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Fonovaligia Prandoni/Trans Continents


Messaggi consigliati

Inserito:

Ciao a tutti,

 

sto tentando di rimettere in funzione una vecchia Fonovaligia ereditata da mio nonno.

 

Pur avendo cercato sembra che non si trovi lo schema elettrico di questo apparecchio (visibile qui: http://www.radiomuseum.org/r/transconti_sconosciuto_fonovaligia_record.html)

 

Qualcuno può darmi una mano? Avete bisogno delle foto dell'interno? 

 

Personalmente non ho molta conoscenza di elettronica ed infatti vorrei lo schema elettrico da passare ad un amico elettrotecnico che si occuperebbe della questione.


Inserita:

Lo schema è simile a molti altri di quel periodo come, ad esempio, LESA.

Con 2 valvole di cui una, la UY82, è il raddrizzatore lo schema è obbligato. La UCL82 usa la sezione triodo come pre e la sezione pentodo come finale.

Entrambi i tubi hanno i filamenti a 50V-55V quindi avranno i filamenti in serie e, spesso, anche un resistore di caduta in modo da alimentare i filamenti direttamente dalla 220.

Inserita:

Saresti cosi cortese da linkarmi uno schema elettrico che ritieni similare a quello della fonovaligia in questione?

 

Te lo chiedo perchè mi indichi la marca e non il modello.

 

Grazie,

 

Andrea.

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

questo è uno schema di principio,ma quello reale non sarà molto differente.Per un radiotecnico (con conoscenza delle valvole) è un giochetto da ragazzi,non serve nemmeno

7BxOSr3.jpg

oppure questo

2W_UCL82_SE_amplifier.gif

Inserita:

Le valvole serie U solitamente erano destinate all'uso televisivo oppure in apparecchi radio fonografici di basso costo perché con il collegamento dei filamenti in serie si evitava l'uso di un trasformatore con secondario a 6,3v. La tensione dei filamenti, nel caso specifico della coppia UY85 UCL82 veniva fornita da una presa intermedia di un auto trasformatore.

Le fonovaligie Lesa che mi son capitate tra le mani, invece, usavano un trasformatore con secondario a 6,3V per la ECL86, un secondario a circa 200V per l'anodica e invece che la raddrizzatrice a singola semionda come la UY85 veniva impiegato un raddrizzatore al selenio.

 

Viste le valvole impiegate, penso che ci sia un auto trasformatore, quindi occhio alle scosse dato che non si ha isolamento dalla rete.

Inserita:
Quote

veniva fornita da una presa intermedia di un auto trasformatore.

 

Eran già di lusso, ne ho viste anche senza trasformatore con l'anodica direttamente da rete ed un resistore in serie ai filamenti, più o meno come lo schema postato da Riccardo.

Inserita:

Purtroppo non riesco a vedere il 1° schema di Riccardo....mi viene fuori questo

7dd26cc03992e4ed437d68674b7df343.JPG

vedo solo il 2° schema.... non so se qui in medio oriente certe cose vengono censurate...boh

Inserita:

Buon giorno,

 

grazie a tutti per la disponibilità.

 

Studiamo un pò lo schema e nel caso di dubbi chiederemo ancora. 

 

Francamente vorrei ripararlo in casa e non rivolgermi a qualcuno specializzato, perché mi piace capire come funzionano le cose che mi circondano..:-)

Inserita:
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non so se qui in medio oriente certe cose vengono censurate...boh

 

Dove sei? In SIria?:)

 

Quote

Francamente vorrei ripararlo in casa .....

 

Fa solo attenzione perchè con le valvole le tensioni sono elevate e la scossa.....fa molto male.

 

I data sheet delle valvole con la piedinatura si trovano tranquillamente in rete.

Basta un tester decente per misurare le tensioni in continua. Se le valvole si illuminano vuol dire che almeno i filamenti non sono interrotti.

Il vero problema saranno gli elettrolitici; se l'apparecchio è fermo da anni bisognerebbe fargli "il rodaggio" a bassa tensione.

Inserita:

Decisamente fermo da anni..direi qualcosa come una ventina almeno.

 

I ricambi si trovano ancora comunque?

Riccardo Ottaviucci
Inserita:

ma certo,l'unica difficoltà potrebbe esserci in caso di interruzione del trasfrormatore di uscita ( a memoria mi pare fosse da 5k ohm di impedenza primaria) .

Comunque se la tensione arriva all'anodo vuol dire che non è interrotto.

Di anni io direi quasi 50 non 20...

Inserita:

No mi riferivo agli anni di inutilizzo accertato e non all'anno di produzione.

 

Credo che sia del 1960 o giù di lì.

Inserita:

Ma tanto per capire.....qual è l'anomalia che accusa sta fonovaligia?

 

Quote

Dove sei? In SIria?:)

 

No... in Giordania

Inserita:

Sei confinante, ma li almeno sembran che siano più calmi e, soprattuto, più pacifici.

Starai facendo una messa in servizio di un impianto presumo.

Inserita:

Impianto pompaggio-filtraggio H2O....con..........fotovoltaico.....:superlol:

.....ma senza triac in pwm   e senza arduini  :roflmao:

Qui un pochino di sole c'è....tornerò bello abbronzato :thumb_yello:

....ps....l'impianto lo abbiamo chiamato MANSAF...

Inserita:
Quote

Ma tanto per capire.....qual è l'anomalia che accusa sta fonovaligia?

 

Semplicemente non succede nulla. La collego alla spina e non succede nulla.

Inserita:
Quote

non succede nulla

meglio nulla che un bel botto.....ma i filamenti delle valvole si accendono?

Inserita:

In effetti devo fare questa verifica. Quando ho collegato la spina era ancora montata e quindi non vedevo le valvole.

 

Tra l'altro ha una manopola che consente l'alimentazione da rete 220 oppure 120. Sulla manopola non si legge più nulla, ma credo sia impostata su 220 dal momento che è sempre stata in Italia. 

 

Anche nella foto di cui ho messo il link si vedono due trasformatori, credo che uno serva appunto per la 220 e l'altro per la 120.

 

Inserita:

in italia fino agli anni 70 c'e' stata anche la distribuzione a 125V, quindi occhio.

 

Che io ricordi, uno dei guasti più tipici era l'apertura di un filamento, nel suo punto più debole, classico problema dei sistemi serie.

 

Dottor Cicala, Giordania? Beh dai almeno adesso non ti avanza tempo per pensare a quanto ti rompano le p....

Inserita:
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.....ma senza triac in pwm  

 

Questa mattina ho cassato una nuova discussione in cui sosteneva che è possibile pilotare uno SSR ac con comando zero crossing con PWM. Si lamentava che sulla rete, pare impossibile, non ha trovato nessun documento sull'argomento ma che comunque a lui funzionava. Qunado si dice la testardaggine.

 

Che inverter state usando? solo per mia curiosità.

Quote

ra l'altro ha una manopola che consente l'alimentazione da rete 220 oppure 120.

 

nelle specifiche riportate è scritto testualmente:

Tensioni di funzionamento125; 140; 160; 220; 260 Volt

Inserita:

Sulle specifiche c'è scritto, ma sulla manopola non c'è scritto nulla per cui non so come sia impostata.

 

comunque appena possibile provo se il filamento all'interno delle valvole si illumina quando collego la spina.

Inserita:

Se apri la fonovaligia controlla quanti fili vanno al trasformatore, se ci sono le tensioni della specifica ci saranno 6 Fili.

Comunque basta misurare la resistenza tra il comune e le varie prese per capire la presa per tensione maggiore.

Inserita:

 

Quote

Che inverter state usando? solo per mia curiosità.

5x SINVERT PVM 20kw

Quote

Questa mattina ho cassato una nuova discussione in cui sosteneva che è possibile pilotare uno SSR

Sì l'ho letta.....e mi dispiace un po'. Io sono uno di quelli che vuole vedere sempre come va a finire.

Mi sarebbe piaciuto confutare, anche se inutilmente, le sue pseudo teorie....:superlol:

Inserita:

E...ho capito senza Arduino , senza triac , ma hai rinunciato anche alle due resistenze ? :blink: NOOO !

Ho tentato di mandarTi lo schema in MP .

Inserita:

Sì l'ho ricevuto, grazie. Tester alla mano, toglierei le valvole verificherei i filamenti e misurerei se c'è qualcosa in uscita al trasformatore.

 

Domani...viaggio di rientro....Amman - Istanbul - Milano :thumb_yello:

 

Qui però è estate....e a Milano.....piove :thumbdown:

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