azionandone una volta uno e una volta l'altro con 2 teleruttori distinti. Quali accortezze deve avere ?

Grazie.

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Sei motori sono uguali e non sono connessi contemporaneamente, necessitano di un interblocco, in modo da garantire la non contemporanea alimentazione. Sarebbe consigliabile, anzi direi indispensabile, il blocco della marcia se i motori non sono fermi.

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E poi attenzione, una cosa banale, non invertire i motori con inverter in marcia. Quindi prendi il contatto dell'inverter e programmalo come inverter in funzione per inibire lo scambio tramite la logica esterna (731=52.2)

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I due motori sono interbloccati tra di loro, il dubbio che io avevo era quello di sapere se era possibile staccare il carico dall'inverter, oppure doveva essere sempre collegato.

Grazie.

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Tieni sempre a mente Fabmatt, che come principio (in qualunque impianto ti troverai ad eseguire) tra l' uscita dell' inverter ed il motore ci va sempre e solo una cosa...IL CAVO !

Tutt' al più va benissimo (quando richiesto) un' induttanza di filtro se (per esempio) la connessione tra motore ed inverter è parecchio lunga.

Quindi ? il tuo automatismo non si può realizzare ? Ovviamente si, basta che ti attieni al prezioso consiglio di Rimonta che ti ha raccomandato di eseguire commutazioni varie SEMPRE AD INVERTER CON USCITA = OFF.

Infatti le scintille che si procurerebbero nei contatti dei teleruttori quando aprono sono EXTRATENSIONI con fronti molto ripidi, LETALI per i Mosfet od Igbt che siano, in grado veramente di ucciderli. Non di meno all' atto della chiusura di un teleruttore, se l' inverter è già in marcia, magari con uscita a 50 Hz o più, il motore dà un picco di assorbimento che se tutto va bene te la cavi solo col TRIP dell' inverter.

In sintesi : sia che tu all' uscita debba compiere un' avviamento, un inversione, od anche una commutazione di polarità-motore, il principio assoluto è che durante queste transizioni l' inverter abbia l' uscita = OFF !! Dopodichè puoi far come ti pare :)

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Non di meno all' atto della chiusura di un teleruttore, se l' inverter è già in marcia, magari con uscita a 50 Hz o più, il motore dà un picco di assorbimento che se tutto va bene te la cavi solo col TRIP dell' inverter.

ASMO non esageriamo :)

Non hai mai visto qualche impianto tessile, dove ci sono decine di motori sotto un unico inverter? Ebbene in questi impianti si inseriscono e si disinseriscono singoli motori, mentre gli altri continuano a funzionare.

Oppure pensa a 3 o 4 motopompe di qualche decina di kW, dove un unico inverter ne prende una alla volta l'accelera, in funzione della richiesta, sino alla frequnza di rete, poi la pompa viene commutata sulla rete. Quando la richiesta di acqua si riduce avviene l'operazione inversa. Una motopompa viene commutata da rete (50 Hz) sull'inverter che poi ridurrà la frequenza in accordo con la portata richiesta.

Queste cose si son sempre fatte. Ovviamente vanno osservate le dovute cautele e la sequenza dell'operazione deve essere corretta. Però l'inverter non "trippa" ne si guasta, ci mancherebbe altro.

Io, nel mio, post ho consigliato la commutazione da fermo perchè il tenore della domanda iniziale mi sugeriva che questa era la modalità più sempliceper questa applicazione. Però la commutazione in velocità puo essere fatta; sempre osservando le dovute cautele, ma si può

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Ho adottato il principio di precauzione (semmai esagerando) perchè al di là delle mie valutazioni sul motivo per cui l' inverter soffrirebbe durante una commutazione a "CALDO" (ovvero scintille sui contatti di potenza etc..), io il fatto che non si può collegare un teleruttore a valle dell' inverter l' ho sempre letto su tutti i manuali di tutte la marche di inverter con cui ho lavorato fin' ora. Le molteplici applicazioni sulle macchine tessili che ho visto nella mia carriera, erano strutturate proprio come tu hai detto, ovvero (nel mio caso) circa un' ottantina di motori da 100 Watt, attivabili singolarmente dall' operatore tramite uno switch tripolare a levetta (pensa te), e tutti i motorini erano alimentati da un unico inverter nel quadro macchina....MA...subito a valle dell' inverter c' era un trasformatore trifase con primario 380 a stella, e secondario a 220 a triangolo, che io ho sempre ritenuto (al di la' che i motorini fossero dei trifase a 220) facesse anche da protezione all' inverter contro i contraccolpi induttivi che questo metodo non troppo ortodosso procura quando si manovrano gli switch. Certo che quando azioni un singolo motorino e già ne stanno andando 70, non sarà quello a guastare l' inverter, però l' impianto così costituito, mi sembra una cosa fatta come da manuale ed in sintonia con le raccomandazioni che danno i vari libretti delle istruzioni delle varie marche.

Il discorso invece delle motopompe come lo fai tu, dove lavoro io ce l' abbiamo, ma con gli avviatori progressivi, non con gli inverter, però se mi dici che si usa farlo anche con questi nelle dovute modalità, ne farò tesoro, ed anzi visto che ho in porto una modifica a questi impianti (se me la avvalleranno) dato che facendo girare una pompa a metà giri riduci di 8 volte il consumo, mi serviranno degli inverter, e quindi la cosa si fa interessante. (devo comunque ancora valutare se posso permettermi un dimezzamento della portata ed una dequadruplicazione della pressione, ma viste le esigenze penso di si).

Bene Livio ho solo voluto spiegare i motivi del perchè ho fatto un pò di terrorismo sui teleruttori a valle, ora che però mi hai fatto notare che la mia è anche apprensione più che precauzione, ne terrò sicuramente conto.

Grazie :)

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Guarda Livio, ho giusto in mano adesso la pagina 2-16 del manuale del varispeed E7, che recita testuali parole :

NON UTILIZZARE UN INTERRUTTORE ELETTROMAGNETICO

Non collegare mai un interruttore elettromagnetico (MC) tra l'inverter e il motore accendendolo e spegnendolo durante il funzionamento. Se si accende l' MC mentre l' inverter è in funzione, si crea un ampio afflusso di corrente che farà scattare la protezione da sovracorrente dell' inverter. Quando si usa un MC per commutare ad esempio due motori, arrestare l' uscita dell' inverter prima di impiegare l' MC.

Quindi l' ultima riga spiega quale è la giusta modalità, ed anch' io l' avevo sottolineata a Fabmatt in fondo al mio messaggio n° 5, per cui quando Tu ti riferisci alle motopompe che già lanciate vengono commutate da rete a 50 Hz ad inverter che poi le riaccompagna a 0 giri (presumo per contrastare il colpo d' ariete sulla condotta idrica) come avviene questo scambio nella giusta modalità ? Perchè stando a quanto recita il manuale omron sembra arduo, ma attendo fiducioso da Te chiarimenti in merito.

Grazie ancora :)

Modificato: da ASMO
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NON UTILIZZARE UN INTERRUTTORE ELETTROMAGNETICO

Non conosco quell'inverter, non conosco neanche questa terminologia :) (sarà un contattore?), però ti assicuro che di linee plurimotori (anche 30 e più) sotto un unico inverter con inserzione e distacco di singoli motori durante il funzionamento della linea ce ne sono in funzione ancora parecchie decine (direi centinaia) nel mondo.

Per quanto riguarda il sistema di comando pompe la mia prima applicazione la realizzai nei primi anni '90 con un 3 pompe ed un inverter da 35kW per un acquedotto nel Lazio.

Ricordo ancora, nell'intorno dell''85, in Ansaldo, i tentativi di sincronizzare in fase l'inverter con il motore che era alimentato da rete, per prenderlo incarico. Poi si riuscì ad evitare questa complicazione.

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Si Livio si tratta di un contattore (MC = Main Contactor, elettromagnetico è riferito al comando, ovvero la bobina).

Comunque la malizia di immaginare il discorso di cercar di sincronizzare l' uscita inverter con la rete mi era un po' balenata, pensando anche a come gli U.P.S. agiscono quando all' accensione prima di entrare ON-LINE, vanno a caccia (ovviamente) del sincronismo.

Poi pero' mi dici che il metodo è stato abbandonato poichè essendo complesso si è riusciti ad aggirare l' ostacolo in un altro modo giusto ?

Saluti da ASMO.

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Temo che, al di là delle questioni tecnico-elettriche, se l'inverter non sente il carico applicato vada in allarme e quindi necessiti di un nuovo avviamento, naturalmente dopo aver effettuato il reset allarmi. Per questo ho consigliato di non effettuare lo stacco con inverter in funzione.

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Temo che, al di là delle questioni tecnico-elettriche, se l'inverter non sente il carico applicato vada in allarme e quindi necessiti di un nuovo avviamento..

Ripeto, quando porti un motore da zero a 50 Hz, per poi passarlo all'alimentazione di rete, fai esattamente un'apertura e l'inverter rimane per alcuni istanti senza carico.

La sequenza è: apertura contattore inverter-motore e comando blocco inverter.

L'unico inconveniente potrebbe essere un extra tensione ma, facendo le cose bene, questo non accade.

Comunque, ripeto, nel caso in oggetto è inutile complicarsi la vita, anch'io avevo consigliato subito la commutazione a macchina ferma

Sarebbe consigliabile, anzi direi indispensabile, il blocco della marcia se i motori non sono fermi.

..si è riusciti ad aggirare l' ostacolo in un altro modo ...

Semplicemente è migliorata la qualità degli inverter; ci si è resi conto che non era necessario sincronizzare in fase le due correnti.

Gli UPS devonosincronizzarsi alla rete se vogliono garantire la commutazione senza soluzione di continuità.

Nel caso degli inverter la situazione è differente. E' simile a quando si esegue un parallelo tra due alternatori.

In questo caso un "alternatore" è il motore che sta girando quasi alla velocità nominale, l'altro è l'inverter stesso.

Modificato: da Livio Orsini
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