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VHF Marino trasmissione a tratti


Pietro_1

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Buongiorno a tutti,

 

un VHF marino, quindi con  gamma di frequenze comprese tra i 156 e i 165 Mhz, in ricezione è tutto OK mentre in trasmissione la voce non è intellegibile.

 

Problema sulla BF oppure i transistor finali?
 

a questo link il manuale: https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjjxteHu5vNAhUBNxQKHX7nDusQFgg3MAM&url=http%3A%2F%2Fpdfstream.manualsonline.com%2F8%2F8154ba7f-2369-4ee4-7960-3e264072eb8b.pdf&usg=AFQjCNHpmPIxq-lLlBzit1U575SGszNvJA

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Posso dire due cose:

Prima, i moderni Vhf marini come del resto tanti altri, hanno la protezione dal Ros elevato, se supera il valore di 1,5 entra in gioco la protezione del finale, con taglio netto della potenza.

Secondo, potrebbe essere solo il micro del micke che si è dissaldato o guastato.

 

PS: La barra di potenza in Tx cosa segna.? è costante o oscilla...?

 

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Attenzione particolare deve essere fatta alle connessioni, cavo ed antenne. Spesso il PL259 sono saldati male, il cavo è l'RG58 di bassa qualità, e l'antenna è danneggiata...verificare prima.

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Non ha barra di potenza ma solo il simbolo TX.

 

Se ha una protezione di ROS elevato credo proprio che siano i PL259 oppure l'antenna che ne ha preso di vento.

 

Mi faccio prestare una antenna e cavo e provo.

 

Domani pomeriggio sarò in grado di dare una risposta.

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ma se gracchia la voce che centra il ros?! Anche gracchiare è un termine piuttosto eleatorio, ma comunque potrebbe essere trafilata acqua nella capsula...

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In caso di Ros elevato ..l'apaprato attiva le protezioni sui finali e la modulazione ne risente...

Di fatto - trovo spesso cavi, PL e connessioni varie che creano problemi, anche se apparentemente integre.

 

Nel Mike, è presente un micro-switch a doppio contatto, saldato in Smd sulla basetta ed un fermo di gomma, con la pressione del tasto Ptt, tende a dissaldarsi dalla basetta, quando si trasmette tende a provocare delle microinterruzioni della protante....basta smotare le viti del Mike e verificare, questo è il caso più probabile. Oppure il cavo spiralato interrotto. Con gli apaprati - è sempre bene avere un mike di scorta.

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Quote

Con gli apaprati - è sempre bene avere un mike di scorta

di tutto quanto ci tengo a correggere specialmente questa... nei VHF marini il mike NON si stacca!

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Allora, ho inserito un ROSmetro e il ROS e schizzato all'infinito.

 

L'apparato non taglia la potenza nel mio caso, misurato con il wattmetro, ma il gracchiare è tipico della linea/antenna non accordata.

 

Accordata la linea con il ROSMETRO a 1 in trasmissione non gracchia più. Controllo radio a 5 miglia e a 50 mt di distanza.

 

Chiesto un controllo radio a circa 40 miglia cioè scarsi 80 Km non vengo ascoltato dalla capitaneria di porto, potenza in trasmissione su Hi 30 Watt. Con un apparato di un mio amico in un'altra barca invece la capitaneria ha risposto al controllo radio, con potenza su Hi ma 25 Watt.

 

Quindi il problema ritengo che sia nella linea ed antenna. Tra l'altro ho trovato una giunzione tra PL del cavo RG58.

 

Controllerò il mike a scopo preventivo.
 

Ho deciso di sostituire per nuovo l'intero cavo coassiale antenna e PL, poiché hanno più di 10 anni di vita. Voglio stare tranquillo sotto questo punto di vista.

 

La lunghezza del cavo è di circa 14 mt rimango su un RG58 oppure su un RG 213 o altro? Il cavo coassiale non deve essere di diametro eccessivo per motivi di spazi esigui.

 

Ricordo che la lunghezza del cavo coassiale deve essere in multipli o sottomultipli della lunghezza d'onda. In questo caso come proseguo?

 

 

Nei VHF marini il mike non si stacca. Almeno tutti quelli visti da me fino ad oggi.

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hai un rosmetro con l'accordatore in VHF?!?

Comunque quand'è così prova a fivare il cavo radio antenna, usa pure l'RG58, la lunghezza quella che ti serve, ne più, ne meno, e rifai le prove!

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ho ritrovato (mi sono ricordato di avere) un vecchio ZG 201 di trenta anni fa quando usavo il CB e che arriva fino a 200 Mhz, quindi più che sufficiente allo scopo.

 

Leggendo qualche forum ho riscontrato che molti utilizzano RG213 al posto dell' RG 58 che in effetti ha una attenuazione di circa la metà rispetto all'RG58 e su 15 mt di cavo fanno la differenza. Ma ho trovato anche nuovi cavi più preformanti a bassa attenuazione chiamati Ecoflex, costicchiano (quasi 5 euro al metro) ma arrivano ad una attenuazione che è la metà della metà.

 

Se per il cavo ho le idee più chiare per l'antenna sono ancora in altro mare. Mi serve un'antenna da almeno 6dB in acciaio ma non ne trovo, quelle che trovo sono da 3dB.

 

Sicuramente il problema è nel bocchettone sotto l'antenna che è esposto alla salsedine e le intemperie. Devo andare sull'albero e controllare.

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non ti va bene una in vetroresina?! Ma comunque non ti fare troppi problemi pure su db e quant'altro, a mare i segnali viaggiano con poco, e c'è sempre una capitaneria che ti risponde, poi se pensi di fare una traversata il VHF non è sufficiante, sei obbligato a montare l' HF...

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l'antenna in vetroresina me la vedo debole e problematica per una barca a vela perché fa più attrito all'aria e quindi il supporto dell'antenna potrebbe cedere o piegarsi. La soluzione in vetroresina la vedo meglio su una barca a motore.

 

Nella peggiore delle ipotesi di solito mi trovo al massimo a 50...60 miglia dalla costa, in mezzo all'adriatico, quindi il VHF (se efficiente) dovrebbe essere più che sufficiente, poi qualche nave mercantile la si incrocia sempre oppure è nelle vicinanze.

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io lascierei le scelte progettuali della radio di bordo (e relativo impianto aereo) a chi è abilitato a farlo con cognizioni tecniche, piuttosto che credenze popolari. 

 

Francamente con tanto di licenze radio e quarantennale esperienza con tali sistemi, per me sentir parlare di dB e attrito, e poi sentir citare cavi vecchi di trent'anni, buoni forse per appendere qualcosa ad un trave (ebbene si, anche i cavi invecchiano, non solo le persone) fa intravvedere scarsa attenzione per la SICUREZZA, primario obiettivo della radio di bordo.

Non si deve sperare che funzioni, deve funzionare punto. No sperare che passi un mercantile.

 

Mi sentivo in dovere di dire la mia per l'enorme quantità di inesattezze che ho visto, poi ognuno fa a suo rischio e piacere. 

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