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Ruota Polare A Massa


edmondo calia

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edmondo calia

Salve a tutti.

Qualche giorno fa ci hanno chiamato per delle verifiche elettriche su un alternatore da 55 MVA

Il guasto dichiarato è confermato anche da me era una massa diretta della ruota polare.

Diretta nel senso che con il tester si misuravano un paio di ohm.

Ora, indipendentemente dal fatto che in quelle condizioni non si può fare altro che smontare ed intervenire sul guasto, la mia domanda è:

Se vi è un solo punto fisico dell'avvolgimento a massa la macchina può lavorare?

Credo di dire una certezza che se ce ne fossero due ci sarebbe un corto dell'avvolgimento che si chiuderebbe attraverso la massa vero??

Ancora una cosa:

Se volessi vedere orientativamente (nel caso di un punto a massa) in che punto dell'avvolgimento si trova la massa sarebbe giusto operare in questo modo?:

Alimento in c.c. la ruota polare dagli anelli dando per es. 30V

Misuro la tensione tra un anello e la massa

misuro la tensione tra l'altro anello e la massa

se le tensioni tra i singoli anelli e la massa sono simili sarebbe giusto dire che il punto di massa si trova a metà circuito dell'avvolgimento completo???

Per la cronaca si tratta di una ruota polare a due poli lisci (trovare una massa li è un vero casino ve lo assicuro)

Ciao

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"Se vi è un solo punto fisico dell'avvolgimento a massa la macchina può lavorare?" certo, se il circuito era isolato da massa col primo guasto puo' continuare a funzionare. Poi, se invece di un punto ce ne sono due o tre molto vicini col tester non si capisce, ma i campi dei due poli lisci hanno una distribuzione non simmetrica e non credo che sia bene far girare l'alternatore cosi'.

"tra i singoli anelli e la massa sono simili sarebbe giusto dire che il punto di massa si trova a metà circuito dell'avvolgimento completo?" si, pero' questa meta' puo' essere in un punto indefinito di una spira quindi testate, entro la cava....

Se ci sono due o piu' punti a massa col tester in mV esplorando la ruota potresti trovare delle piccole differenze di potenziale fra due punti del ferro, perche' la corrente si spande.

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edmondo calia
certo, se il circuito era isolato da massa col primo guasto puo' continuare a funzionare. Poi, se invece di un punto ce ne sono due o tre molto vicini col tester non si capisce

scusami ma non ho capito.

se c'è un punto di massa il circuito non saràisolato dalla massa e da qui la mia domanda sul funzionamento

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Se c'e' un solo punto a massa quello andra' a 0 volt. Il resto del circuito di eccitazione si adatta. Esempio eccitazione a 150 V tra + e - e il - non e' a massa, Va a massa in punto che e' a 1/3 dall'alimentazione negativa e 2/3 dall'alimentazione positiva. Quel punto va a 0 V, mentre l'alimentazione negativa si sposta a -50 V, quella positiva a +100 V. La tensione tra + e - resta 150 V. Attraverso il collegamento a massa non circola corrente perche' non si puo' richiudere.

Se va a massa un altro punto ci sono due punti a 0 V e una parte dell'avvolgimento di eccitazione e' shuntato e non produce campo. La distribuzione del flusso non e' piu' quella prevista con due anse circa sinusoidali.

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