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PLC Forum


Controllo Di Più Motori Con Un Singolo Inverter


treppo

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Buongiorno,

ho avuto modo di leggere alcune risposte a questo tema e le cortesemente un consiglio in merito all'utilizzo di un inverter per comandare diversi motori.

Non sono un elettrico e mi occupo di impianti di depurazione.

Presso l'impianto ho installati 3 motori uguali da 37 kw di cui uno di emergenza (sono compressori volumetrici). I primi due sono comandati da inverter mentre quello di emergenza è ad avviamento diretto. L'idea è quella di sostituire il motore guasto con quello di riserva, utilizzando per comandarlo l'inverter del motore guasto. Questo secondo lei è possibile? La soluzione tecnica propostami da una ditta elettrica è di 6 contattori di potenza il cui costo totale (incluso montaggio) è di poco inferiore al costo dell'inverter. Questo per me è una sorpresa, inquanto pensavo che ilcosto fosse irrisorio paragonato al costo dell'inverter poiché si tratta di un semplice collegamento elettromeccanico. Vista poi l'esperienza di quell'impianto tessile citato nel forum dove decine di motori erano comandati da un singolo inverter,mi sembra davvero strana la soluzione propostami.

Ringrazio molto per la collaborazione.saluti

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Non capisco il perchè dei 6 teleruttori.

Credo che ne bastino 3, uno per motore, a meno che i teleruttori aggiuntivi servano per motivi di sicurezza cat 4 o similari

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Buongiorno a te Treppo. :) (intanto perdonami se mi permetto di darTI del TU, e ..ti prego... imitami pure)

per favore, specifica se come penso si sta parlando di 2 motori asserviti rispettivamente da 2 inverter, o se è solo un inverter che pilota i 2 motori.

Grazie.

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Buongiorno ASMO,

grazie per il "tu"...... mi trovo molto meglo anche io !

Dunque in realtà si tratta di un motore che può prendere il comando da due diversi inverters installati su due motori uguali a quello in questione.

Il motore da comandare è di emergenza (chiamiamolo R) agli altri due (diciamo A e B). Se A si rompe, R deve entrare in funzione al posto di A e deve essere comandato dall'inverter di A. Stessa cosa per B.

Se hai dubbi ti posso mandare uno schema, se scopro come si fa!

Grazie

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Per fare un lavoro ben fatto ogni motore dovrebbe avere un contattore per l'inserimento da rete ed un altro per l'alimentazione da inverter. In questo modo se anche gli inverter si guastassero il motore potrebbe lavorare a velocità costante.

Considerando che un motore deve avere già il suo contattore di avviamento, ne rimarrebbero giusti 6 da aggiungere, perchè il terzo motore necessita di 3 contattori: 2 per i due inverter più l'attuale per la rete.

Oltre ai contattori son necessari contatti e relè ausiliari per gli interblocchi di sicurezza.

Che 6 contattori montati costino quasi quanto un inverter da 37kW mi sembra un poco esagerato, a meno che gli inverter siano in saldo :) (oppure che il montaggio e la modifica incidano parecchio)

Per curiosità marca e modello di inverter e contattori?

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Che vuoi che ti dica Treppo...ormai ti ha detto tutto Livio,per cui... :)

Lui ti dice(giustamente) che per fare un lavoro ben fatto servono 6 teleruttori, io tutt' al più per fare comunque un lavoro "non male" ti dico che ci si può riuscire con 5, ma se Sparta piange con 6, Atene di certo con 5 non riderà.

Dal tono della tua domanda suppongo che speravi ci si potesse riuscire con 2 al massimo 3, ed infatti ho letto che hai tirato in ballo una precedente discussione sul forum, dove 2 scuole di pensiero si confrontavano sull' opportunità di inserire o disinserire un motore a valle di un inverter in marcia. Ma qui la questione è un poco differente, qui si tratta di inserire un motore efficiente, in luogo di uno che si è guastato, e che quindi si presume abbia innanzitutto mandato in blocco l' inverter che lo asserviva, e per cui abbiamo l' inverter fermo, che da questo stato, può prendere in carico il motore di riserva, ed accompagnarlo in marcia alla velocità impostata. Quindi dobbiamo :1) sezionare il motore rotto (primo teleruttore), 2) inserire il buono (secondo teleruttore).

Come vedi siamo già a quota 2 teleruttori, gli inverter coi loro motori m' hai detto che sono 2, quindi per replicare le funzioni sopraesposte finiamo già a 4!

Poi Livio ti dice : E se si guasta un inverter ? (cosa possibilissima) allora devi fare in modo di poter avviare almeno il motore di riserva, e qui spunta il 5° teleruttore, in modo che un motore va con l' inverter, l' altro anche se a velocità non gestibile, va comunque lo stesso, in sostanza il fattore di contemporaneità motori rimane a quota 2. (che è poi l'obiettivo da perseguire)

Ora dalla postazione in cui mi trovo, non riesco a mandarti lo schizzo dello schema, poichè sono senza scanner, ma domattina imprevisti permettendo, mi prenderò volentieri 10 minuti per inoltrartelo.

Buona serata da Asmo.

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Allora Treppo, quello che vedi qui sopra è solo uno schizzo di principio in simbologia unifilare tanto per renderlo più chiaro a colpo d' occhio.

Posizione di partenza : inverter A e B comandano i loro rispettivi motori con quindi i teleruttori A e B chiusi, il motore R fermo in quanto i teleruttori C, R-A, R-B, sono aperti...poi...

si guasta il motore A, per cui l' automatismo (o l' operatore) : 1) apre il teleruttore A (staccando così il motore guasto dall' inverter); 2) chiude il teleruttore R-A (riserva di A)

3) resetta e riavvia l' inverter A che ora azionerà il motore R (nel frattempo il motore B sta tranquillamente andando).

Oppure si guasta il motore B, per cui l' automatismo (o l' operatore) : 1) apre il teleruttore B (staccando così il motore guasto dall' inverter); 2) chiude il teleruttore R-B (riserva di B )

3) resetta e riavvia l' inverter B che ora azionerà il motore R (nel frattempo il motore A sta tranquillamente andando)

Ultimo caso, si guasta un inverter (poniamo A, ma se fosse B la procedura sarebbe comunque uguale), quindi : 1) si chiude il teleruttore C che avvia il motore R (R-A ed R-B sono rigorosamente aperti), intanto che l' altro motore ancora funzionante sta andando sotto inverter. Oh ora che mentre scrivo ci ragiono anche sopra, m' accorgo che il teleruttore C tu dovresti già avercelo sull' impianto originale già in funzione, ed allora i teleruttori non sono più 5 come ti dicevo ieri sera, ma 4....beh me ne vado rifacendo, poichè dai 6 originali ne abbiamo decurtati un buon 30%.

Parlando sempre di cose che già in origine sull' impianto dovrebbero esserci a corredo, penso al modo di sezionare l' inverter guasto dell' ultimo caso contemplato, modo che io ho simboleggiato disegnando a monte dei 2 inverter un teleruttore, oppure un sezionatore, od un magnetotermico una terna di fusibili, insomma quello che ci avranno messo per poter sezionare l' apparecchiatura in caso di guasto, poichè non è proprio il massimo lasciare un inverter guasto acceso se ha un' anomalìa.

Poi come diceva Livio, questo impianto va corredato di tutti gli interblocchi meccanici, e sicurezze (anche ridondanti) per renderlo a prova di errore, ovvero va concepito in modo da resistere alla peggiore combinazione possibile di circostanze, pena....UN CATACLISMA.

Buona giornata da Asmo :)

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ASMO la tua circuitazione è furba, però ha un problema.

nel caso in cui ci fossero gli inverter guasti usando due motori direttamente da rete avresti un problema di dimensionamento delle protezioni.

Certo che se non si considera questa eventualità il tutto funziona.

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OHEI LIVIO :) !!!

Daccordo che la legge di MURPHY dice "Se c'è qualcosa che potrà andar male, andrà male senz' altro"...Mo vuoi proprio che gli si vadano a guastare entrambi gli inverter in un sol colpo ???

Certamente in quel caso la tua considerazione non fa una piega, però dai vogliamo essere positivi, anche perchè l' impianto ora come ora non può neanche fare lo scambio da inverter a motore di emergenza, ma si deve accontentare di un motore diretto più uno sotto inverter, per cui per quanto sia, il circuito presentato è comunque un migliorativo.

Saluti da Asmo :)

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