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PLC Forum


Verifica commutazione Mosfet per comando pompa di Luigi


Luigi Marchi

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Premesso che il "lavoro"" di un microprocessore va valutato con il software in funzione, cioè dal "vivo", piuttosto che senza, cioè da "morto", mi farebbe piacere vedere i grafici del Mosfet IRF3205 gestito dal 4N25 nello schema ULISSE originale - che non mi sono inventato io, ma che ho preso a suo tempo da qualche schema proposto dai costruttori - e in quello modificato dal moderatore (vedasi discussione "La POMPA va....".

Quello che ho aggiunto - relativamente alla parte hardware - sono solo i partitori resistivi per sondare con Arduino tensioni e corrente. Ovviamente ho dovuto "inventarmi" tutta la parte software, ma questo è un altro discorso.

Il diodo di "sicurezza", in parallelo alla pompa, lo capisco, il resto molto meno. Aggiungo, da ultimo, che la perfezione stilistica dell'onda interessa poco, interessa invece, che il Mosfet sia in saturazione quando è ON e in interdizione quando è OFF con tutte le combinazioni PWM. Grazie.

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Premesso che non vedo alcuna relazione con l'argomento inerente questa discussione...

....anzi a dir la verità speravo di trovare un commento a tema...

 

...non è vero che un micro lo si valuta solo quando gira il programma, ti potrà sembrare strano ma sono innumerevoli le verifiche che vengono svolte senza che il micro esegua alcun che.

 

In secondo luogo,

 

Livio ha ampiamente documentato le sue obiezioni inserendo nella discussione della pompa i risultati delle sue simulazioni. E' probabile che abbia anche quelle relative al circuito originale, quindi sarebbe opportuno rivolgessi a lui la tua richiesta.

 

Posso però consigliarti di scaricare LT spice dal sito della Linear Technology (viene rilasciato gratuitamente) con il quale potrai tu stesso disegnare il tuo circuito e svolgere tutte le simulazioni del caso.

 

Per i componenti che non sono direttamente disponibili nelle sue librerie è sempre possibile aggiungere i modelli scaricandoli dal web oppure, datasheet alla mano, scriverseli in autonomia.

 

La perfezione "stilistica" della forma d'onda, dagli elettronici è sempre ricercata, perché è sinonimo di efficienza e progettazione accurata.

 

 

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un micro si valuta per come è architetturato , il bus , le periferiche , la ram , la lista istruzioni , se e' core ... poi col software lo si programma 

Luigi hai delle idee un po poco chiare in riguardo materia elaboratori elettronici

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Che poi finisca qui!

Luigi:    Dopo aver vinto il campionato per discussioni chiuse, non è che ti piazzi qui a sproloquiare eh?!

 

Il lavoro di seguito mi è costato tempo e fatica. Che serva a mettere fine!

 

caso peggiore: I pannelli forniscono 24V

61d2a42a3cbabd05ff581bf948b945b0.JPG

 

Frequenza PWM 488Hz - d=10%

 

Segnale di comando e segnale sul gate

a8fea4961af1f9f9e8d5f9e480e1d39d.JPG

 

Corrente in C1

fc4f7ec17cf967cb800c00a0b0df1546.JPG

 

Potenza dissipata da C1

faa4c760ce036505375b407f9c230ad4.JPG

 

Segnale sul gate e potenza dissipata dal mos

3549be22b05413d8353a352ee51d0efa.JPG

 

Corrente pompa

934d5471896720cc6fe1ab5c945ea806.JPG

 

Frequenza PWM 488Hz - d=50%

 

Segnale di comando e segnale sul gate

ca14ba39828af9cc58a8d7250ee75e6e.JPG

 

Corrente in C1

fdb8a441285db07658368751cec2e64b.JPG

 

Potenza dissipata da C1

bc9c6bcc3719fe9e53b62ff66388debd.JPG

 

potenza dissipata dal mos

5c0c315bf2ef993e5babc1af4171a376.JPG

 

Corrente pompa

d4b12b12f45b1f7382e53962bdd6eefa.JPG

 

Frequenza PWM 488Hz - d=90%

 

Segnale di comando e segnale sul gate

8ba15997b6495126dff51ad526e891bf.JPG

 

Corrente in C1

7541f52a04005217a8a4c98c3106eb01.JPG

 

Potenza dissipata da C1

cb407197762b72b050f0c8f7787d0843.JPG

 

potenza dissipata dal mos

ff63a95ceed886c2389a1d379b218f0c.JPG

 

Corrente pompa

851e5b5b671a22e84c56af5e3f6141cd.JPG

 

 

il mosfet lavora da schifo....e il condensatore esplode.....

 

il capo progetto........ma dove l'hai trovato? :roflmao:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Per prina cosa una nota operativa.

 

Luigi non puoi scrivere dove ti capita, ogni discussione ha un argomento ed i messaggi devono riguardare l'argomento.

In un caso come questo avevi 2 modi per fare bene quello che hai fatto male: aprire una nuova discussione oppure inviarmi un messaggio personale.

 

Chiusa la parentesi regolamentare.

 

Come ho scritto a suo tempo iol mosfet lavora da schifo, il condensatore pure ed inoltre non è datto a questo tipo d'impiego.

 

Stefano mi ha risparmiato la fatica di mettere sul forum i risultati della simulazione, risultati che sono del tutto simili se la simulazione la si esegue con Multisim13 dell NI.

 

Se vai alla discussione "Ela comnpa va  ....con Arduino" trovi lo schema corretto  ed i risultati della simulazione. Potrrai vedere come lavora un mosfet quando lavora decentemente, sottolineo decentemente, non bene.

Il mosfet lavora decentemente perchè ho voluto mantenere l'architettura da te impostata effettuando solo piccole varianti circuitali topologiche e dimensionali.

Il condensatore non serve perchè un motore regolato in pwm da un chopper non deve avere condensatori in parallelo, fidati di quello che ti scrivo.

 

Vedi Luigi, progettisti di circuiti, ma anche softwaristi, non ci si può improvvisare e nemmeno si può imparare per scienza infusa ad opera dello spirito santo. Sono necessari anni di studi teorici ed anni di pratica sul campo.

Le obiezioni tecniche che ti abbiamo fatto non sono frutto di pensiero estemporaneo ma, dato che siamo tutte persone con decenni di esperienza alle spalle, abbiamo subito individuato i punti critici del tuo lavoro.

 

Se tu avessi un poco di sana umiltà avresti chiesto spiegazioni, avresti dato i dati richiesti, e ti avremmo aiutato, come facciamo di solito, ad ottimizzare il tuo lavoro. Ma invece tu ti limiti a "scriverti addosso" senza nemmeno verificare le critiche.

 

Inoltre per verificare le prestazioni di un circuito ci vogliono gli strumenti adatti; per verificare come lavora il tuo chopper ci vuole almeno un oscilloscopio decente.
 

Quote


Il diodo di "sicurezza", in parallelo alla pompa, lo capisco, il resto molto meno.

 

 

Per prima cosa il diodo non è di sicurezza, ma è il diodo necessario a far ricircolare la corrente quando l'interruttore (mosfet) è aperto.

Le altre modifiche servo a far funzionare decentemente il chopper. Non puoi capirle se non sai come lavora un MOSFET. Non basta scopiazzare un circuito di un datasheet, senza aver capito a quale scopo è stato inserito, per poter avere un buon circuito.

Ti ho invitato a visionare la discussione in cui Mirko Ceronti pubblica un regoaltore per un motore a 12V affinchè tu potessi avere un esempio di come si pilota un mosfet per questo tipo di applicazione.

Io mison limitato a far lavorare l'opto con un poco più di corrente in modo da avere l'enrgia sufficiente a far commutare il mosfet in modo decente.

Anche la topologia ed il dimensionamento del circuito di pilotaggio son stati rivisti in modo da far funzionare il dispositivo in modo più regolare.

Confronta i diagrammi con quelli pubblicati da Stefano e le differenze di dissipazione devono essere comprese subito, anche ad una persona poco esperta come sei tu.

 

In quanto alal valutazione dei microprocessori non sto a ripetere qaunto già scritto da Walter e Stefano.

 

In conclusione. Luigi tu potresti essere anche una persona simpatica, essere un utente del forum brillante che da un ottimo contributo se solo avessi un poco di umiltà nel riconoscere i tuoi limiti attuali.

Noi saremmo felicissimi di aiutarti a crescere e, magari, ci potrebbe anche essere un bellissimo scambio di idee e di conoscienze.

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Dimenticavo, le letture di corrente e tensione con arduino.

Anche qui ci sono delle grandi machevolezze software.

Non puoi eseguire misure in modo casuale, anche se velocissime, fatto che devi ancora dimostrare e che io credo sia solo una tua illusione.

 

In questo caso la tensione e, soprattutto, la corrente sono impulsive e periodiche, per fare dell misure decenti devi sincronizzare il campionamento delle conversioni con il tuo pwm, oppure integrare il segnale sui resitori e misurarne il valore integrato.

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Certo che ho dei limiti, diversamente non sarei tanto interessato a questo forum. Non sono di Arezzo e non sono il progettista degli inverter Power-One.

Non ho neppure l'oscilloscopio di Futura Elettronica. Ma pensi che gli utenti di Arduino abbiano l'oscilloscopio ?

A noi basta vedere quello che succede con l'ausilio del display di Arduino che fa vedere tutto quello che succede.

Mi dispiace di avervi fatto lavorare anche la notte e qualche sindacalista mi tratterà peggio dei peggiori critici del forum.

Ho scritto quelle righe di richiesta mentre mi stavo godendo Fiorentina-Juventus alla radio.

Il progetto Ulisse esiste dal gennaio 2015 e non c'è fretta, ha vissuro tanti step di sviluppo. All'inizio, con il 4N25 pilotavo un Darlington, al posto del Mosfet, e non andava nulla male, salvo la maggiore dissipazione per resistenza interna.

Mi sembra che queste discussioni riscuotano interesse, non certo per i nostri litigi. C'è tanta voglia di imparare.

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Non c'è di che!

 

Livio....questo non connette proprio.

 

Non è interessato a capire  ma solo a pubblicizzare....

 

E' un  "faso tuto mi"

 

....e io, idiota, che ho perso il mio già pochissimo e preziosissimo tempo libero per dimostrare che un wc è un wc

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Scrivo software per diletto. L'hardware è un male necessario. Solo a volte. Non a caso per la centralina di autoconsumo ho usato Arduino UNO i contatori digitali e 4 resistenze. Senza bisogno di oscilloscopi. E' piaciuto da matti. 

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Il soft senza hardware , e' come parlare al vento...

Ma nel ultimo caso c'è il vantaggio che non si capisce quando e' fatto male.

Ho la sensazione che sei un amante (autore) dei monologhi.....ho avuto modo di conoscere più di uno , finiscono per essere isolati , emarginati .

Sarebbe un peccato se .......

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Non so se lo scettismo è una categoria dello spirito. So che mi appartiene, quanto e più che a Livio, ma quando vedo che una cosa funziona non dico che non funziona. Che sia migliorabile ci sta di sicuro, ma non bisogna buttare il bimbo con l'acqua sporca.

Sto parlando della modalità software di verifica delle tensioni e, indirettamente, della corrente del progetto Ulisse.

Avevo letto che con il PWM occorrevano 100.000 letture per misurare una tensione. Ho trovato, sperimentalmente, che 100 bastano e avanzano. Ovviamente occorre farle a una certa distanza l'una dall'altra e tutte e tre insieme. Così:

 

  somma_FV = 0;
  somma_1ohm = 0;
  somma_batterie = 0;
  //
  for (int cicli = 0; cicli < 100; cicli++)
  {
    volt_FV = analogRead(A3);
    somma_FV = (somma_FV + volt_FV);
    //
    volt_1ohm = analogRead(A4);
    somma_1ohm = (somma_1ohm + volt_1ohm);
    //
    volt_batterie = analogRead(A5);
    somma_batterie = (somma_batterie + volt_batterie);
    //
    delay(2);
  }
  //
  // step 2 rettifica i dati delle tensioni:
  //
  volt_FV = (somma_FV / 100);  // perchè è stata fatta la somma di 100 cicli:
  volt_1ohm = (somma_1ohm / 100);  // perchè è stata fatta la somma di 100 cicli:
  volt_batterie = (somma_batterie / 100);  // perchè è stata fatta la somma di 100 cicli:

...........

...........

 

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Luigi te lo ripeto, l'ignoranza è ammessa ma non farsene un vanto.

Oramai, avendo passato i 70, ho acquisito un minimo di pazienza altrimenti ......

 

Partiamo da qui:

Quote

Mi sembra che queste discussioni riscuotano interesse, non certo per i nostri litigi. C'è tanta voglia di imparare.

 

Qui nessuno litiga; da una parte ci sei tu che insisti con la idea un po' strampalata sul software, mentre dall'altra ci sono tutti gli altri che cercano di spiegarti che così le cose non funzionano. Questo non è un litigio, al più è un dialogo tra sordi.

Strano il tuo concetto di "voglia di imparare" perchè sembrerebbe proprio il contrario, a meno che questa voglia tu l'attribuisca ad altri.
 

Quote


Il progetto Ulisse esiste dal gennaio 2015 e non c'è fretta, ha vissuro tanti step di sviluppo.

 

 

Anche limitandoci al solo Hw, avrà vissuto tanti step di sviluppo, manon funziona ancora bene; anzi ad essere tecnicamente onesti bisgnerebbe dire che non funziona, perchè il termine "funzionare" presuppone che l'apparato lavori decentemente.

Quote

All'inizio, con il 4N25 pilotavo un Darlington, al posto del Mosfet, e non andava nulla male, salvo la maggiore dissipazione per resistenza interna.

 

Per favore non parlare di cose che non conosci. La dissipazione, in questo caso, non è data dalla resistenza interna, ma dal pessimo pilotaggio che fa lavorare il commutatore in zona lineare. Ma parlare di queste cose con te sembra fatica sprecata; tu non sai nemmeno di cosa si sta parlando e ti bei della tua ignoranza.

 

Ti sei almeno prso il disturbo di osservare le commutazioni del mosfet ed i diagrammi di pilotaggio del circuito da me modificato con il tuo originale? Non ti sei chiesto perchè le forme d'onda sono differenti? O forse non riesci nemmeno a comprendere di cosa si tratta?

Se certe cose non le sai, se non conosci come si deve fare basterebbe non essere arroganti e presupponenti e dire semplicemente: "a me sembrava andasse bene così, ma se non va bene spiegatemi perchè e come si fa a farlo funzionare a dovere" e te lo avremmo già spiegato tranquillamente. Magari anche con riferimenti, ma a te sembra che queste cose ti scivolino addosso e tu continui per la tua strada cone un rinoceronte arrapato.:)

 

Quote

Mi dispiace di avervi fatto lavorare anche la notte e qualche sindacalista mi tratterà peggio dei peggiori critici del forum.

 

Lascia stare questo tentativo di fa l'ironico che tanto l'ironia non è nelle tue corde, almeno da quanto si è letto sino ad ora. Quelle2 verifiche avranno comportato si e no, esaerando, un'oretta di lavoro al PC. A me son bastati poco più di 30' di cui 10' necessari per convertire l'immagine e metterla sul forum.

 

Quote

A noi basta vedere quello che succede con l'ausilio del display di Arduino che fa vedere tutto quello che succede

 

Un'altra delle tue sparate in cui l'arroganza riese anche ad essere maggiore dell'ignoranza che comunque di grado molto elevato.

A parte il "pluralis maiestatis", perchè questa è solo una tua idea degli utenti di arduino e, forse, è applicabile a solo una minima parte della categoria, con un visualizzatore alfanumerico puoi fare al massimo un HDT come aiuto alla messa a punto del Sw (e bisogna anche saperlo fare).

Se non vuoi/puoi usare la strumentazione adeguata hai solo una strada: non fare nulla di hw e basare il tutto sull'utilizzo di schede collaudate. Te l'ho gia consigliato; ti compri una shield di arduino per controllo motori, basata sullo L298 ne esistono tante versioni al costo di pochi euro, e non hai problemi di verificarne il funzionamento.

Oppure fai come il sottoscritto, se sei in grado, metti a punto una volta per tutti il dispositivo Hw e lo riusi sempre così come lo hai fatto.
 

Quote


Certo che ho dei limiti, diversamente non sarei tanto interessato a questo forum. Non sono di Arezzo e non sono il progettista degli inverter Power-One.

 

 

Questa, in tutta sincerità, proprio non l'ho capita.:huh:

 

Quote

Scrivo software per diletto.

 

Scrivere software è un'altra cosa, il tuo è più un buttar giù qualche istruzione e poi cercare di qualche martellata (software) per tentare di ottenere una parvenza di funzionamento.

Quote

L'hardware è un male necessario. Solo a volte.

 

Completamente errato. Lo Hw è indispensabile; sono le fondamenta dell'edificio. Puoi scrivere il miglior software del mondo (non è il tuo caso, intendiamoci:)) ma se sei costretto a farlo girare su di un Hw scadente ed inaffidabile il risultato sarà sempre una ciofeca immonda. Anche invertendo le qualità il risultato non cambia. Hw e Sw sono strettamente compenetrati, sono un prodotto simbiotico. sono entrambi indispensabili se si fa uso di componenti programmabili.

 

Quote

Non a caso per la centralina di autoconsumo ho usato Arduino UNO i contatori digitali e 4 resistenze. Senza bisogno di oscilloscopi. E' piaciuto da matti. 

 

Forse avresti dovuto scrivere: " E' piaciuto ai matti " :lol:

 

Luigi perdona la battuta, ma era troppo facile per lasciarla sfuggire, la metà livornese dei miei geni, non me lo avrebbe perdonato.:)

 

In conclusione.

Luigi lo scrivo ancora una volta, ma questa è l'ultima, se vuoi stare su questo forum per discutere dei tuoi lavori in modo serio e costruttivo sei il benvenuto, altrimenti collezionierai solo discussioni chiuse e/o cancellate, sino a che i moderatori avranno la pazienza di leggerti, poi nemmeno più quello.

Ti sei reso conto di quante poche persone hanno interagito in queste discussioni. E si che gli argomenti erano potenzialmente molto interessanti. Ti sei chiesto perchè?

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Se una cosa è interessante, vale la pena di svilupparla. Non ho brevetti e non rivendico promogeniture. Posso dire solo grazie, e lo faccio sin da ora.

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Buongiorno e buon 25 Aprile a tutti.

 

Sono sempre più convinto che lui CERCHI di elaborare cose pronte fatte dagli altri, adesso in questa discussione viene fuori che si è limitato a implementare nel circuito solo il partitore per le misure.

Io sono uno di quelli che vorrebbe tanto avere la possibilità di imparare da persone come Livio, Stefano :worthy: e/o altri presenti qui sul forum, lui va avanti a far sprecare tempo e a pavoneggiarsi con le cose degli altri, buttando via tutti gli insegnamenti e i consigli;

magari domani inviterà qualcuno nel suo garage mostrando le prove fatte da Stefano, spacciandole per sue,  e dicendo che ha speso il 25 Aprile a migliorare il suo circuito.

 

Oscilloscopio? Basta spendere soldi per strumentazione costosa, abbiamo Arduino col display, se ci fai la canzoncina sembra il triciclo che nelle strade grida "Signore sta passando l'arrotinoooo"  :roflmao::roflmao::roflmao:

 

Per favore, Luigi, sarai una gran brava persona ma spogliati da superbia, arroganza e presunzione, quando apri una discussione fallo perchè la stessa sia costruttiva per TE e per chi legge, Livio ha chiuso la precedente e tu senza vergogna alcuna ne riapri un'altra con intenzione di trattare lo stesso argomento ma con la stessa linea di prima.

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Attilio per favore, non puoi scrivere certe cose. Sono solo delle tue ipotesi e non hai nessuna prova, ma nemmeno il minimo indizio, che Luigi possa comportarsi così.

Per il momento ha solo il problema di comportarsi come un diodo, ovvero è uniderezionale.;)

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Quote

Avevo letto che con il PWM occorrevano 100.000 letture per misurare una tensione. Ho trovato, sperimentalmente, che 100 bastano e avanzano. Ovviamente occorre farle a una certa distanza l'una dall'altra e tutte e tre insieme. Così

 

 

Luigi ma tu dove le leggi ste bufale ? Ma le hai lette sul serio o le hain sognate?.

 

C'è un teorema specifico che sta alla base della teroria dei sistemi campionati. Questo teorema è il teorema di Shannon.

E' semplicissimo. Afferma che con "n" compionamenti al secendo si può riconoscere senza errori un segnale la cui frequenza massima è pari a fmax = (n/2) - i, dove è un infinitesimo. Le ragioni di questo infinitesimo sono evidenti per chi conosce bene la teoria, ma lunghe da spiegare per chi non ha conoscienza di queste tecniche.

 

Ora la frequenza di base del pwm è 488 Hz, quindi uno pensa basterebbe campionare con 1000 campioni al secondo e ce ne sarebbe d'avanzo. Sbagliato!

Perchè sbagliato? Perchè non è un segnale sinusoidale, ma impulsivo, quindi bisogna verificarne il contenuto armonico nella peggior situazione, far riferimento all'armonica èiù elevatache abbia un peso significativo ed usare quel valore di frequenza raddoppiato come frequenza di compinamento.

 

Con 100.000 campionamenti al secondo, non 100.000 letture in un tempo qualsisasi, riesci a ricostruire un segnale che ha come massima frequenza 49.999,99999 Hz. Diciamo che si potrebbe misurare, con ragionevole attendibilità, l'ampiezza di PWM con frequenza base di 488 Hz .

 

Tu hai solo messo giu del codice senza senso che credi che funzioni perchè i risultati sono in linea con le tue aspettative.

Ma se vuoi fare delle misure attendibili disponendo di arduino devo solo filtrare, integrando, quello che hai sul partitore e poi leggerlo. Se dimensioni il condensatore in modo adeguato da avere una decente velocità di risposta alle variazioni ti basta una misura per avere maggior precisione reale di quanto puoi ottenere con quelle cento letture senza senso.

 

Anche se non hai un oscilloscopio hai almeno osservato i diagrammi di Stefano?

Cosa credi di leggere con delle letture che non sai nemmeno quanto avvengono ed in quanto tempo si eseguono? Ogni volta che il canale analoggico effettua una conversione cosa avrà letto? Un picco? Un vuoto? Si sarà trovato a campionare un fronte? Ti sei mai chiesto come lavora il convertitore A/D del micro di arduino? Sai come lavorano i convertitori A/D?

Presumo che le tue risposte sian dei no e che a te proprio ste cose non passino nemmeno per l'anticamenta del cervello, altrimenti non faresti affermazoni così assurde.

Una domada banale, visto che definisci un softwarista. Ma a te l'idea di effettuare delle misure ad intervalli regolari dettati da un interrupt di un timer non ti è mai venuta? Guarda che pè semplicissimo, lo sanno fare anche i principianti.

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Io ho l'impressione che legga solo quello che lui scrive....e ringrazia se stesso.

 

Ci ho messo più di un'ora...mezz'ora mi è andata per costruire il modello del mosfet....ma in pratica sapevo che non sarebbe stato capace di interpretare i grafici, sempre che li abbia degnati di uno sguardo.

 

Umilmente avrebbe dovuto dire grazie....e invece qui a sparar min_chi_ate nuovamente....io non lo reggo più e da ora lo schiaffo in utenti ignorati....perché anche le min_chi_ate devono avere un limite e se non si limitano da loro....le limito io :angry:

 

Buon 25 Aprile.....

 

 

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Le mie fonti sono quelli sul forum di Arduino.org

So benissimo che con un piccolo condensatore avrei potuto stabilizzare le tensioni lette, ma è questione di tempistica. In 200 millesimi di secondo faccio le letture, poi elaboro i dati e modifico in più o in meno di qualche unità il PWM e rifaccio la lettura per vedere il risultato e rifare i calcoli.

Tra una lettura e l'altra debbo aspettare che la modifica abbia fatto effetto.

E' chiaro che queste soluzioni non sono adatte a una macchina di formula uno che viaggia a 300 all'ora. Debbo solo modificare delle tensioni, di un pannello fortovoltaico e di una batteria o di una pompa, con tutta calma.

Comunque qualcuno che ne sa più di me, in fatto di software c'è, come Walterword, a lui altre soluzioni.

Si può rifare tutto, da capo, che non mi offendo.

Dimenticavo: il display mi indica continuamente i parametri di funzionamento, in gioco, cioè tensioni, corrente e dutycycle. Si capisce benissimo come "lavora" il software. Senza bisogno di strumentazione sofisticata.

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suoi fare elettronica embedded , cioe applicazioni con microcontrollore e farciture varie , devi avere la strumentazione e le capacità .Non credere che avere a che fare con arduino ti esuli da tutto questo .Ma comunque continui a dire le stesse cose e a non capire , sembra quasi che lo fai apposta ...mah ..

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Quote

In 200 millesimi di secondo faccio le letture ....

 

Ovvero in 0.2" !!! In questo tempo il pwm ha compiuto 100 cicli completi!

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E' chiaro che queste soluzioni non sono adatte a una macchina di formula uno che viaggia a 300 all'ora.

Nion è nememnp adatta al controllo di una pompetta di una fontanella.

Quote

Comunque qualcuno che ne sa più di me, in fatto di software c'è, come Walterword, a lui altre soluzioni.

 

Senza offese Luigi, ma qui tutti ne sanno più di te anche in fatto di software.

 

Quote

Dimenticavo: il display mi indica continuamente i parametri di funzionamento, in gioco, cioè tensioni, corrente e dutycycle. Si capisce benissimo come "lavora" il software. Senza bisogno di strumentazione sofisticata.

 

E dai! ancora con la superbia dell'ignoranza.:wallbash:

 

Se almeno ci scrivessi una volta per tutta cosa vuoi fare e cosa vuoi ottenere magari ti si potrebbe anche dare qualche altra idea.

Per il momento accontentati di saper come non devi pilotare il mosfet. Se puoi cuoi sapere come pilotarlo bene ti rimando all'esempio di Mirko Ceronti. Se sei interessato posso anche linkarti qualche documento su come si usano i mosfet, con calma però.

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Ecco come sarebbe meglio pilotare il mosfet.

 

schema.jpg

 

 

50_2m.jpg

 

 

200micro_50.jpg

 

 

Le due figure rappresentano tensione sul drain, tensione di comando e corrente nel carico.

La prima figura rappresenta pwm 50% con frequenza di 500 Hz, mentre la seconda con freuqnza di 5kHz

Notare il ripple di corrente che nella versione a 500 Hz è pari a circa 1.8 A, mentre saledndo di un ordine con la frequenza il ripple scenda a soli 220mA!

Ovviamente anche il valore di picco della corrente scende di circa 1 A.

Le cose sono anche più evidenti agli estremi di modulazione. Se neho voglia ed interesano metterò anche i relativi diagrammi

 

Luigi per favore confronta come funziona questo circuito, con le forme d'onda del tuo, non importa se le sigle dei mosfet sono differnti, semplicemnte non avevo voglia di creare un modello nuovo ed usato un modello simile al tuo mosfet.

 

PS anche questo circuito non è perfettamente ottimizzato perchè non ci ho speso molto tempo sopra. Mi son limitato a metter giu lo schema con i valori calcolati "per pratica".;)

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Fatto.

A proposito, anche i transistors di pilotaggio potrebbero essere sostituiti con profitto da specifici bjt per commutazione, onvece di usare una coppia complementare per BF, però il circuto è talmente semplice che ci vuole ben poco per farlo lavorare in modo decente.

 

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State organizzando un ULISSE PLUS, cioè una centralina multifunzione con caratteristiche professionali, che non mi dispiace per nulla, anche se ho una certa fobia per l'hardware sofisticato.

A me non resta che fare le prove sul campo e lo faccio davvero volentieri. Ma voglio lo schema completo dell'hardware, con i sensori e i condensatori sui divisori di tensione, per fare una sola rilevazione delle tensioni, anzichè 100 (non mi dispiace).

Deve servire, come ora, per gestire la carica di batterie da fotovoltaico o da rete, i faretti notturni e andare bene anche con una pompa, o altro ancora, con la sola sostituzione del software, senza trimmer o altro sulla parte hardware.

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