the dragonlord Inserito: 28 maggio 2016 Segnala Inserito: 28 maggio 2016 Ciao a tutti, ho un problema col mio impianto di reglazione della temperatura ON/OFF. Il tutto si basa su un PID seston (qui usato come ON/OFF però) con uscita SSR a 12V che comanda un SSR di questo tipo: Relay modulo DC to DC coperto a stato solido SSR-10DD DC 3-32V DC 5-110V che a sua volta comanda un'elettrovalvola 12VDC il problema è che anche a rele disecitato la valvola si eccita, quindi in uscita dall'SSR ci sono sempre tensione e corrente sufficienti ad eccitare il solenoide. (ho provato 3 diversi SSR sempre col medesimo risultato). Da qualche parte ho letto che questo è un comprtamento normale per un SSR che pilota un carico DC e che per risolverlo bisogna mettere in parallelo al carico una resistenza..è vero? Se sì che resistenza potrei mettere? (ohm/watt) Grazie Andrea
Blackice Inserita: 28 maggio 2016 Segnala Inserita: 28 maggio 2016 Ma perché usi un relè statico(cinese) da 10A per comandare una bobina di una EV(da quanti watt è?)in DC,quando potresti comandarla direttamente da un uscita a relè del controllore?(visto che lavora ON/OFF e quindi suppongo fa pochi cicli,anche perché altrimenti distruggeresti la valvola).
dott.cicala Inserita: 28 maggio 2016 Segnala Inserita: 28 maggio 2016 Pilotare direttamente il carico con l'uscita del controllore non è saggio. Se succedesse qualcosa al carico, molto facilmente andrebbe a guastare l'uscita del controllore stesso. Uso relè statici di qualità per comandare elettrovalvole ormai da molti anni. Evita malfunzionamenti dovuti a problemi meccanici o di incollaggio tipici dei relè elettromeccanici. Mai messo nessuna resistenza. In parallelo alla valvola ci deve essere il diodo in polarizzazione inversa, spesso già presente nel connettore della valvola stessa, o nel relè, (dipende da cosa si compra) per smorzare lo spike alla diseccitazione. Se malauguratamente il carico dovesse andare in corto al massimo si guasta il relè, solitamente montato su zoccolo.
ETR Inserita: 29 maggio 2016 Segnala Inserita: 29 maggio 2016 Unendo le considerazioni di blackice Quote visto che lavora ON/OFF e quindi suppongo fa pochi cicli,anche perché altrimenti distruggeresti la valvola e quelle del dott.cicala Quote Se succedesse qualcosa al carico, molto facilmente andrebbe a guastare l'uscita del controllore stesso puoi risolvere il tutto con un rele a zoccolo e morta li, sperando che il regolatore abbia almeno 1 uscita a rele (ma se per seston intendevi sestos, non penso). Nel PID quanto hai come tempo di ciclo ? Tra i 30 ed i 60 secondi ?
SandroCalligaro Inserita: 30 maggio 2016 Segnala Inserita: 30 maggio 2016 Un PID con uscita ON/OFF? Mi chiedo che senso abbia...
Livio Orsini Inserita: 30 maggio 2016 Segnala Inserita: 30 maggio 2016 Quote Un PID con uscita ON/OFF? Mi chiedo che senso abbia... Realizzi una variazione in PWM o a burst, che sempre una sorta di PWM, se è fatto bene. E' tipico, ad esempio, dei controlli di temperatura.
SandroCalligaro Inserita: 30 maggio 2016 Segnala Inserita: 30 maggio 2016 Mi stupisce che si faccia con uscita a relé, a meno che i tempi di aggiornamento non siano "biblici"... Con "ON/OFF" immaginavo che si intendesse una qualcosa di diverso da una PWM (o simili). Concettualmente tenere acceso o spento un interruttore o modularne il duty-cycle sono due cose diverse, anche se gli stati sono sempre gli stessi due, ON o OFF.
Livio Orsini Inserita: 30 maggio 2016 Segnala Inserita: 30 maggio 2016 Se fai burst di qualche decina di secondi seguiti da minuti di pausa, tecnicamente moduli ancora in PWM. Con un relè statico puoi avere la risoluzione pari a 20ms quindi se fissi un perido di 20" ottieni un PWM con quanti di pari allo 1% che, per un regolatore di temperatura è anche troppo veloce.
SandroCalligaro Inserita: 30 maggio 2016 Segnala Inserita: 30 maggio 2016 Sì, si possono applicare varie modalità di controllo (analogamente, in elettronica di potenza oltre alla PWM si usa spesso il "costant ON time"), la mia preoccupazione da "profano" è sulla durata (meccanica, principalmente) del povero relé, se non è a stato solido.
Livio Orsini Inserita: 30 maggio 2016 Segnala Inserita: 30 maggio 2016 La durata meccanica è un dato di specifica che garantisce un numero mino di commutazioni. L'uso di contattori di potenza per "modulare" la potenza di riscaldo dei resistori è una pratica ancora in uso su certi impianti industriali. In genere, se non hanno mal dimensionato i contattori in base alla corrente, questi contattori lavorano per anni senza problemi. Le maggiori cause di guasti son dovuti al fatto che, essendo un carico resistivo, dimensionano i contattattori in AC1, poi scoprono che la componente induttiva di alcuni resistori è tuttaltro che trascurabile, quindi.....i contatti si usurano molto prima del previsto.
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