mariodimuggia Inserito: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserito: 16 luglio 2016 Buongiorno, volevo provare questo vecchio amplificatore della Fracarro art. PCK/B5,residuo di miei lavori giovanili di antennista. Ha un ingresso e due uscite con un guadagno di 44dB. Il problema è che non so come alimentarlo perchè sul contenitore ha due pin ,uno con una "A" che con una resistenza va a finire su uno stabilizzatore a diodo zener di 12V che alimenta un'amplificatore a larga banda a 4 transistori. L'altro pin ha un "+24V" stampato vicino e va ad alimentare un grosso transistor ad alta frequenza verso le uscite,probabilmente il finale dell'amplificatore. Dato l'obsolescenza di questo amplificatore,non ho trovato istruzioni sul collegamento, Secondo voi posso mettere un'induttanza fra i due pins e alimentare a +24v come da stampigliatura? Ho provato a caricare l'immagine,ma per tre volte mi ha dato errore. mi rivolgo a questo forum se c'è qualcuno che ha avuto esperienza con questo amplificatore.. grazie.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccardo Ottaviucci Inserita: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 per le foto segui la procedura sotto la mia firma,per l'amplificatore 44dB mi sembrano adatti ad un impianto centralizzato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mariodimuggia Inserita: 16 luglio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 Buongiorno, ho caricato le immagine dell'amplificatore: ..avevo intuito che dovesse essere di potenza anche dal transistore di potenza,fissato a vite sul telaio,(di cui si vede la vite di fissaggio accanto i connettori di uscita),che preleva il segnale amplificato,da un normale ampli a 4 transistor in un ulteriore contenitore, schermato, interno. grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccardo Ottaviucci Inserita: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 lo utilizzavo per i primi ponti caldi negli anni 70 per servire alcune zona in ombra del mio paese del segnale di rai2...quanti ricordi... Va alimentato a 24V sul pin +24 e massa. Ormai è inservibile I pin occhiellati sono dei test point Questo era il case Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mariodimuggia Inserita: 16 luglio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 ....sapevo di poter contare sulla vostra esperienza, facendo pulizia in cantina,mi son ritrovato gli orfani dei miei vecchi lavori e volevo provarli ma un'altra domanda,come mai "inservibile" ? perchè sicuramente ce ne sono migliori sul commercio come prestazioni od altro..? grazie.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccardo Ottaviucci Inserita: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 inservibile nel senso che non trovi più gli accessori (alimentatore,case) e poi dove lo utilizzi oggi,col DTT ,quelli intermodulavano che era un piacere.Con quello servi un centinaio di prese ma occorre calcolare bene le attenuazioni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mariodimuggia Inserita: 16 luglio 2016 Autore Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 ..ok,ho capito,è come ascoltare con due casse da 100w al posto delle cuffie una canzone,con altre in sottofondo. Con il DTT probabilmente il segnale di "qualità" sarebbe basso... lo terrò come ricordo...grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Riccardo Ottaviucci Inserita: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 con tutte le frequenze occupate in banda 5 e possibili interferenze LTE della telefonia, quell'amplificatore sarebbe un generatore di armoniche del 10° ordine..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Domenico Maschio Inserita: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 Non so se c'è ancora in cantina . L'ho conservato da almeno 35 anni , ma mai installato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Domenico Maschio Inserita: 16 luglio 2016 Segnala Share Inserita: 16 luglio 2016 E ho trovato anche qualche schema Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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