Quantizzazione Contributo Energetico Calore Stanze Adiacenti

[mauro tafuro]

Salve,
vorrei schematizzare e semplificare, per quanto possibile, il seguente processo: supponiamo di avere all'interno di una stanza riscaldata una determinata temperatura Ta (es. 22°C) e mediante il mio sistema di riscaldamento voglio raggiungere una temperatura pari a 25°C. Il termostato presente nella stanza terrà conto della sola differenza in questione e terrà aperta la valvola fino a quando non verrà raggiunta la temperatura desiderata.
Ora nel caso la stanza contigua a quella in oggetto si trova ad esempio a 24°C vorrei capire come modellare/quantizzare il contributo energetico trasmesso dalla stanza adiacente.
Immagino che si dovrà tenere conto del materiale di cui è costituita la parete, dell'area e dello spessore ma ciò che mi piacerebbe capire è che peso dare a tale contributo..cerco di spiegarmi meglio..se il contributo energetico del mio calorifero lo posso considerare con un "peso" pari ad 1 vorrei capire come tarare il contributo energetico della stanza adiacente...tanto per capirci vorrei capire come convertire/"pesare" con coefficiente moltiplicativo inferiore ad 1 il contributo energetico dato dalla differenza di temperatura dei 2 ambienti..ovviamente tale coefficiente dipenderà sia dal materiale che dall'area e spessore contiguo.
Per essere più chiaro devo implementare un controllore di Tipo PID-Feed Forward per un termostato il quale ha un blocco che sottrae all'uscita del PID l'eventuale contributo della/e stanze adiacenti. Tale contributo delle stanze adiacenti non è altro che la differenza delle 2 temperature moltiplicato per un fattore moltiplicativo (peso) inferiore ad 1. Di ogni parete/muro conosco sia le dimensioni geometriche che fisiche.

Avreste Indicazioni utili/suggerimenti da fornirmi ?

Grazie

[Simone Baldini]

A regime non hai nessun contributo avendo la stanza a 25°C e quella vicina a 24°C, anzi avresti una perdita.

[Adelino Rossi]

certo che è una bella contorsione mentale.

se la stanza in oggetto è una e la sonda è una, la misura non è relativa ad una situazione ma è assoluta allo stato dell'ambiente.

anche se introduci ulteriori fattori di correzione, questi rimangono sempre relativi alla sola situazione che ipotizzi, ossia se la/le stanze adiacenti hanno poi delle variazioni non sei in grado di rilevarle e di modificare la correzione. avrai semplicemente un fattore di correzione fine a se stesso.

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tanto per capirci vorrei capire come convertire/"pesare" con coefficiente moltiplicativo inferiore ad 1 

altra questione, le stanze attigue possono avere dei contributi energetici sia in situazioni positive che negative, se non rilevi le temperature adiacenti non puoi saperlo.

 

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il contributo energetico dato dalla differenza di temperatura dei 2 ambienti..ovviamente tale coefficiente dipenderà sia dal materiale che dall'area e spessore contiguo.

suppongo che questa frase sia relativa alla fase di progettazione del dimensionamento dei radiatori,

nella fase di esercizio come sono fatti i muri non ha alcun significato,

in senso assoluto, tu hai una temperatura superficiale della parete confinante con la stanza adiacente, non sei in grado di valutare gli eventi variabili della stanza accanto in quanto non hai nessun strumento per farlo. prendi ad esempio una giornata variabile d'inverno con la stanza accanto confinante con l'esterno e non abitata, cioè priva di riscaldamento. Dal mattino alla notte puoi avere un trend di temperature, esempio dai -3 del mattino ai 5 di mezzogiorno ai 0 gradi della sera. questa è la variabile, la capacità termica dei muri è una costante.

non mi occupo di condizionamento ambientale, queste sono solo delle riflessioni personali.