Symple Inserito: 18 giugno 2016 Segnala Inserito: 18 giugno 2016 Buongiorno a tutti. Quanto può aver senso fare un impianto fotovoltaico da 6 kWp per alimentare le parti comuni di una palazzina da 6 appartamenti in villa? Parliamo di un corsello box, di qualche punto luce esterno e di una pompa sommersa. Potenza installata circa 2-3 kW massimo. Secondo la legge (DLgs 28/2011) dovresti dotare l'edificio di circa 9 kW (secondo la famosa formuletta), ovviamente ha senso metterli a servizio degli appartamenti. Secondo me elettricamente ed energeticamente parlando mettere 6 kW su un impianto che non ne assorbe mai più di 2-3 è completamente inutile. Sono in condizioni che un'impresa edile non sente ragioni e vuole questi 6 kW sulle parti comuni. Io cosa potrei fare? Rifiutare l'incarico? In ultimo, è sbagliato dire che chi si occupa della Legge 10/91 dovrebbe anche determinare i kWp fotovoltaici (o da altra sorgente) da installare in un determinato edificio?
Simone Baldini Inserita: 18 giugno 2016 Segnala Inserita: 18 giugno 2016 L'obbligo del FV è differente dall'obbligo sul risparmio energetico derivante della L10, di fatto quell'energia non la puoi nemmeno considerare come da fonte rinnovabile. Il problema di metterli tutti sulle parti comuni è che poi il condominio deve fatturare l'eccedenza al gse e pagarci le tasse. La legge ha voluto dare un parametro per la produzione del FV non d'ottimizzarla, quello spetta al proprietario/progettista. Sarebbe ottimo fare 1,5 kWp per appartamento e magari 1kWp per le parti comuni ma ovviamente si complicano le cose.
Symple Inserita: 18 giugno 2016 Autore Segnala Inserita: 18 giugno 2016 Quindi in definitiva l'obbligo di stabilire i kW è del progettista elettrico? Da quello che ti risulta, è consuetudine fare un impianto sovrabbondante per avere gli accrediti? (anche se al kWh il GSE paga meno di quanto l'utente acquista e poi l'accredito è soggetto alle aliquote fiscali)
walnut Inserita: 18 giugno 2016 Segnala Inserita: 18 giugno 2016 Per un dimensionamento ottimale sarebbe meglio parlare di kWh e non di kW. Si dovrebbe valutare dai dati indicati in bolletta il consumo annuale in fascia F1 e aumentarlo di un fattore sicurezza che potrebbe essere del 30%. In base a dove si dovrà installare l'impianto sai quanta energia produrrà durante l'anno e di conseguenza sai che potenza devi installare.
Simone Baldini Inserita: 19 giugno 2016 Segnala Inserita: 19 giugno 2016 Stiamo parlando di obblighi e non di volontà. La legge sulle rinnovabili impone tot kWp per mq indipendentemente se uno li usa o meno. Poi il problema è che siamo in fase di progettazione quindi non si hanno in mano bollette su cui basarsi. Diciamo che l'obbligo spetta al cliente, stabilire quanti kWp ti derivano dalla denuncia della pratica e poi fai una divisione. Solitamente è riportato anche nella exL10. Ad oggi nessuno sovradimensiona. Io ad esempio sono in sovraproduzione ma con 2°CE quindi la parte dell'incentivo me la pagano e non è soggetta a tassazione, lo sarebbe la parte in eccedenza ma francamente non ho mai chiesto il pagamento e me la sono sempre tenuta li. A conti fatti sarbbero qualche decina di euro, e lo sbattimento non ne vale la pena.
Symple Inserita: 19 giugno 2016 Autore Segnala Inserita: 19 giugno 2016 In questo caso il cliente per me è l'impresa edile, che non vuol sentire ragioni e vuole mettere i 6 kWp. In questi casi con un cliente così poco ragionevole come posso risolvere la situazione senza rifiutare l'incarico?
walnut Inserita: 19 giugno 2016 Segnala Inserita: 19 giugno 2016 Fare un impianto sovradimensionato non porta alcun vantaggio con un cotratto SSP, perchè le eccedenze possono essere portate a credito all'anno successivo, fino a tre anni, ma se i consumi sono irrisori, non c'e comunque convenienza. Mi sembra di capire che l'impresa voglia risparmiare facendo un unico impianto comune anziche uno per ogni appartamento
Simone Baldini Inserita: 20 giugno 2016 Segnala Inserita: 20 giugno 2016 Quote In questo caso il cliente per me è l'impresa edile, che non vuol sentire ragioni e vuole mettere i 6 kWp. In questi casi con un cliente così poco ragionevole come posso risolvere la situazione senza rifiutare l'incarico? E perchè dovresti rifiutare, si puo' benissimo fare un impianto da 6kWp anche se ne consuma un terzo o nessuno, poi sarà il condominio a chiedere il pagamento dell'eccesso e a pagarci le tasse. Ovviamente non sarà molto conveniente per loro ma purtroppo l'obbligo parla solo di quanti kWp installare e non di autoconsumarteli. Comunque se in questo edificio c'è magari un impianto di riscaldamento centralizzato e magari in pdc il problema dell'autoconsumo non sussiste per 6kWp.
Symple Inserita: 20 giugno 2016 Autore Segnala Inserita: 20 giugno 2016 Beh chiaramente può stare in piedi un impianto così, soltanto che è stupida come soluzione. Ci fosse una centrale termica o una pompa di calore centralizzata avrebbe un senso.
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