Darlington Inserita: 5 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2016 Quote Oggi il 40% circa dell'energia elettrica è da fonte rinnovabile Senza offesa ma alle percentuali gonfiate sul rinnovabile non ci credo manco se viene Chicco Testa in persona a mostrarmi le cifre di ogni singolo impianto sul territorio. Siamo partiti da un 20%, percentuale abbastanza coerente considerato che in gran parte si tratta di energia idroelettrica, poi la percentuale è magicamente salita al 30%, ora 40%... tra due anni diranno che siamo al 90%? E intanto continuiamo a comprare energia dai paesi confinanti come se non ci fosse un domani? Visto che la percentuale cresce ma gli impianti sono sempre quelli, mi sa tanto di percentuale infilata ad hoc per convincere qualche pisquano che non ne sa niente ma ha una irrefrenabile voglia di gettare denaro al vento, a farsi un bell'impiantino residenziale che porta un sicuro guadagno... alle tasche di chi lo vende; visto che dopo il fuffovoltaico il nuovo gizmo pare essere il microeolico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 5 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2016 Quote Io sono dell'idea che non ha molto senso spendere soldoni per impianti che ti fanno risparmiare 4 soldi... Là bisogna verificare nella propria zona perché i prezzi sono molto variabili. Faccio un esempio, io mi sono staccato completamente dal gas perché arrivavano botte da 600€ al colpo, in cui il gas consumato effettivamente erano si e no 200€. In quel caso l'isolamento sarebbe stato un investimento a fondo perduto visto che poi avrei dovuto comunque continuare a ingrassare i gasaroli (oltre al fatto che vivendo in affitto non lo potevo fare neanche volendo) La mia compagna ha un appartamento appena più piccolo del mio, ma abita in un'altra città dove i gasaroli sono più onesti e l'ultima bolletta era di 215€ per due mesi, e il termostato è sempre fisso a 22°. Avessi pagato pure io quelle cifre, sarei ancora con il gas; chi me lo faceva fare di passare a pellet. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maRK-2 Inserita: 5 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2016 Quote bl4st3r Le batterie al piombo non hanno una scadenza, di solito durano anche se nessuno ti può garantire che non si scolleghi un'elemento Cè anche il sistema "Inverter TieGrid" per impianti sotto al KW, omologate dall'enel per l'immissione diretta in rete, quindi niente batterie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giacomocastelnuovo Inserita: 5 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2016 Giusto per informazione, tempo di rientro investimento in anni (tabella aggiornata al mese scorso, impianti chiavi in mano) Solo impianto fotovoltaico 3 kw: 9 anni con batterie da 3 kw : 22 anni con batterie da 4 kw : 15 anni con batterie da 5 kw : 16 anni fonte: corso obbligatorio aggiornamento FER, se non cala il costo delle batterie...... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cesabas Inserita: 5 maggio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 5 maggio 2016 Effettivamente ci stavo ragionando ed i soldi spesi con per il fotovoltaico li recupero in troppi anni. L'attacco al gas comunque mi rode lo stesso... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista Carpi Inserita: 5 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2016 Quote nteressante visto che oramai i prezzi dei pannelli sono ribassati. Il costo delle batterie a quanto ammonta? E' da un po' di tempo che ci sto pensando ad un qualche cosa di simile. Considera che ho comprato tutto come installatore e me lo sono fatto a tempo perso, le batterie a me sono costate circa 3.200 euro + iva. In ogni modo finito ho tirato fuori circa 8.000 euro, e ho usufruito del bonus ristrutturazione in quanto me lo sono venduto a me stesso, quindi al termine dei dieci anni l'avro pagato circa la metà. Se tornassi indietro lo farei un pò piu grande, non mi aspettavo nemmeno io delle prestazioni cosi' alte..... ho ridotto di circa 3/4 le spese dell'energia elettrica. Tra una cosa e l'altra risparmio circa 1200 euro all'anno tra luce e gas, direi che al momento non posso lamentarmi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Oggi puoi avere l'accumulo direttamente sulla linea DC dei pannelli collegati in rete. Ci sono diversi sistemi anche tesla. Il vantaggio è aumentare l'autoconsumo ma a conti fatti tra costo batterie e recupero dall'autoconsumo vai alla pari o poco piu'. Io per esempio ho un autoconsumo del 40% senza accumuli, e produco 6000 kWh con un consumo totale di 6000kWh. Praticamente autoconsumo 2400 e 3600 li cedo ad enel in SSP. Mettendo l'accumulo potrei arrivare al 80% di autoconsumo, quindi 4800 kWh pari a 2400 kWh in piu' di adesso ma con una resa del 5% in meno dovuto al sistema quindi perderi 240 kWh. Calcolando che dei 240 persi perdo anche il contributo di 0,40 sono già 96 euro persi, poi avrei un guadagno sull'autoconsumo calcolato in 0,20 euro conso pagato enel - 0,08 euro costo pagato GSE in SSP la differenza sono 0,12 x 2400 kWh = 288 euro, tolto il mancato incentivo FV avrei 192 euro l'anno di risparmio in piu'. Considerando che per fare questo scherzetto devo montare un sistema di accumulo da almeno 12 kWh giornalieri, dal costo dei materiali di 14.000 euro, calcolando pure che ti costa la metà per il recupero fiscale 7.000 lo ammortizzerei in 24 anni! La vita media di queste batterie al litio sono di 7000 cicli (19 anni facendo un ciclo al giorno), francamente non trovo ad oggi motivo di farlo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maRK-2 Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Quote Simone Baldini pannelli collegati in rete Con pannelli collegati in rete, senza accumulo e senza cessione a GSE, messi solo per autoconsumo e non collegati a isola, cè un qualcosa che regoli l'immissione nella rete-domestica solo in base alle esisgenze senza immettere oltre quanto si stà consumando. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Quote Senza offesa ma alle percentuali gonfiate sul rinnovabile non ci credo manco se viene Chicco Testa in persona a mostrarmi le cifre di ogni singolo impianto sul territorio. Ci si può fidare o no ma sono dati pubblicati da innumerevoli fonti ufficiali compresa la bolletta che riceviamo a casa. Se non ci fidiamo di questi numeri, allora non saprei dove prendere dati affidabili. La maggior parte è idrica. C'è poi un misto di eolico, geotermico, biomasse. Ed anche un 8% di fotovoltaico che tra l'altro è piuttosto costoso. Su scala più globale (europea) è chiaro che lo spostamento verso le rinnovabili, a parte quello che si può produrre localmente a livello di edificio, non potrà che passare dal vettore energia elettrica. I maggiori incrementi verranno dall'eolico: nel nord Europa è abbondante e abbastanza regolare. Giusto oggi una mia amica reduce da un volo da quelle parti mi raccontava del numero sterminato di pale eoliche che vedeva in mare..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Frigorista Carpi Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Io mi trovo bene e il rientro economico, avendolo fatto io e avendo pagato tutto come installatore, non sarà lungo. Allego foto del lavoro finito, ormai sono 3 anni che funziona egregiamente. attualmente sono 2 mesi che non prelevo un solo watt dalla rete. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
blueice Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Ciao cesabas, probabilmente dico un ovvietà che ti sarà sicuramente già stata riferita, ma il fatto di usare un sistema di riscaldamento a pannelli, comporta la possibilità di sfruttare la caldaia a condensazione in condensazione. Se invece opti per un sistema a radiatori, la condensazione te la puoi scordare. Guarda tutti i cataloghi tecnici che vuoi, vedrai che il rendimento dichiarato è in funzione della temperatura di ritorno dell'acqua. Se la temperatura non è bassa non si riesce a far condensare il vapore prodotto dalla combustione che equivale a circa 8% del rendimento della stessa. Per poter avere una temperatura di ritorno bassa (di conseguenza una bassa differenza di temperatura tra fluido vettore e ambiente per la nota formula Q=K*S*DT ) si deve avere una grossa superficie di scambio, così grossa che te la può assicurare solo il pavimento. Tutto il resto aiuta, certo, ma fare a meno di una fonte di riscaldamento primaria a gas o altro combustibile .... almeno compra dei bei piumoni. Riguardo ai commenti di qualcuno.... Bhe, che dire, lo shuttle lo hanno già inventato, e non andava di certo a pedali. Ciao Blueice Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
maRK-2 Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Con le percentuali non mi trovo, da utente faccio la somma delle bollette, per avere l'importo esatto vanno tolti 150euro di cauzione. Per un'appartamento da 119mq esposto a nord per acquacalda/riscaldamento, sono sotto i 1000€ anno, spendendo qualcosina per il solare termico, posso ancora limare l'osso di 120/150€ all'anno e con una caldaia a condensazione altri 50€. I dati si riferiscono a "questo" di appartamento, nelle condizioni in cui si trova e con una caldaia "nuova" con rendimento del 92% Per ridurre i consumi dovrei installare un solare termico da 2000€ e una caldaia a condensazione con rendimento al 102% del costo di 2500€ Bhoo se non cambiano le condizioni l'impianto rimane quello che è Mentre ho tagliato i consumi elettrici di circa 1100kw, sostituendo alcuni elettrodomestici e qualche altra piccola modifica, nell'occasione ho aggiunto due televisori e un piccolo congelatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 6 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2016 Quote Siamo partiti da un 20%, percentuale abbastanza coerente considerato che in gran parte si tratta di energia idroelettrica, poi la percentuale è magicamente salita al 30%, ora 40%... tra due anni diranno che siamo al 90%? E intanto continuiamo a comprare energia dai paesi confinanti come se non ci fosse un domani? In Italia , fidandosi di Terna, la produzione da rinnovabili del 2015 (idro, geotermica, fotovoltaica ed eolica), ammonta a 89832 Gwh a fronte di un consumo totale pari a 315234 Gwh Le importazioni sono a 50845 Gwh Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Moletta31 Inserita: 7 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 7 maggio 2016 Da prendere in considerazione anche la pompa di calore ad assorbimento Robur K18 , abbinata ad un impianto a pavimento mi sembra molto interessante Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 8 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2016 Quote Da prendere in considerazione anche la pompa di calore ad assorbimento Robur K18 Da esperienza personale lascerei perdere. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 8 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2016 mi hanno sempre incuriosito queste robur ma non ne ho mai vista una in funzione non puoi spiegare il perchè? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Moletta31 Inserita: 8 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2016 Ne ho installata una la scorsa estate per un progetto di riqualificazione energetica di una scuola di 400 mq circa, quindi cappotto esterno , impianto a pavimento e una Robur Gitiè ARAY al posto della vecchia caldaia a gas. L impianto funziona bene però non ne conosco i consumi. La Robur ne certifica efficenza del 140% (GUE). La K18 invece è un nuovo modello per uso residenziale e ha un rendimento dichiarato del 160%. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Moletta31 Inserita: 8 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 8 maggio 2016 Se i dati sull efficenza sono reali significherebbe che se con il metano un kw termico costa circa 9 centesimi con la k18 costerebbe sui 6 centesimi.. Poi voglio dire è tutto opinabile e discutibile , io stesso sto qui per imparare, è tra le soluzioni che sto valutando per la casa che sto ristrutturando, appena possibile ho in programma di andare alla Robur per conoscere meglio il prodotto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 9 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 9 maggio 2016 Sono macchine ermetiche dove non puoi farci nulla se hai dei problemi deve uscire la casa madre e nemmeno i loro centri assitenza. Il circuito ad ammoniaca ha una pompa a lobi che funziona per tutto il tempo, ci sono diversi organi in movimento, ventole, pompa lobi, ecc.. A mio avviso troppo complessa e delicata. La mia esperienza è su modelli piu' vecchi, praticamente 30 macchine sono durate meno di 10 anni, poi l'anno passato si è installato le caldaie e il refrigeratore dalla disperazione. Di quelle nuove ho due condomini, in uno ci sono stati diversi problemi tante' che hanno dovuto montare un remoto per tenerla sott'occhio. Nell'altro stanno andando, ma francamente questi risparmi non è che li abbia mai visti. Poi da considerare che c'è anche un assorbimento elettrico maggiore di una caldaietta, quella nuova da catalodo danno 280W che non sono pochi per una macchina da 18kW termici. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MarcoIT84 Inserita: 9 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 9 maggio 2016 Ciao ragazzi, anche io sono nella stessa situazione per la ristrutturazione casa (1 cantina, piano terra e mansarda - Lombardia prov. VA ) e la scelta dell'impianto idro termo sanitario ma non so più dove sbattere la testa. Mi hanno consigliato di affidarmi totalmente all'elettricità montando una pompa di calore ed eventualmente una predisposizione per una caldaia di backup da montare al bisogno...un domani: questo quadro mi obbliga quasi a mettere dei pannelli FV sul tetto per dare sussistenza a questa pompa di calore ma comunque di mantenere vivo un contratto e contatore gas anche se non consumo ma di quest'ultimo non ne conosco i costi. Non sono molto convinto perché ho timore di non recuperare il denaro... Mi sembra che bisogna spendere tanti soldi per risparmiarne un po' e con poche certezze soprattutto perché l'unica pompa di calore che finora ho visto che funziona bene d'inverno ha fa lo scambio tramite sonde geotermiche ... per il resto nulla. Sul posto di lavoro abbiamo delle UTA con pompa di calore ed una caldaia ausiliaria.... e spesso va in blocco lo scambiatore...non chiedetemi perché, non è il mio lavoro. Gli esperti che dicono? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
joule 70 Inserita: 10 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 10 maggio 2016 ciao,ragazzi partiamo dal presupposto che si puo' fare tutto e di piu' baget permettendo ,consideriamo che i tempi di ammortamento in zone piu' sconvenienti sono lunghi per cui se uno vuole ugualmente farli questi impianti ben venga, anche se per i periodi piu' sfavorevoli deve comunque fornirsi di una fonte ausiliaria trdizionale.Comunque venendo al pratico alla domanda di Marcol direi di andare in questo ordine baget permettendo :caldaia condensazione a gas con impianto a pavimento,solare termico da abbinare alla cadaia,fotovoltaico,pompe di calore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 10 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 10 maggio 2016 Molti saranno di parere contrario ma io continuo a sostenere che andare tutto sull'elettrico è un suicidio, tra costi di impianto e costi di mantenimento, se poi ci metti anche il fuffovoltaico per ingrassare le tasche dei venditori di pannelli, allora auguri. E' il classico "ora spendi come a comprare una ferrari nuova ma tra 251 anni avrai recuperato addirittura il 6% del tuo investimento" Una volta qualcuno proprio su queste pagine mi ha fatto notare con aria di sufficienza che "l'ammortamento si calcola in almeno trent'anni", io ho semplicemente risposto che vorrei vedere con i miei occhi di un qualsiasi impianto odierno (pdc, fuffovoltaico... poco cambia), cosa ne rimarrà tra trent'anni. I pannelli non durano trent'anni, gli inverter è difficile che in trent'anni non si guastino mai, una pdc allo stesso motivo ha molte parti elettriche e meccaniche che possono rompersi in trent'anni, e molto spesso la sostituzione è molto onerosa. E tutto questo non fa che allungare i già infiniti tempi di ammortamento, passando ad un più sicuro "spendi ora, recuperi mai" Motivo per cui le soluzioni che prevedono tempi di ammortamento cosi lunghi le considero semplicemente fumo negli occhi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MarcoIT84 Inserita: 16 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 16 maggio 2016 grazie della risposta Joule70, vediamo cosa viene fuori dalla relazione del termotecnico che a breve mi dovrà consegnare e posterò qui il resoconto \ proposta. Ho un budget limitato quindi dovrebbe star dentro a certi limiti; inoltre mi accennava che da gennaio 2016 le norme sono cambiate e dobbiamo sottostare a quest'ultime... chiederò precisazioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
MarcoIT84 Inserita: 25 maggio 2016 Segnala Share Inserita: 25 maggio 2016 Ciao a tutti, sono di nuovo qui dopo che il termotecnio mi ha dato una prima risposta ed una proposta di preventivo, che mi sembra una fucilata: Per info Vi scrivo per prima cosa i costi proposti ( non ho confermato ancora il suo incarico): - Ex legge 10 euro 1100 - APE euro 300 - Relazione tecnica per la valutazione dei requisiti acustici passivi euro 700 (è obbligatoria?) - Decreto 19 02 07 detrazioni ed ENEA euro 800 (una spesa così alta per le pratiche di detrazioni?) - Progetto e dimensionamento delle opere euro 2400 (è obbligatorio?) A me sembra un'esagerazione , o forse semplicemente ho sbagliato lavoro. Tornando all'aspetto pratico, questo professionista "monterebbe" solo PdC Mitsubishi electric (penso Ecodan), dato che "a gennaio è cambiata la legge" (l'ha detto lui ma non ho verificato) e sono obbligato a montarla, e una predisposizione per una eventuale caldaia a condensazione in caso la pdc si rompesse durante un periodo particolare tipo fine dicembre oppure semplicemente per una installazione futura. Penso che un pannello solare termico sia scontato. Non ho i dati tecnici e i dimensionamenti perchè non gli ho ancora confermato l'incarico. Io non conosco i costi per una pdc per una casa a due piani (140 mq totali) però è possibile che con gli isolamenti che ci sono ora bisogna complicarsi la vita con spese extra e detrazioni a seguito? Inoltre io non posso mettere il FV perchè ho la falda migliore esposta a sud ovest-ovest e dovrei mettere i pannelli con doppia inclinazione, quella della falda e una più verso sud creando di contro zone d'ombra fra un pannello e l'altro cno la conseguenza di distanziarli e ridurre la superficie captante a circa quasi la metà. Insomma non si può. Nel frattempo il mio idraulico e caldaista di fiducia mi farà lui una proposta, vi aggiornerò. Cosa ne pensate? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Andrea-67 Inserita: 3 agosto 2016 Segnala Share Inserita: 3 agosto 2016 Ciao a tutti, abito da ormai un anno in una bifamiliare in bioedilizia a Bologna 100mq calpestabili e 60mq l'altro appartamento. Per quel che posso dire brevemente a mio parere il gas in casa non si dovrebbe avvicinare nemmeno. Ho la cucina a induzione e consuma pochissimo oltre a essere praticissima!.(mia suocera ha 78 anni e la usa benissimo) noi siamo in 4 e ho stimato che stiamo ampiamente sotto i 250kwh/anno per cottura cibi a induzione appunto. . Suggerisco riscaldamento(temperatura acqua a 30° inverno) e raffreddamento(temperatura a 16/17° in estate) a pavimento, e soprattutto una buona VMC...è tutto molto confortevole e economico(a parte il costo iniziale si intende, ma adesso ci sono sgravi fiscali ottimi !!...e la casa va vista in ottica di lunghissimo investimento). Pompa di calore e accumulo di ACS: mettete una resistenza nel bollitore/accumulatore(ne ho uno da 200 litri) non più di 1,2kw, magari con un diodo dimezzate a piacere la potenza con un circuitino semplicissimo per sfruttare il fotovoltaico in inverno e per i momenti di temperatura sotto allo 0, oppure per prevenire un eventuale guasto alla pompa di calore ...almeno la doccia si fa. Le pompe di calore se non regolate bene, hanno dei forti picchi di assorbimento in ciclo ACS quando fa molto freddo e li conviene la resistenza anche per risparmiare sulla tariffa di maggiorazione per potenze dai 4,5KW in su e sfruttare il fotovoltaico, che in inverno non va fortissimo; noi adesso abbiamo 3kw per ogni appartamento e 3 kw di fotovoltaico; la pompa di calore grava solo su uno dei due impianti(a parte la resistenza sul bollitore che l'ho collegata all'altra utenza) per adesso con un po' di attenzione non abbiamo avuto problemi di distacco. Consiglio comunque di installare il controllo dei carichi (da settembre lo collegherò) anche perché il contatore elettronico ti da 3,99 kwh continuati per 3 ore e mezza e, oltre i 4 kwh di assorbimento, ti da almeno 2 minuti ma non più di 4 prima di staccare. Per l'accumulo di energia elettrica credo costi ancora molto, ma appena scende un po' "3kw" basteranno a ogni famiglia che vuole vivere un po' "green" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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