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Senso Di Rotazione Motore Trifase Con Inverter Monofase.


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Inserito: (modificato)

Salve,

mi è successa una cosa strana.. strana almeno per me.

Ho una attrezzatura in cui un ATV12 da 0,75kW pilota due motori trifasi da 160W in parallelo. L'ATV ha alimentazione monofase ed uscita trifase.

Collaudo 5 macchine e tutto ok: i motori girano nel senso prestabilito. Arrivo alla sesta macchina ma i due motori girano nel senso inverso rispetto a quello corretto. Controllo bene i collegamenti come da schema e sembra tutto ok.

Ho anche controllato che l'inverter sia alimentato correttamente cioè fase su morsetto L e neutro su N e così di fatto è.

Ho risolto banalmente scambiando due fasi in uscita dell'inverter... ma ero convinto che con un inverter monofase il problema del senso di rotazione si risolvesse!!...

Vi è mai capitato niente di simile?.. Voglio dire non è che è impazzito l'inverter e un giorno all'avvio del macchinario i motori girano nel verso sbagliato di rotazione causando ingenti danni qualora nessuno se ne accorgesse?

Saluti

Modificato: da Mardock

Inserita:

Negli inverter sia monofase che trifase, il senso ciclico della rete non influisce sul verso di rotazione del motore. La rete viene raddrizzata e filtrata per ottenere una tensione continua che alimenta l'inverter vero e proprio. Il senso ciclico delle fasi in uscita dall'inverter è stabilito dai parametri di programmazione dello stesso e dal collegamento al comando "avanti" (morsetto LI1) o "indietro" (morsetto LI2), oppure dai collegamenti e dall'avvolgimento delle matasse del motore. Se sei sicuro che i motori siano tutti identici (anche i collegamenti fino all'inverter), allora devi guardare prima l'esatta connessione ai morsetti LI1 e LI2, poi nei parametri di configurazione.

Che possa invertire arbitrariamente il senso ciclico del motore... mhaaa, nulla è impossibile, a me non è mai accaduto e non ho notizie di questo evento.

Di sicuro quando collaudo un sistema, scollego sempre il carico meccanico o comunque mi metto in condizioni di sicurezza, per evitare danni.

Inserita:
Che possa invertire arbitrariamente il senso ciclico del motore... mhaaa, nulla è impossibile, a me non è mai accaduto e non ho notizie di questo evento.

La sequenza delle fasi nell'uscita di un inverter è stabilita dal firmware dello stesso. Il firmware verifica lo stato dell'eventuale ingresso che stabilisce il senso di rotazione e/o il parametro che effettua la medesima funzione.

A meno di guasti, non è possibile avere l'inversione del senso di rotazione, se non su esplicito comando.

Inserita:

Attenzione, non è il caso di ATV ma di danfoss, c'è un parametro che si chiama riaggancio al volo che può far girare al contrario un motore anche se prima girava correttamente. Mi è successo con una pompa di rilancio.

Inserita:
Mi è successo con una pompa di rilancio.

Sei certo che l'inverter fosse parametrizzato correttamente e non avesse ingressi flottanti?

Mi pare poco probabile che un inverter di un costruttore serio, come quello citato, presenti una simile grave anomalia.

Inserita:

Da verificare anche che i motori sia collegati nello stesso modo nella sua morsettiera.

ciao

Inserita:
Sei certo che l'inverter fosse parametrizzato correttamente e non avesse ingressi flottanti?

Mi pare poco probabile che un inverter di un costruttore serio, come quello citato, presenti una simile grave anomalia.

Certissimo Livio, dopo aver disabilitato il parametro il motore girava nel senso giusto. Sentita la Danfoss, mi ha spiegato che con quella funzione l'inverter inietta delle correnti a certe frequenze e sa in che direzione deve "riagganciare". La cosa strana è che a pompa ferma c'era comunque un leggero flusso d'acqua nel senso corretto ma l'inverter si è avviato al contrario....avrebbe dovuto rilevare un leggero trascinamento nel senso giusto e partire nella direzione corretta. Probabilmente per effetti meccanici ha deciso al contrario.

Inserita:

Grazie a tutti per i contributi.

Volendo andare a fondo procederò nel seguente modo:

1) verificherò lo stato degli ingressi LI1 e LI2;

2) se punto 1) ok allora indagherò sui parametri che influenzano il senso di rotazione (sono alle prime esperienze con gli ATV!!) e lo stato degli stessi;

3) se punto 2) ok allora mi focalizzarò sul motore ma purtroppo non dispongo di un sequenzimentro per trovare l'ordine della terna trifase per poter provare il motore a banco e stabilire se questo sia stato cotruito correttamente :angry:

Saluti

Inserita:
Certissimo Livio,...

Non ho compreso bene la descrizione che hai fatto.

Il riaggancio al volo dopo un'interruzione di rete l'inverter riparta con il senso di rotazione impostato e raggiunga gnimentoil valore di velocità impostato in precedenza.

Se è ripartito in senso contrario ho c'è un errore (difetto) nel firmware dell'inverter, o c'è stata una variazione del senso di rotazione.

Se sei sicuro che anche dopo uno spegnimento, causato da un'assenza abbastanza lunga di rete, il comando relativo al senso di rotazione non sia variato, il difetto segnalato è un'anomalia grave che preclude l'uso della ripartenza in automatico.

Dovresti chiarire i limiti di questa funzione cone il manuale e/o con i tecnici del costruttore.

Ad esempio questa funzione può essere attivata solo se l'interruzione di rete è di durata inferiore ad un tempo ben preciso o, meglio, se la tensione sul DC bus non scende al di sotto di una certa soglia. Questo per garantire che comunque la logica di funzionamento rimanga inalterata. Ci sono degli accorgimenti circuitali, che non descrivo in questa sede perchè piuttosto complessi, che servono allo scopo.

Se queste protezioni non sono previste, la funzione di riaggancio automatico non è da usarsi ameno di provvedre ad implementare esternamente queste sicurezze.

Il fatto che il motore venga trascinato o meno non deve influenzare il senso di rotazione.

Inserita:
Volendo andare a fondo procederò nel seguente modo:

1) verificherò lo stato degli ingressi LI1 e LI2;

2) se punto 1) ok allora indagherò sui parametri che influenzano il senso di rotazione (sono alle prime esperienze con gli ATV!!) e lo stato degli stessi;

3) se punto 2) ok allora mi focalizzarò sul motore ma purtroppo non dispongo di un sequenzimentro per trovare l'ordine della terna trifase per poter provare il motore a banco e stabilire se questo sia stato cotruito correttamente

Signori,

ho risolto!!.. non era l'inverter ma erroneamente avevo controllato male il colelgamento di una fase... come si dice dalle mie parti: "La fretta vuole il tempo!!"

Saluti

PS: Vi risulta che lasciando tutti gli ingressi logici flottanti l'inverter non metta in marcia i motori?..

Inserita:
PS: Vi risulta che lasciando tutti gli ingressi logici flottanti l'inverter non metta in marcia i motori?..

No, se l'ingresso si aspetta un positivo per il comando, lasciandolo aperto (flottante) viene tenuto a zero tramite una resistenza di pull down interna. Se prevede una logica negata, cioè zero volt per il comando, lasciandolo aperto viene tenuto positivo da una resistenza di pull up interna.

Ciao.

Inserita:
PS: Vi risulta che lasciando tutti gli ingressi logici flottanti l'inverter non metta in marcia i motori?..

Meglio chiudere a 0V tutti gli ingressi inutilizzati. Nell'ambiente industriale è facile avere segnali di disturbo anche di grande ampiezza. La chiusura a 0v aumenta anche l'affidabilità elettrica.

Inserita:
No, se l'ingresso si aspetta un positivo per il comando, lasciandolo aperto (flottante) viene tenuto a zero tramite una resistenza di pull down interna. Se prevede una logica negata, cioè zero volt per il comando, lasciandolo aperto viene tenuto positivo da una resistenza di pull up interna.

Scusa ma non ho capito. Dici NO ma poi dai una spiegazione per cui sembrerebbe che la risposta alla mia domanda sia affermativa.

In altre parole, mi confermi che lasciando gli ingressi logici flottanti (anche se non propriamente correto come suggerisce Livio) avendoli impostati nel mio caso sul fronte positivo NON avrò la rotazione del motore poichè la resistenza di pull-down fissa 0V.

Spero di aver interpretato correttamente la tua risposta.

Grazie e saluti

Inserita:
....avendoli impostati nel mio caso sul fronte positivo....

In teoria gli ingressi flottanti, che sono tenuti a 0 da un resitore di pul down, non sono attivi. Però essendo chiusi su di un impedenza medio-alta (qualche kohm) risultano abbastanza sensibili ai disturbi.

Inserita:
Scusa ma non ho capito.

Se prevede una logica negata, cioè zero volt per il comando

Gli inverter possono avere (non tutti) due modalità di comando: portando il positivo agli ingressi (metodo source), oppure, spostando un opportuno selettore, gli ingressi vengono attivati portandoli al negativo (metodo sink).

Questo era solo per spiegarti come funziona un ingresso.

Livio, giustamente, da buon elettronico, dice che per una resistenza di pull up o pull down del valore di qualche Kohm, si avrà comunque una certa sensibilità e questo è innegabile. Personalmente non mi sono mai imbattuto in dispositivi (inverter) che abbiano dato problemi su ingressi non collegati, come non ho mai trovato manuali che consigliassero di portare a potenziale (positivo o negativo) gli ingressi inutilizzati (degli inverter).

Non ho l'esperienza di Livio Orsini (stimatissimo) ma posso condividere la teoria del "così sei sicuro". :)

Invece ho esperienza di altre tipologie di elettroniche che "danno di matto" sugli ingressi. Parecchi anni fa, un plc che controllava un gruppo di saldatura tig, impazziva con certe saldature (e io con lui), ma ho risolto filtrando gli ingressi con gruppi rc e optoisolatori in loco.

Inserita: (modificato)
Personalmente non mi sono mai imbattuto in dispositivi (inverter) che abbiano dato problemi su ingressi non collegati, come non ho mai trovato manuali che consigliassero di portare a potenziale (positivo o negativo) gli ingressi inutilizzati (degli inverter).

Da una 15 di anni a questa parte gli inverter sono realizzati esclusivamente con tecnica digitale.

Gli ingressi vengono letti solo se sono stati abilitati e programmati in fase di paramentrizzazione.

Pertanto un'eventuale commutazione dovuta a disturbi di un ingresso non utilizzato, non produce effetti visibili.

Rimane il fatto che un ingresso flottante è comunque un'ottimo veicolo per introdurre disturbi nel dispositivo; l'effetto dei segnali di disturbo, anche se non ha effetto immediato sul funzionamento, può a lungo andare degradare i circuiti d'ingresse sino a causarne la rottura. Se si ha la pazienza di leggersi un po' di documentazione sugli effetti a lungo termine degli spikes, ci si rende conto del problema.

Chiudere gli ingressi non utilizzati non comporta un apprezzabile dispendio di tempo di disegno e di cablaggio, in compenso può dare solo vantaggi; nel caso pessimo è solo ininfluente. Allora perchè non farlo?

Modificato: da Livio Orsini

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