docedisce Inserito: 18 ottobre 2010 Segnala Inserito: 18 ottobre 2010 Salve a tutti, sono nuovo e incompetente di elettromeccanica, ma interessato .Ho fatto funzionare con un inverter 2,2 kW, 230 monofase- 230 trifase di 15 anni fa un compressore da due cavalli semiermetico di un mantecatore, abbastanza datato ( credo 20-25 anni). L'ho provato senza mai superare tempi di mezz'ora di funzionamento e non ho notato nulla di strano.Freddo ne fa, altro che !! Però mi chiedo se il compressore potrebbe soffrire a causa degli inevitabili picchi dovuti all'inverter, quando si utilizzasse per produrre gelato , ovvero durante un periodo di tre ore regolato da un termostato correttamente inserito. Cosa ne pensa, Livio? Il buon funzionamento continuo di prova, mi può dare tranquillità? Il compressore ha accennato solo ad intiepidirsi molto leggermente in quella mezz'ora.
gaserma Inserita: 18 ottobre 2010 Segnala Inserita: 18 ottobre 2010 Non sono Livio, ma se vuoi posso darti qualche consiglio:Imposta i parametri dell'inverter relativi al motore in base ai dati di targa del motore (corrente nominale, tensione nominale, ecc.) e vai tranquillo.Poi se vuoi esagerare applica un clixon adeguato sull'avvolgimento del motore, ma credo che la tua applicazione non richieda funzionamento a giri bassi, quindi la ventilazione del motore dovrebbe essere sufficiente.Però mi chiedo se il compressore potrebbe soffrire a causa degli inevitabili picchi dovuti all'inverterL'inverter, casomai, attenua i picchi dell'avviamento, se intendi i picchi PWM di funzionamento, non ti preoccupare.
docedisce Inserita: 19 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 19 ottobre 2010 MIlle grazie della risposta. Sì, io intendo eventuali picchi durante il funzionamento che nel mio caso è sempre a 50 hz. Il compressore è di vecchia generazione e non prevede l'uso di inverter, ovvero ,l'utilizzazione per risparmio energetico a bassa frequenza. In tale situazione non credo sopporterebbe.Mi è parso di capire che la forma non perfettamente sinusoidale della tensione è responsabile di incrementi di tensione di brevissima durata. Non avendo alcuna esperienza , la mia paura stava appunto nel pensare che questi picchi PWM non fossero sopportati dall'isolamento del motore di un compressore che ha già funzionato parecchio.
gaserma Inserita: 19 ottobre 2010 Segnala Inserita: 19 ottobre 2010 La forma d'onda è una sinusoide ricostruita ad impulsi PWM, ma appunto per il fatto che ogni singolo impulso contribuisce a modellare l'onda sinusoidale, significa che il singolo impulso non sarà molto superiore al valore della sinusoide ideale in quel punto, pertanto, se l'isolamento sopporta il valore della sinusoide sta pur certo che sopporterà anche il valore raggiunto dall'impulso PWM, a meno che non ci siano già cedimenti d'isolamento in corso che in ogni caso si manifesterebbero anche con alimentazione normale.Il compressore è di vecchia generazione e non prevede l'uso di inverter, ovvero ,l'utilizzazione per risparmio energetico a bassa frequenza. In tale situazione non credo sopporterebbeChe sia di vecchia generazione non significa non possa essere alimentato con inverter, è chiaro che se lo fai lavorare a bassi giri devi prevedere delle protezioni termiche o un'adeguata ventilazione.
docedisce Inserita: 20 ottobre 2010 Autore Segnala Inserita: 20 ottobre 2010 Grazie ancora Gaserma. Sei stato chiarissimo e soprattutto esauriente.
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