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PLC Forum


Funzione Asse Cedevole


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Simone Maddalozzo
Inserito:

Buongiorno,

 

come da titolo, mi è stato chiesto di far si che 4 motori lavorino come "asse cedevole", ovvero il master passa, tramite PLC, il riferimento di coppia agli altri 3, che devono seguirlo, però in modalità asse cedevole, non in semplice regolazione di coppia.

Siccome non l'ho mai fatto, qualcuno ha idea di come si faccia, o ha qualche base di partenza? Almeno per sapere su che parametri agire...mi sto già informando cercando sui manuali (qualcuno mi ha detto di vedere anche i manuali degli S120 che hanno questa funzione che può essere riportata sui masterdrives).

 

Grazie mille


Inserita:

Le informazioni sono un po' troppo scarne per poter definire nei dettagli il funzionamento.

 

Dovresti spiegare meglio la macchina. La locuzione "asse cedevole" può significare tante cose.

 

Se gli slaves, ad esempio, fossero helpers del master dovresti dare un limite di coppia, non un riferimento.

In altre applicazioni dovresti effettuare una regolazione di coppia in modo da avere una ripartizione di questa secondo percentuali prefissate tra i vari motori.

Simone Maddalozzo
Inserita:

Praticamente ci sono 4 rulli, il materiale (una lamiera) passa tra questi 4 rulli, venendo srotolata e stirata; il discorso che vogliono loro, è che il 4 rullo, ultimo in uscita, è il master e passa il riferimento di coppia agli altri 3. Però gli altri 3 non devono rimanere fissi su questo riferimento, ma devono poter variare un pò, in modo che possa esserci uno scorrimento della lamiera sui rulli, che possa scivolare....così mi hanno spiegato in poche parole...ora mi informo meglio, dato che è una cosa recente, uscita solo qualche gg fa.

Inserita:

ciao

ma che marca /modello di controllo/azionamento vuoi usare ?

Simone Maddalozzo
Inserita:

Masterdrives VC, retroazione con encoder, controllo di velocità (supponevo).

 

comunque non mi pare vogliano ripartire la coppia tra i vari motori secondo varie percentuali, ma solo dare agli slave la coppia del master in modo dinamico, cosi che se il master "cede", cedono anche gli slave....per questo pensavo una regolazione di velocità, con un riferimento di sovravelocità, e una limitazione di coppia, passando agli slave nel limite di coppia il valore della coppia attuale del master....in questo modo, grazie alla sovravelocità e ai limiti di coppia, gli slave seguono ciò che fa il master.

 

Questo è un vecchio impianto rimesso in funzione ma con drives e motori modificati nella sua funzione. 

Prima questi drive facevano altre cose, e avevano una scheda di comunicazione tra di loro: il master passava agli slave la componente I del suo regolatore di velocità; negli slave contemporaneamente veniva bloccata la componente I del suo regolatore, così da usare solo la parte P, e poi veniva calcolato un riferimento di coppia aumentato del valore I passato dal master.

Ovviamente c'erano anche le word di limite di coppia superiore e inferiore passati dal PLC, e la word del riferimento di velocità....però non avendo il programma PLC originario non so come veniva gestita la cosa, se venivano gestiti anche i limiti di coppia, e se il riferimento di velocità veniva aumentato rispetto al valore desiderato.

Inserita:
Quote

per questo pensavo una regolazione di velocità, con un riferimento di sovravelocità, e una limitazione di coppia, passando agli slave nel limite di coppia il valore della coppia attuale del master....in questo modo, grazie alla sovravelocità e ai limiti di coppia, gli slave seguono ciò che fa il master.

 

Se il master è il quarto cilindro, i 3 precedenti devono avere una leggera sottovelocità, se si vule che ci sia tiro sulla lamiera, anzi dal primo al questo lam velocità, anche se di poco, aumenta perchè ci sarà comunque un minimo di allungamento della lamiera. Poi si limita la coppia di ciascun slave in modo da limitare il tiro.

Se dai una sovravelocità al cilindro che precede si forma un'ansa tra i due cilindri che tende a crescere nel tempo.

Se poi limiti la coppia agli slave con il valore della coppia del master rischi di avere un sistema instabile.

Meglio ancora sarebbe controllare tutto quanto in velocità, regolando le velocità degli slave in modo che ognuno sviluppi un valore di coppia eguale al quello del master, oppure un valore differente secondo ricetta.

 

Quote

il master passava agli slave la componente I del suo regolatore di velocità;

 

Non mi sembra una cosa buona. Sei sicuro che il master non passasse agli slave l'uscita dell'anello di velocità come riferimento di coppia?

Simone Maddalozzo
Inserita:

 

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il master passava agli slave la componente I del suo regolatore di velocità;

 

Non mi sembra una cosa buona. Sei sicuro che il master non passasse agli slave l'uscita dell'anello di velocità come riferimento di coppia?

Si, quando dicevo "Componente I del regolatore velocità", intendevo la componente I all'uscita del regolatore di velocità (parametro K0155), e la passava allo slave come riferimento di coppia addizionale, che veniva sommato a un riferimento di coppia proveniente da PLC...non ho il programma originale quindi non so se quello che arrivava dal PLC veniva usato o tenuto a 0, ma la word di comando c'era, così come le word di limitazione di coppia positiva e negativa.

 

Adesso, dopo aver parlato meglio col loro softwerista dell'automazione, sembra che voglia il controllo di coppia, ovvero senza inseguire un riferimento di velocità, si prende la coppia del master, tramite plc, e la passa allo slave che deve seguirla....per cui sarà da impostare sul drive il controllo di coppia e non di velocità.

 

So già che con questo controllo, se la lamiera si rompe, il motore parte in velocità fino al max riferimento fisso, che nel drive è impostato al +-110% (dato che il controllo di coppia prende questo riferimento fisso per mettere in movimento il motore, per poi fare il controllo di coppia); mentre se usi il controllo di velocità con limitazione della coppia, invece il motore si fermerebbe alla velocità data dal plc + la sovravelocità....però dicono che questa funzione viene usata solo durante il primo infilaggio della lamiera, o se si rompe (essendo un impianto a ciclo continuo, non dovrebbe mai rompersi), e che poi in automatico viene usato il controllo di velocità, con sottovelocità ai 3 rulli e limitazione di coppia contraria per tenere in tiro la lamiera.

 

Ho comunque visto che il controllo di coppia interno al drive non fa altro che prendere il riferimento di coppia del PLC e usarlo per limitare la coppia del motore....quindi fa la stessa cosa del controllo di velocità con limitazione di coppia, solo che lo fa internamente al drive.

 

Mah, intanto programmo il drive per avere controllo di coppia e velocità secondo il valore del bit della comand word 2, poi dai test vediamo come si comporta e decideremo in seguito.

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