Luigi Marchi Inserito: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserito: 14 aprile 2016 Alla mia e-mail personale arrivano richieste di ogni genere. Da chi vuole produrla e mi chiede se ci sono brevetti (non ci sono; è OPEN SOURCE), a chi mi chiede di poter attivare più uscite PWM, per più carichi, con priorità. Accade infatti che con la buona stagione gli impianti FV arrivano a produrre la potenza di punta e possono alimentare più carichi, a maggior ragione se il termostato stacca l’unico carico collegato, il tutto per migliorare l’autoconsumo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 E’ certamente possibile, perché Arduino, anche nella versione base, ha più uscite PWM. Occorre fare alcune semplici modifiche al software della versione Penelope 2.0 (buona) pubblicata i giorni scorsi e reperibile nella sezione Download. Esempio, delle modifiche, per 3 carichi: …………. ciclopwm1 = ciclopwm; ciclopwm2 = 0; ciclopwm3 = 0: if (ciclopwm > 254) { ciclopwm1 = 254; ciclopwm2 = ciclopwm – 254; } if (ciclopwm > 508) { ciclopwm2 = 254; ciclopwm3 = ciclopwm – 508); } ………… analogWrite(pin_carico1, ciclopwm1); analogWrite(pin_carico2, ciclopwm2); analogWrite(pin_carico3, ciclopwm3); ........... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Preciso che la soluzione proposta non è stata testata. In precedenza ho usato altre soluzioni di codice, ma questa mi sembra la più semplice. Sul display verrà indicata la misura del PWM percentualizzata, oltre il 100% Quando indica 160% - ad esempio - significa che il primo RSS è pilotato al 100% e il secondo al 60% E così via. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 E' inutile che te lo spiego perché lo sai già e potrai spiegarlo meglio tu a me ma la gestione delle priorità...non funziona così. E' inutile mandare tot % ad un qualcosa che in quel momento magari non è attivo. Gestione di linee prioritarie significa che: Si definiscono tot linee con ognuna la sua classe di priorità si leggono gli assorbimenti su ogni linea e in base alla priorità si invia o si toglie corrente all'una o all'altra... O no? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Stefano "cimenta minga" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Dott.cicala Le tue osservazioni sono corrette. Ma l'approccio è diverso: Io parto dal problema e trovo le soluzioni, come programmatore, che è la mia migliore competenza. E mi scuso se sono pressapochista nella descrizione, dal punto di vista tecnico. Non è il mio lavoro. Il problema di queste centraline, che non ho inventato io, è che viene alimentato un carico, tipicamente un boiler elettrico, ma lo stesso accade con una stufetta. Hanno un termostato che stacca la corrente quando raggiunge una certa temperatura, anche per problemi di sicurezza. Questo comporta che non si riesce a "sfruttare" tutta l'energia disponibile, proprio nei momenti di maggiore produzione. La soluzione è allacciare 2 boiler, eventualmente in parallelo da un unica uscita PWM di Arduino. Ma ci sono buoni motivi per preferire allacciare un boiler ad una uscita PWM e allacciare il secondo ad un altra uscita, con il vantaggio di scaldare fino alla temperatura prevista dal termostato il primo e trasferire solo dopo l'energia al secondo,. che viene considerato di utilità secondaria. Questa soluzione software riesce a fare questo. Anche con un terzo boiler. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Quote Dott.cicala ......... e in base alla priorità si invia o si toglie corrente all'una o all'altra... Quello che decide e comanda tutto è il termostato. Infatti, nell'esempio che ho fatto, di funzionamento al 160% può essere: 1) che il primo boiler sta assorbendo il 100% del carico sulla sua resistenza elettrica e il secondo il 60% oppure: 2) che il primo non assorbe nulla perchè il termostato lo ha staccato e quindi arriva un 60% di energia al secondo. Con la differenza che nel primo caso la produzione è molto più alta, più che doppia, che nel secondo caso. In ogni caso se il valore è superiore a 100% significa che arriva corrente anche al secondo. Si possono fare simulazioni ipotizzando 3 boiler da 1 Kw cadauno e surplus di energia molto variabile con anche termostati che staccano dopo un certo carico su ciascuno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 come non detto....anzi C.V.D. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 La confusione è tanta.... Mi vien voglia di citare un vecchio proverbio in lingua ambrosiana, ma qualcuno potrebbe offendersi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walterword Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 la confusione è tanta , moltiplica per 1 milione e ti ritrovi nelle condizioni di lavoro attuali Ma Luigi , se hai Arduino che controlla tutto , perchè non fai lo switch a livello logico ? . E qua sarebbe stata utile la scheda che volevo progettare con 16 I/O digitali , analogici etc da connettere ad arduino due ....ma prima o poi ... Livio , considera che nelle grosse aziende multinazionali che producono grossi impianti , di figure come Luigi ce ne sono 5-6 .... prova ad immaginare cosa accade. Senza offese Luigi , io apprezzo quello che stai facendo anche se lo proproni alla minkiazza .... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Non mi offendo per nulla. Quella porzione di codice si capisce bene anche se non è in italiano, perchè cosa significhi if lo sanno tutti. Però ..... però se non si conosce l'altra parte del codice non si capisce il funzionamento. Orbene, nel software che manca accade che bisogna portare a zero il surplus di energia "sbattendola" su dei boiler. E ciò avviene aumentando continuamente il ciclopwn finchè non si riesce ad ottenere il pareggio tra produzione e consumi e facendo il contrario quando diminuisce il surplus. Quindi ciclopwm può essere un numero, diciamo, da zero .... a 600, mettiamo. Quando il primo boiler è "pieno" il ciclopwm supera subito quota 254 e altrettanto accade quando anche il secondo boiler è in temperatura, in questo caso si parte, per qualunque esubero, anche di pochi watt, da quota 508. Funziona come con dei bidoni a livello decrescente che quando si riempie il primo necessariamente l'acqua va nel secondo. Ma accade anche che dopo un pò, se ci sono prelievi di acqua calda, anche il primo torna a riempirsi di acqua ... cioè di energia. Tutto in modo dinamico, veloce e automatico, come solo sa fare un microcomputer programmato a modo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 So che il regolamento richiede di non esagerare con gli emoticons, ma per specifici casi come questo, non è possibile esprimersi diversamente.... Quote anche se non è in italiano, perchè cosa significhi if lo sanno tutti. Quote come solo sa fare un microcomputer programmato a modo. ................... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Dott.cicala, lascia che ti racconti un aneddoto, per sdrammatizzare il ruolo dei programmatori che non riescono a farsi capire. Alla fine degli anni '80 venivo spesso in centro a Milano perchè scrivevo su delle riviste di informatica. All'epoca scrivevo molti programmi e non solo. Conoscevo benissimo la programmazione in Clipper, ovviamente in inglese, poi usavo il compilatore per trasformare il codice in linguaggio macchina, come facciamo tuttora. Allora mi sono chiesto: se il software riesce a trasformare in linguaggio macchina il codice in lingua inglese, perchè non lo faccio fare con un codice in italiano ? Tantopiù che il "vocabolario" non è tanto esteso. Come ? Semplice. Facendo prima una passata del codice da italiano all'inglese, come un comune traduttore. Ho tradotto dall'inglese all'italiano tutte le funzioni e tutte le parti della programmazione, una cosa fantastica. Il traduttore dall'italiano all'inglese, fatto a sua volta in linguaggio Clipper, faceva in un attimo. Tutto questo non per spirito nazionalistico, ma perchè serviva anche ad altre persone. Soprattutto a "leggere" i miei listati. In italiano. E mi risparmiavo la fatica di scrivere in inglese. E capivo i miei listati meglio pure io. Peccato che il mio vocabolario e il mio traduttore non abbiano avuto fortuna. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Quote .... prova ad immaginare cosa accade. Immagino che il problema sia quello della manutenzione dei programmi. Se lo capisce solo quello che l'ha fatto e cambia azienda son dolori. Specie per chi deve sostituirlo. Scrivere in un linguaggio di programmazione semplice, ben comprensibile e ben documentato è la cosa più importante. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walterword Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 quando i problemi da risolvere sono complessi , i sw diventano complessi , c'e' poco da fare . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Software scritto in dialetto comasco: Se ul buton l'è schiscà Alura Se l'è fosc Alura Se ghe gent in ca Alura lampedina=impizzada; impagament lampedina=smurzada; L'è_fini_ul_se; L'è_fini_ul_se; L'è_fini_ul_se; Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 14 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Il software è una cosa faticosa e importante nella gestione di un microprocessore, ancorchè utilizzato per la prototipizzazione, cioè per sviluppare prototipi. Senza software un computer non vale nulla. E anche un microprocessore. Ci sono 2000 visualizzazioni della centralina per autoconsumo, bene, ma sono andato a vedere quanti hanno scaricato il software Penelope 2.0 ultima versione (quella buona), che funziona bene, questa: Quanti ? Uno solo. Eppure è il software sul quale va innestata la modifica di cui parlo in questa discussione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Adelino Rossi Inserita: 14 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 14 aprile 2016 Quote Conoscevo benissimo la programmazione in Clipper, L'approccio alla materia è perfettamente in linea con la mentalità dei programmatori clipper, cobol, fortran del tempo. Quote Ci sono 2000 visualizzazioni della centralina per autoconsumo, Quote Quanti ? Uno solo. Fa piacere che tu stesso abbia constatato l'inutilità di questo tipo di approccio alla dialettica tecnica, si clicca per curiosità e si abbandona. per disinteresse. Questa situazione, di una valanga di chiacchiere vuote e ripetitive di frasi fatte, danneggia unicamente quella parte di utenti che data l'attualità del fv clicca anche solo per cercare di capirne qualcosa di più. Data la carenza di argomenti siamo all'assurdo di proporre fino a 3 boiler casalinghi per dissipare l'energia prodotta, dopo aver speso varie centinaia di euro per costruire l'impianto, immaginiamoci nelle regioni del centro-sud proporre dei boiler e delle stufette. Proprio volendo, per l'acqua calda si installa un SOLARE TERMICO che fa solo acqua calda in modo diretto. In quanto ai sistemi di accumulo, (vedi batterie) attualmente per reggere i consumi casalighi di notte, sarebbe improponibile per i costi elevati. Al nord nelle stagioni fredde sarebbe poi inutile per il poco fv. che un impianto casalingo sarebbe in grado di produrre per la notte. A mio parere, (ah, avessi i miei vecchi privilegi di moderatore) PLC Forum dovrebbe spostare questo tipo di discussioni nel forum SVAGO. Quote boiler elettrico, ma lo stesso accade con una stufetta. Hanno un termostato che stacca la corrente quando raggiunge una certa temperatura, Mi fa piacere che hai acquisito questa informazione da un MIO PRECEDENTE INTERVENTO, intendo dell'esistenza del termostato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 15 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 Non solo svago, anche se per me lo è come fare parole crociate. Focalizzo l'attenzione sul software, perchè è intelligenza, al servizio di una vita più comoda. Ed è lavoro per i nostri figli (mio figlio primogenito è nel settore, in una grandissima azienda e non sono pentito di averlo consigliato). Il fotovoltaico significa anche elettronica. E' in forte sviluppo in tutto il mondo con investimenti, che lo scorso anno, hanno superato quelli nel settore del petrolio. Ma intendo proporre anche software per microprocessori applicati all'automazione e su questo, carissimo Angelino, potremo essere in sintonia. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 15 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 Quote L'approccio alla materia è perfettamente in linea con la mentalità dei programmatori clipper, cobol, fortran del tempo. Non c'era bisogno di specificarlo, lo si era capito subito. Purtroppo per te tra l'automazione e l'office automation c'è un abisso. Ai programmatori di software "office" dovrebbe esser proibito per legge di metter le mani sui programmi di automazione e regolazione. Se poi ci aggiugi un atteggiamento del tipo: "sono decenni che programmo, caspita sofare bene le cose..." la frittata è completa. Inoltre a monte di un programma ci deve essere un'analisi ingenieristica del problema fisico. Se non si conosce bene sia il problema fisco, sia le prestazioni della macchina che si vuole usare per risolverlo, l'analisi non può essere corretta, da cui ne discendono soluzioni inadeguate, magari peggiorarate dal rattoppaggio continua effettuato in fase di prova. Più di 40 anni fa, dopo aver superato l'esame di universitario di macchine calcolatrici ed aver appreso il Fortran 4, credevo, nella mia ignoranza, di saper programamre. In effetti i miei programmi di calcolo funzionavano decentemente. Poi dopo qualche anno cominciai ad occuparmi di automazione industriale e programmazione in Real Time. Per mia fortuna incontrai colleghi bravi e collaborativi. Da parte mia ci misi molta umiltà, così ora conosco decentemente le metodologie di analisi e di sviluppo di software per automazione e regolazione. La conoscenza dei linguaggi è una banalità; bastano poche ore di studio specialistico per arrivare ad una discreta conoscienza di un nuovo linguaggio. Ovviamente se le basi di partenza sono solide. Da ultimo, ma non ultimo, il modo di rapportarsi con la comunità. Se si eludono le richieste di precisazioni, se alle obiezioni si rsponde ignorandole oppure con slogan da venditore, si ottengono solo due risultati: essere ignorati ed irritare subito gli interlocutari, interlocutari che magari eran partiti con intenzioni molto collaborative. Quote Livio , considera che nelle grosse aziende multinazionali che producono grossi impianti , di figure come Luigi ce ne sono 5-6 .... prova ad immaginare cosa accade. Purtroppo spesso ce ne sono anche di più. Se poi hanno anche una laurea in ingegneria, magari magistrale, il livello del guano sparso sale sino alla stratosfera. Qui siamo già ad un notevole numero di messaggi ma, stringi stringi, di succo ne esce pochino. Di questo passo si dovrà chiudere una discussione che si sta solo avvitando su se stessa. PS Qusta non l'avevo notata. Quote Scrivere in un linguaggio di programmazione semplice, ben comprensibile e ben documentato è la cosa più importante. No nel modo più assoluto. La cosa più importante è che il programma risolva il problema nel modo ottimale. Non ci sono linguaggi di programmazione semplici o complessi, solo il modo di usarli li rende semplici o complessi. I linguaggi son degli attrezzi che, se ma usati, appaiono complessi e complicati. Un software ben fatto è quello che risolve perfettamente il problema senza inutili fronzoli e complicanze. Ma a monte di tutto ci deve essere un'analisi ben fatta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 15 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 Totalmente d'accordo. Per imparare bisogna studiare e fare. Si inzia sempre da cose semplici, per non scoraggiarsi. Perchè ci vuole passione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 15 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 Quoto al 100% quanto affermato da Livio...se poi, - visto il codice - le soluzioni adottate - i confronti secchi per eseguire regolazioni - continue manifestazioni di un ego smisurato si leggono affermazioni del tipo "microcoputer programmato a modo" ....non si può che sconfinare nel ridicolo, nell'effetto Zelig.... Se si ha la presunzione di conoscere tutto...ogni possibilità di miglioramento è preclusa. P.S. Aspetto ansioso le lezioni sui microprocessori Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Luigi Marchi Inserita: 15 aprile 2016 Autore Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 Arduino viene studiato nelle scuole e sta diventando un fenomeno diffuso. Non va banalizzato. Il nostro Belpaese è ricco di piccole aziende in cui il valore aggiunto è la laboriosità, la passione, l'intelligenza e la fantasia. Mi immagino che in futuro, al posto dei "comprooro" - che sono stati il punto più basso che abbiamo raggiunto - ci siano laboratori di sviluppatori di software per microprocessori da utilizzare in tanti settori di nicchia, che fanno pochi numeri, ma che vendono in tutto il mondo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 15 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 .....E' un robot cinese mix tra assicuratore e pubblicitario.... Questo non riceve...o è fuori frequenza.....o riceve pixellato.....bisogna parlargli in CO-BALL Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Micco Inserita: 15 aprile 2016 Segnala Share Inserita: 15 aprile 2016 Quote ....E' un robot cinese mix tra assicuratore e pubblicitario.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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