Giuliano1969 Inserito: 30 agosto 2016 Segnala Share Inserito: 30 agosto 2016 centrale 10100L, Auxrel32 + 3 moduli IB100/RU alimentati ciascuno da una uscita auxrel32, DUBBIO: miglior cablaggio ALTERNATIVE di considerate:: SOLUZIONE 1: collegare la morsettiera A (+,D,S,-) di ogni IB100 con il bus della scheda principale. Tagliare il ponticello F . Portare alla morsettiera B una alimentazione Auxrel (+,-) e da li proseguire con il bus verso l’eterno. SOLUZIONE 2: collegare la morsettiera A di ogni IB100, MA solo D,S da centrale, e portare una uscita Auxrel32 al +,- della stessa A. Uscire dalla morsettiera B “normalmente” con il bus verso l’esterno. Il ponticello F resta integro, ed il modulo intonso. Sono equivalenti dal punto di vista elettrico ed interferenze ? Quale usate ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giuliano1969 Inserita: 31 agosto 2016 Autore Segnala Share Inserita: 31 agosto 2016 Stavo ricercando nei vecchi messaggi dei casi analoghi finché ho trovato un messaggio… di Panter Se capisco bene, la proposta di Mario è lasciare intatto il modulo IB100, senza quindi tagliare i ponticelli F portare il negativo alimentazione del ibus, in comune SIA con il negativo in ingresso (A), CHE ANCHE con quello in uscita (B) di TUTTI i moduli ib100 (… un potenziale di riferimento per il bus). Il negativo di auxrel, le uscite 1 e 2 dell'alimentatore, il "-" della scheda centrale e dell’ibus, sono tutti in corto tra loro. Tuttavia misurando con il multimetro la resistenza vista tra il “-” dell’bus e il “-” di un uscita auxrel32, si rilevano alcuni decimi di Ohm (0,1 – 0,2) La misura va presa con "le pinze" (hops... scusate il gioco di parole !! ): dato un multimetro con fondo scala 220Ohm, ed errore 0,5%, l’errore presente vale più del misurato… mi servirebbe uno strumento dedicato al range… Diciamo che a pieno carico (1 A) ogni linea di auxrel potrebbe avere il negativo da +/- 0,1V a +/-1V di distanza da quello dell ibus (1Ohm è l’errore massimo possibile) Mario, volevo porre un paio di domande sul tuo schema di cablaggio: hai avuto problemi di zeri fluttuanti con la configurazione che preleva invece i negativi da auxrel, oppure la tua è una precauzione “accademica” ? Ho visto che lo schema di fabbrica per la auxrel non si è posto il problema del riferimento comune. Vedo che il bus lo colleghi a stella con centro stella la morsettiera di centrale, nel mentre il manuale prevede un daisy-chain, con anche calza attestata al “-” della scheda di centrale …. .. anche le calze le riporti tutte alla centrale ? Non hai un morsetto già “pieno” con i negativi e ti manca spazio per anche le calze ? ... 3xIB100 + 1Nexus fanno quattro bus attestati ad una unica morsettiera.... 3mm² che forse non mi entrano neppure nel morsetto... come fai ? I positivi in uscita dalla scheda Auxrel32, li schermi riportando lo schermo al – di ogni uscita? Giuliano Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giuliano1969 Inserita: 2 settembre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 2 settembre 2016 Stavo considerando una variante al tuo schema di cablaggio: volendo lasciare sotto alimentazione da scheda centrale i vari Nexus/ib100, alimentare ciascuno dei bus in uscita con un auxrel32 mantenere la continuità del potenziale di riferimento Si potrebbe alimentare le varie morsettiere A da scheda centrale alimentare le morsettiere B da auxrel Tagliare solo il ponticello F della +12, (lasciando intatto quello dello 0V) In questo modo manteniamo equipotenziali i due riferimenti di massa/0V (A"-" e B"-") attestiamo la calza di ogni bus in uscita al "-" di B, poste che adesso è equipotenziale con A Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Panter Inserita: 3 settembre 2016 Segnala Share Inserita: 3 settembre 2016 Giuliano, vale la mia citazione che hai riportato: Quote [.....] c'è differenza tra un isolatore installato nella centrale e un isolatore installato in un nodo... infatti io parto dal presupposto di uscire dalla centrale con più bus, uno per piano e uno per la sirena collegati a stella sul bus di centrale e di cui il bus di sirena collegato trmite un IB100-A, mentre per gli altri isolatori (se li metto a tutti i bus) derivo il positivo dalle uscite di una auxrel32 in maniera che l'eventuale corto di ogni ramo non si ripercuota sull'alimentazione del bus di sistema. Inoltre, altra aurel o poliswitch su basetta li uso per il positivo delle linee esterne dei sensori (se non ho linee sufficienti protette da fusibile in centrale. . In questa configurazione, l'alimentazione primaria della auxrel viene presa dai 2 morsetti dell'alimentatore, mentre le uscite positive vengono usare per alimentare il bus A degli isolatori lasciando integri i ponticelli. Perché? semplice, dato che considero le uscite auxrel come alimentazione supplementare, e sempre tenuto conto che ogni bus non assorba più di 1 Ampere che è la soglia d'intervento di ogni uscita presente nella auxrel. In questa maniera un corto sul bus non si ripercuote sull'alimentazione del bus di sistema e la linea dati è comunque protetta dagli optoisolatori. Fin qui dovrebbe essere chiaro che il collegamento è a stella, e non guardare che lo schema esemplificativo di Inim indichi un solo bus in partenza dalla centrale. Nonostante ciò, su ogni bus possono essere collegate in cascata (più appropriato di daysi chain) dove verranno collegate espansioni e altre periferiche, e da questo bus derivare a stella un bus per alimentare altre periferiche.che potrebbe servire proteggerle da eventuali corti intenzionali o meno. Cosa fare? ...in questo caso occorre utilizzare l'uscita B di un isolatore supplementare interrompendo il ponticello positivo per alimentare la periferica da proteggere dal corto, ma serve un filo supplementare portato da un alimentatore supplementare o da un'uscita di un auxrel installata in loco o in centrale. Come puoi notare, non è sempre essenziale usare un'alimentazione supplementare per l'uscita B dell'isolatore, e non vedo la tua proposta una variante ma casomai, come una necessità per alcune periferiche collegate ai nodi. Valgono quindi le tue due varianti, e puoi decidere come vuoi, l'importante è che il bus risulti sempre protetto a monte (percorso lato centrale). Ti dirò di più, ma prendila solo come informazione, a volte nelle derivazioni su bus, quando devo mettere un isolatore interrompo il ponticello positivo e saldo un polysitch da 600mA (ne ho sempre a disposizione da 600mA e 1A) saldato ai suoi estremi (previo un paio di giri del reoforo sul ponticello).come usa Ksenia mettendolo fisso sui suoi isolatori, anche se il suo è di tipo a momtaggio superficiale. L'importante è rispettare certe regole ------------------------ Per quanto riguarda il collegamento degli schermi dei cavi, in centrale c'è sempre qualche negativo libero su cui collegarli, considerando che sulle morsettiere i negativi è come se fossero collegati su una barretta di rame. Dimenticavo, tu dici: Quote la calza di ogni bus in uscita al "-" di B, poste che adesso è equipotenziale con A . NO, le calze devono essere collegate tra loro senza collegarle al negativo di periferiche o isolatori. Vale l'avvertenza di Inim: Quote Inim dice: La calza va collegata ad uno dei morsetti (massa o GND) solo dal lato della centrale e deve seguire tutto il BUS senza essere collegata a massa in altri punti. ed è la regola giusta in elettronica, e va seguita anche sugli schermi dei cavi sensori collegati alle espansioni. SE&O Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giuliano1969 Inserita: 3 settembre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 3 settembre 2016 Ciao Mario, grazie per le “informazioni” ed i trucchi del mestiere passati con la modifica del IB100… :-) molto smart ! I vari schemi di cablaggio discussi mi sembra che condividano due principi base: evitare anelli di massa ( problemi ECM) usare come riferimento di massa un punto comune o comunque equipotenziale (correnti galvaniche) Alla fine, verificando con il multimetro i percorsi della massa attraverso la catena alimentatore- auxrel - scheda centrale - IB100, emerge che anche un collegamento “spartano” di una uscita auxrel32 alla porta B “+” e “-” di IB100 è lecita (rimuovendo tutto F), infatti: auxrel e scheda centrale riprendono GND direttamente dall’uscita alimentatore, e riportano ad esso il GND (come è necessario che sia), Auxrel”-”, centrale GND/”-” , alimentatore morsettiera 6 e 5 “-” , sono equipotenziali Troncando tutti i ponticelli F, e alimentando da Auxrel con “+” e “-” la morsettiera B, stiamo riportando sempre lo stesso GND, e comunque non stiamo creando anelli di massa. Quindi Ok. Quindi, come sempre, basta sapere cosa si sta facendo e le possibilità sono tante… Quanto al collegare in CENTRALE, lo schermo del bus uscente alla morsettiera B”-” di un IB100, penso ci sia un malinteso, ma volevo chiedere conferma: Premesso che con il cablaggio proposto, porto “-”/GND da centrale a IB100/A”-”, e lasciando intatto solo il ponticello F”-” su IB100, allora anche IB100/B”-” è equipotenziale a “-”/GND di centrale. Quindi IB100/B”-”, IB100/ A”-”, “-” e GND di centrale sono equipotenziali. Fermo restando che ogni calza bus va messa a massa da un solo lato per evitare correnti indotte da ddp tra le masse le calze vanno poste a massa ad un nodo equipotenziale, anche attestate su morsetti diversi ma evitando anelli di massa. Attestare la calza del bus uscente dall IB100 al morsetto B”-”, significa riportare senza anelli un solo lato della calza del bus al nodo equipotenziale. Quindi OK. Credo si possa anzi usare in tutti cablaggi in cui il ponticello F”-” è presente, e A”-” è collegata al GND di centrale (quindi anche nel tuo schema) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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