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Inverter Per Motori Monofase


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Inserito:

vorrei sapere se è possibile collegare un motore monofase sotto inverter, qindi se esistono inverter con uscita monofase di piccola taglia (0,19 kW ... 0,55 kW)?

grazie.


Inserita:

Ciao,se cerchi sul web qualcosa trovi,siceramente sono molto scettico su questi inverter, io spenderei qualcosa in più e metterei un motore trifase

Inserita:

Qual è l'applicazione se non sono indiscreto ? :)

Inserita:

si tratta di pompe gemelari per un impianto secondario radiatori di un grosso edificio residenziale, il progettista meccanico ha previsto queste pompe a 230V con inverter.

Inserita:

EH NO....allora non posso aiutarti.

Se si fosse trattato di un'applicazione per usi saltuari, allora una scappatoia poteva anche esserci, ma dato l'impiego, mi pare anche molto strano che il progettista si sia (anzi Vi abbia) complicato la vita con dei motori asincroni monofase.

A meno chè non siano motori a cui la casa costruttrice "cuce" addosso anche un particolare inverter dedicato ai motori medesimi, e comunque la ritengo lo stesso una scelta tecnica sbagliata.

Cosa c'è di più bello di un asincrono trifase pilotato da un comunissimo inverter ???

Saluti

Mirko

Inserita:

(per claudio...)

Potrebbe essere che il progettista ha pensato a motori 230V trifase alimentati da inverter????

Inserita:

Da almeno un paio di anni a questa parte esistono pompe monofase a velocità variabile controllate da inverter. Si tratta di un unico blocco: pompa, motore e inverter. Sostituiscone le "vecchie" pompe a 3 velocità. Credo che oramai siano a catalogo di tutti i maggiori produttori di pompe e circolatori.

Inserita:

Grazie a tutti,

ho anche contattato ABB, mi hanno confermato che difficilmente troverò un inverter con uscita monofase 230V,

per cui ho comunicato al cliente che deve sostituire le pompe o valutare di fare un avviamento diretto visto che lo potenze in gioco sono ridicole (0,19kW).

Inserita: (modificato)
ho comunicato al cliente che deve sostituire le pompe o valutare di fare un avviamento diretto visto che lo potenze in gioco sono ridicole (0,19kW).
Io invece concordo con Livio... senza contare che secondo me non avresti dovuto comunicarlo al Cliente ma al progettista... e che i progetti non si cambiano così, a istinto.

Se il progettista ha voluto le pompe a velocità variabile, è sicuramente per adattare l'impianto alla prevalenza effettiva che ha valori diversi a seconda del momento, e se la prevalenza è variabile vuol dire che probabilmente sono installate delle valvole termostatiche. Cosa che si fa normalmente in impianti con contabilizzazione del calore.

Quindi la portata si parzializza di continuo e le pompe devono adattarsi, anche perchè oltre a funzionare male fanno fischi e schiocchi e un rumore della madonna, quando la portata è strozzata.

Di conseguenza avrà proposto le pompe con inverter INCORPORATO, che sono di normale utilizzo, e NON l'acquisto di un inverter che comandi pompe tradizionali. L'installatore della parte idraulica dovrebbe conoscerle e provvederle, non si tratta di cosa che compete all'installatore elettrico.

Io ci penserei due volte, prima di sostituire le pompe per metterci un inverter trifase, o di metterle con avviamento diretto!

Modificato: da Paolo Cattani
Inserita:

Uhmmm... mi sembra che il discorso tenda a chiudersi, mentre in realtà andrebbe approfondito.

Esistono in commercio due grandi categorie di "pompe ad inverter": quelle a "regolazione elettronica con inverter" e quelle " a portata variabile".

Ora, quelle " a regolazione elettronica" vanno a sostituire le pompe tradizionali, offrendo però i vantaggi di affidabilità e di ampia regolazione della portata offerti dal sistema ad inverter

Di conseguenza, si hanno vantaggi marginali, ma comunque importanti:

-utilizzo di un motore con un solo semplice avvolgimento, che permette di utilizzare un maggiore isolamento sul rame;

-migliore smaltimento del calore prodotto, visto che diminuisce il volume del rame impiegato;

-il motore lavora sempre in condizioni ottimali... aggiungendo i vantaggi sopra descritti, si ha come risultato una maggiore vita della pompa;

-la portata può essere variata in un campo più ampio delle pompe tradizionali, quindi con una sola pompa si copre il campo di utilizzo di due o tre tipi tradizionali. Questo si traduce in minori scorte di magazzino per i commercianti e gli installatori,

Le pompe "a portata variabile" vengono invece installate su impianti dotati di termovalvole o valvole di zona perchè sono dotate di un sensore di pressione che calcola la perdita dovuta alle valvole che si chiudono.

C'è anche la possibilità di legare la portata alla temperatura esterna in modo da ottenere una modulazione climatica della portata.

Inoltre, possono essere detraibili come "sostituzione di motori elettrici con motori ad alta efficienza".

In ogni caso, il regime variabile alimentato ad inverter fa risparmiare energia elettrica su base annua, perchè è possibile far girare la pompa a regimi più bassi (anche meno del 50%) per periodi di tempo significativi (esempio le autunno e primavera), mentre conviene molto meno se se si usa una pompa a regime costante.

Anche usando una pompa a"regolazione elettronica con inverter", il circolatore funziona sempre alla stessa velocità e il rischio è che il risparmio sia solo dovuto allamaggior efficienza durante gli start.

Pompe a "regolazione elettronica con inverter":

http://www.askoll.com/file/Tronic%20Askoll%20Italiano.pdf

http://www.energijaplus.com/pages_katalog/...i_klp_i_klm.pdf

Pompe "a portata variabile":

http://www.grundfos.it/web/homeit.nsf/Webopslag/FFEO-7BDAHB

http://www.elettrotecnicaventurini.com/pro...DAB/calda/m.pdf

Tutorial:

http://www.caleffi.us/it_IT/caleffi/Detail...ulica_13_it.pdf

Inserita:

Grazie Paolo; informazioni complete.

Inserita:

Ultimamente un cliente mi ha chiesto una applicazione simile e io ho trovato una Ditta di Novellara (Reggio Emilia ) che costruisce variatori per motori monofasi a Triac con regolazione da potenziometro.

Potrebbe essere una buona soluzione !?

Saluti

Tecno

Inserita:
variatori per motori monofasi a Triac con regolazione da potenziometro.

Potrebbe essere una buona soluzione !?

No, per niente.

Innazitutto non è un inverter, è solo un parzializzatore di fase... e non è esattamente la stessa cosa. Personalmente, lo adotterei solo nella regolazione dei ventilatori da soffitto...

E poi, chi lo va a regolare il potenziometro ogni due o tre minuti, per adeguarsi alle variate condizioni dell'impianto idraulico? E con quali parametri?

A casaccio, o guardando un manometro?

Inserita:

Lo scopo degli inverter monofase/monofase per motori è quello del retrofit, addattarsi a motori monofase già presenti. Un scelta progettuale nuova che coinvolge inverter monofase/monofase è, secondo me, scellerata. Il motore monofase ha rednimento più basso del trifase, alla faccia del risparmio energetico. Il condensatore del motore monofase è tarato per 50/60Hz e non per altre frequenze. L'impianto sicuramente funzionera, ma da cani. Una volta che si ha a disposizione l'inverter la scelta del motore deve essere trifase. Le lavatrici (ed altri elettrodomestici) funzionano propio cosi.

Ciao

Paolo Cattani
Inserita:

Vero, però non dimenticare che abbiamo sconsigliato un retrofit su di una pompa di circolazione, per diversi motivi.

Inoltre, le pompe di circolazione spesso non usano motori asincroni con condensatore, ma motori sincroni a Magnete Permanente

Inserita:

A maggior ragione devi utilizzare un inverter con uscita trifase per un motore sincrono a magneti permanenti.

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