bigmiche Inserito: 5 agosto 2016 Segnala Share Inserito: 5 agosto 2016 Sto aiutando un amico a tentare di risolvere alcuni problemi di una scheda elettronica installata su un distributore di latte fresco. Per fortuna almeno le funzioni pricipali sono regolari, mentre risultano inattive quelle dedicate all'apertura del vano erogatore ed altri azionamenti ausiliari. Sospetto che da qualche parte sia interrotta l'alimentazione di potenza ai rispettivi circuiti. Osservando la scheda ho notato un componente a me sconosciuto: - leggermente più lungo del classico diodo 1N4007 - il simbolo serigrafato sullo stampato, sembra richiamare un diodo, ed ogni componente è individuato cona una serie di sigle T1, T2, T3 ..... - non hanno tacca di polarità e sono completamente neri Purtroppo non avendo disponibile una scheda di scorta, sono costretto lavorare direttamente su quella in uso e mi risulta difficile leggere ulteriori dettagli. Capisco che la mia domanda sia poco ortodossa, ma vi sarei grato avere qualche informazione. Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Fulvio Persano Inserita: 5 agosto 2016 Segnala Share Inserita: 5 agosto 2016 Ciao e benvenuto. Sarebbero di utilità un paio di foto,sia della scheda in questione, che del componente "misterioso". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 5 agosto 2016 Segnala Share Inserita: 5 agosto 2016 Oltre che foto della scheda e del componente, aggiungo un altro consiglio, valido per tutte le riparazioni.. Fissarsi a provare ogni singolo componente, a prescindere che sia o meno correlato al guasto, porta generalmente a due risultati: - un gran mal di testa - rischio di fare ulteriori danni (puntale che scappa e fa corto, eccetera) e di rendere definitivamente da buttare una scheda che magari aveva un guasto minimo Io ti suggerisco di andare per gradi: sospetti che manchi tensione? Bene parti dall'alimentatore... poi segui la catena di componenti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bigmiche Inserita: 6 agosto 2016 Autore Segnala Share Inserita: 6 agosto 2016 Intanto vi ringrazio per la celerità del contributo. Faccio una breve panoramica della situazione. La scheda è montata su distributore della ditta "DAL TIO" che da diverso tempo non opera più nel settore, il proprietario non ha alcuna documentazione tecnica, ne è stato lungimirante acquistare qualche ricambio. Tutti i vari test sono costretto farli direttamente sulla scheda connessa al distributore con le evidenti difficoltà derivate dagli spazi angusti, scarsa luminosità e con il timore di provocare qualche guaio. Ora venendo a noi, l'alimentazione a 12V arriva corretamente sulla scheda, e di concerto i 5V ricavati da un 7805 onboard. Risulta difficile seguire i percorsi delle piste, e proprio la presenza di questi componenti ignoti mi avevano indotto a considerarli come dei fusibili. Ho recuperato i datasheet dei driver L6203 dei motori per avere ulteriori info. Nel prossimo sopraluogo vedrò di fare qualche foto e di postarle nel forum. Quando avrò ulteriori dettagli vedrò di aggiornarvi sulla questione. A presto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ma re Inserita: 8 agosto 2016 Segnala Share Inserita: 8 agosto 2016 Quote un componente a me sconosciuto: - leggermente più lungo del classico diodo 1N4007 - il simbolo serigrafato sullo stampato, sembra richiamare un diodo, ed ogni componente è individuato cona una serie di sigle T1, T2, T3 ..... - non hanno tacca di polarità e sono completamente neri da questa descrizione, inizialmente mi era venuto in mente il DIAC come componente, ma ripensando alla sigla T... mi viene in mente un fusibile termico ripristinabile ... comunque così non è semplice, ed in effetti confermo che un'immagine potrebbe valere più di mille parole... PS.intanto potresti, se già non l'hai fatto misurarli ohmicamente raffrontando le misure, meglio sarebbe se hai modo di isolare dal resto del circuito uno dei due reofori di ogni componente sotto misura. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 8 agosto 2016 Segnala Share Inserita: 8 agosto 2016 oltre che postare le foto, devi assolutamente dire cosa non sta funzionando, se un motore un rele' un magnete. se tutto ciò che hai come alimentazione sulla scheda sono i 12V e i 5V certamente non sono cose di grande potenza, al massimo pochissimi watt. Inoltre se conosci come dovresti, la sequenza di funzionamento, dovrebbe apparire chiaro quali comandi non vanno. I 6203 sono correttamente alimentati? se si i motori non hanno motivo di non muoversi, a meno che il comando non sia mancante. Con questa sequenza e un piccolo oscilloscopio puoi seguire il segnale se manca, fino a vedere da dove non esce! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bigmiche Inserita: 7 settembre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 7 settembre 2016 Mi spiace non aver dato seguito agli ultimi due interventi, ma devo aver combinato qualche guaio sulla notifica via email, e comunque solo in questi gironi ho avuto l'opportunità di intervenire sull'impianto. Ultime amare novità, giusto per aggiornarvi su come si è conclusa la vicenda. Al link qui sotto trovate la foto di questi sconosciuti, che con buona probabilità dovrebbero essere dei transil o analoghe protezioni di sovratensione, visto che sono connessi direttamente agli ingressi e non vedo altra funzione. Escludo fusibili o diac visto che la serigrafia posta sullo stampato e sottostante al componente riporta una tacca tipico di qualcosa di polarizzato. Proprio aiutandomi con la fotocamera dello smartphone e vista l'assenza di tensione di pull-up agli ingressi, ho scoperto il reale problema. Le piste dell'intero stampato vengono corrose dall'umidità presente nel vano e lascio a voi immaginare le conseguenze. Ho fatto un primo tentativo di ripristino al volo in loco (vedi angolo sx in basso sulla foto) che ha avuto un parziale successo, ma i punti da ripristinare sono numerosi e da farsi in laboratorio. All'evidenza dei fatti, il titolare ha preferito comunque tirare avanti e cercare eventuale ricambio. Vi rigrazio della collaborazione Renzo http://www.capv.it/news/transil.jpg Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nikiki Inserita: 7 settembre 2016 Segnala Share Inserita: 7 settembre 2016 Credo che siano quelli che spesso chiamano "zener bidirezionali", in pratica due zener in serie ma con polarità opposta. Il comportamento è molto simile a quello di un varistore perciò vengono impiegati generalmente come protezione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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