Caronte1969 Inserito: 23 febbraio 2010 Segnala Inserito: 23 febbraio 2010 Ciao a tutti, seguo da tempo questo forum e oggi mi sono iscritto perchè ho un quesito da porre. Premetto che sono un semplice hobbysta. In particolare realizzo piccoli rov subaquei (blog.libero.it/MattioliRov e presto MattioliRov.net). Non chiedo schemi elettrici/elettronici di circuiti (nel caso mi arrangerò adattando quelli disponibili in rete), ma prima di diventare matto in studio e ricerca, vorrei solo sapere se è possibile e fattibile creare un inverter con ingresso 12 Volt in corrente continua ed uscita in corrente alternata a bassi valori (diciamo 24/48 volt).Grazie per l'attenzioneAntonio
gianff Inserita: 23 febbraio 2010 Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 (modificato) di solito e' proprio il contrarioda alternata a continuaesistera' qualcosa di specifico ma non sapreiper rimediare potresti usare questohttp://cgi.ebay.it/INVERTER-12-220-100-W-C...=item19b9567db1pero' richiede una 12v stabile e amperaggio elevato (in base anche al consumo)di solito si usano batterie da automobilepoi metti un trasformatore 220v---12v 24v acpero' non e' una 50hz pura ma a gradini modiificata Modificato: 23 febbraio 2010 da gianff
Livio Orsini Inserita: 23 febbraio 2010 Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 (modificato) La risposta è semplice: se ne sei capace si; è meno difficoltoso del progettare un inverter 400v ca 50Hz ==> 0 - 400V ca 0Hz - 100Hz, ad esempio Modificato: 23 febbraio 2010 da Livio Orsini
Caronte1969 Inserita: 23 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 (modificato) Intanto grazie 1000 per la risposta. Rileggendola mi rendo conto effettivamente di aver scritto male la mia domanda. Avevo già addocchiato questo tipo di inverter, però, il mio problema è un altro. Come detto, a livello di hobby, costruisco dei R.o.v. (Remoted Operated Vehicle) subaquei. In pratica sono delle sonde che vanno sott'acqua e vengono controllati via cavo da terra. Fin qui tutto ok. Nel cavo medesimo (ad oggi mt. 60 circa) sono inseriti anche i cavi di alimentazione, finora 12 V (o 24) Volt in corrente continua che alimentano i propulsori direzionali del rov e le luci. Per alimentare questi dispositivi ho usato delle batterie da auto. Ora sto finendo il terzo. Prima di ordinare il cavo (non regalato purtroppo), mi sono chiesto: non risparmierei sezione e quindi denaro (a latere dei poli di alimentazione), se fornissi elettricità al rov sempre con sorgente ed arrivo in corrente continua, ma, nel cavo, con corrente alternata. Più precisamente: (TERRA) batteria/e 12/24V c.c. a terra > inverter c.c./c.a. 12/24 V> ombelicale (circa 250 mt.)** > inverter c.a.12/24V/c.c. e quindi al ROV. Il mio 'dilemma' è che nel cordone ombelicale** non vorrei che circolasse (per ovvi motivi di sicurezza in caso di dispersioni) una tensione alta, ho visto che ci sono inverter anche a 125 Volt (per il mercato americano), ma comunque sempre troppo pericolosi. Poi, oltre a questo, c'è il sale dell'acqua di mare che ne andrebbe ad amplificare l'effetto. In sintesi vorrei che nell'ombelicale circolasse corrente alternata a 12/24 Volt massimo. Fino adesso non ho fritto ne pesci ne esseri umani e mi piacerebbe proseguire su questa strada . Sul web ci sono diversi circuiti per realizzare inverter: il mio piano sarebbe sfruttare uno dei medesimi, adattando i valori della componentistica, al mio scopo. se ne sei capace si; Beh diciamo che se è possibile, studiare e applicarmi per farlo non mi spaventa (tanto ho tutto il tempo che voglio non dovendolo fare per lavoro) vorrei solo sapere se è possibile....E' anche vero che forse ho detto un marasma di sciocchezze e l'idea che mi è venuta non sta in piedi.Ancora GrazieAntonio Modificato: 23 febbraio 2010 da Caronte1969
Mario Maggi Inserita: 23 febbraio 2010 Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 Caronte1969, non risparmierei sezione e quindi denaro (a latere dei poli di alimentazione), se fornissi elettricità al rov sempre con sorgente ed arrivo in corrente continua, ma, nel cavo, con corrente alternata.no, puoi dimezzare la sezione solo se raddoppi la tensione, puoi farlo piu' semplicemente usando due batterie da 12 VDC in serie tra di loro, ottenendo 24 VDC nominali. Non ti consiglio di usare un cavo unipolare, perche' funzionerebbe solo in acqua salata.Per curiosita', ti informo che esistono delle pompe sottomarine che funzionano con cavi mobili fino a 20 chilometri di lunghezza, con tensioni di alimentazione superiori a 10.000 VAC. I cavi sottomarini fissi possono raggiungere anche tensioni molto piu' alte.Ciao Mario
Caronte1969 Inserita: 23 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 (modificato) Ciao, finora ho usato un cavo seriale Tasker da 25 poli (0,5 mm. ogni polo) + calza. Per fornire l'appropriata tensione con il giusto amperaggio (12 Volt, solo ora, nel terzo rov sto facendo un tentativo a 24 V) ho unito 4 poli di sezione 0,5 mm. ottenendo il polo negativo, idem per il polo positivo. A bordo del penultimo rov (cosa che nel prossimo è già cambiata) ho utilizzato delle pompe di sentina della Atwood. Si intravvedono nelle foto che allego.Ogni pompa (al massimo sforzo) ha un assorbimento di circa 3,5/3,8 A. Le pompe, in questo progetto, le ho utilizzate per l'emersione e l'immersione. Per la virata e l'avanzamento ho costruito due thruster laterali (max assorbimento 4,5 A). Con la lunghezza dell'ombelicale pari a metri 40 circa il sistema ha funzionato (i problemi che ho riscontrato sono altri che nel nuovo sono stati risolti, spero, anche perchè sarà completamente diverso). Questa volta ho la possibilità di farmi fare un cavo 'su misura' ad un prezzo ragionevole. Ormai sono quasi pronto al varo (direi sono all'80% dello stato avanzamento lavori). Stavo per procedere facendo inserire (oltre agli altri poli per la comunicazione ed il coassiale per la telecamera, due poli da 2,5 mm per l'alimentazione, quando ho preso in considerazione l'eventualità della corrente alternata. Credo a questo punto di partire da terra con 24Volt e, a bordo del rov, regolare successivamente la tensione a 12 Volt, sempre in corrente continua. Salvo altri consigli.... GrazieAntonio Modificato: 23 febbraio 2010 da Caronte1969
effebi Inserita: 23 febbraio 2010 Segnala Inserita: 23 febbraio 2010 (modificato) Caronte, innanzi tutto complimenti per le tue sperimentazioni! I prototipi (o come meglio li vuoi chiamare) sembrano molto interessanti!Per quello che riguarda il topic, come (tanto per cambiare ) dice bene Livio, e' relativamente semplice progettare un inverter a bassa tensione partendo da come furziona uno "normale". In realta' gli inverter classici prima raddrizzano l'alternata trasformandola in continua, poi tramite degli interruttori elettronici (di solito IGBT) la "affettano" in una serie di impulsi di durata variabile, che grazie all'effetto passa - basso del motore vengono visti come una sinusoide.Un paio di anni fa ho realizzato un'apparecchiatura del genere utilizzando solo un microprocessore PIC per generare gli impulsi ed un integrato di potenza apposito (Mitsubishi, tanto per cambiare) che contiene tutta la parte di potenza ( 6 IGBT piu' protezioni), piu' poca circuiteria di contorno. Alimentazione: 36 V in continua Potenza di picco: 2kW. Non mi risulta che esistano in commercio soluzioni simili, almeno di larga diffusione. Si trattava di un'applicazione specifica nel campo del sollevamento.Il punto e' un'altro: Come ti ha detto Mario cio' non ti serve per ridurre la sezione dei cavi. Per ridurre la sezione puoi lavorare solo su due parametri: elevare tensione (con conseguenti problemi di isolamento/ sicurezza) e rendimento del motore (stessa potenza meccanica resa con meno potenza elettrica assorbita), quindi a parita' di tutto meno corrente.Da come la vedo io i motori in continua vanno benissimo, magari potresti orientarti su dei brushless del tipo di quelli che si stanno diffondendo nel modellismo. Il vantaggio sui normali CC a magneti permanenti e' che non hanno collettore e spazzole che si usurano ma al loro posto hanno un dispositivo elettronico integrato (concettualmente simile ad un inverter) che genera il campo rotante in maniera statica. Ne guadagnano il rendimento e l'affidabilita', che sott'acqua non guasta.ciaoeffebi Modificato: 23 febbraio 2010 da effebi
Caronte1969 Inserita: 24 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 24 febbraio 2010 Ciao e grazie per i complimenti. Dici bene, però sono più proto che tipi! Scherzo, è che, ogni volta che ne finisco uno, mi accorgo di nuovi errori e subito penso a farne un altro e correggerli! Transat. Effettivamente, nel nuovo 'esperimento' ho costruito dei nuovi contenitori stagni già progettati per accogliere, un domani, i brusless. Ho sempre posticipato tale discorso per il loro costo e le relative ed apposite schede di controllo. A tal riguardo anche il sistema di controllo (principalmente uso un Cubloc 290 per il controllo motori con 8 ponti H da 25 A ciascuno, mentre per la gestione degli input analogici (imbardata, rollio, profondità, tensione a bordo, temperatura interna ed esterna uso un ATMega 328)) è già pronto, così come il codice implementato nei microcontrollori, per la gestione successiva dei brusless. Come detto in precedenza, prima di dare il via all'implementazione dei brushless volevo avere prima la certezza del funzionamento con quelli a spazzole che uso attualmente. La filosofia è: se va benino con questi con i brushless farò faville! A questo punto a breve farò un test in mare con il vecchio cavo , più teso a verificare l'insussistenza di falle e la spinta di Archimede che si comporti come si deve ( su questo almeno me la cavo..) e farò qualche prova sulla potenza dei motori (questa volta tutti a elica, senza pompe). Procederò allora con 24 V in cc a 'monte' e a 12 V cc. a 'valle'. Riporterò su questa discussione il risultato e magari mi darete consigli (che so essere molto competenti) al fine eventualmente di migliorare le prestazioni. Antonio
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